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Autore: bad93    09/11/2014    3 recensioni
In una chiesa, un personaggio misterioso, inginocchiato davanti all'altare, stava facendo una promessa. Accanto a lui, in silenzio, il parroco.
-Ho un desiderio e sono disposto a rinunciare a tutto pur di realizzarlo.-
-È davvero così importante questo tuo desiderio?-
-È la mia priorità assoluta. -
-E sei davvero convinto che rinunciando a ogni cosa lo realizzerai?-
-È l'unica via che posso prendere, non mi è concesso di scegliere. Anche se sarà doloroso, devo farlo e resistere. Sicuramente verrò odiato e qualcuno soffrirà molto a causa mia.- e sospirò amaramente.
"Già soffrirai parecchio, mi ero ripromesso di non fare nulla che potesse recarti dolore, ma purtroppo nella vita non sempre le scelte sono come le vorremmo; il mondo è cambiato rispetto a dieci anni fa. "
-La persona di cui parli è molto importante per te, non è così?
-Che intende dire? Io non intendevo riferirmi a una persona precisa.-
-Non è difficile da capire, mentre dicevi l'ultima frase ti sei rattristato, come se davanti a te ci fosse la persona di cui parlavi. Ti stavi già immaginando la sua reazione di fronte alla tua scelta. Quando ha iniziato ad essere importante per te? -
Tratto dal primo capitolo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel/Shuuya, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 10: Brutte notizie.
 
Angie decise di seguire il consiglio di Nelly, sarebbe andata a parlare con Axel, ancora non sapeva come dirglielo; ma infondo era un suo diritto esserne a conoscenza. In realtà questo era solo un pretesto per poter entrare nell'edificio del Quinto Settore,  voleva capire le sue vere intenzioni e sopratutto voleva assicurarsi che stesse bene,  era preoccupata; sentiva, dentro di se, che il Quinto Settore non era quello che realmente mostrava, intuiva che dietro la figura del Grande Imperatore,  ve ne era una più potente che controllava i fili. Si era già preparata una scusa, per poter parlare con lui, ora stava preparando dei biscotti,  nonostante lui non amasse particolarmente i dolci,  quelli che gli faceva lei li mangiava sempre volentieri. Finito di prepararli li infornò; decise di andare a fare una doccia e prepararsi per l'incontro, aveva tutta l'intenzione di fargli pesare  il fatto di averla lasciata, sapeva che lui non riusciva a resisterle più di tanto, lo avrebbe colpito nel suo punto debole. Finì di fare la doccia e andò a sfornare i biscotti, poi tornò in camera e si vestì, appena fu pronta, scese in cucina e impacchettò i  biscotti. Uscì di casa e prese la metro per andare al quartier generale del Quinto Settore, come arrivò fu accolta da delle guardie.
 
-Cosa è venuta a fare quì signorina?-
-Dovrei parlare con il  Grande Imperatore.-
-L'accompagno. Mi segua.-
-Grazie.-
 
Entrarono nell'edificio e percorsero un lungo corridoio buio, finchè la guardia non si fermò davanti a una porta ed entrò.
-Mi scusi, Grande Imperatore, c'è una persona che verrebbe parlarle.-
-Falla entrare.-
-Bene può entrare signorina.-
 
Axel fu molto sorpreso di vedere Angie di fronte a sè, non sapeva cosa dire e soprattutto non conosceva il motivo della sua visita; ma nel profondo era molto felice di rivederla. Disse alla guardia di lasciarli soli.
-Che cosa ti porta qui?-
-Niente di particolare,volevo solo congratularmi con te per la posizione che hai raggiunto.- e gli diede i biscotti.
-Sei gentile e sai perfettamente che non amo i dolci; ma se ti conosco ancora bene c'è dell'altro. Avanti sputa il rospo, di cosa volevi parlarmi?-
- Te l'ho detto di nulla.-
-Certo come no. E io sono un fantasma.-
-Tecnicamente lo sei.-
-Come?-
- Beh, hai cambiato nome e aspetto per rappresentare Alex Zabel, Grande Imperatore, in pratica la persona che tutti credono reale in verità non esiste.-
-Capisco, questo è un interessante punto di  vista. Però  ora dimmi la  verità, cosa c'è che  non va? Non mi sembri molto in forma.-
- Nulla, sarà che ultimamente ho lavorato troppo.- "Speriamo che se la beva"
-Sicura sia solo questo?-
-Certo. Inoltre il dottore mi ha cambiato la dieta, forse sarà per il fatto che il mio corpo deve ancora abituarsi.-
- Sapevo che c'era qualcosa sotto. Secondo me è meglio se senti un secondoparere sulla tua così detta dieta. Ma ormai non stiamo più insieme, quindi non sei costretta  seguire il  mio consiglio e io non ho il  diritto  di  dartelo.-
-  In effetti non posso darti torto. Mi spieghi solo una cosa?-
-Spara.-
-Perchè  sei cambiato? Tu  amavi il calcio libero, perchè ora vuoi regolamentarlo?-
-La faccenda è complicata,  inoltre non è né il luogo né il tempo più adatto per dscuterne. Anche se te lo  spiegassi non capiresti.-
- Mi stai dando dell' idiota?-
-No, non sto dicendo questo. Dico solo che ti conosco e se ti spiegassi le mie ragioni non le  acceteresti. Solo questo.-
-Tu provaci e poi vediamo.-
-  Ti  ho detto di no.E ora scusami ma altro daavrei da fare, se non hai altro da dirmi, puoi andare. Ti farò scortare dalle guardie. -
-Non è necessario! Conosco la strada,  non è difficile!-
 
Non appena Angie se ne andò,  Axel fu nuovamente pervaso dai dubbi.
"Quant'è difficile,  non pensavo che portare avanti il mio piano per salvare il calcio sarebbe stato così duro. Non riesco a mentirle più di tant, e per convincerla del mio cambiamento devo trattarla male e non voglio. Però cos'altro posso fare? Se le dicessi la verità la metterei in pericolo,  già c'è Julia che sta rischiando,  ma nessuno sospetterebbe mai di lei; se invece mi aiutasse anche Angie mi scoprirebbero subito e tutto andrebbe a puttane! Devo continuare sulla linea che mi sono prefissato e cercare di non vederla più,  almeno fino a che tutto non sarà finito; dopo potrò rispondere alle sue domande, anche se sarà inutile dato che ha già capito tutto. Posso solo sperare che non faccia nulla di avventato. "
 
Nel frattempo Angie,  agevolata dal fatto di non essere accompagnata dalle guardie,  stava curiosando per la sede del Quinto Settore in cerca di qualche indizio. Entrò in alcune stanze ma vi trovò solo spogliatoi,  campi da calcio e letti; in pratica nulla di fatto;  girò ancora un po' e trovò una stanza con dei computer,  ne accese uno e notò una cartella con scritto "Progetto X", subito si insospettì e copiò i files su una micro USB,  poi uscì dalla stanza e si diresse velocemente verso l'uscita,  non accorgendosi di ciò che aveva intorno,  andò a sbattere contro un signore,  subito si scusò e si allontanò. L'uomo la riconobbe subito,  si ricordò di una foto che ritraeva la ragazz, famosa cantante e attrice,  accanto a un calciatore molto conosciuto e ammirato;  andò a cercarla tra i cassetti nel suo ufficio. Quando la trovò i suoi dubbi iniziali, non appena aveva visto Alex Zabel, ebbero una conferma; ma non aveva intenzione di smascherarlo subito,  era interessato a vedere con i propri occhi cos'era in grado di fare l'attuale Grande Imperatore e quale fosse il suo piano. Ovviamente, gliel'avrebbe fatta pagare,  ma quando lui se ne fose accorto sarebbe stato troppo tardi per fermare la punizione. Aveva già un'idea in mente,  così chiamò un suo fidato amico e decisero di incontrarsi; finita la telefonata,  il fondatore del Quinto Settore uscì dall'ufficio e si diresse al punto di incontro. Trovò il suo amico, un tipo losco; vestito completamente di nero,  il volto oscurato dagli occhiali e un cappello scuri; era intento a fumare una sigaretta seduto ad un tavolo del bar. Il committente raggiunse l'uomo, si sedette e incominciò a parlare.
-Grazie per avermi incontrato cosi in fretta, avrei un favore da chiederti, o meglio,  un lavoro da commissionarti.-
-Dimmi tutto. Ma metà della somma la voglio prima del lavoro,  sai giusto per sicurezza,  non vorrei che cambiassi idea.-
-Sono d'accordo,  anche io pensavo di pagarti metà somma in anticipo.-
-Bene,  vedo che sei previdente come sempre. -
-Non mi piace improvvisare, ora ti espongo il piano. -
-Sono tutt'orecchi.-
 
 
 
 
-Hai capito tutto?-
-Certo,  la ragazza in questione?-
-Eccoti una foto.-
-Pero! Che gnocca! Non posso tenermela come passatempo e restituirti i soldi?-
-No, non puoi. È un personaggio pubblico e scoppierebbe un casino se tu facessi come ti pare. Ma almeno per una notte puoi spassartela, non sei contento? -
-Eccome! Non ci metterò molto a trovarla, potrei fare il lavoro già stanotte.-
-Ottimo, allora opera pure, ti dò ora il primo assegno.- staccò il foglietto e glielo diede.
-Toglimi una curiosità,  ma chi è il suo fidanzato? Non posso credere che sia single.-
-Il fidanzato c'è,  ma al momento non si trova vicino a lei; per cui tu non devi preoccuparti di nulla. Se proprio vuoi vedere come è fatto ti mostro una foto. -
-Lo conosco,  questo non è il famoso bomber dell'Inazuma Japan, Axel Blaze? -
-Esatto, così anche tu ti interessi di calcio.-
-No, ma i telegiornali li guardo anche io.-
-Capisco,  mi raccomando fà un ottimo lavoro. -
-Puoi contarci.-
 
La sera scese in fretta e la notte non tardò ad arrivare,  Angie era un po' scossa da come Axel le aveva risposto, ma era sicura che c'era sotto qualcosa e lei era decisa a scoprirlo,  stava lavorando a quei files già dal pomeriggio,  ma non riusciva ancora ad aprirli, capì che erano criptati; quindi non sapendo cosa fare, spense il computer e nascose la chiavetta. Decise di farsi una doccia e poi andò a dormire,  ignara di ciò che di lì a poco sarebbe successo. Il suo aggressore era gia pronto ad entrare in azione, non appena capì che il momento era propizio si intrufolò nell'abitazione,  in un attimo era nella camera dove Angie stava dormendo,  rapidamente le legò polsi e caviglie,  e successivamente iniziò a spogliarla, ma lo fece lentamente,  voleva godersi la scena. Quando Angie si svegliò,  non poté fare più nulla, quello sconosciuto che ora si trovava sopra di lei, era intenzionato,  più che mai,  a farle del male. Tentò di liberarsi ma le gambe e le mani erano bloccate da quelle del suo aggressore, che in un attimo la violentò, lei gridava, lo pregava di fermarsi,  ma lui julla, era sordo e continuò imperterrito con il suo lavoro fino all'alba, poi se ne andò così come era entrato. Angie non poteva credere a ciò che era successo,  non sapeva cosa fare, se avesse chiamato la polizia, di sicuro i giornalisti lo avrebbero saputo, e con loro anche Axel e lei voleva evitare che ciò accadesse. Purtroppo questo suo pensiero fu interrotto da due detective che, chiamati dai vicini, erano entrati nell'abitazione e l'avevano raggiunta.
 
-Buongiorno,  io sono il detective Takechi e lei è la mia collega Yasuda.-
-Salve, come mai la polizia è qui? -
-Siamo stati chiamati, poiché i vicini avevano notato un tipo losco aggirarsi intorno a casa sua e poi hanno sentito delle urla. Mi dica quel tipo l'ha violentata?-
-Sì, però avrei delle richieste da farvi prima di rispondere alle domande. -
-Prego.-
-Preferirei che ne i giornalisti ne il mio ex fidanzato siano messi al corrente di questa storia.-
-Per i giornalisti ha la nostra parola, ma purtroppo il suo ex fidanzato non può essere tenuto all'oscuro,  in quanto può fornirci informazioni e fino a che le prove non lo scagionino è un sospettato e dobbiamo interrogarlo.-
-Cosa?! Sta insinuando che non saprei riconoscere il mio fidanzato a letto?!-
-No, no. Però lei capisce, questo è il nostro lavoro,  dobbiamo tentare tutte le piste possili per arrivare al colpevole. -
-Già è vero. Ora cosa devo fare?-
-Deve darci i vestiti con i quali è andata a dormire, senza lavarsi, la possibilità di perquisire casa sua e nel frattempo la mia collega la accompagnerà in ospedale per delle visite. -
-Va bene. Allora vado a vestirmi.- e andò in bagno.
 
-Yasuda stai con lei, io invece andrò a parlare con l'ex fidanzato,  magari qualche suo nemico si è vendicato su di lei per rovinare lui. Tu intanto cerca di scoprire qualcosa sulla sua vita privata, falla parlare ma non forzarla.-
-Ok, ma sai già chi è l'ex e dove trovarlo?-
-Anche se si sono lasciati ci sono ancora parecchie foto in giro,  solitamente vengono eliminate subito dopo la separazione. Qualcosa mi dice che è stato lui a lasciarla, ma scommetto che c'è sotto qualcos'altro. Inoltre lui l'ho già visto è so con predisione dove andarlo a pescare.-
-Allora buona pesca, ci vediamo più tardi in centrale. -
-A dopo. -,  uscì di casa.
 
Angie uscì dal bagno e si avvicinò alla detective.
-Visto che è pronta direi che possiamo andare.-
In poco tempo furono in ospedale e ora stavano aspettando gli esiti degli esami. Quando un dottore gli si avvicinò.
-Sono il dott. Matsuda, vi porto gli esiti, il kit stupro è positivo, ma non abbiamo trovato alcun liquido. Purtroppo devo informarla, signorina,  che ha perso il bambino. Mi dispiace. -
 
 
Continua...
 

 
  
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