Note:
Ecco la raccolta su Gajeel (sappiate che lo scriverò sempre
così) e Levy a cui avevo accennato quando ho postato the strong and the ephemeral,
queste due raccolte (una Gajeel/Levy, l'altra Mira/Luxus) sono sorelle
perché nascono con lo stesso intento ovvero dedicare tempo e
amore a due coppie a cui sono davvero molto legata, ma sono sorelle
anche perché nessuna delle due avrà una trama
lineare, ma saranno composte da diversi capitoli ognuno a sé
stante, alcune drabble, alcune flashfic, alcune one shot, ci saranno
sicuramente delle AU e delle what if e forse dell'angst, per l'NC17
aspetto il porn fest.
Il titolo della raccolta è una citazione de Il piccolo principe, così come lo è anche il titolo di questo primo capitolo che si colloca, temporalmente parlando, alla fine della battaglia contro i draghi, durante i festeggiamenti nel castello.
Ciò che avete letto nell'introduzione, invece, è un estratto della prossima flashfic.
But the eyes are blind. One must look with the heart.
Gajeel sa di non essere la persona più adatta per quel genere di cose, ma quando Levy entra nel castello, con il vestito lungo e i capelli raccolti, non riesce a reprimere il desiderio di avvicinarsi a lei e chiederle di danzare.
«Con quel vestito scommetto che non riusciresti nemmeno a ballare da ferma, Gamberetto» le dice tendendole la mano «Vogliamo vedere quante volte riesci a cadere?»
La ragazza abbassa lo sguardo e arrossisce, ma quando riesce finalmente a guardarlo in faccia i suoi occhi brillano e il suo sorriso gli toglie il respiro; il dragon slayer non riesce a capire il motivo per cui si sente senza fiato, sa solo di essere felice perché lei non ha esitato, non si è ritratta infastidita e non gli ha dato dello stupido, e lui lo sa che col suo modo di comunicare gli ha detto di sì.
A Levy non interessa se Gajeel le pesta i piedi, tantomeno se sbaglia i passi, quello che conta è che, finalmente, si sente come se l’avesse vista davvero, la fa ballare due volte e le porta persino da bere; poi finisce a fare a pugni con Natsu, Sting e Rogue, ma a lei non importa, perché prima di vedere chiunque altro, prima di parlare con chiunque altro, Gajeel è venuto da lei.
Il titolo della raccolta è una citazione de Il piccolo principe, così come lo è anche il titolo di questo primo capitolo che si colloca, temporalmente parlando, alla fine della battaglia contro i draghi, durante i festeggiamenti nel castello.
Ciò che avete letto nell'introduzione, invece, è un estratto della prossima flashfic.
But the eyes are blind. One must look with the heart.
Gajeel sa di non essere la persona più adatta per quel genere di cose, ma quando Levy entra nel castello, con il vestito lungo e i capelli raccolti, non riesce a reprimere il desiderio di avvicinarsi a lei e chiederle di danzare.
«Con quel vestito scommetto che non riusciresti nemmeno a ballare da ferma, Gamberetto» le dice tendendole la mano «Vogliamo vedere quante volte riesci a cadere?»
La ragazza abbassa lo sguardo e arrossisce, ma quando riesce finalmente a guardarlo in faccia i suoi occhi brillano e il suo sorriso gli toglie il respiro; il dragon slayer non riesce a capire il motivo per cui si sente senza fiato, sa solo di essere felice perché lei non ha esitato, non si è ritratta infastidita e non gli ha dato dello stupido, e lui lo sa che col suo modo di comunicare gli ha detto di sì.
A Levy non interessa se Gajeel le pesta i piedi, tantomeno se sbaglia i passi, quello che conta è che, finalmente, si sente come se l’avesse vista davvero, la fa ballare due volte e le porta persino da bere; poi finisce a fare a pugni con Natsu, Sting e Rogue, ma a lei non importa, perché prima di vedere chiunque altro, prima di parlare con chiunque altro, Gajeel è venuto da lei.