Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: FairyQueen78    07/11/2014    25 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Passarono ancora un paio d'ore prima che Kagome iniziasse lentamente a risvegliarsi, si agitò piano nel sonno e lentamente aprì gli occhi trovandosi di fronte il viso sorridente di Inuyasha:

- Buongiorno, bella addormentata! Cominciavo a pensare che ci volesse un bacio per svegliarti... - mormorò baciandola sul serio, con infinita dolcezza.

Kagome gli sorrise e mormorò ancora assonnata:

- Buongiorno, amore mio! Ho fatto un sogno proprio assurdo: stavamo combattendo contro i Nue e io li ho sconfitti tutti usando Tessaiga... - aggiunse stiracchiandosi

- Beh... quello non era un sogno, tesoro... - ridacchiò Inuyasha

Kagome spalancò gli occhi, di colpo sveglissima, e scattò a sedere sul suo giaciglio improvvisato gridando:

- Che cosaaa???!!! AAAAHHHH!!!! - urlò, voltando appena lo sguardo e trovandosi di nuovo davanti agli occhi lo scheletro del sacerdote.

Inuyasha la prese subito tra le sue braccia:

- Tranquilla, amore, non è niente... prima di andarcene ci occuperemo anche di lui... e degli altri... - ammise con rammarico ripensando ai resti di tutti gli abitanti che aveva visto combattendo.

- Allora è tutto vero... - mormorò Kagome affranta – Poveretti... però abbiamo vinto, vero?! Li abbiamo uccisi tutti, quei mostri?! - lo incalzò preoccupata

Inuyasha annuì sorridendo.

- Oh ma... ma non posso stare qui... devo purificarli tutti o torneranno... quanto manca alla luna piena?! Non possiamo rischiare! - si agitò cercando di alzarsi.

- Sh-sh-sh-sh... Buona, buona... stai tranquilla! - bisbigliò Inuyasha accarezzandole il viso – Non preoccuparti, ci ha già pensato Miroku a quelle bestiacce! Ormai avrà quasi finito... tu riposati ancora un po'... -

- Ma... ma quanto ho dormito? - mormorò confusa Kagome.

La risposta arrivò dal tenue brontolio del suo stomaco e Inuyasha scoppiò a ridere:

- Abbastanza da avere fame, direi! - rispose divertito prima di prendere un incarto di foglie di bambù appoggiato su una cassa dietro di loro. Dentro c'era un grosso pezzo di carne arrostita, dopo la battaglia i Demoni Lupo si erano dati da fare per rifocillare tutti – Tieni, è da ieri che non mangi... Noi abbiamo già mangiato... questa l'ha portata Sango per te... per i miei gusti è un po' troppo cotta ma lei insiste che va bene così. -

- Allora è finita davvero? - chiese Kagome iniziando a rilassarsi e addentando il suo pezzo di carne, per quanta fame avesse dubitava che sarebbe riuscita a finirlo tutto... Sango doveva essere proprio preoccupata per avergliene lasciato un pezzo così grosso.

Mentre Kagome mangiava tranquilla, Inuyasha le raccontò tutto quello che era successo mentre lei dormiva e di come si fosse svolta la sua parte di battaglia, prima che si riunissero.

Aveva appena finito di mangiare che Miroku li raggiunse:

- Oh Divina Kagome, vi siete ripresa! - esclamò sollevato

- Sì, grazie Miroku... e i Nue... hai già finito? - gli chiese lei rimettendosi lentamente in piedi.

Miroku fu subito pronto a sorreggerla:

- Piano, piano! Non fate sforzi! Ho pensato a tutto io! - balbettò preoccupato.

Kagome si stupì un po' di tante attenzioni:

- Scusatemi... temo di avervi fatto preoccupare tutti... ma sto bene, avevo solo sonno. - lo tranquillizzò con un sorriso – Dopotutto abbiamo passato un'intera notte a combattere, credo sia normale, sarei crollata anche se non avessi usato Tessaiga. - scherzò

- Sì, ma non c'è nessuna fretta... potete riposarvi ancora un po'... - insistette Miroku

- No, c'è una cosa che voglio fare. Te la senti di darmi una mano? - chiese preoccupata.

- Cosa hai in mente, Kagome?! - le chiese Inuyasha preoccupato – Miroku ha ragione, prenditela con calma, tesoro... -

- Oh... non ti ci mettere anche tu! - sbottò Kagome divertita - Ho dormito, ho mangiato... ora sto bene... non sono di vetro! Voglio solo dare una degna sepoltura a questa povera gente e... rimettere il goshintai nel luogo che gli spetta... -

- Sapevo che l'avreste detto! - ammise Miroku con un sorriso – Infatti sono già tutti al lavoro! - poi abbassò la voce e, facendosi schermo con una mano di lato alla bocca, le bisbigliò in un orecchio – Sapete, i Demoni Cane sono dei veri fenomeni quando si tratta di scavare buche! - sghignazzò divertito e anche Kagome scoppiò a ridere immaginandosi la scena di tutti quegli enormi cani bianchi impegnati a grattare il terreno.

- Ah-ah! - rise scocciato Inuyasha che l'aveva sentito benissimo – Vuoi vedere anche quanto siamo bravi a mozzare teste ai monaci pervertiti?! - chiese ironico

- Oh quanto sei permaloso! Guarda che è stato tuo padre a insistere, dice che si sente responsabile e quando ha detto che sicuramente anche a Kagome avrebbe fatto piacere seppellire i suoi simili, c'è stata la ressa per dare una mano! Sono tutti dietro al tempio... - spiegò Miroku.

Si avviarono tutti e tre in quella direzione, Kagome sottobraccio a Inuyasha, e quando arrivarono furono subito accolti da un grido di esultanza di tutti i presenti, che mollarono all'istante vanghe e badili e gli si accalcarono intorno per ringraziarli e congratularsi. Ci volle il fischio secco e assordante del Generale per ristabilire l'ordine e far tornare tutti al proprio compito:

- Datevi da fare, fannulloni! Prima finiamo, poi festeggiamo! - li rimproverò burbero, ma poi si voltò verso Kagome e le sorrise facendole l'occhiolino.

Per niente offesi da quelle parole, i Demoni Cane si rimisero tutti al lavoro con ancor più energia, nel frattempo Kagome si recò alla grotta insieme a Inuyasha, raccolse lo specchio sacro avvolgendolo in un panno pulito, poi tornarono al tempio e Kagome entrò nell'honden, rimettendo lo specchio al suo posto, in piedi su un piccolo supporto, batté le mani e si inchinò mormorando una preghiera infine uscì. Raggiunse lo steccato, dove Inuyasha la stava aspettando, si voltò un attimo e chiuse gli occhi prendendo un profondo respiro:

- Adesso sì che è un honden... - bisbigliò mentre un familiare senso di pace si faceva di nuovo strada lentamente dentro il suo animo.

- Chissà se questo posto tornerà mai com'era prima?! - si chiese Inuyasha pensando a come l'aveva visto appena erano arrivati, anche se sapeva bene che quella era solo un'illusione.

- Ci vorrà un po' ma... io penso di sì... - mormorò Kagome fiduciosa – Ogni tanto... mi piacerebbe tornare qua... a dare un'occhiata... che ne dici?! - chiese con un sorriso triste.

- Ti ho promesso che ti avrei portata al mare, no?! - le rispose semplicemente Inuyasha abbracciandola.


 

Terminata la sepoltura degli abitanti del villaggio, Kagome e Miroku recitarono una preghiera, purtroppo, in quel paesaggio desolato, non c'erano fiori da deporre su quelle tombe e non conoscevano nemmeno i nomi degli abitanti per scriverli sulle steli, così decisero di mettere alcuni oggetti personali sui piccoli cumuli di terra.

Quando tutti i riti furono conclusi, il Generale insistette per avere al castello tutti gli alleati a festeggiare la vittoria con loro. Fu così che i Demoni Lupo e tutti quelli che non erano in grado di volare furono trasportati in spalla dai giganteschi cani bianchi.

Kagome, in sella da Ah-Un insieme a Inuyasha, lo sentì sghignazzare alle sue spalle quando Kagizume guaì indispettito di fianco a loro, con Ginta e Hakkaku sulla sua schiena.

- Che c'è di così divertente? - gli chiese Kagome curiosa

- Non l'hai sentito come li ha chiamati Kagizume?! - rise Inuyasha

- No, tesoro... è ora che tu lo sappia! Io ho sentito solo Auh-Auh-Auh... o qualcosa del genere! - confessò divertita Kagome – Solo tu riesci a capirli quando sono in quella forma... per questo con capivo una parola di quello che diceva Sesshomaru. -

- Dici davvero?! - chiese stupito Inuyasha – No, non ci credo! Mi stai prendendo in giro! -

- Non sono mai stata così seria! - ribatté Kagome – Beh... infondo sono la tua famiglia e... anche secondo tuo padre... stai iniziando a controllare i tuoi poteri sempre meglio... chissà forse un giorno mi sveglierò e mi ritroverò nel letto un gigantesco cane bianco... - concluse ridendo.

- No grazie! Non ci tengo proprio! - rispose Inuyasha rabbrividendo all'idea – Preferisco essere un uomo... il tuo uomo! Tu, invece, saresti così tranquilla?! Verresti a letto con un cane?! - chiese malizioso

- Ah no! Questo proprio no! - rispose decisa Kagome fingendosi scandalizzata - Ma ti lascerei dormire in casa... purché tu non faccia la pipì sui tatami, ovvio! - aggiunse scoppiando a ridere.


 

Arrivarono al castello e trovarono le solite guardie ad accoglierli, con il loro saluto militare, e tutti quei membri del clan che non avevano partecipato alla lotta, come i bambini e le loro madri, ma che li avevano raggiunti a palazzo e ora li aspettavano insieme alla Signora Shitsuki che accolse di nuovo suo marito di fronte al trono. Il clima era decisamente più gioioso e meno solenne, a quanto pareva la notizia della loro vittoria si era già sparsa e i Komainu erano al lavoro da un pezzo per preparare la festa alla quale sapevano bene che il Generale non avrebbe mai rinunciato.

Sango continuava a guardarsi intorno a bocca spalancata mentre, insieme a Miroku, seguiva Kagome e Inuyasha verso la loro stanza.

- Sì, lo so – disse mortificata Kagome – Rispetto a tutto questo la nostra bella casetta sembra l'armadio delle scope che avevamo a scuola! Non puoi sapere quanto ho apprezzato i tuoi tatami in questi giorni, Sango: me l'hanno fatta apparire più dignitosa! - confessò

- Sciocchezze, Divina Kagome, casa vostra non ha proprio niente che non va! - rispose Miroku tranquillo - E poi se aggiungete una stanz-AUH!!! Che ho detto?! - sbottò massaggiandosi il fianco dove sua moglie gli aveva appena assestato una potente gomitata.

- La casa di Kagome va benissimo così com'è! Non c'è nessun motivo di aggiungere una stanza... VEROOO?! - rispose lei guardandolo storto

- Sango ha ragione! Nonostante tutto, a me piace esattamente così com'è! - dichiarò Kagome con un sorriso, stringendosi al braccio di Inuyasha.

Trovarono Chibiki ad attenderli sulla porta della loro stanza, emozionato. Li salutò subito con un inchino:

- Padron Inuyasha! Mia Signora! Bentornati! -

- Ahhh... Ecco il mio angelo custode! - lo salutò Kagome allegra – Sango, Miroku, vi presento Chibiki è lui che mi ha viziato e coccolato in questi giorni... ma anche tutti gli altri, eh! - precisò con un sorriso

- La Signora è sempre troppo buona. Noi facciamo solo il nostro dovere. E farlo per voi è un vero piacere! - si schermì Chibiki – A questo proposito... se lo gradite il bagno è pronto. - la informò con un sorriso.

- Visto?! Che ti dicevo, Sango: mi vizia! Ti va di farmi compagnia, sarai stanca anche tu... era da molto tempo che non usavi così tanto Hiraikotsu, avrai le spalle a pezzi, ti ci vuole un bel bagno caldo! -

- N-no! Caldo, NO! - esclamò la sterminatrice – Cioè... voglio dire... è che... ho... aiutato Kaede... nell'orto... in questi giorni... che non c'eri e... mi... sono... scottata un po' la schiena... al sole! Sì! - balbettò spalancando gli occhi

- Ma come e non c'hai messo niente?! Avevo preparato un unguento poco tempo fa... dovrebbe averlo ancora la vecchia Kaede... - la rimproverò Kagome

- Ah... sì ma... sai.. preferisco stare attenta... - balbettò ancora Sango

- Va bene... Allora faremo un bagno “tiepido”, ok?! -

- Allora vi procuro subito degli abiti di ricambio. - esclamò Chibiki congedandosi con un inchino.

In quel momento furono raggiunti dal Generale seguito da Sesshomaru e Totosai.

- Ragazzi, siete tutti qua vedo! Signor monaco, Signora sterminatrice, sarete nostri graditi ospiti! La stanza accanto a questa dovrebbe essere già pronta. - esclamò il Generale lanciando un'occhiata alla piccola Komainu che attendeva intimidita davanti alla porta - Atsuko, ti occuperai tu dei nostri ospiti! - ordinò il Generale

- I-io, Padrone...?! - balbettò Atsuko imbarazzata

- Stai tranquilla Atsuko. - la incoraggiò Kagome andandole incontro e chinandosi ad accarezzarle la testa – Sono sicura che farai un ottimo lavoro. Non preoccuparti, Sango e Miroku sono molto gentili, vedrai. - bisbigliò con un sorriso.

- S-sì, Signora. - esclamò la piccola Komainu rincuorata.

- Bene! Kagome, mia cara... avremmo bisogno di parlarvi... - disse impacciato il Generale

- Ok... ma è successo qualcosa?! C'è qualche problema?! - chiese dubbiosa

- Eh?! Ohh.. no-no! Vorremmo solo parlarvi di quello che è successo con... Tessaiga. - rispose il Generale

- Finalmente! Era l'ora Totosai! - sbottò Inuyasha – Si può sapere perché oggi hai fatto tanto il misterioso?! -

- Un po' di pazienza figliolo... è una questione... delicata, eh... Vieni sediamoci un attimo, ti va?! - gli rispose il Generale, invitandoli, con un gesto, ad entrare nella loro stessa stanza.

Si inginocchiarono a terra, Totosai, il Generale e Sesshomaru di fronte a Inuyasha e Kagome, mentre Sango e Miroku rimasero in piedi sulla porta. Kagome notò che Sango sembrava sul punto di scoppiare a piangere e cominciò a sentirsi inquieta.

- Generale, io... vorrei scusarmi se mi sono permessa di usare la vostra spada... le assicuro che non ho... - balbettò Kagome

- Tranquilla, cara! Non voglio certo rimproverarti, tu non hai fatto niente di male, anzi ci hai salvati tutti. - la tranquillizzò prontamente il Generale

- Sì, ma io ancora non mi spiego come abbia fatto Kagome a impugnare Tessaiga. - sbottò Inuyasha – Sbaglio, Totosai, o avevi detto che Tessaiga ha bisogno di almeno un po' di sangue demoniaco per trasformasi?! Evidentemente ti sbagliavi! Perdi colpi, vecch...io! - lo canzonò trattenendo a stento un “accio”, ma ogni promessa è debito!

- Non mi sbaglio affatto, ragazzo! Quella è una caratteristica intrinseca di Tessaiga e nemmeno io che sono il suo creatore posso cambiarla, te l'ho già spiegato. - rispose tranquillo Totosai

- E allora?! Come te lo spieghi quello che è successo oggi? - lo incalzò ancora Inuyasha

- Beh ecco... figliolo... insomma... Kagome è tua moglie e tu ormai dovresti sapere come vanno certe cose, no?! - balbettò impacciato il Generale, mentre Sesshomaru non riuscì a fare a meno di scuotere leggermente la testa sospirando in maniera quasi impercettibile.

- Lasciate perdere Padre e rassegnatevi all'idea che vostro figlio è troppo stupido per capire, se non glielo dire chiaramente. - commentò atono Sesshomaru

- A quale figlio ti riferisci, eh, genio?! - ringhiò Inuyasha scocciato

- Inuyasha... pensaci bene... sei proprio sicuro che non ci sia nessuna possibilità che Kagome abbia almeno un po' di sangue demoniaco? - gli chiese tranquillo Totosai

- Non mi risulta Totosai – rispose Kagome perplessa – Non credo proprio che nella mia famiglia ci siano mai stati demoni... Il nonno non sarebbe sopravvissuto! - ammise pensando alle reazioni esagerate che aveva sempre l'anziano sacerdote, di fronte a certi eventi che per lei, ormai, erano all'ordine del giorno.

- Visto! Che ti dicevo?! La mia bella Kagome non ha sangue demoniaco nelle vene! - annuì convinto Inuyasha

- Io non ho mai detto che debba averlo “nelle vene”. - precisò Totosai - Kagome, non ho mai dubitato che nella tua famiglia d'origine non ci fosse sangue demoniaco ma... nella tua nuova famiglia ce n'è eccome... Quindi ti ripeto la domanda: sei proprio sicura che non ci sia un “posto” dove tu possa avere un po' di sangue demoniaco???!!! - insistette Totosai allusivo scandendo bene le parole.

Inuyasha si preparò a sbottare di nuovo spazientito

- Ma insomma... - ma si interruppe di colpo bloccato dalla reazione di Kagome.

La sentì trattenere rumorosamente il respiro e la vide portarsi le mani alla bocca mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.

Totosai le sorrise e annuì incoraggiante lisciandosi il pizzetto soddisfatto.

- Kagome... che succede... - balbettò preoccupato Inuyasha vedendola boccheggiare – Che le hai detto, vecchiaccio?!!! - questa volta non riuscì a trattenersi e lo guardò furibondo cingendo sua moglie per le spalle – Kagome, tesoro, calmati! -

Kagome però continuava a boccheggiare agitandosi e cercando di parlare, ma riuscì solo a buttargli le braccia al collo bisbigliando:

- I-inuyasha... Inuyasha... – mentre calde lacrime le rigavano il viso.

Inuyasha, però, continuò a guardarsi intorno spaesato in cerca di una spiegazione.

- Sei proprio un'idiota, fratello. - mormorò Sesshomaru – Vediamo se così capisci: quel marmocchio non è ancora nato e già maneggia Tessaiga meglio di suo padre! Kagome, avvisami quando nasce, sono proprio curioso di conoscere mio nipote! - e così dicendo un leggerissimo sorriso di scherno gli si dipinse sul viso.

Inuyasha lo fissò incredulo, non sapeva se più per il senso delle sue parole o per la sua espressione. Si voltò di scatto a guardare sua moglie, spalancando gli occhi, e la vide annuire tra le lacrime, mentre lo guardava raggiante. Adesso era lui che boccheggiava.

- Ka-kagome... stai dicendo che... - balbettò stupito, la vide annuire con ancora più convinzione e alla fine lei riuscì a bisbigliare

- A-avremo un bambino... -

Si gettarono di nuovo l'uno tra le braccia dell'altro:

- Ommioddio!! Non posso crederci!! Kagome... aspetti un bambino?!!! Il mio bambino!!! Il nostro bambino!!! - gridava Inuyasha stringendola forte a sé

- Sì... sì... - bisbigliava Kagome tra le lacrime, ridendo felice e abbracciandolo stretto.

- Miroku! Sango! Kagome... aspetta un bambino!! - gridò ancora Inuyasha guardando i suoi amici.

- Sì, lo sappiamo... - mormorò Sango tra le lacrime.

- Adesso posso dirlo che vi serve una stanza in più?! Congratulazioni, stupido cagnaccio! - lo schernì Miroku sorridente.

- Padre! - gridò di nuovo Inuyasha rivolto al Generale

- Sì, lo so... diventerò nonno! E dire che sono ancora così giovane! - scherzò – E, col baccano che stai facendo, a quest'ora lo saprà anche tua madre! - lo canzonò

- Totosai... Totosai, vecchia canaglia! Questa è stata l'ultima volta che t'ho chiamato vecchiaccio! Te lo giuro!!! Un bambino... avremo un bambino!! - esclamò ancora felicissimo e il vecchio fabbro sorrise divertito.

- Sesshomaru!! Baaahhh... Niente, lascia perdere! - balbettò felice, ma bloccandosi subito di fronte allo sguardo di suo fratello che, anche se per un istante fu meno freddo del solito, lo avvisava di non allargarsi troppo.

In quel momento arrivò Chibiki, con gli abiti per Kagome e Sango, e si fermò un attimo a guardarli tutti perplesso.

- Ehi! Piccoletto! Indovina?! Io e Kagome avremo un bambino! - gli gridò felice Inuyasha, sembrava deciso a gridarlo al mondo intero.

Il piccolo Komainu sorrise felice, ma per niente sorpreso:

- Congratulazioni, Mio Signore! Lo diceva la vecchia Aina... non sbaglia mai... l'ha capito subito appena ha saputo dei malesseri della Signora, per questo si è preoccupata tanto dei suoi pasti. -

- Vuoi dire che... è per questo che stavi sempre male?! - mormorò allibito Inuyasha guardando Kagome ancora stretta tra le sue braccia - Ma io credevo fosse l'aura dei Nue... -

- Lo credevo anch'io, tesoro... ma evidentemente... non era solo per quello... in effetti, negli ultimi giorni, la mia nausea non era sempre uguale. - rispose Kagome asciugandosi le lacrime poi abbassò lo sguardo sul suo ventre e vi poggiò piano una mano – Oh Santo Cielo... Non posso crederci... Sei qui... sei davvero qui... - mormorò chiudendo gli occhi

Inuyasha la strinse di nuovo forte a sé senza più riuscire a dire niente.

- Beh... noi togliamo il disturbo... - disse Sango felice – Non ti dispiace, vero, se per questa volta il bagno lo faccio con Miroku?! -

Kagome annuì sorridendo felice.

- Così potrai fare a meno di farlo tiepido, eh! - la rimproverò Kagome fingendosi arrabbiata - Potevi dirmelo... prima l'anello e adesso questo... quando la smetterai di nascondermi le cose?! -

Per tutta risposta Sango le sorrise mostrandole appena la lingua prima di allontanarsi sottobraccio a Miroku, seguiti da Chibiki.

- Sì, ottima idea! Immagino che vorrete stare un po' soli... quindi ce ne andiamo anche noi. - dichiarò sorridente il Generale alzandosi, seguito da Totosai e Sesshomaru – Ci vediamo a cena. Te l'avevo detto, figliolo, che ci sarebbe stato parecchio da festeggiare! - aggiunse prima di sparire dalla porta.

- Maledetti! Lo sapevano tutti! - mormorò Inuyasha felice scuotendo la testa – Adesso capisco perché hanno fatto a gara a massacrarmi una spalla! - scherzò

- Inuyasha... non mi sembra vero... avremo davvero un bambino... - mormorò di nuovo Kagome incredula

- Sì... sì, tesoro mio... - rispose lui cercando di stringerla ancora un po' più a sé – Argh! Aspetta vado a togliermi quest'affare! Voglio abbracciarvi entrambi come si deve! - disse alzandosi e andando a togliersi l'armatura che aveva ancora addosso.

Kagome si appoggiò piano alla parete dietro di lei e tornò a poggiare una mano sulla sua pancia ancora perfettamente piatta, sorridendo felice:

- C'è davvero un bimbo qua dentro?! - si chiese di nuovo stupita

- O una bimba! - rispose allegro Inuyasha tornado vicino a lei , sdraiandosi bocconi appoggiato ai gomiti, con la testa sulle gambe di lei in modo da fissarle la pancia – O magari... tutti e due! - aggiunse eccitato

- Addirittura! - lo canzonò Kagome – Ma non eri tu che dicevi che sarebbe una tragedia?! -

- Ho sempre... mentito! - confesso sorridendo e voltando appena la testa per guardarla.

- Mmmhhh... strano... ho come un deja-vu... - lo canzonò Kagome divertita

- Un che?! Ti senti poco bene?! Hai di nuovo la nausea?! - le chiese preoccupato tirandosi su

- No – ridacchiò Kagome – Voglio dire che questa scena l'ho già vista... -

- Se ti riferisci a un certo bonzo-demone ragno in una notte senza luna... non so di cosa tu stia parlando! - scherzò Inuyasha

Poi si abbassò di nuovo avvicinando il viso alla pancia di Kagome:

- Ehilà! Ciao! Mi senti?! Sono il tuo papà! - bisbigliò emozionato

- Oh no! Non comincerai già adesso, vero?! Dubito che possa sentirti... probabilmente non avrà ancora le orecchie! - ridacchiò Kagome

- Ah no?! E quando ce le avrà?! - chiese preoccupato Inuyasha

- Non lo so... oddio, ora che ci penso non sappiamo nemmeno quando è successo! - esclamò – Fammi pensare... Quando è stata l'ultima volta che ho avuto... Ma sì certo! C'era la luna nuova! Quando c'è stata l'ultima luna nuova?!... - si chiese, realizzando solo allora che erano già nell'ultimo quarto - Non è possibile! Meno di un mese fa?! E hai già tanta forza da usare Tessaiga?! - chiese stupita alla sua pancia

- Ti sbagli tesoro, durante l'ultima luna nuova tu non avevi... quella roba! - rispose allusivo Inuyasha

- Inuyasha, credimi, da quando sto con te le riconosco bene le notti senza luna! Non riuscirei a perdermele nemmeno se volessi! E ti dico che io avevo... le mie cose! - esclamò Kagome decisa, ma imbarazzata “Ma guarda tu in che razza di discorsi ci stiamo andando a ficcare!” pensò “Va bene che ormai anche da certi punti di vista non abbiamo segreti...”

- Sì, ma non era l'ultima!- insistette deciso Inuyasha - Anch'io le riconosco bene da quando sto con te e durante l'ultima luna nuova io ero a casa, solo soletto, perché tu hai passato tutta la notte al villaggio per far nascere il figlio di Daisuke e, credimi, non puzzavi assolutamente di sangue in quei giorni... anzi... da un po' di tempo hai sempre un buon odore... molto più buono del solito, voglio dire... - confessò arrossendo – E' stato la volta prima! Non ho dubbi! “Oh Inuyasha ti darò tanti di quei baci...” - le fece il verso parlando con una vocetta stridula – Non ho pensato ad altro tutto il giorno e invece, quando siamo arrivati a casa... Sorpresa! M'hai fregato! Sono già due volte di fila che, con una scusa o con un'altra, dai buca al tuo “caro amante umano”, va a finire che ti lascia! - sbottò fingendosi scocciato

- Dici sul serio?! - gli chiese stupita Kagome

- Ma no, tesoro, sto scherzando... - mugugnò dolcemente Inuyasha, travisando il senso della sua domanda – Non potrei stare nemmeno un secondo senza di te... e poi mi piace troppo quella cosa che fai alle mie orecchie umane... - confessò malizioso, ma Kagome non lo stava ascoltando:

– Sììì!!! E' vero!!! - esclamò di colpo stupefatta - E' stato il giorno che Koga ci ha invitati al matrimonio... E' già passato così tanto tempo?! Questo significa che... ho quasi un mese di ritardo???!!! Ma come ho fatto a non accorgermene?! Che stupida! Ho avuto tante di quelle cose per la testa! La profezia... la storia dei Nue... l'attacco al villaggio... -

- Oh Santo cielo! L'attacco al villaggio!!! - esclamò di colpo Inuyasha rimettendosi seduto – Era già successo?! E tu... sei caduta dalla schiena di Sesshomaru e poi sei stata male e anche oggi... tutte quelle frecce... ti sei stancata così tanto... e quando sei caduta... e poi quando quella bestiaccia t'ha colpito! Aaarrgghh!!!Dovevo ammazzarlo con le mie mani!!! - la guardava terrorizzato – Hai rischiato di morire!!! Vi avrei perso entrambi e non l'avrei nemmeno saputo!!! - la stinse a sé disperato.

Kagome si lasciò stringere commossa, accarezzandogli piano la schiena:

- Stai tranquillo, tesoro, è tutto passato e noi stiamo bene, il nostro bambino sta bene... o Tessaiga non avrebbe funzionato! Si vede che è forte... come il suo papà! - mormorò dolcemente Kagome tornando a guardarlo negli occhi.

- Però ti sei stancata... ti sei stancata troppo... tutte quelle Cicatrici del Vento... - insistette lui allarmato

- Ma no... stai tranquillo... hai detto che mi hanno visitato anche Sango e Jinenji e che era tutto a posto, no?! - mormorò Kagome cercando di rassicurarlo – Facciamo così: dammi Tessaiga, così vedrai che... -

- NO! - rispose d'impulso Inuyasha – E... e se poi non è tutto a posto?! Proprio adesso che siamo così felici... lo aspettavamo da tanto... NO! NON LO VOGLIO SAPERE! -

- Inuyasha, non fare il bambino! - lo rimproverò dolcemente Kagome – Nascondere la testa sotto la sabbia non serve a niente! Se anche fosse... cosa risolveresti a non sapere? Vorresti continuare ad illuderti? -

- SI'! - rispose deciso trattenendo la spada al suo fianco con entrambe le mani

- Ehilà! Come va, paparino?! Mammina?! - li salutò allegro Kagizume facendo capolino dalla porta rimasta aperta – Finalmente l'avete saputo eh! -

- Zitto, idiota! - sibilò Gyakusatsu alle sue spalle – Non era il momento! -

- Ragazzi! Siete voi! - lì salutò Kagome con un sorriso – Venite, venite, non disturbate affatto! Kiba ci sei anche tu?! - aggiunse notando il bel demone che si teneva in disparte, stranamente silenzioso e taciturno.

- Volevate qualcosa? - chiese secco Inuyasha

- Oh-ooohhh... siamo di umore nero, eh, cuginetto?! - lo canzonò Kagizume – Ho capito è stato un incidente! In realtà volevi spassartela ancora un po' con la tua bella mogliettina, senza marmocchi tra i piedi, eh?! - sghignazzò con aria complice

- Certo che no, idiota! - sbottò Inuyasha

- Scusalo Kagizume – intervenne Kagome mortificata – In realtà Inuyasha è solo preoccupato che, con tutto quello che è successo, ci siano state conseguenze per il bambino... - spiegò

- Ah beh se è solo questo... bastava chiedere! Gyaku, diglielo tu! - rispose ridacchiando Kagizume

Gyakusatsu andò ad inginocchiarsi vicino a Kagome e si chinò leggermente tendendo appena l'orecchio verso di lei:

- State tranquilli, il vostro bambino sta benissimo! - mormorò ritirandosi su con un sorriso

- E tu che ne sai?! - chiese stupito Inuyasha

- Lo sento. - spiegò semplicemente il demone dalle grandi orecchie – C'è un bel cuoricino scalpitante qua! - aggiunse indicando la pancia di Kagome e sorridendole imbarazzato – L'avevo già sentito in questi giorni... quando sei svenuta e poi a cena, mentre parlavamo, e anche quando mi hai curato le orecchie... insomma ogni volta che mi sei venuta vicina - spiegò arrossendo leggermente

- E perché non me l'hai detto?! - chiese Kagome stupita

Gyakusatsu arrossì ancora di più:

- Beh sai... con questi cosi... mi succede continuamente di... sentire cose che non dovrei... e ho imparato a farmi i fatti miei. - spiegò – E poi... all'inizio non avevo capito che non lo sapevi... e quando l'ho capito... beh c'era la battaglia... non volevo darti altri pensieri... ho pensato che fosse più sicuro per te non sapere... -

- Non ci credo! Io non sento proprio niente! E' una balla! Lo dici solo per tenermi buono! - esclamò Inuyasha scocciato

- Strano. - rispose tranquillo Gyakusatsu – Con quelle orecchie dovresti riuscirci anche tu... forse è perché sei un mezzodemone... Prova ad avvicinarti di più! - propose semplicemente

Inuyasha lo guardò dubbioso e per niente convinto, si chinò di nuovo sulla pancia di sua moglie, ma questa volta appoggiando l'orecchio al suo ventre, chiudendo gli occhi concentrato. Kagome arrossì e soffocò una risata vedendolo in quell'assurda posizione, ma si sforzò di non fare il minimo rumore, trattenne persino il respiro, e si distese leggermente all'indietro appoggiandosi alle braccia, per assecondarlo. Dopo alcuni interminabili secondi lo vide impallidire e spalancare gli occhi stupefatto:

- Allora, dottore?! - scherzò Kagome ricominciando a respirare

- Lo sento... Kagome, lo sento davvero!!! - esclamò sollevandosi di nuovo e guardandola esultante - E'... è velocissimo! -

– Allora?! Ci credi adesso, Inuyasha?! - lo canzonò Gyakusatsu - Te l'avevo detto: il vostro bambino sta benissimo! -

Il mezzodemone annuì felice al cugino e abbracciò Kagome sollevato:

- Allora è vero... - mormorò – C'è davvero... e sta bene... -

- Te lo dicevo, zuccone! - rispose Kagome stretta a lui, sorridendogli felice.

– Bene... abbiamo visto che Kagome sta bene e il bambino anche. Ora togliamoci di torno! - sbottò Kiba che non era nemmeno entrato nella stanza

Kagome lo guardò pensierosa:

– Cosa c'è, Kiba?! Sei arrabbiato?! Ce l'hai con me?! - gli chiese timidamente.

Il giovane Demone Cane sembrò decidersi a voltarsi verso di lei e guardarla finalmente in faccia con i suoi bellissimi occhi azzurri:

- No... non con te... perché dovrei... - mormorò facendo spallucce – E' solo che... non sono abituato a perdere, ecco! E immagino che questa... sia una sconfitta, no?! - confessò abbassando lo sguardo

- La colpa è tua, idiota, che ti lanci in battaglie perse! - lo rimproverò Gyakusatsu – Io t'avevo avvisato che Kagome non era roba per te! -

- Sì, ma non m'avevi detto il motivo! - rispose scocciato

- Il fatto che Kagome sia mia moglie per te non significa proprio niente, vero?!!! - esclamò Inuyasha che non sopportava più di essere scavalcato in questo modo da quel bellimbusto.

- No! - rispose Kiba deciso – Non necessariamente... - precisò - ma il fatto che lei aspetti un figlio da te... beh questo cambia tutto! Ti fa guadagnare troppi punti! - dichiarò con rammarico

- Kiba, te l'ho detto e ripetuto un'infinità di volte in questi giorni: io amo Inuyasha. Lo amo davvero! E lo amerei anche se non avessimo figli! Perdi solo il tuo tempo con me... trovati una bella demone e lasciami perdere. Io posso esserti amica, ma niente di più. - disse tranquillamente Kagome.

- Dalle retta amico, io ne so qualcosa! - si intromise la voce di Koga e il Demone Lupo fece la sua comparsa sulla porta - Allora mammina?! Come ti senti?! Non avevo idea che ci fosse questa bella novità? Perché non me l'hai detto subito? T'avrei protetta personalmente! - chiese Koga col gomito appoggiato allo stipite

- Koga!! Lo sapevi anche tu, maledetto! - lo apostrofò Inuyasha

- Vieni, entra pure. - lo invitò Kagome con un sorriso – L'abbiamo saputo solo adesso. E' una novità anche per noi. -

- Beh, noi togliamo il disturbo – disse Gyakusatsu – Di nuovo congratulazioni, ragazzi! - mormorò prima di uscire seguito da Kagizume e Kiba

- Grazie di tutto, Gyakusatsu. - mormorò Inuyasha

- Di niente, cugino! - lo salutò il demone con un sorriso

Koga entrò e si sedette di fronte a loro a gambe incrociate.

- Inuyasha, sai che anche Ayame aspetta un bambino! - esclamò Kagome ricordandosi di colpo che non aveva avuto il tempo di comunicargli la bella notizia

- E bravo lupastro! Non avete perso tempo, eh! - esclamò Inuyasha guardandolo con aria maliziosa.

- Certo! - rispose Koga come se fosse ovvio - Come avevo iniziato a spiegare alla tua cara mogliettina, prima che tuo fratello ci interrompesse: assicurarsi una discendenza è il primo dovere di un Demone Lupo, soprattutto del Capo! E' a questo che serve la cerimonia! - spiegò

- Cioè?! Che vuoi dire?! - chiese curiosa Kagome

- Beh vedi... - rispose Koga imbarazzato - i matrimoni si celebrano sempre nelle notti di luna piena perché... beh... di solito è il momento in cui le femmine dei Demoni Lupo sono più fertili... -

- Davvero?! - chiese stupita Kagome – Beh... certo che... è una bella comodità... per le donne umane è quasi un incognita sapere qual'è il momento giusto... - ammise imbarazzata.

- Beh... in realtà non è proprio sicuro nemmeno per noi, per questo si usa il Vrog! - precisò Koga

- Che vuoi dire?! - chiese Inuyasha curioso

- L'hai vista la cerimonia, no?! - ribatté Koga

- E' vero! - esclamò Kagome – Ora che ci penso Ayame mi disse che quella strana bevanda era usata per la cerimonia, ma non sapevo che avesse una funzione particolare. -

- Sì... vedi... il Vrog serve a... come dire... aiutarci a capire se la nostra compagna è davvero pronta... diciamo che affina l'olfatto. - spiegò Koga

- Ho capito! - esclamò ancora Kagome illuminandosi – Allora è per questo che hai annusato Ayame prima di baciarla?! Mi era sembrato un gesto così strano, anche se devo ammettere che è stato molto carino. - confessò con un sorriso

- Esatto! Secondo il cerimoniale il bacio indica... che è il momento giusto... Se Ayame non fosse stata pronta, non avrei potuto baciarla e questo di solito viene considerato di cattivo auspicio per una coppia, figurati poi per il Capo e la sua consorte! Ma nel nostro caso, per fortuna, è andata bene. - ammise soddisfatto

- Cioè mi stai dicendo che... è successo subito?! La prima notte?! - chiese stupito Inuyasha – Tsk! Non ti invidio amico! Hai dovuto gestire un bel po' di tensione tutta insieme... - ammise ripensando alla sua prima volta con Kagome: era già terrorizzato all'idea di essere “giudicato” da lei e tutto il resto... figurarsi se fuori dalla porta ci fosse stata un'intera tribù di demoni in attesa di un “risultato concreto”.

- Certo che... avere subito un bambino... è un bell'impegno... non avrete nemmeno il tempo di stare un po' insieme voi due da soli. - mormorò Kagome – Sinceramente a me non dispiace che per noi ci sia voluto un po'... anche se lo desideravo tanto. - precisò guardando Inuyasha e sorridendogli felice.

- In realtà anche tra i Demoni Lupo, non è una regola fissa. Diciamo che nel mio caso non potevo esimermi, essendo il Capo, anche se la cosa non mi dispiace, sia chiaro! Però ci sono anche coppie che preferiscono rimandare, come dici tu, ma di solito i matrimoni sono considerati l'occasione propizia per “rimediare”, per questo il Vrog viene servito anche agli invitati. -

- Non mi dirai che è quella roba schiumosa che mi hai fatto bere! - esclamò Inuyasha

- Sì, esatto! Proprio quella! - rispose allegro Koga

- Oh Cavolo! - esclamò Inuyasha impallidendo di colpo – Significa che... - guardò Kagome preoccupato e deglutì a fatica, ma lei non sembrò cogliere il significato del suo sguardo.

- Cosa c'è tesoro?! - gli chiese guardandolo con aria interrogativa

- Ni-niente! Mi sono ricordato che... devo chiedere un attimo una cosa a mio padre. - mormorò alzandosi – Tu... resta pure a chiacchierare con Koga... io torno subito, eh! - aggiunse affrettandosi ad uscire dalla stanza.


----------------------------

Angolo dell'autrice

Immagino che, a questo punto, alla sede del Club Clearblue abbiano già tirato fuori i palloncini, bandierine, cappellini, trombette, musica a palla, spumante a fiumi e rinfreschino con tanto di torta a forma di scarpine da neonato. XD

Ve l'ho fatto sudare, lo so, ma finalmente ce l'hanno fatta! ^_^

Bravi a tutti quelli che l'avevano capito da una vita, cioè tutti (anche quelli che non hanno mai commentato né dato segno della loro presenza in alcun modo e che probabilmente già da tempo continuano a leggere, per autolesionismo, pensando “Sì, brava, ma... stringi, eh!”)!!! XD

Per chi aveva chiesto lumi sull'espressione di Sesshomaru nel capitolo precedente, mi sono fatta coraggio e ho provato di nuovo a chiedergli cosa stesse pensando e... incredibilmente questa volta m'ha risposto!! O.O (diventare zio mi sa che gli fa male... :P ). Cito testualmente: “Non riesco a credere che un idiota del genere stia per diventare padre!”

XD

Colgo l'occasione per ringraziare tutti (non lo faccio mai pubblicamente, lo so, ma mi piace parlarvi “di persona”): quelli che preferiscono, ricordano, seguono, “leggono e basta”, ma soprattutto quelli che commentano che, senza nulla voler togliere agli altri, sono quelli che mi danno le soddisfazioni maggiori perché perdono il loro tempo per me, mi confermano che ci sono davvero e soprattutto mi danno la possibilità di comunicare con loro (Scusate se negli ultimi capitoli sono stata un po' avara di risposte, ma non volevo scoprirmi troppo! :P). Mamma mia... 18 commenti e 600 visite solo in una settimana, per l'ultimo capitolo, mentre i primi... Uuuhh!! Aiuto! O.O ... Ok, continuo a pensare che molti aprano la pagina per sbaglio e la richiudano subito dopo, ma in un angolino del mio cuore resiste la flebile speranza che forse la storia piaccia davvero, quindi... GRAZIE!! T_T

E un grazie particolare anche ai lettori, sempre più numerosi, che, da quel che vedo sulle loro schede, bazzicano prevalentemente altri fandom, ma nonostante questo hanno scelto la mia storia: mi sento a dir poco onorata, sappiatelo! ^_^

*La Fairy viene trascinata via da una fila di persone che balla al ritmo di “Samba megamix” e le urla “E basta co' 'sti discorsi seri! C'hai rotto!” >o< *

Va beh! Alla prossimaaaaaaa XD

   
 
Leggi le 25 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: FairyQueen78