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Autore: AlyxF1    07/11/2014    3 recensioni
La Grojband troverà un nuovo amico e, forse per la prima volta, Laney potrebbe provare qualcosa non solo per Corey, ma per qualcun'altro. E magari, i suoi sentimenti sono condivisi...vedremo! :) (E chissà come la prenderà Corey...)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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Tredicesimo capitolo – Tutto cambiò quel giorno (parte 1)

Mike si agitava malamente nel lettone della sua camera. Era continuamente stressato, e sudava dalla paura del momento. Era in preda agli incubi anche quella notte!
-Uff…uff…n-no……AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!- si svegliò anche quella notte in preda ai brutti sogni, o per meglio dire, al vero e proprio terrore.
Anche stavolta svegliò il padre per l’urlo lanciato. Ormai era una costante durante le notti. Suo padre accese la luce del corridoio del piano in cui era presente la stanza di Mike, e subito chiese al figlio: -Mike, tutto apposto?!-
Mike rispose mentre era ancora ansimante: -….Si pà, tutto apposto, tranquillo.-
A quel punto il padre si mise seduto accanto al figlio, sul lettone in cui aveva le gambe infilate dentro le coperte. Cominciò a prendere parola: -Mike, ascolta, forse dovremmo davvero andare da un dottore…- disse Nicholas riguarda a quella strana, anzi, insensata situazione.
Il figlio rispose come la notte prima: -Papà, non c’è bisogno. Le dormite posso farmele benissimo durante il giorno, chi se ne importa di qualche incubo notturno…- disse sorridendo il figlio. Ormai ci aveva fatto quasi l’abitudine con quei dannati incubi, però provava sempre una strana paura riguardo ad essi, una paura che mascherava al meglio.
Il padre sospirò –Va bene, parliamone domani quando torni da scuola, ok?- ed il ragazzo, in tutta risposta, fece un cenno con la testa.

Appena il genitore gli spense la luce del corridoio, lui accese la lampada da comodino della sua camera.
Notò che la sua mano stava tremando leggermente…
Mike si alzò in piedi, e si mise le ciabatte, per avvicinarsi alla finestra ed ammirare il panorama: un cielo spettacolare di stelle, che facevano da cornice ad una luna piena brillante come un cristallo.
Purtroppo quel panorama non l’avrebbe aiutato per niente, in quel momento aveva troppe cose in mente, di cui una che non riusciva a capacitarsi: perché faceva quegli incubi terrificanti? Perché?!
Oramai ogni sera era la solita solfa, ovvero faceva l’incubo del campo di girasoli, dove Laney gli “rapiva” il cuore.
Qualche volta era presente anche il resto della Grojband a guardare lo spettacolo, senza reagire.
Ma perché faceva questo maledetto sogno ormai da 20 giorni? Perché sognava la sua ragazza che lo uccideva ogni volta?
 Il fatto che sognasse questo lo faceva stare male dal profondo, ma non solo per il terrore dell’incubo in sé (e, a tal proposito, Mike si stava ancora tastando il petto per vedere se ci fosse effettivamente il suo organo principale), ma perché….cominciava ad avere PAURA della sua ragazza. Lui non è un tipo troppo suggestionabile, ma allora perché si sentiva così?
Non poteva sopportare quella situazione. E così, come le precedenti nottate, decise di mettersi sulla sua scrivania, prendere un foglio ed una matita e cominciare a disegnare. Gli era chiaro in mente che disegno fare: un disegno di lui e Laney che si tenevano la mano davanti al tramonto. Ci avrebbe messo tutto l’impegno possibile in quel disegno; infatti, il giorno dopo avrebbe finalmente…

***30 NOVEMBRE, FESTIVAL DELLE FOGLIE D’AUTUNNO***

La Grojband al gran completo stava nel proprio garage per preparare il materiale per suonare quel tardo pomeriggio. Presero tutti i loro strumenti e tutto il necessario per il concerto. Era molto importante la riuscita di questo concerto, anche per il morale dei quattro, visto l’allontanamento forzato di uno dei loro compagni.
Il più concentrato per quel giorno era Corey: visto che, come sempre oramai, mancava un testo per una delle sue canzoni, doveva assolutamente storcere a Trina il testo sulla “poesia dell’autunno” (insomma, una cosa che lui non ha mai considerato più di tanto quando suona o canta).
C’è da dire che, per una volta, Corey un testo ce l’aveva, ma era per tutt’altra cosa. Voleva suonare una canzone d’amore a Laney, e ieri era riuscito a concludere un testo fatto su misura per i suoi sentimenti rivolti alla rossa.
Anzi, ieri sera era sul punto di arrendersi mentre componeva il testo, ma il pensiero di stare insieme a Laney, di essere il suo fidanzato, lo fece andare avanti, costi quel che costi!
Laney aveva notato quello sguardo concentratissimo di Core, e qualche volta il frontman si girava verso l’amica e le sorrideva. E lei diventava leggermente più rossa dall’imbarazzo; non poteva farci nulla, quando Corey la guardava coi suoi occhi blu zaffiro, le veniva automatico e spontaneo un sorriso.

Quando i quattro stavano per partire per il parco, entrò nel garage Trina, la sorella di Corey, insieme a Mina, la sua schiavett….ehm…..amica.
-Sentite, Grojschifo, oggi pomeriggio potete anche farvi un giro per Peaceville invece che venire al parco. Tanto la vostra sconfitta è assicurata!- disse minacciosa, ma Corey rimase impassibile –E perché mai?- chiese spavaldo il ragazzo. Trina si stava già scaldando: -Nick sarà lì ad ascoltare le poesie d’amore di tutta Peaceville, in qualità di giudice. Appena sentirà la mia poesia, mi bacierà di fronte a tutta la città. Quindi ora vattene insieme ai tuoi perdenti.-
La poesia di Trina (scritta poi tra l’altro da Mina sotto minaccia) era nelle mani della ragazza dai capelli rosa. Corey l’adocchiò subito, e cominciò ad elaborare un piano per qualche ora dopo.
-E inoltre, un tipo sfigato come te che non ha una ragazza come potrebbe qualcosa di romantico per qualche ragazza? Forse per la nanetta che ti sta a fianco?! Muahahahah!- disse la rosa pungentemente, prendendo di mira Laney.
Corey alzò gli occhi per ignorarla, mentre Laney stava furendo! Avrebbe tanto averla voluta tra le mani per…!
-Addio, perdenti! BAM!- Trina si era già allontanata dalla sua abitazione. –BAM due volte.- replicò come un pappagallo Mina.
Corey disse a Laney di ignorare la sorella…l’avrebbe pagata più tardi al concerto.

Così la Grojband si avviò verso il parco a piedi. Non distava un granchè dalla casa di Corey, e questo lui lo sapeva. Anzi, se lo ricordava fin troppo bene! Il ricordo di quella notte, la notte del bacio tra Mike e Laney era ancora fresco nella sua memoria, ed era come un marchio a fuoco nel suo cervello: atroce ed indelebile.
Anche Laney si ricordava di quella serata, forse una delle più belle della sua vita. Aveva baciato per la prima volta il suo attuale ragazzo, sotto le stelle, e se lo sarebbe ricordato per sempre. Per sempre…
Anche se purtroppo adesso Mike non c’era, sentiva come la sensazione che lui era in realtà molto più vicino di quanto Corey, Kin, Kon e lei stessa pensassero.
Magari era solo un impressione… magari no… chi lo sa…

Senza nemmeno accorgersene, i quattro arrivarono davanti alle porte del parco, dove erano stati messi tantissimi striscioni colorati con su scritto “Rock Festival: Foglie d’Autunno”. I colori di tali striscioni ricordavano, appunto, quelli delle foglie che cadono dagli alberi ad Ottobre o a Novembre: il rosso, il verde, il giallo e l’arancio.

La Grojband era pronta, ce l’avrebbe fatta a strappare l’ennesimo testo a Trina?

-Alyx


Buonsera Recensori e Recensiste (non so se si dice così, boh…) :) . Eccovi il capitolo che doveva uscire IERI!
Ma ‘sto sito dimm….ehm….grandissimo sito è crashato giustamente, e allora eccolo oggi. :D
Spero vi piaccia! Ormai siamo quasi alla fine della storia :) Come andrà a finire?

Un abbraccio, Ad…ehm…Alyx :’)
 
   
 
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