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Autore: bluemoon89    08/11/2014    1 recensioni
E se Slade Wilson avesse lasciato la via della vendetta e fosse ritornato per un altro motivo? E se ci fosse stato un'altra persona dietro alla vicenda del Miraukuru che cerca vendetta su Slade e Olliver, magari legata a ciò che è successo sull'isola?
Rivisitazione della saconda stagione di Arrow partendo dall'episodio 15 "La Promessa" (non si sa chi ci sia dietro a Blood e Slade non ha messo le telecamere a casa Queen) con flash che spiegheranno che cosa gli sia successo.
Prima fanfiction che scrivo e pubblico, accetto qualsiasi recenzione, commento e critica.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Queen, Sarah Lance, Slade Wilson, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CHI HA PAURA DI MICHAEL MYERS? - SECONDA PARTE

-che cosa è stato.-chiese Arrow alla vista di quell'esplosione.-Felicity.-
« le ultimi immagini che ho potuto vedere c'era Slade che combatteva contro una persona vestito come Michael Myers prima che gli lanciasse qualcosa. »
-anche tu hai visto quella serie.-fece con un tono sorpreso.
« mi sono limitata a leggere qualcosa su internet...e mi è bastato. »disse Felicity.
-chi dei due c'è.-
« sei fortunato che Sara abbia visto la serie di Halloween... »fece Felicity.« adesso non lo vedo più...ma se il suo obbiettivo è l'ospedale...non gli manca molto. »
-saremo nei paraggi e se attacca peggio per lui.-
Gabrielle cercava di riposarsi, ma era impossibile. Sentiva che Slade era in pericolo e che aveva bisogno del suo aiuto. Era impossibile per lei stare ferma sapendo che era in pericolo e di certo non poteva stare lì tranquilla mentre uno psicopatico assassino girava per Starling City facendo stragi di innocenti e che il proprio uomo rischiasse la vita. Sapeva benissimo che sapeva cavarsela da solo...ma questo non la rendeva più sicura.
Facendo molto silenzio e piano da non farsi sentire dai poliziotti che piantonavano la sua stanza, Gabrielle si rimise i suoi vestiti. Gli fece un pò male nel muovere la spalla e di certo quello che aveva in mente non gli avrebbe fatto bene.
Mise un cuscino sotto le coperte.
Aprì la finestra e guardò sotto.
Non gli parve così tanto alto come buttarsi da un aereo e centrare il mare o cadere nel vuoto e farsi prendere da un mercenario molto paziente che gli aveva detto di stare a casa, ma con la spalla che si trovava di certo non era una passeggiata.
Era appena uscita e stava sul cornicione quando la porta della sua camera si spalancò.
Dopo lo scontro con Deathstroke, Myers si era dileguato un'altra volta.
Si era diretto all'ospedale.
Era lì che lei si trovava.
Entrò da un entrata secondaria e dopo essersi camuffato da infermiere, entrò nella struttura.
Rimase in allerta quando notò che c'erano due poliziotto davanti alla camera.
Aspettò.
Uno di loro si allontanò e Myers ne approfittò per ucciderlo. Il secondo lo aggredì di spalle.
Aprì la porta.
Stava dormendo.
Entrò nella stanza e con passo leggero ma sicuro si avvicinò.
Non la scoprì.
Le accarezzò leggermente la testa per poi aggredirla violentemente con il coltello.
Alzò le coperte e vide che era solo un cuscino.
Alzando lo sguardo notò qualcosa fuori dalla finestra.
Gabrielle sbiancò alla vista di quella scena.
Era come allora quando l'aveva rapita e fatto sparire le sue tracce. Ricordava ancora quella scena, lei legata, lui che le accarezzava il viso, il coltello. Slade però era intervenuto tempestivamente e gli aveva dato una lezione fino a quando non aveva fatto esplodere il magazzino.
Quando si accorse di lei, che si era leggermente esposta per vedere la scena, Gabrielle incominciò a camminare lungo il cornicione.
Myers si sporse dalla finestra e la vide.
Gabrielle, girato l'angolo della struttura e allontanatasi, cercò di scendere.
Lo trovò piuttosto difficile.
Non solo la spalla gli doleva, ma di certo c'era un motivo che la ginnastica non era il suo forte.
Myers era sopra di lei.
Rimaneva a fissarla come se volesse vedere la sua morte.
Questa cosa la fece andare nel panico, tanto che rischiò di cadere per ben tre volte. Alla quarta cadette davvero.
Non era tanto alto, ma cadde sulla spalla che gli doleva.
Myers scese giù come un ninja e si avvicinò alla donna minaccioso.
Quando gli fu piuttosto vicino, qualcuno lo aggredì.
Era una donna bionda vestita di nero.
Canary e Arrow si erano separati, lei all'ospedale, mentre lui pattugliava la zona.
Canary si trovò così faccia a faccia con Myers.
Iniziò a combattere contro di lui, in un iniziale testa a testa, ma Myers sfoderò una forza fuori dal comune e prese la donna al collo e la sollevò senza fatica.
Gli cadde l'arma.
Qualcuno gli colpì la testa.
Era Gabrielle.
Aveva preso l'arma di Canary che gli era caduta e lo aveva colpito alla testa.
Myers volse la sua attenzione alla donna che lo aveva colpito.
In quel momento una freccia gli trapassò la testa.
-lasciala andare.-fece Arrow pronto a scoccarne un'altra.
Myers fece cadere per terra qualche cosa.
La granata scoppiò.
Poco prima dell'esplosione, Jack-Jack, aveva trasportato i tre sul tetto dell'ospedale prima che l'esplosione li coinvolgesse ad eccezione di Myers.
Si trovarono così sul tetto.
-tu chi o cosa sei.-fece Arrow trovandosi Jack-Jack davanti, dopo aver soccorso Canary.
-Jack-Jack...-rispose.-è un piacere conoscere te e Sara.-
I due lo guardarono.
-Slade ci ha raccontato la sua storia...o meglio a Gabrielle gli ha raccontato tutto, mentre a me  ha raccontato a getti quello che ha raccontato a lei-fece Jack-Jack.-prima che mi fai tu la domanda...non sono un uomo trasformato in un anfibio blu, ma ero un anfibio e sono diventato antropomorfo...hai presente le tartarughe ninja...io sono come loro...solo che non sono una tartaruga...ma una rana e ho il colore mutato per via del liquido che ha causato la mutazione.-
Si levò un urlo.
Affacciandosi, videro Myers coperto di ustini e che lentamente si stava rimarginando. Ad opera non conclusa guardò su per poi dileguarsi.
-Slade dov'è.-chiese Gabrielle preoccupata.
-sta bene...meglio che vai al nascondiglio...-rispose Jack-Jack.-e chiama tuo padre...io vado con loro.-
Arrow lo guardò.
-vi dirò il piano strada facendo.-disse Jack-Jack
Prese sia Arrow che Canary e penetrò nella struttura di cemento per poi allontanarsi come se nuotasse in acqua ad una elevata velocità.
L'attacco di Myers non era passato inosservato e Burges venne avvertito.
La sua prima preoccupazione era Gabrielle e si preoccupò molto non vedendola e vedere un cuscino linciato.
Gli squillò il cellulare.
-papà...sono io...-
-dimmi che stai bene.-chiese l'uomo preoccupato, ma sollevato di sentire la sua voce.
-si...il partner di Deathstroke mi ha portato in un luogo sicuro.-disse Gabrielle.
-grazie al cielo...-fece il padre.-senti restaci e non ti muovere...sicuramente ti starà cercando, niente scampagnate notturne con Voorhees e nè chiunque sia il suo partner....anche perché credo che il tuo ragazzo si posso ingelosire.-
-Slade è stato comprensivo...-disse Gabrielle, di certo non poteva dirgli della sua doppia identità.-stai attento.-
-lo farò...cerca di riposarti.-fece Burges.
-va bene...ciao.-
-ciao.-e chiuse la comunicazione.
-tutto bene.-chiese Lance.
-era mia figlia...è al sicuro...-rispose.-cerchiamo di localizzare quello stronzo e facciamola finita.-
Un attimo prima dell'esplosione, Slade era stato tratto in salvo da Jack-Jack.
-tutto bene.-chiese Jack-Jack quando si materializzarono su un tetto.
-Gabrielle...lui è ancora vivo...e mi ha fregato le granate.-rispose Slade.
Jack-Jack si concentrò.
-è spedito all'ospedale...anche i tuoi amici sono da quelle parti.-
-non ho bisogno del loro aiuto.-fece Slade rialzandosi.
-Slade...non pensi...che sia meglio che collaborate-disse Jack-Jack.-ci hai messo una pietra sopra... credo che l'incidente del cecchino sia stata solo una reazione nel vederti che eri vivo e che potevi c'entrare qualcosa, anche se l'intervento di Gabrielle ha evitato delle conseguenze.-
-non lo faranno o se lo faranno mi guarderanno come se da un momento all'altro li dovessi tradire.-fece Slade.
-non dovresti pensare ai "se" "forse" e i "ma"...non si costruisce nulla.-
-perché mai dovrebbero fidarsi.-chiese ad un tratto Slade.
-piano piano si fideranno...come gli altri si sono fidati di te e ti riconoscono come erede-rispose Jack-Jack.-e poi...entrambi avete un obbiettivo comune, questo dovresti pensare e non al passato. Te lo ha detto anche il maestro.-
Slade non disse nulla.
-hai un piano.-chiese Jack-Jack capendo che l'uomo era irremovibile sulla sua decisione.
-più o meno...-rispose Slade.-quell'area di costruzini che hanno trovato dei cadaveri...portali lì...io attirerò la sua attenzione.-
-va bene.-e si avviò.
Fu così che portò Arrow e Canary nei pressi dell'area di costruzione e spiegando a loro che cosa avesse in mente.
-avete capito.-fece Jack-Jack una volta uscito dal terreno.-avete bisogno di riprendervi.-
-tutto a posto.-fece Arrow un pò provato per quella esperienza.
-non fateci caso...le prime volte sono sempre così...-disse Jack-Jack.-se non avete vomitato quando vi ho materializzato sul tetto non dovreste sentirvi tanto male e vi abituate in poco tempo...fidatevi.-facendo capire che aveva avuto passeggeri deboli di stomaco in entrambi i casi.
Fu una strana e complicata esperienza.
Si erano trovati in mezzo il cemento e altre strutture. Non sentivano male, anzi era come andare in moto. Tranquillamente Jack-Jack spiegava che Slade li aspettava in una zona in costruzione con l'intento di cementificare vivo Myers.
-pensi che funzionerà.-chiese Sara a Olliver quando Jack-Jack si allontanò per vedere se Slade era arrivato.
-con le armi non muore-rispose Olliver.-non farà più del male. Sarà una sorta di prigione per lui.-
-sarà cementificato vivo.-
-detto così sembra un regolamento di conti fra bande criminali-disse Olliver, per poi rispondere alla sua domanda.-ma non credo che sia abbastanza forte da liberarsi-fece una pausa.-non immaginavo che ti piacessero i film dell'orrore.-
-è una di quelle cose che ti stupirai quando le saprai.-disse Sara.
-oh...da come lo dici sembra che ne siano altre.-fece Olliver.
-ehi...-fece Jack-Jack facendo segno di entrare.-presto seguitemi.-
Si dettero una breve occhiata che avrebbero rimandato a dopo la conversazione e lo seguirono.
Deathstroke lo aveva trovato.
Era gravemente ferito, molto probabilmente aveva usato una granata per fare del male a qualcuno però gli si era ritorta contro, ma sapeva che sarebbe durato poco.
Quando si parò davanti a lui, Myers aveva uno sguardo che non prometteva nulla di buono.
-sei più per l'approccio pratico che per la teoria.-disse Deathstroke.
Una scintilla di pazzia la intravide nei suoi occhi che subito Myers lo attaccò senza pietà.
Ero uno stato molto pericoloso e poteva far del male chiunque gli tirasse a tiro in quel momento.
Con forza lo portò nella zona di costruzione.
Gli fece sfondare la recinzione per poi sbatterlo contro la gru.
-finiamola.-disse Deathstroke.
Myers estrasse l'ultima granata e gliela lanciò, ma si allontanò in tempo.
L'esplosione fece capire anche a Jack-Jack, Arrow e Canary su dove fossero.
Deathstroke riuscì a disarmarlo del coltello e lo colpiva violentemente nella direzione dove voleva portarlo.
Ad un tratto, Myers estrasse un arma, una pistola e gliela puntò.
Era un grosso calibro e aveva una striscia verde.
La conosceva.
Bathiatich aveva trasmesso i dati dell'arma che rallentava, e in dosi meggiori annullava, gli effetti curativi del Mirakuru che sintetizzata a cura uccideva il soggetto, lo stesso effetto si otteneva anche se si usava il sangue di un soggetto con il Mirakuru.
Myers gli sparò ma Deathstroke si nascose.
I proiettili erano tali da trapassare la sua armatura...altra invenzione di Bathiatich.
Ne scaricò un intero caricatore e la ricaricò.
In quel momento qualcosa lo fece cadere per terra per poi essere bloccato a mezzo busto sul terreno.
Deathstroke ne approfittò per colpirlo e disarmarlo. Gli puntò la pistola contro ma esitò nel sparare.
Myers lo guardava.
Una volta non avrebbe esitato, ma per un momento rivisse quella maledetta notte. Sapeva che non era Joe ma l'uomo che voleva uccidere la donna che amava, però non riusciva a premere il grilletto e farla finita una volta per tutte. Continuava a ripetersi che lo doveva farlo, ma quelle immagini iniziarono a tormentarlo, per poi sovrapporsi a un altro dolore che con fatica aveva superato.
Myers se ne accorse e con forza si liberò e colpì violentemente Deathstroke facendolo cadere per terra e facendogli cadere l'arma.
Myers la riprese e la puntò contro Deathstroke consapevole che lo avrebbe ucciso.
Delle frecce gli trapassarono il corpo.
-lascialo stare.-gli gridò Arrow.
Myers gli puntò la pistola contro, ma Canary spuntò dal nulla e lo colpì violentemente anche con l'aiuto di Jack-Jack.
-tutto a posto...-fece Olliver andando da Slade.
-una favola-disse Slade rialzandosi.-dobbiamo portarlo più in là...c'è un buco con dei pali che deve essere ricoperto.-
Come una furia, Myers si liberò e incominciò a sparare come un pazzo.
Esplose diversi colpi fino a trovarsi faccia a faccia con Deathstroke.
Gli puntò la pistola, l'altro pareva come paralizzato.
Ad un tratto una palla di ferro colpì violentemente Myers facendolo volare esattamente dentro il buco.
-il cemento...Jack-Jack...-fece Slade ripresosi.
-ci penso io.-
Deathstroke volse l'attenzione nella parte dove era venuta la palla. Dalla macchina demolitrice vide scendere Gabrielle.
Il rumore della macchina del cemento attirò la sua attenzione.
Si avvicinò e una volta giunto al bordo del buco guardò giù.
Myers era colmo di rabbia ma gli era impossibile muoversi per via dei pali di ferro a cui era infilzato.
La colata di cemento scese, per coprire Myers e poi l'intero buco.
Mentre ritornava dalla donna, raccolse l'arma e gliela porse a Olliver.
-i proiettili sono fatti in modo da trapassare un giubbotto anti proiettile o un armatura-spiegò.-inoltre rallenta e in casi maggiori annulla gli effetti curativi del Mirakuru. Non cercare di usarlo come cura...disintegra il sangue e poi tutto il resto del soggetto...altre cose prodotte da quel bastardo di Bathiatich.-
Olliver la prese.
-va...tutto bene.-chiese.
Slade lo guardò. Non gli rispose e si avviò verso la donna.
Quando ritornarono al rifugio, Deathstroke avverti Burges di quanto era accaduto e fece in modo che quell'area dove c'era Myers non fosse soggetta ad altri lavori.
Durante la sua fuga e il salvataggio, la ferita si era riaperta, ma prontalmente Jack-Jack la curò e gli bloccò la spalla in modo che non gli facesse male. Dopo di che li lasciò soli.
-tutto bene.-chiese Gabrielle.
-tutto bene.-mentì.
-non sei bravo a dire le bugie quando stai male.-fece la donna.
Slade la guardò.
-grazie.-
Gabrielle lo guardò.
-sarei morto...grazie.-ripeté Slade.
La donna si trasse verso di lui e l'abbracciò.
Esitante ma ricambiò quell'abbraccio. Mai come in quel momento la volle vicino a sé.

*****
5 ANNI FA - ROSEMBERG

Gabrielle entrò nell'ufficio del padre.
-Gabrielle...che sorpresa.-fece l'uomo con un sorriso.-cosa fai da queste parti.-
La figlia lo guardò.-te lo sei dimenticato...-
Burges assunse un'espressione interrogativa.
-avevi detto che pranzavamo insieme e che parlavamo un pò.-disse Gabrielle.
-si certo...non me lo sono dimenticato...-
-ma...-
-scusami, ma non posso-fece Burges.-è un caso difficile e...complicato.-
-non sei bravo a mentire.-fece Gabrielle.
Era incredibile come lei capisse che c'era qualche problema o qualcosa che non andava. Anche se gli diceva una bugia o una mezza verità lei lo capiva subito. Aveva preso da lui e sarebbe stata un buon poliziotto se avesse scelto quella strada.
-ascoltami...è una vecchia faccenda...non voglio che ti possa succedere qualcosa.-disse Burges.
-così mi fai preoccupare ancora di più.-fece Gabrielle.
-ti fidi di me?-chiese.
-questo che cosa c'entra.-
-rispondi...ti fidi di me.-
-si.-rispose Gabrielle.
-lo so che so poco di te, che la pensiamo in modo diverso e via dicendo...ma ti voglio bene e se ti dovrebbe succedere qualcosa non me lo perdonerei mai-disse Burges.-spero che tu lo capisca.-
-mi fido di te...-fece Gabrielle.-anche se...vorrei che mi trattassi come una donna e non una ragazzina.-
-Gabrielle...-
-no...ho capito...non c'è motivo per mentirmi ancora.-e se ne andò.
Uscì dalla stazione della polizia e si avviò.
Si era allontanata dall'edificio, quando qualcuno la prese alle spalle e gli mise un fazzoletto sul viso.
Cercò di liberarsi, ma il clorofornio fece effetto e perse conoscenza.
Quando la riprese era legata ad una sedia.
Si guardò intorno era una specie di laboratorio spartano. Dietro di lei c'erano due uomini armati e davanti a lei un uomo sulla settantina, con i capelli bianchi tirati all'indietro. Indossava una camicia e dei pantaloni. L'uomo stava parlando alla radio.
Quando vide che si era ripresa sorrise.
-se vuole...le passo sua figlia se non mi vuole credere.-fece l'uomo e gli passò la trasmittente.-suo padre è piuttosto ansioso per la sua salute.-
-papà...-
L'uomo gli allotanò il ricevitore.
-mi crede adesso? faccia come le ho detto e non provi a dirlo a qualcuno...se vuole vedere sua figlia viva.-chiuse la comunicazione.
-non mi sono sono presentato...-fece l'uomo.-sono il dottor Igor Bathiatich. Non si preoccupi non le farò del male...anche se ciò dipende da suo padre-fece cenno ai due che le erano alle spalle.-portatele nella cella degli ospiti.-
Gli tolsero i legacci e la portarono dentro a una gabbia.
Erano passati alcuni giorni da quando era lì, fino a quando notò che quella gente stavano macchinando qualcosa sulla cella dove era dentro.
Due giorni dopo si vide portare dentro un uomo.
Bathiathich la allontanò dalle sbarre e gli disse che gli serviva viva.
La sua attenzione si pose all'uomo.
Era indecisa se avvicinarsi o meno.
Ad un tratto lo vide alzarsi e tirare un pugno alle sbarre. Al contatto, venne colpito da una forte scarica elettrica che lo fece cadere per terra e urlare da dolore. Gabrielle si avvicinò all'uomo. Aveva una mano ustionata. Trasse veloce un fazzoletto e glielo avvolse alla mano ferita. Perse conoscenza, ma lei gli rimase al suo fianco.
 
   
 
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