Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Angel27    09/11/2014    2 recensioni
Dal testo: Mi stringo a lui, anche se il freddo che emana il suo corpo mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo grave su di me.
"Mi dispiace" dice scostandosi leggermente, prontamente lo stringo dolcemente a me.
"Preferisco un freddo abbraccio ad una gelida solitudine" sussurro.
Se fosse sogno o realtà non saprei dirlo, poiché la mente sa che erano le illusioni ad ammaliarmi, ma il cuore provava sentimenti reali che la ragione non può spiegare. Si, "il cuore ha ragioni che la ragione non può spiegare." (...)
Allora conta...conta i minuti che ci separano e tira...tira quel filo rosso che mi lega a te, lo sai che c'è, perché ci ostiniamo a non vederlo? Potremo mai arrenderci all'amore?(...)
"Se da cuore o uomo fui tradita non so dirlo. Ascolta cielo la supplica, di questa serva inutile a cui la vita ha dato tanto, ma nulla lei ha dato alla vita, fanne ciò che desideri: straziala, uccidila e poi va da lui gridagli il mio dolore, la mia sofferenza e morte. Ora che mi hai rinnegata...dolce traditore, sangue sarà chiesto e sangue sarà versato."
Perché si sa che quel dio che tutti amiamo mai imparerà ad amare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rientrai a casa tenendo una mano sulla guancia baciata da Syn, ancora sorpreso e scottato da quel contatto inaspettato.
"Alla buon ora!" esclamò Thor, comparendo da una delle porte accanto all'ingresso, segna degnarlo di uno sguardo, andai spedito al piano superiore. 
Mi stesi sul letto aspettando sue notizie, consapevole di starmi rammollendo non poco, ma con lei ero semplicemente un dio innamorato, che caricava ogni suo gesto d'amore. 
Non sopportavo il modo in cui abbatteva ogni mia barriera ed ancor meno la mia dipendenza da lei. Dopo averla incontrata, in quel locale midgardiano, riaffiorarono in me emozioni che credevo dimenticate. 
Ogni ricordo della vita passata con lei, era un piccolo tassello dorato nell'enorme mosaico che costituiva la mia vita, tutto stava tornando vivido in me ogni ricordo, emozione e ciò mi faceva impazzire.
Sentii il cellulare vibrare e con un gesto fulmineo l'afferrai, mettendomi seduto sul comodo materasso. 
'Sono a casa, mio principe, sana e salva. Ora potrete fare sogni tranquilli.' sorrisi nel leggere quelle parole, era sempre stata capace di mettermi con le spalle al muro, in un modo o nell'altro. 
Stavo per rispondere quando un leggero bussare alla porta mi bloccò, immaginando chi fosse, risposi a quel gesto con un "Entra pure". 

La chioma castana di Jane Foster fece capolino dalla porta.
"Hei tutto ok? Sei corso di sopra senza dire nulla." disse con leggero timore, ma la curiosità di sapere prevalse sulla paura. 
Loki non le rispose, si limitò a stringere il cellulare tra le mani fissando un punto impreciso della stanza, perso nei pensieri.
"Ho capito non ti va di parlarne..." si arrese e, girate le spalle, fece per andarsene. "Cosa hai fatto...quando hai rivisto Thor dopo tutti quegli anni?" chiese il moro di getto, tanto da far rimanere la ragazza disorientata per qualche secondo.
"Beh- cominciò sorridendo al ricordo- gli diedi uno schiaffo.- Loki sorrise, immaginando la scenetta esilarante- Ma dopo aver compreso il motivo di quella lunga assenza lo perdonai e...-fece una pausa ricordando il modo brusco in cui furono interrotti dalla giovane stagista- se non fosse stato per Darcy ci saremmo anche baciati." concluse ridacchiando, con sua sorpresa contagiò anche il dio degli inganni.
"Loki, - continuò, prendendo posto sul comodo materasso accanto al dio- quando ami qualcuno non esistono più le leggi della fisica. Non contano più le diverse dimensioni o mondi distanti anni luce, se ami davvero qualcuno aspetti anche per secoli, perché l'amore è la più potente delle armi, l'unica fonte di gioia e serenità." concluse e, con grande soddisfazione, si rese conto d'essere riuscita a catturare quelle due gemme verdi. 
Ora leggeva chiaramente il suo stato d'animo, in quel momento di debolezza, Loki, le permise di comprendere i suoi pensieri. L'aveva volutamente coinvolta nei tormenti del suo animo e Jane accettò, senza troppe remore, l'implicito invito del dio. Quando vide dipingersi sul suo volto, un sorriso di sincera gratitudine si alzò avvicinandosi alla porta.
"A quanto pare lei l'ha già capito..." concluse, sparendo subito dopo, lasciando così Loki immerso nei suoi pensieri. 
Rimase a fissare la porta assalito dai dubbi, ma l'improvviso ricordo del messaggio ricevuto da Syn lo fece tornare in sé. 
Dopo aver digitato l'sms, sorrise pensando che non solo si stava abbassando ad utilizzare oggetti midgardiani, ma si stava lasciando dominare dall'amore che lentamente riaffiorava in lui.

"Insomma ragazze, avete parlato tutta la notte!" ci rimproverò, Hayden.
Guardai le ragazze sedute al tavolo, avevano certe facce e certamente io non ero messa meglio di loro, sembrava avessimo fatto una lotta col trucco. 
"Hai ragione, ma Belle doveva raccontarci un po' di cose..." cominciò Irene sbadigliando.
"E poi sai come siamo una parola tira l'altra e alla fine..." intervenne Elisa, con la voce ancora impastata dal sonno.
"Ci ritroviamo a discutere del più e del meno per ore, senza rendercene conto." concluse René, girando il suo cappuccino con lentezza esasperante. 
Delia ridacchiò lanciandomi un'occhiata, capii subito a cosa voleva dire.
Anche con lei ed Hayden facevamo baldoria notti intere su Asgard, scossi la testa cercando di eliminare quei ricordi, oramai era Midgard il mio mondo. 
Diedi un'occhiata veloce alla tavola imbandita, ma il mio stomaco si chiuse subito al solo pensiero di mandar giù una qualsiasi pietanza. 
Come avevo previsto le ragazze avevano portato ogni genere di bevanda alcolica, ed, ovviamente, una buona parte l'avevano mandata giù prive di buon senso. 
Senza ombra di dubbio, ogni tentativo di dimenticare era da me bene accetto, ma si sa che l'alcol ti concede la liberazione dai ricordi finché dura il suo effetto, poi torni alla realtà e ti senti mille volte peggio di prima, perché oltre dolore mentale si aggiunge quello fisico. 
"Io devo andare" biascicai, alzandomi lentamente dalla tavola, le presenti mi guardarono perplesse.
"Dove vorresti andare in queste condizioni?" mi riprese Hayden ad alta voce.
"Ti prego non urlare,- dissi socchiudendo gli occhi, per il forte mal di testa- ho bisogno di provare la parte Hayden o James mi farà fuori. Non voglio rinunciare a questo spettacolo! Ricordati che per me non è solo un lavoro, ma la mia vita!" Risposi decisa. 
"E va bene, ma poi non dire che non ti avevo avvertito!" si arrese.
"Grazie!- esclamai abbracciandola-Ragazze vi prego di scusarmi, Delia vi accompagnerà a casa." continuai, scambiando un'occhiata complice con la diretta interessata. 
"Don't worry dear!" rispose Elisa.
"Mi raccomando..." cominciò Renè.
"Sta attenta!" concluse Irene.
"Tranquille farò la brava bimba." risposi ridacchiando, subito dopo mi congedai velocemente e, dopo essermi vestita, uscii diretta al mio piccolo paradiso terrestre. 

Non ne compresi la ragione, ma mentre mi inoltravo in Hyde Park, nasceva dentro di me la speranza di rincontrare Loki, su quella panchina isolata, mentre era intento a leggere un libro come suo solito. 
Le mie gambe si mossero da sole, portandomi proprio a quella panchina, sorrisi amaramente scuotendo la testa nel vederla vuota
'Sono davvero ridicola' pensai. 
"Cercavi qualcuno?"una voce alle spalle mi fece sobbalzare per la sorpresa.
"Cosa te lo fa pensare?" chiesi voltandomi lentamente.
"Beh sei tornata precisamente alla stessa panchina di ieri, dove mi hai incontrato." Precisò lui canzonatorio.
"Ah davvero non me ne sono resa conto." risposi evasiva.
"Non puoi ingannare il dio degli inganni, Isabelle." l'eleganza di ogni sua parola, come sempre, mi disarmava.
"Sicuro?" ero troppo stanca per aprire inutili discussioni, sentivo le gambe tremare, avevo dormito si e no tre ore. 
Come se non bastasse, avevo deciso di muovermi in moto. Pessima idea, a stento riuscivo a tenere gli occhi aperti, se non fosse stato per la mia buona stella, ora starei già a conversare con Hela. 
Mossi qualche passo verso la panchina, cercando di non dare a vedere la mia debolezza, fallii miseramente la vista si annebbiò di colpo e le gambe cedettero, come fossero state di carta pesta. 
Sentii due braccia sorreggermi, i riflessi pronti di Loki impedirono che cadessi rovinosamente a terra.
"Belle, hey tutto ok?" chiese allarmato.
"Si, tranquillo è solo un giramento di testa." biascicai, mi prese in braccio ed  adagiandomi sulla panchina, mi permise di poggiare il capo sulle sue ginocchia. 
"Che hai fatto ieri sera?" chiese dopo alcuni attimi di silenzio, prendendo ad accarezzarmi i capelli.
"Niente di che, ho solo bevuto qualche goccio di troppo." rivelai con naturalezza, mentre la vista tornava a farsi nitida.
"Non dovresti fare certe cose lo sai?" mi riprese canzonatorio.
"Si, papà!" risposi sorridendo ironica, lo sentii ridacchiare malizioso. 
"Sul serio principessa...- disse chinandosi lentamente sul mio viso- così mi fai preoccupare." sussurrò facendomi arrossire violentemente. 
Una voce nella mia testa mi suggeriva di allontanarlo e alla svelta, ma i suoi occhi mi tenevano legata da una dolce catena dorata, che si avvolgeva attorno al mio corpo immobilizzandolo. Le sue labbra erano oramai troppo vicine ed io riuscii a riprendere il controllo appena in tempo, mi misi a sedere di colpo e Loki scansò per un soffio una bella testata.
"Eh no, così no!" urlai alzandomi dalla panchina e prendendo ad agitare nervosamente le braccia come un'ossessa. Lo vidi fissarmi interrogativo, con un sopracciglio alzato.
"Va bene che sei sparito per mesi, senza dare cenni di vita, posso anche tollerare il fatto che non mi sia venuto a cercare. Ma non puoi piombare da un giorno all'altro così e comportarti come se non fossero passati cinque anni!" esclamai tutto d'un fiato. 
Si alzò lentamente e mi bloccò per i polsi, con l'intento di tranquillizzarmi. 
"Scusa- rimasi a bocca aperta, lui che chiedeva scusa era un evento raro- ho esagerato." ammise, deglutii non sapendo cosa dire.
"Forse..." sussurrai, scrutando il suo sguardo curiosa.
"Sono successe tante cose dalla battaglia su Asgard." ammise.
Rimasi in silenzio non volevo parlare oltre, poiché sapevo fin troppo bene, che alla fine avrei detto la verità e ciò avrebbe reso le cose più difficili.
"Se Orfeo non si fosse girato, se Psiche non avesse tentato di conoscere, allora noi non avremmo creduto alla forza del loro amore." sussurrò.
Lo guardai perplessa e lui sorrise sornione indicando il mio polso.
"Non l'hai tolto per tutti questi anni?" chiese incredulo.
"No, era l'unica cosa che mi restava di te." risposi malinconica al ricordo di lui che cadeva nel vuoto.
"Hey!- disse alzando il mio viso, con una mano- ora sono qui e non ho alcuna intenzione di perderti di nuovo" dichiarò sincero.
"La smetti di leggermi la mente!?" lo ripresi canzonatoria.
"Sei tu che hai deciso di tenere il bracciale!" esclamò sorridendo. Con uno scatto felino gli afferrai il braccio.
"Beh, a quanto vedo anche tu." dissi, abbassandogli la manica del giubbotto.
"Come avrei potuto separarmene? Era tutto ciò che mi rimaneva di te" ammise, utilizzando le mie parole e divenendo improvvisamente serio. 
Lo guardai negli occhi per un tempo che parve infinito. Era tutto troppo perfetto, troppo semplice. La domanda dunque era "dov'è l'inganno?".
Scrutai il suo sguardo in cerca di qualche menzogna, una bugia qualsiasi che mi permettesse di scappare via da lui, ma non trovai nulla, i suoi occhi verdi erano limpidi come due smeraldi...dannatamente sinceri.
"I...io ora devo andare- le mie parole ruppero quel silenzio carico di imbarazzo, per un secondo, incrociando nuovamente il suo sguardo, mi sembrò di rivedere il Loki bambino- James, vuole che impari a recitare come si deve la parte di Psiche, oppure mi terrà fuori dallo spettacolo e questo non posso permetterlo." spiegai, certo era una scusa per andarmene, ma anche la verità, dopotutto avevo già perso troppo tempo e quello che rimaneva a disposizione era poco, troppo poco.
"Che ironia dopo tanti anni ti ritrovi a recitare una leggenda che adoravamo leggere da bambini. Com'è curioso il destino." disse, sorridendo nostalgico, scuotendo la testa.
Sorrisi al ricordo, era questo il motivo per cui tenevo tanto a quella interpretazione.
"Già, ma non ho molto tempo per cercare di abituarmi a quel biondo palestrato, che mi farà da partner." continuai sbuffando.
"Come sarebbe? Permettono a certi energumeni di recitare in un  teatro o peggio semplicemente di entrarvi?" chiese ridacchiando.
"Haha molto spiritoso.-risposi sarcastica, dopotutto aveva ragione- Vai a fargli capire che il problema è quel tizio. Credimi anche se per finzione non riesco ad essere attratta da lui." conclusi con l'ennesimo sbuffo, rendendomi conto troppo tardi di avergli dato un modo per tornare al discorso lasciato in sospeso. La preoccupazione, per quel piccolo errore, svanì subito, poiché un'idea atreaversò la mia mente come un fulmine a ciel sereno.
"TU!" urlai improvvisamente, dovevo avere lo sguardo di una folle, visto lo sguardo allibito di Loki.
"Io?" chiese scettico, alzando sopracciglio.
"Conosci le battute a memoria, puoi aiutarmi tu!" spiegai su di giri, lo vidi pensarci su per un tempo che parve infinito.
"E va bene, ti aiuterò." accettò in fine sorridendomi, un urletto di gioia uscì dalle mie labbra.
"Grazie, grazie, grazie!" dissi abbracciandolo calorosamente, quando mi allontanai vidi dipinto sul suo volto un sorriso malizioso, che mi fece venire i brividi ed arrossire di colpo.
"C...cos'è quello?" chiesi sospettosa, riferendomi al sorrisino beffardo.
"Così sarai in debito con me..." disse, paralizzandomi con lo sguardo.
Loki, fu capace di risvegliare in me, emozioni che per anni erano rimaste solo ricordi vaghi, perché il loro signore era tornato, l'unico capace di destarle, l'unico capace di far battere un cuore di ghiaccio.

"PARLA!" la spronò, Nebula, dandole una sferzata. Le urla di Syn riecheggiarono per i cunicoli della caverna.
"Mai!" sibilò ansante all'androide, che brandiva una frusta di fuoco, forgiata dai giganti di Múspellheimr.
"Come desideri..." rispose con un ghigno sadico, alzò il braccio e, presa da una furia cieca, riprese a dare sferzate alla schiena della dea. 
Syn, tentò di reprimere le urla, aggrappandosi alle catene che le tenevano in alto le braccia. Ciò non fece altro che far aumentare, all'aguzzina, la forza delle frustate, desiderosa di udire i suoi lamenti di dolore.
La ragazza, sentiva la frusta bruciare la carne e solcare sempre in più in profondità la pelle, poteva sentire l'odore metallico del sangue e stomachevole della pelle bruciata, invaderle le narici. Trattenne un conato di vomito, oramai non aveva più sensibilità alla schiena, non riusciva nemmeno a sentire il sangue colare copioso da essa. 
Lasciò cadere la tesa in avanti ansimante, facendosi reggere dalle due catene, legate da due bracciali metallici ai suoi polsi. 
Oramai non sentiva più nemmeno le ginocchia, a causa del troppo tempo passato a contatto col suolo ruvida e fredda roccia.
Sentì l'androide ridere sguaiatamente, quando le liberò i polsi, lasciandola cadere rovinosamente sulle fredde rocce, non badò al dolore dell'impatto col pavimento. La vista era annebbiata, tutto ciò che poteva distinguere dinnanzi a sé erano solo ombre.
"Thanos sarà felice di vederti." disse in un sibilo tirandola su bruscamente per i capelli, ma Syn era troppo stanca per ribellarsi, lasciò dunque che l'oblio l'avvolgesse.

"Dunque hai smesso di lottare?" una voce, ruppe il silenzio spettrale di quel luogo buio e tenebroso.
"Non ho più ragione di farlo" rispose la ragazza, ed  improvvisamente si sentì leggera, serena in quel buio che lentamente la cullava facendole dimenticare il dolore.
"Quindi mi hai già dimenticato?" continuo quella voce, ora troppo familiare. 
Syn, si alzò di scatto e ciò le produsse piccole fitte di dolore per tutto il corpo, che le annebbiarono la vista per qualche minuto.
"Loki! Loki, dove sei?" gridò, guardandosi intorno in preda alla disperazione, ma tutto ciò che vide fu buio e tenebre.
"Loki, ti prego..." continuò, piegandosi su se stessa, preda delle lacrime.
"Principessa perché piangi?" quelle dolci parole, seguite da una mano gentile sul suo capo, la fecero smettere di singhiozzare all'istante ed alzare il viso speranzosa.
"Loki!" lo chiamò sorridendo ed abbracciandolo di slancio.
"Hey tranquilla sono qui." prese ad accarezzarle la testa per tranquillizzarla.
Syn, si strinse contro il suo petto in cerca di protezione e Loki l'avvolse con le sue lunghe braccia confortandola.
"Perché mi hai lasciata sola?" chiese improvvisamente la ragazza.
"Non ti ho mai lasciata, Syn." rispose stringendola di più a sé.
"Vorrei che fosse vero...-sussurrò la ragazza malinconica- ma questa illusione è destinata a finire col mio risveglio." concluse rassegnata.
"Sei sempre stata molto perspicace principessa. Verrà in giorni in cui potremo essere di nuovo felici...insieme." rispose e Syn volle credergli, aveva bisogno di una bugia che le permettesse di andare avanti e Loki gliene stava offrendo una su un piatto d'argento. Certo, credeva che prima o poi il destino li avrebbe fatti rincontrare, ma le circostanze potevano non essere a loro favore. Dunque meglio credere ad una dolce menzogna che ad una amara verità.

Angolo dell'autrice:
Perdono! *si prostra a terra supplichevole*
Sono in spaventoso, obbrobrioso ritardo e inoltre il capitolo non è nemmeno un granché. T.T Potrete mai perdonarmi?
Dunque, parlando del capitolo devo dire che non mi piace affatto, ma considerando il ritardo assurdo ho deciso di pubblicarlo ugualmente. Come ho già accennato nella ff "Un amore improbabile" i ritardi sono dovuti alla scuola che mi sottrae tempo ed energie. T.T
La frase detta da Loki “Se Orfeo non si fosse girato, se Psiche non avesse tentato di conoscere, allora noi non avremmo creduto alla forza del loro amore.” è una citazione, ho rubacchiato una frase di Apuleio, giusto per restare in tema hihihi XD
Mi scuso per eventuali errori e vi prometto che cercherò di essere più veloce nell'aggiornare.
Detto ciò ringrazio chiunque abbia letto questo capitolo, aggiunto tra i preferiti, seguiti ecc. Un grazie speciale va Lady Windermere e Loki__Laufeyson per aver recensito, vi amo <3 <3
Come sempre vi esorto a farmi sapere cosa ne pensate.
Per farmi perdonare lascio un piccolo SPOILER, che inserirò prossimi
capitoli.
A presto. ;)
Angel27<3


"Urla il tuo dolore e placa il tuo animo inquieto, perché devi soffrire così? Urla Syn! Urlami il tuo rancore, insulta l'uomo che ti ha spezzato il cuore!" La sua voce aumentò di qualche ottava, mi stava urlando contro spezzando il religioso silenzio di quella notte invernale.
La pazienza raggiunse presto il limite e mi ritrovai in piedi di fronte a lui furente.
"Adesso desideri che io mi sfoghi per tutto il dolore accumulato in venti anni? Vuoi che ti dica quanto sei stato infame, bene lo sei stato in modi che non puoi immaginare, hai preferito sprofondare nell'oblio lasciandomi sola con un padre, che non si è mai comportato da tale, con un fratello soggiogato dallo stesso e dall'amore per una mortale! Vuoi che ti dica quanto mi sono sentita sola in questi anni? Si, sono stata sola ed ho sofferto troppo, ho lasciato la mia casa per scappare da un'unione senza amore, per puro interesse di due re folli. Sono arrivata su un pianeta limitato che non fa altro che mortificarmi ogni giorno, ma la cosa peggiore è che convivo con un cuore che dipende incondizionatamente da te e dal tuo dannatissimo amore. Tutto ciò che vorrei è vederti sparire, dimenticarti, odiarti, ma non posso perché l'amore che provo per te supera qualsiasi forma di odio. Un cuore che ha troppo amato non è capace di odiare..." 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Angel27