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Autore: 24maggio2011    09/11/2014    2 recensioni
"La storia di un amore" nasce da un video e da due menti. La mia e quella di Tallutina. L'idea è sua ed è nata dopo aver visto un video su youtube. Lei è la mente ed io il braccio (O meglio, la scrittrice). I personaggi saranno stravolti. Completamente OOC (fuori personaggio). I protagonisti principali saranno Stiles e Scott e una strega di nome Marnie, sconvolgerà per sempre le loro vite.
(Pietà per questa terribile introduzione) Spero di avervi incuriosita e 24maggio2011 assieme a Tallutina vi attengono numerosi! Buona lettura.
*Ho messo crossover solo per la strega! E' la stessa presente il True Blood. Per il resto, la storia è a parte.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: Mpreg
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- Dormirai sonni tranquilli.
 
Scott McCall, adesso meglio conosciuto come il signor Stilinski, è da sempre stato uno dei migliori a controllare il suo lupo e non ha mai e poi mai perso il controllo, ma oggi, non è un giorno di quelli. Alla vista dell'uomo che ha ucciso sua sorella, solo per il potere, si dimentica di avere la figlia tra le braccia e si trasforma completamente. I suoi occhi sono pericolosamente rossi, i ringhi feroci prendono il posto della voce e siccome fino a un secondo prima stringeva forte a se la figlia, le unghie che diventano artigli, graffiano e si conficcano nella sua piccola schiena. Nemmeno i suoi singhiozzi e la voce dura di suo marito, lo riportano alla realtà. A quel punto, Stiles, non ci vede più, si trasforma completamente e mostrandogli i suoi occhi da Alpha, gli ringhia contro. Scott, per paura torna umano immediatamente e si rende conto di quello che ha fatto. Sua figlia è ricoperta dal suo stesso sangue e sta piangendo come mai prima d'ora. Anche lui, adesso piange, ma questo non intenerisce per niente Stiles che piglia la figlia tra le sue braccia, ringhia contro a suo marito e con ancora i suoi occhi rossi, gli dice una cosa.
- Veditela con questo stronz*, FUORI DI QUI e torna a casa solo quando ti sarai calmato completamente. - Ordina furioso, Stiles, allontanandosi in bagno per disinfettare Syd.
- Stiles, aspe..
- SCOTT! Ti ho detto di andare fuori. - Ordina ancora Stiles e Scott a testa bassa e con il viso ricoperto dalle lacrime, le mani che tremano pregne del sangue di sua figlia, obbedisce a suo marito e si getta addosso a Peter, stendendolo a terra.
- Ci sai fare, nipotino! - Ghigna Peter, rialzandosi.
- Fottiti, Peter. Una volta per tutte!
- Dov'è la mia sorellina? 
- NON NOMINARE MIA MADRE.
- E così ti sei sposato il moccioso e ci hai fatto pure una figlia, è?
- Non ti permettere mai più di parlare così A MIO MARITO. Il moccioso, come lo chiami tu, mi ha reso padre di due figli e grazie a lui sono l'uomo più felice del mondo.
- Due? Addirittura. Il tuo corpo è cambiato, Scott! La lupacchiotta che tenevi tra le braccia, l'hai messa al mondo tu?
- MIO MARITO.
- Sento odore di maschietto, anche. Quando me lo farai conoscere?
- MAI.
- Tua figlia sta piangendo, Scott. Riesci a sentirla? E' tutta colpa tua. - Lo accusa, Peter.
- Stammi bene a sentire. STAI LONTANO DA ME E DALLA MIA FAMIGLIA, UNA VOLTA PER TUTTE. NON NOMINARE E NON TOCCARE I MIEI FIGLI NEMMENO CON UN DITO E LASCIA STARE MIO MARITO. - Ordina Scott mostrandogli i suoi occhi da Alpha. 
- SCOTT! - Lo riprendono lo sceriffo e Melissa.
- Sorellina. - La saluta Peter, provando a fargli il bacia mano.
- NON PROVARE A TOCCARLA. - Ordina Jonh.
- Peter. - Singhiozza Melissa. 

A quel paese suo figlio, a quel paese pure Jonh. Quello è suo fratello, sangue del suo sangue, è il ragazzo con cui è cresciuta e adesso è l'uomo che non vedeva da  anni e che aveva dato per disperso. 
- Peter. - Singhiozza ancora Melissa, gettandogli le braccia al collo e stringendolo forte a se. Scott, non trattenne l'ennesimo ringhio e Jonh, una smorfia di disgusto.
- Mamma che caz** stai facendo? - Sbotta Scott. Prende fiato e poi prosegue.
- E' lui che ha ucciso Kassy. Non è stata attaccata da un altro lupo di un branco avversario. E' stato l'uomo che hai appena stretto tra le tue braccia. E' stato tuo fratello. HA UCCISO TUA FIGLIA, MAMMA. Me l'ha detto Mark, mesi fa, quand'è tornato miracolosamente da Dio solo sa dove e tu, hai anche il coraggio di abbracciarlo?
- COS'HA FATTO? - Urla furiosa, Melissa.
- Come hai potuto fare una cosa del genere, maledetto schifoso? KASSY TI ADORAVA.
- Voleva il potere.
- Hai ucciso mia figlia, per il potere?
- Mi dispiace.
- IO TI ODIOOOOO. - Dice furiosa Melissa e non fa nemmeno in tempo a finire la frase che è già completamente trasformata, pronta a farla pagare, all'uomo che ha tolto brutalmente, la vita, alla sua bambina.
- MAMMA. - La chiama Scott. Melissa sa bene, che è arrivato il momento di fermarsi, che seppure quello sia suo figlio e sia molto, ma molto più piccolo di lei, è pur sempre uno dei suoi Alpha.
- Sappi che se ora ti lascio stare, è perchè ad ordinarmelo è stato uno dei miei Alpha.
- Uno dei tuoi Alpha? Ti fai comandare a bacchetta da tuo figlio e da un moccioso che non vale niente?
- GRRRR! 
- Non mi fai paura, Scott.
- Nemmeno tu. Grrrrrrr!
- E va bene! Me ne vado.
- VATTENE E NON TORNARE MAI PIÙ. - Ordina Melissa.

Stiles è al piano di sopra che prepara un bagno caldo per la figlia e gli medica le ferite, mentre gli asciugava le lacrime e la pregava di calmarsi. Ha sentito tutto. Dal primo all'ultimo minuto. Da Peter che lo insultava a Scott che confessava alla madre il segreto che s'è tenuto dentro per tanto tempo. Ha sentito la rabbia di Melissa, lo sconforto di suo padre e la tristezza e la paura di suo marito. Ha sentito Peter andarsene una volta per tutte, Melissa asciugarsi una lacrima che scendeva lenta sul suo viso, suo padre che la stringeva in un abbraccio e la portava al caldo della loro casa e ha sentito suo marito rientrare dentro, chiudere piano la porta, trattenere le lacrime e salire a passi lenti e incerti al piano di sopra, controllare Ben che ancora dormiva tranquillamente e sentire il suo cuore spezzarsi a metà, quando sentì il pianto di sua figlia. Sentì la sua colpa e lo sentì ad un passo dalla porta del bagno, chiusa poco prima, indeciso se entrare o no e con una paura che lo stava uccidendo dentro. Stiles sa che adesso, Scott ha paura di lui e di quello che gli dirà o farà, per questo, molto più calmo e meno arrabbiato, continuando a togliere il dolore alla figlia, lo invita ad entrare.
- Guarda che se entri, non ti picchio mica. - Dice Stiles. Scott non se l'è fatto ripetere una seconda volta e scoppiando in un pianto liberatorio, entra in bagno e gli getta le braccia al collo, iniziando a scusarsi.
- Scusami amore, ti prego. - Singhiozza Scott.
- Dai Scott basta. - Dice Stiles con il groppo in gola. Odia vedere suo marito in quello stato, davvero, ma al momento, gli importa solo di sua figlia, del suo pianto e delle ferite che non guariscono. Ovviamente perchè Syd ha appena un mese e sette giorni, è una neonata ed una semplicissima beta, non un Alpha come quel cretino di suo padre.
- Mi dispiace. Abbracciami! Non volevo fare quello che ho fatto.
- Lo so. - Sussurra Stiles.
- E allora perchè non mi stai abbracciando?
- Scott, o abbraccio te, o tengo Syd e al momento, MIA FIGLIA, è la priorità.
- Non dire così, ti prego. E' anche la mia bambina. Amore, amore ascoltami! Ti amo da morire, te lo giuro. Papà ti ama da morire! - Prova Scott accarezzandola, riempiendola di baci, asciugandogli le lacrime e assorbendogli il dolore.
- Scott gli e l'ho già levato io. Sta guarendo, guarda.
- Vita mia. Perdonami! Non volevo. - Singhiozza Scott, appoggiandogli la testa sulla fronte e aiutandola a guarire. Anche Stiles la sta aiutando e infatti, un minuto al massimo e Syd smette di piangere.
- Scusami, amore. - Dice ancora Scott.
- Dai Scott, finiscila. Non se lo ricorderà nemmeno! - Dice Stiles mentre finalmente gli accarezza la schiena.
- Non volevo. Stiles, te lo giuro. Non volevo! - Singhiozza Scott guardandosi le mani, ancora sporche del sangue di sua figlia e cominciando a tremare di nuovo. 

Stiles sospira, inizia a riempire la piccola vaschetta di Syd con dell'acqua calda, pulita, la mette dentro, la riempe di baci, gli da il ciuccio e controllandola a vista d'occhio, inizia ad occuparsi di suo marito. Entrambi sono inginocchiati sul pavimento e sono attaccati alla vasca. Stiles apre piano l'acqua, prende le mani di suo marito, che ancora non hanno smesso di tremare, ci mette del bagnoschiuma e inizia a lavargliele. Scott, se possibile, piange ancora di più e allora Stiles guarda sua figlia che adesso sta benissimo, guarda suo marito che è ridotto ad uno straccio e si dimentica di tutto. Mentre continua a pulirgli le mani, gli mette un braccio intorno alla vita e poco dopo, dopo avergli asciugato le lacrime ed averlo invitato a calmarsi, gli da un bacio nella guancia e gli stringe la mano con dolcezza. Scott tira su con il naso e gli nasconde il viso nel collo, accarezzando con una mano i capelli di sua figlia e continuando a scusarsi con tutti e due.
- Mi dispiace. - Dice per l'ennesima volta Scott, stretto tra le braccia di suo marito. Stiles sospira.
- Scott, dacci un taglio! Syd nemmeno ti capisce e a lei basta che gli fai due coccole in più ed è la bambina più felice del mondo. Io so che non l'hai fatta apposta, Syd sta bene e finita li. Smettila di sentirti in colpa! Devo ricorrere a darti un ordine Alpha per farti smettere di piangere? - Chiede duro Stiles, prendendogli il viso tra le mani per fare in modo che lo guardi negli occhi, visto che fuggiva al suo sguardo.
- Non ci riesco. - Singhiozza ancora Scott.
- Ma se piangi perchè quello stronz*, ti ha ricordato la morte di tua sorella e tutto il resto, allora mi sta bene e se ne senti il bisogno, per questo, puoi piangere anche fino a domani mattina e io sarò qui a consolarti e a stringerti forte a me, ma se piangi per quello che hai fatto a Syd, mi fai arrabbiare e non lo so se ti conviene farmi arrabbiare E GUARDAMI IN FACCIA QUANDO TI PARLO, SCOTT.

Scott non risponde, ma gli getta le braccia al collo e l'abbraccio tra i due coniugi, fu interrotto dal pianto di un bambino che grazie a Dio, non era Syd. Ben si era svegliato. 
- Vado io! Tu stai qui con lei, anzi, falla uscire dall'acqua prima che prenda freddo. - Dice Stiles e dandogli un bacio, si allontana, lasciando padre e figlia da soli. Scott la prende in braccio, la copre quanto prima, la riempe di baci, ricomincia a piangere, gli controlla le ferite, ormai completamente sparite e gli ripete all'infinito quanto gli dispiace, gli ripete che non voleva, che la ama da morire, che è la sua vita e che non puo' vivere senza di lei. Syd, che ovviamente non capisce nulla di quello che gli sta dicendo ma percepisce l'odore delle sue lacrime, con nasino, gli strofina il collo, rendendolo il padre più felice della storia. Stiles va da Ben e con la leggerezza nel cuore, gli sorride dolcemente, lo prende in braccio, lo riempe di baci e inizia a parlargli.
- Ciao vita mia. Come stai? Ti sei svegliato è, dormiglione?! Era ora. Mi mancavi da morire. Si amore, hai ragione, è lo storto di tuo padre che sta continuando a piangere e mi sta facendo arrabbiare. Che dici, lo andiamo a picchiare? - Gli chiede Stiles e Ben, vedendolo con un sorriso a trentadue denti sulla faccia, inizia a ridere.
- Allora, Scott, o la finisci, o ti picchio veramente. Anzi no, lo fa Ben. Dai amore, picchia papà. - Dice Stiles prendendo il braccino di Ben e "picchiando" Scott.
- Ahahahhah Ben ma cosa fai. Ti metti a picchiare il tuo papà? - Chiede divertito Scott dandogli un bacio.
- Se fai lo scemo non è mica colpa mia, papà. - Risponde Stiles.
- E non insegnargli queste cose. - Finge di riprenderlo Scott, allacciandogli un braccio intorno alla vita e stringendo forte a se gli amori della sua vita.

E' notte fonda in casa McCall-Stilinski e per tutti, già non è successo niente, a parte per Scott che si ritrova al buio, in cucina a versare l'ennesime lacrime. Stiles che si era girato nel letto e non l'aveva sentito accanto a se, ma l'aveva sentito tirare sul col naso e aveva percepito la sua presenza in cucina, sbuffa, si passa una mano tra i capelli e deciso al cento per cento a far star bene suo marito, scende piano dal letto, controlla alla svelta i figli che dormivano tranquilli, ignari di tutto, scende le scale e senza farsi sentire, visto che gli era di spalle, gli allaccia le braccia intorno al collo, gli asciuga l'ennesima lacrima, e inizia a consolarlo.
- Scott che ci fai qui, alle due di notte?
- Non riuscivo a dormire.
- Me ne sono accorto.
- Ha rovinato il nostro anniversario.
- Non l'ha rovinato.
- Si invece.
- Ti dico di no, Scott. 
- Ha ucciso mia sorella per avere il potere. - Gli ricorda con rabbia, Scott. Stiles, lo stringe ancora più forte a se.
- Si, perchè è uno stronzo ed è un uomo fuori dal normale. Che ti aspettavi?
- Era bellissima.
- Lo immagino! Proprio come te. - Lo elogia, Stiles. Scott sorride leggermente e gli da un bacio nella guancia, ma Stiles non è felice e sorridendo con fare furbo, gli prende il viso tra le mani e lo bacia sulle labbra, con dolcezza.
- Ne possiamo parlare a letto?
- E se andassimo semplicemente a dormire? - Propone Scott.
- Ancora meglio. Dai lupacchiotto, andiamo a letto che finché c'è tuo marito al tuo fianco, dormirai sonni tranquilli. Ti proteggerò da tutti e tutto, amore mio e lo farò fino alla fine dei miei giorni. - Dice Stiles mentre lo porta in camera da letto e visto che Scott è triste e lui ha voglia di viziarlo, per vederlo sorridere ancora, visto che è estremamente bello quando lo fa, lo piglia in braccio, riuscendo addirittura a farlo ridere.
- Che sei bello quando ridi. - Dice felice Stiles, soffocandolo di baci, dopo essersi coperto per bene.
- Vieni qui. - Sussurra ancora Stiles e poco dopo, la coppia, è già crollata nel sogno più profondo, l'uno stretto all'altro.

 
Piccolo spazio autrice:

A momenti mi facevo il capitolo tutto piangendo ma ho resistito. Sono stata cattiva? Vi ho fatto soffrire? Non odiatemi. Grazie di tutto e a presto :* un bacione enorme.
  
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