Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Luca96    06/11/2014    0 recensioni
Il protagonista è un ragazzo che si trova in una camera di un ospedale e sta per morire a causa di una malattia. Mentre si trova nella stanza, in solitudine, si mette a fissare la parete bianca di fronte a lui. I ricordi della sua breve vita gli affiorano tutti alla mente assieme ai suoi sogni svaniti e si stampano sulla parete. Guarda fuori dalla finestra dove si vede un grande albero al centro nel parco dell’ospedale dove essendo autunno vede le foglie cadere. Comincia a porre domande alla parete, le chiede perché proprio a lui doveva succedere questo, avrebbe voluto vivere la sua vita e come ogni ragazzo giovane non pensava nemmeno alla morte. Si chiede che ha fatto di male per meritare tutto ciò. Chiede alla parete, che è sempre stata li, se se la caverà o meno, ma la luce comincia a riempirgli e gli occhi … il ragazzo muore.
Vi è la presenza di due metafore, la parete che rappresenta Dio e l’albero che è simbolo di vita con le foglie che sono i pazienti dell’ospedale.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
RAGAZZO,  PARETE.

Eccomi, eccoti.
Te, bianca, nuda.
Ti guardo, vedo.
Vedo immagini infinite,
che si poggiano
su quel tuo corpo pallido.
Vedo sogni, andati,
che cadono
come quelle foglie
di quel grande albero
che si vede da qui.
Parete, rispondi,
perché io?
Che pensavo fosse tutto infinito,
che volevo, vita eterna.
Che ho fatto di male?
Sull’oblio, lotto.
Sono in un tunnel,
dal quale ho paura di uscire.
Parete, tu hai visto.
Sai se sarà vittoria o sconfitta,
vita o morte.
La luce, domina.
Quel fascio è sempre più vicino,
abbaglia.
Parete,
devo chiudere gli occhi.
Parete,
eccomi, eccoti.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Luca96