Il protagonista è un ragazzo che si trova in una camera di un ospedale e sta per morire a causa di una malattia. Mentre si trova nella stanza, in solitudine, si mette a fissare la parete bianca di fronte a lui. I ricordi della sua breve vita gli affiorano tutti alla mente assieme ai suoi sogni svaniti e si stampano sulla parete. Guarda fuori dalla finestra dove si vede un grande albero al centro nel parco dell’ospedale dove essendo autunno vede le foglie cadere. Comincia a porre domande alla parete, le chiede perché proprio a lui doveva succedere questo, avrebbe voluto vivere la sua vita e come ogni ragazzo giovane non pensava nemmeno alla morte. Si chiede che ha fatto di male per meritare tutto ciò. Chiede alla parete, che è sempre stata li, se se la caverà o meno, ma la luce comincia a riempirgli e gli occhi … il ragazzo muore.
Vi è la presenza di due metafore, la parete che rappresenta Dio e l’albero che è simbolo di vita con le foglie che sono i pazienti dell’ospedale.