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Autore: Sonoinvisibileperte    08/11/2014    3 recensioni
''Martina basta scappare,non puoi starmi lontano'' Lei piangeva,gli occhi gonfi insieme alle sue labbra,e tutto il trucco sciolto sul viso. ''Lasciami in pace Jorge'' Disse lei,con voce strazziata dal pianto. ''Martina..ti amo.'' Dissi piu sicuro che mai. ''NON PUOI AMARMI OKAY?'' Disse lei urlando con le lacrime che scorrevano senza nessun freno.''NON POTREMMO MAI STARE INSIEME,ACCETTALO,E LASCIAMI IN PACE''.Disse lei urlandomelo in faccia. ''Non ti lascio sola Martina,ti chiedo una possibilità,farò di tutto per te.''
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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                                                                                                                                                                                                                                                                             MARTINA.

Io e Jorge,facemmo il giro della scuola,gli feci vedere le aule,il bar,la mensa scolastica e i laboratori. Abbiamo parlato delle nostre vite,di quello che ci piace fare,e mi sono trovata benissimo con lui,non è tanto arrogante come credevo,ansi ha sofferto molto nella vita,è sta ancora lottando per sopravvivere,i suoi genitori sono morti in un incendio,e ha due piccoli fratelli Tyler e Tim,ma non stanno con lui e la famiglia adottiva,perchè a perso la loro custiodia,picchiando il suo ex.padre adottivo. Ora ha una nuova famiglia,lo trattano bene,ma lui sta facendo di tutto per riprendere la custodia dei suoi fratelli,ci tiene tanto a loro.
<< A cosa stai pensando?.>> Mi disse Jorge. << A nulla,non ti preoccupare.>> Sorrisi. Mentre lui mi spiegava la sua storia,io non sapevo che dire,lui ha sofferto e sta lottando,e io? Io sono una codarda,mia madre è una pazza schizzata,e mio padre pensa piu al mio futuro che a me,insieme alla sua fidanzata Jade,che odio nel profondo del cuore. Quando avevo 6 anni,mio padre  aveva un impegno con la sua fidanzata,e siccome mia madre e mio padre erano divorziati,mi portò da lei,di solito mio padre capisce quando mia madre sta male o no,ma quella volta non se ne accorto,e mia madre mi ha fatto del male e io non mi ricordo nulla di quella notte,ho solo cicatrici sulle braccia,e non so perchè.
<< Non me la racconti giusta,tu con me puoi parlare.>> Mi prese le mani e mi guardò negli occhi,quegli occhi mi facevano paura,mi scrutavano dentro fino all'anima,e non volevo,abbassai lo sguardo.
<< Hei....>> Riprese a parlare,e mi alzo il mento,cosi che potessi guardarlo meglio negli occhi. << Va tutto bene.>> Dissi. << Andiamo.>>
Mi prese per mano e ci incamminammo per la seconda ora.

<< Questa è la mia classe,allora ci vediamo dopo?.>> Dissi. Lui mi guardò e sorrise,mi diede un bacio sulla guancia,e mi lasciò le mani. << A dopo.>>. Se ne andò. Ah cazzo,la dovevo smettere di sentire le farfalle nello stomaco,stare vicino a lui,mi faceva sentire con lo stomaco sotto sopra,e io non c'è la faccio,io...non posso. Non posso innamorarmi di lui,no e no. Devo allontanarlo,sarà per il nostro bene.
Entrai in classe,come sempre avevo gli sguardi di tutti addosso,presi la manica dell mio maglione e la portai fino alle unghie delle dita,mi andai a sedere all'ultimo banco,vicino a Lodovica,l'unica sana dentro quella classe di mentecatti.
L'ora di matematica passo in fretta per fortuna,è la materia che odio di piu,non ci capisco nulla,e se io voglio fare l'artista,cosa me ne faccio delle operazioni? Delle espressioni? Delle equazioni?.Grr. Era l'ora della merenda,quindi tutti ci dirigemmo al bar.

                          


                                                                                                                                                                                                                                                                                JORGE.

Quella ragazza,nascondeva qualcosa lo sento,quando sto con lei mi sento bene,rido,scherzo,e parlare con lei mi riesce naturale,io..la voglio. Si,la voglio. Lascerò stephie,voglio stare con Martina,sentire la sua pelle sulla mia,il suo profumo,sentirla gemere sotto il mio corpo.
Non ho mai voluto cosi tanto una persona.
<< Sei nuovo?.>> Mi girai e vidi una ragazza,abbastanza bassa,capelli lunghi e biondi ondulati,vestita di rosa e pagliette,abbastanza carina.
<< Si,sono nuovo,mi chiamo Jorge.>> Gli tesi la mano. Lei mi gaurdò,poi guardò la mia mano. Capendo cosa intendesse ritirai subito la mano. << Come non detto.>> Dissi facendo per andarmene. 
<< Sono Mercedes.>> Sentendo quella voce,mi rigirai. << Mercedes,mi sono perso,sai dirmi qual'è l'aula 303?.>> Dissi. << Certo,è anche la mia classe,ma ora andiamo al bar su forza.>>. Ci avviamo,verso i corridoi,e tutti ci guardavano,a un certo punto Mercedes mi prese la mano. Arrivati al bar,era peggio,tutti si girarono verso di noi,e incontrai gli occhi dell'ultima persona che volevo vedesse questa situazione :''Martina''.
Aveva gli occhi lucidi,lo vedevo,si alzò e scappò,lasciai la mano di Mercedes e corsi nella sua direzione gridando il suo nome.

 
  
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