Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: DarknessGirl_95    08/11/2014    1 recensioni
Sakura è morta, le Carte di Sakura sono senza un padrone e distrutte dal dolore. Per evitare una catastrofe vengono sigillate in attesa di un nuovo cattura carte. Chi sarà a possedere le Carte di Sakura e farle sue? Suo figlio, il timido Kioshi o i due gemelli suoi compagni di scuola? La storia si ripete, nascono nuovi amori ma arrivano anche tante difficoltà!
Questa è la mia prima fanfic di questo tipo! Siate clementi. Non ho una grammatica delle migliori, sono straniera e scrivo da cellulare. Grazie se leggete!
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altro personaggio, Kero-chan -Cerberus, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yue
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ma questa è...- sussurrò raccogliendo da terra la chiave e la osserva.
-...è una chiave...- esclama a bassa voce, ma appena la stringe nella mano una luce lo avvolge e quando apre gli occhi si ritrova in una stanza. Si guarda intorno senza capire che stia succedendo o dove fosse poi sente delle voci dietro di lui. Davanti a lui c'era invece un letto. Si volta e guarda la ragazzina ora praticamente a un passo di lui. Arrossisce, era molto carina ma lei sembra non notarlo nemmeno.
-Ora mi aiuterai!- disse quello che sembrava un peluche tutto giallo, simile a un orsetto ma con le orecchie più grandi e il musino molto carino, almeno così pensava lui.
-Perché ti dovrei aiutare?- disse la ragazza con i capelli corti e due codine piccole.
-Perché sei stata tu che hai invocato il vento che ha provocato la sparizione di tutte le carte!- disse quel bel peluche. Lui si avvicina per guardarli meglio e nota i bellissimi occhi verdi, gli stessi di sua madre.
-Scusa, ma mi puoi dire dove sono finito?- chiede gentilmente alla ragazza mentre le mette una mano sulla spalla ma appena la appoggia la mano non la tocca, come se fosse un fantasma.

-Non puoi toccare...loro non ti possono sentire...puoi soltanto guardare...-

"Ancora quella voce...forse...sto sognando..." pensa sorpreso e rimane a guardare.
-Si, sarà anche vero! Però il compito di controllare che le carte non fuggissero l'avevano assegnato a te...- protesta intanto l'altra assumendo uno sguardo di disappunto.
-Ah...beh...mi sono appisolato un attimo...- cercò di giustificarsi il peluche.
-E quanto?- chiese la ragazzina mentre Kioshi si avvicina al libro su cui era seduto il peluche. Nota che era simile a quello che aveva trovato lui, però sopra al suo c'era scritto Sakura, su quello davanti a lui c'era scritto "The Clow".
-Una trentina di anni...- disse il giallo pupazzo con leggerezza. La ragazza lo guarda male mentre Kioshi quasi cade a terra sorpreso.
"Come si fa a dormire così tanto?" pensa sorpreso.
-Ma tu sei assolutamente inaffidabile!- esclama la ragazzina guardandolo.
-E non credere che abbia avuto un compito facile, carina!- protesta lui mentre lei, indifferente alle sue proteste lo critica.
-Il rumore che ho sentito era il tuo russare!- gli disse con sguardo severo. Il peluche si alza in piedi sul libro e sorride.
-Lo ammetto! Poltrivo! Ma riconoscerai che se hai aperto il sigillo del libro vuol dire che hai dei poteri speciali! A proposito, come ti chiami?- chiede dopo aver finito il suo discorso. Kioshi li osserva curioso di sapere finalmente il nome della ragazza.
-Sakura!- risponde lei, Kioshi la guarda in volto e gli salgono le lacrime agli occhi.
-M...mamma...- inizia a lacrimare e cerca di abbracciarla, ma nulla. Non capiva che stesse succedendo e continua ad attendere piangendo. Quella era la sua mamma, non aveva più dubbi. Avrebbe tanto volto abbracciarla, stringersi a lei ma essa non lo sentiva, era una tortura.
-Adesso alzati in piedi, Sakura!- ordinò il pupazzo giallo dalle ali bianche. La ragazza esegue, il pupazzo si illumina e tutto intorno a loro scompare lasciando posto al vuoto nero illuminato da un marchio sotto di loro giallo luminescente.
-Chiave del sigillo...- inizio a dire il peluche e dal libro esce un altro tipo di chiave da quella che aveva al collo il giovane Kioshi.
-Questa ragazza promette solennemente di compiere la missione! Il suo nome è Sakura! Chiave del sigillo, concedile i poteri magici...conferimento dei poteri!- urla il peluche indicando la ragazza, la chiave si illumina costringendo sia Kioshi che Sakura a non guardare per la luce accecante. Nel mentre la chiave diventa uno scettro.
-Sakura, prendi lo scettro...- urla di nuovo il coso giallo e la ragazza obbedisce e afferra lo scettro.
-Perfetto!- esulta sempre lui alzandosi in volo.
-Ti nominò...catturacarte!- esclamò infine. Dopo qualche secondo Kioshi inizia a sentirsi debole e le gambe gli cedono. Qualcuno lo afferra senza farlo cadere a terra e sussurra.

-Pronuncia la formula...-

-Che formula...- chiese debolmente il ragazzo frastornato poi sussurra quasi come un automa con sguardo vuoto.
-Chiave del sigillo...- inizia a dire e tira fuori da sotto la maglietta la chiave. La alza davanti a se e la tiene per la cordicina, era semiseduto sulle gambe di quella persona che gli teneva una mano dietro alla schiena per tenerlo in modo che pronunciasse la formula.
-...sprigiona i tuoi poteri magici...chiave del sigillo...rivelami la tua vera...potenza...e aiutami...- fa una pausa sentendosi molto debole mentre sotto di loro appare un marchio, era simile a quello apparso sotto ai piedi della madre ma leggermente diverso.

-Ce la puoi fare...-

Sente un calore intorno al corpo e nota delle mani affusolate e fini che gli avevano avvolto il corpo. Sorride appena e completa la formula.
-...a sconfiggere il mare...scettro a me...- sussurra mentre afferra quella che ora era uno scettro. Poi perde i sensi tra le braccia di quel tipo, non prima di averne osservato il volto per un momento. Era bellissimo, aveva gli occhi di un color ghiaccio, erano tanto tristi quegli occhi. E i capelli color argento. Non lo avrebbe dimenticato facilmente.

-Bravo...- disse mentre gli accarezzava il volto, ora appoggiato sul suo petto. Tra le mani teneva stretto lo scettro. Mentre è in quella posizione sente qualcuno arrivare.
-Devo farlo, anche se non vorrei...-sussurra a bassa voce.


-Kioshi non può fare il catturacarte!- protesta Shaoran guardando Kerochan.
-Ha una salute molto cagionevole!- gli fa notare l'uomo mentre cammina su e giù per la cucina con fare nervoso. Era da mezz'ora che stavano discutendo.
-Le può recuperare solo lui..- disse il giovane guardiano.
-Non voglio perdere anche lui...- mormora Shaoran con le spalle al muro, il figlio non poteva affrontare quelle carte, era nato con una salute molto cagionevole e ciò spiegava sia il trattamento dei cugini di Kioshi, sia la sua solitudine.
-Se proprio proprio deve farlo...lo aiuterò assolutamente!- cerca di trovare un compromesso.
-Ma prima che riceva lo scettro voglio che sia lui a decidere se voler portare al termine una tale missione!- obietta il cinesino. In quel momento ha una brutta sensazione e corre fuori.
"Kioshi..." pensa preoccupato e inizia a saltare come un coniglio tra i rami degli alberi che costeggiavano la strada. Era preoccupato, da sempre riusciva a capire quando il figlio stava male. In poco tempo arrivò al parco dove sentì una strana presenza. Corse in quella direzione e arrivò davanti a due ragazzi, un po più grande dell'altro. E uno dei due era Kioshi, l'altro era biondo con gli occhi color ghiaccio.
-Tu...chi sei...?- chiede ansimante l'uomo guardando il biondino.
-Piacere...mi chiamo...Yukito Kusanai!- disse il ragazzo sorridendo mentre stringeva al proprio petto Kioshi che dormiva tranquillo.
-Piacere!- disse sempre sorridendo, poi guarda il ragazzo.
-Yuki...to...- ripete poi gli viene in mente una cosa, lui poteva essere la forma umana di Yue.
-Yue...- sussurra mentre si avvicina a lui.
-Chi è questo Yue?- chiese curioso il ragazzo mentre accarezza e osserva il volto di Kioshi. Il padre però glielo prende dalle braccia e lo tiene stretto tra le proprie.
"Quello deve essere per forza lui..." pensò.
-Sono suo padre, Shaoran Lee!- si presenta poi se ne va, non voleva attaccare bottone con sconosciuto. Appena arrivano a casa, mette il figlio a letto e gli apre la camicia della divisa scolastica notando solo allora la chiave al suo collo.
-Kerochan...- si allarma chiamando il guardiano. Come era possibile che Kioshi fosse diventato catturacarte senza Kerochan. Questo voleva dire che Yue era apparso a Kioshi.
-Kioshi...-
  
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