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Autore: GeorgiaRose_    09/11/2014    4 recensioni
Salve a tutti! Sono Martina Stoessel e ho 17 anni. In questo momento sono in aeroporto con mio padre… Ci stiamo trasferendo per l’ennesima volta a causa del suo dannato lavoro: il commercialista. Il mio rapporto con lui non è dei migliori, infatti litighiamo in continuazione, che sia per un motivo o per un altro.
Purtroppo mia madre è morta quando io avevo solo 4 anni, ed è stato da quel momento che mio padre è totalmente cambiato.
Questa volta andremo a vivere a Buenos Aires, mi ha sempre affascinato quella città e non vedo l’ora di vederla, sperando di incontrare persone simpatiche.
Sono al terzo anno di superiori e la mia nuova scuola si chiama “Istituto Baldracchieri”.
Bene! Questa è la mia vita e questa sono io!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Jorge si sveglia, il sole è già alto nel cielo. Fa uno o due sbadigli, girandosi poi dalla parte opposta, ed è qui che si ricorda di quello che è successo la notte scorsa: Martina è stesa accanto a lui, ancora con gli occhi chiusi e sembra che abbia il sorriso sulle labbra. Sorride anche lui pensando a quello che è successo. Ancora non ci crede, ieri sera ha fatto pace con lei e poi ci ha fatto l’amore, sì, perché è stato amore. Con Brenda non ha mai provato quello che ha provato con lei. È stato completamente diverso, incredibile.

Prende il cellulare dal comodino per controllare l’ora: 11:10. In più trova sei chiamate perse da sua madre e due da Felipe. Dannazione.
Si volta di nuovo verso la sua fidanzata.
-Amore… Amore.
Dopo circa venti secondi Martina è con gli occhi aperti, che sbadiglia sorridendo.
-Buongiorno!- Esclama sbadigliando.
-Buongiorno, amore. Dormito bene?- Le chiede dopo aver lasciato un bacio sulle sue labbra.
-Certo, per quanto abbiamo dormito…- Afferma, facendo ridacchiare il ragazzo.
-Adesso sei tutta mia.- Afferma, sicuro.
-Non lo sono sempre stata?- Gli chiede.
-Certo! Ma ora lo sei ancora di più.- La bacia. –Nessuno deve avvicinarsi a te e, ripeto, nessuno!
-Dai, Jorge, adesso non diventare geloso per niente!
-Sai che ti dico? Sì, sono geloso! Sono gelosissimo di te! Quindi, al primo che ci prova, giuro che gli spezzo le gambine!- Esclama, facendola ridere di gusto. –Non ridere! Sono serio!
-Ti amo.
-Ti amo.- Sorride. –Però adesso sbrighiamoci che sono le 11:00 passate!- Dice prima di alzarsi e infilarsi i boxer. –Ho già trovato otto chiamate perse dai nostri genitori… Gli avevo detto che saremmo stati a casa per le 10:00 se non prima!
-Perché non li richiami? Saranno preoccupati, no?
-Ehm… no.- Afferma, abbottonandosi la camicia.
-Come no?
-È più bello rimanere nell’ombra.
-Nell’ombra? Siamo due ragazzi, mica due ladri?
Jorge sorride scuotendo il capo, dopo la buffa similitudine della fidanzata.
-Che ti ridi?
-Ti aspetto di sotto, amore!- Esclama prima di lasciarle l’ennesimo bacio.

***

-Non è normale che non siano ancora rientrati!- Un ansioso Felipe va avanti e indietro per il soggiorno di casa Stoessel – Blanco, mentre una rilassatissima Ana e i due ospiti sono seduti sul comodo divano.
-Andiamo, Felipe, calmati! Sono solo le 12:00!- La fidanzata cerca di tranquillizzarlo.
-Solo le 12:00? Ma come fai ad essere così tranquilla? Dovevano stare qui per le 10:00! Oh, ma quando arrivano io ad Jorge gliene dico quattro, eh! Già è tanto che gli abbia permesso di trascorrere la notte con Tini chissà dove, da soli! E sottolineo le parole “TRASCORRERE LA NOTTE DA SOLI”!
-Ah, ma allora è questo che ti preoccupa!
-E secondo te, cosa?
-Sei davvero buffo, Felipe. Sono ragazzi, è normale!
-Ma è normale, cosa? Cosa?
Si sentono due giri nella serratura, i due ragazzi stanno rientrando.
-Andiamo, Jorge! Mi ha guardata due secondi, la scenata di gelosia questa volta la potevi risparmiare!- Esclama Martina aprendo la porta, evidentemente divertita.
-Nessun individuo maschio ti deve guardare per più di sei secondi, a meno che non sia io!- Afferma Jorge.
-Adesso esageri!
-Quello lì ti ha guardata per otto secondi! Ho cercato di mantenere la calma durante il settimo secondo, ma poi non ho potuto più trattenermi!
-Jorge, “quello lì”, come lo chiami tu, è il barista! È ovvio che mi abbia guardata mentre decidevo cosa ordinare per colazione!
-Poteva almeno distogliere lo sguardo e guardare, che ne so, la replica della partita di football di ieri in televisione, ma no! Lui ha guardato te.
-Ma la finisci?
I due ragazzi sentono una finta tosse proveniente, sicuramente, dal padrone di casa.
-Ciao!- Esclama Tini, salutando il padre, la madrina e i suoi due insegnanti, Angela e Pablo.
-Come è andata?- Immediatamente Ana si avvicina ai due, sembra eccitata.
Martina e Jorge si guardano per qualche secondo, ma è lei a rispondere.
-È andata… bene! Sì, direi bene!
-Ti sono piaciute le sorprese?
-Voi lo sapevate?
-Certo che lo sapevo! Credo che avrei dato di matto se Jorge non mi avesse avvertito e se non ti avessi trovata a casa ieri sera.- Risponde Felipe.
-Sì, comunque è andata bene. Anzi, sono stanca. Ho bisogno di una bella doccia.
-Sì, anch’io.- Afferma il ragazzo.
-Vuoi andare prima tu?- Chiede Martina.
-No no! Vai prima tu, precedenza alle ragazze!
Tini sorride, prima di avviarsi di sopra.
-Mi mancherai.- Urla Jorge dal piano terra.
-Anche tu!- Si sente la risposta di Tini.
-Siete tornati insieme! Ah, che bello!- Un’eccitata Angela abbraccia Jorge.
-Angela! Come mai tu e Pablo siete qui?
-Li abbiamo invitati a pranzo!- Afferma Ana.
-Ah, e direte la verità a Tini?- I presenti abbassano il capo alla domanda di Jorge, forse in imbarazzo. –No, non gliela direte! Sentite, io non ce la faccio così, però! Lei deve sapere la verità! Ne ha bisogno! Io non posso più mentirle!
-Jorge, ti ricordo che sei stato tu a voler sapere!- Gli ricorda Ana.
-Sì, ma…- Il ragazzo viene interrotto.
-Niente ma! Quando sarà il momento glielo diremo, ma quel momento non è ancora arrivato!- Conclude Felipe.
-Io non vi capisco.- Afferma Jorge allargando le braccia, prima di salire nella sua stanza.

***

Martina scende in fretta le scale dopo aver fatto una doccia calda. Si è cambiata e ritruccata. Le ci voleva proprio.
-Jorge, il bagno è libe…- Fa per dire, ma si ferma immediatamente quando nota la non presenza del suo fidanzato in salotto. –Dov’è Jorge?- Chiede, infatti, agli altri presenti, ovvero suo padre, la sua madrina e i due insegnanti.
-È in camera sua.- La informa Ana con un sorriso.
-Ah, perfetto! Allora vado di sopra.
-Oh, Tini, dici ad Jorge di sbrigarsi perché tra poco è pronto il pranzo.- Le chiede gentilmente il padre.
-Certo!- Risponde prima di risalire le scale.
Bussa più volte alla porta di Jorge, ma non riceve risposta.
-Jorge, ci sei?
-Ehm, sì.- Finalmente il ragazzo si degna di parlare.
-Ah, finalmente parli. Potresti aprire la porta? Non è che mi piaccia molto parlarti così.
-Un secondo.
Due giri nella serratura e Jorge apre la porta.
-Dimmi.
-Stai… Stai bene?
-Sì, perché?
-Sei strano, un po’.. freddo.
-Freddo? No, ti assicuro di no. Mi dovevi dire qualcosa?
-Il bagno è libero.- Dice, ancora insicura sul comportamento del suo fidanzato. –Sbrigati perché tra poco è pronto.
-Perfetto, grazie.- Jorge rientra in camera, prende i vestiti puliti che ha precedentemente preparato dalla sedia e si avvia in corridoio, sorpassando la sua fidanzata senza nemmeno degnarla di uno sguardo.
-Jorge, aspetta.- Lo ferma lei.
-Sì?
-Sei sicuro di stare bene?- Gli chiede avvicinandosi.
-Certo, non preoccuparti.- Afferma prima di entrare in bagno.
Ma, ovviamente, è palesemente chiaro che ha detto una bugia. Non sta affatto bene. Pensa e ripensa alla questione di Angela, al fatto che sta mentendo a Tini da troppo tempo. Quindi, no. Non sta affatto bene.
Martina ri-scende al piano di sotto, questa volta con meno entusiasmo rispetto alla precedente. Si butta a peso morto sul divano libero, mentre gli altri presenti la guardano con aria interrogativa.
-Tini, tutto ok?- Le chiede Ana avvicinandosi, insieme ad Angela, mentre Felipe e Pablo si avviano in cucina. Martina è seduta al centro, con Ana alla sua destra e Angela alla sua sinistra.
-Sì… Cioè, no. Non lo so nemmeno io.- Ammette.
-È successo qualcosa con Jorge? Non avete nemmeno fatto pace, che già litigate di nuovo?
-Non abbiamo litigato… È solo che lui è strano. Fino a mezz’ora fa andava tutto bene, ma quando sono andata di sopra era distaccato, freddo, come se mi nascondesse qualcosa.
Angela e Ana si scambiano uno sguardo d’intesa: hanno capito tutto.
-Dai, Tini, vedrai che si sistemerà tutto in nemmeno dieci minuti, Jorge è fatto così: un secondo prima è felice e il secondo dopo è triste.- La rassicura Ana.
-Sì?
-Sì.- Le risponde con un sorriso, prima di abbracciarla.
-Senti, Tini, parlando di Jorge… Possiamo sapere che avete fatto ieri di preciso?- Chiede la donna più grande.
-Cosa intendi con “di preciso”?
-Ehm, diciamo che eravate solo voi due, no? In una casa… E avete trascorso tutta la notte insieme, senza interruzioni o cose del genere. C’era il letto matrimonial…- Tini la blocca.
-Aspetta, aspetta, aspetta! Tu vuoi sapere se abbiamo fatto…- Tini si interrompe da sola questa volta, mentre Ana la guarda con uno sguardo che farebbe paura a chiunque, ma allo stesso tempo è molto divertente.
-Vedo che hai capito! Allora? Dai, a noi puoi dirlo! In fondo siamo parte della tua famiglia, no?
-Ehm, ok… Se vi dico di sì, non urlate, vero?- Chiede Tini, temendo che la risposta sia proprio un urlo, ma le due donne sembrano trattenersi, appunto, “sembrano”.
Infatti sia Ana che Angela iniziano a starnazzare come due oche.
-Calme, però!
-Ma è una notizia bellissima, Tini!- Le urla quasi Angie, prima di abbracciarla.
-Non mi stritolare, grazie.
-Scusa, ma sono contenta.- Sorride Angela.
-E come è stato? Rispondi!
-Mi sembri un’assatanata.- Ride Tini. –È stato bello.
Ancora una volta le due iniziando ad urlare come due civette.
-Ma si può sapere che succede qui?- Un preoccupato Felipe entra in salotto, seguito da Pablo.
Tini dà una gomitata ad entrambe le donne.
-Niente..- Mormora.
-Niente? E quelle urla?
-Ehm… Hanno visto un ragno…- Si inventa al momento Tini.
-Un ragno? Dove?
-No, l’ho… l’ho ucciso.
-Perfetto, allora. Ma io che pago a fare Olga?- Si lamenta. –Olga, ma insomma!- Urla rientrando in cucina.
-Non una parola con papà!- Sussurra Tini ad entrambe, prima di rialzarsi.
Proprio in quel momento, Jorge scende le scale con fare indifferente, oltrepassa il divano e passa accanto a Tini, ma sempre non guardandola nemmeno.
-Jorge…- Lo chiama la ragazza.
-Che c’è?
-Sei sicuro di stare bene?
-Certo…- Le risponde prima di avviarsi in cucina.
-Ma l’avete visto? A stento ha risposto!
-Dai, Tini, già ti ho detto che lui è fatto così, lascialo perdere.- Cerca ancora una volta di tranquillizzarla Ana.

***

Dopo pranzo, intorno alle 17:00, Martina e il resto dei presenti in casa, ad eccezione di Olga e Roberto, sono in soggiorno, a parlare del più e del meno. Ma sia Jorge che Martina hanno la testa tra le nuvole: lui pensando alla questione di Angela, e lei pensando ad Jorge che a stento le parla.
Per un attimo a Martina passa per la testa che Jorge volesse solo ottenere una cosa, ma si toglie immediatamente dalla testa questo pensiero. Jorge non è assolutamente il tipo e poi quelle frasi che le diceva, quei baci che le dava, quegli sguardi che le dedicava erano veri, assolutamente veri. Si avvicina a lui.
-Jorge…
-Cosa c’è?
-Posso sapere che ti è preso?
-Niente, assolutamente niente.
-Niente? Dai, Jorge. A stento mi parli, durante il pranzo non hai detto niente, e adesso te ne stai qui a pensare a chissà cosa. Sei freddo, e io…- Tini viene interrotta.
-Hai ragione. Scusa, non so che mi sia preso, davvero. Ti chiedo scusa.- Le dice ottenendo un sorriso di risposta dalla ragazza.
-Ti amo.- Le sussurra.
-Ti amo.
Un bussare alla porta interrompe le chiacchiere degli adulti e quel momento di pace tra i due innamorati.
-Vado io. Afferma Tini prima di avviarsi verso la porta ed aprirla.
-Sorpresa!- Esclamano Mechi, Lodo, Xabi, Facu e tutti gli altri suoi amici.
-Ragazzi! Ma cosa ci fate qui?
-Secondo te? Vogliamo sapere l’esito della serata, no?- Afferma Ruggero entrando. –Ti ha trattata bene, sì?- Chiede a Tini. –Buon pomeriggio a tutti!- Esclama.
Anche Jorge raggiunge i suoi amici.
-Tini, tu adesso vieni con noi e ci racconti i dettagli, sì?- Afferma Lucia, prima di trascinare letteralmente Martina in camera aiutata dalle altre quattro.
-Tu, invece, vieni con noi!- Afferma Xabi, prendendo Jorge per un braccio.
-Prometto che non daremo fastidio.- Afferma Josh ai quattro adulti, quando ormai tutti i ragazzi sono al piano di sopra, prima di raggiungere gli altri in camera di Jorge. Lui è il più “educato” tra tutti.

***

-Allora, Tinucha, cosa è successo ieri? Rispondi immediatamente.- Dice Cande, quasi fosse una minaccia.
-Cosa volete che sia successo? Ho fatto il percorso coi cuori, ho raggiunto il mare, mi ha chiesto scusa, abbiamo cenato, mi ha dato il regalo…- Afferma stringendo la collana con l’infinito appesa al suo collo. -… abbiamo fatto volare la mongolfiera e poi…- Si ferma.
-E poi?- La incita a continuare Mechi.
-E poi abbiamo…- Si fa coraggio Martina, ma viene interrotta dall’ingresso di Olga in camera. La donna ha portato dei bicchieri di succhi d’arancia e qualche biscotto fatto in casa.
-Grazie mille, Olga. Sono davvero buonissimi!- Afferma Lodo addentando già il secondo biscotto.
-Di niente, ragazze. Per altro, basta chiamare.- Comunica loro prima di chiudere la porta alle sue spalle.
-Tini, potresti chiedere a Mechi di passarmi un bicchiere?- Chiede Lodo.
-Come?
-Hai capito bene.- Sorride l’italiana.
-Ma voi due ancora non vi parlate?- Chiede Tini, incredula.
-Praticamente non si parlano da quando Mechi e Xabi stanno insieme…- Sussurra la spagnola Alba a Martina.
-Ma andiamo, ragazze. Adesso siete di nuovo entrambe fidanzate e siete felici, perché portare rancore, Lodo?- Chiede Tini, cercando di far calmare le acque.
-Aspetta! Io non sono fidanzata!- Esclama Lodovica.
-Ah, no? E che mi dici di Ruggero?
-Be’, non siamo fidanzati, ci siamo frequentando. Sì, c’è stato qualche bacio…
-Il punto è –Martina interrompe l’italiana. –Il punto è che adesso, come ho già detto, sia tu che Mechi siete felici. Certo, lei sta con il tuo ex ragazzo, ma cosa può importare a te se stai con un altro? Che poi, ammettiamolo, hai sbagliato anche tu, Lodo. Nemmeno una settimana dopo la rottura, tu e Ruggero vi siete fidanzati...
-Iniziati a frequentare!- La corregge Lodo.
-Sì, iniziati a frequentare. Quindi, diciamocelo pure, non eri così innamorata di Xabiani.
-Io non sono arrabbiata perché sta con il mio ex, ma perché mi ha tradito!
-Lodo, ascoltami. È vero: non avrei dovuto baciare Xabi, quando stava ancora con te. Ma, sai com’è, i sentimenti hanno preso il sopravvento e io, davvero, non ho potuto ignorarli... Ti chiedo scusa, ma… E adesso non so neanche che dire, ma la realtà è che mi manchi. Mi mancano le risate insieme, le prese in giro, le foto, gli strambi pettegolezzi che inventavamo ogni giorno sugli altri, i pomeriggi al centro commerciale… E se dovrò lasciare Xabi per avere il tuo perdono, lo farò. Te lo giuro, io tra te e lui, per quanto io lo ami, sceglierei sempre te. Perché un fidanzato, lo abbiamo visto con te, non siamo sicuri che lo ameremo per la vita, ma un’amica sì. Io ho bisogno di te, Lodo, davvero. E non voglio perderti.- Mechi parla e parla, ascoltata da tutte le altre, compresa Lodovica.
-Anche… Anche io non voglio perderti ed ho bisogno di te.- Afferma una Lodovica con gli occhi lucidi, provocando il sorriso della bionda.
-Mi perdoni, Lodo?- Le chiede afferrandole le mani.
-Certo che ti perdono!- Afferma buttandosi letteralmente sull’amica.
-Ehi, anche io!- Esclama Lucia, buttandosi sulle amiche appena riconciliate.
Alba, Tini e Cande si guardano due secondi per poi buttarsi anch’esse sul letto con le altre tre.
-Ah, vi voglio bene ragazze!- Afferma Mercedes schiacciata dal peso delle amiche. –Ma ora alzatevi o non potrò più dimostrarvelo!- Le cinque si affrettano ad alzarsi per poi concludere con un abbraccio di gruppo.
-Ma noi non stavamo parlando di te, Tini?- Chiede Mercedes ancora con gli occhi lucidi.
-Giusto!- Esclama Lucia. –Dopo la lanterna cosa è successo?
Tini sospira.
-Io e Jorge abbiamo fatto l’amore. Ok, l’ho detto.- Afferma con gli occhi chiusi.
-Ah, non ci credo! Sono contentissima per te, Tinita!- L’abbraccia Cande, seguita dalle altre cinque.
-Non so come farei senza di voi, ragazze, davvero.

***

-Allora, Jorgito! Dicci tutto!- Afferma Xabi, buttandosi a sul letto del ragazzo.
-Che dovrei dirvi ragazzi? È andato tutto bene ed abbiamo fatto pace.
-Sì sì, ok. Ma noi, o almeno io, voglio sapere se è successo quello che tu desideravi tanto, se non ricordo male.- Dice Xabi, sollevando la testa e tenendosi per i gomiti.
-Ah, tu parli…- Dice Jorge, facendo annuire l’amico. –Sì, è successo!
Sussegue una serie di “E bravo Jorge!”, “Complimenti, amico”, “Così si fa” o un “Finalmente!”
-È com’è stato?
-Be’, sì, è stato bello. Anzi, non bello, è stato stupendo!
-Calma il tuo entusiasmo, amico.- Dice un divertito Ruggero.
-Adesso, però, devi dirci il voto.- Afferma Samu.
-Voto?
-Esatto! Devi dare il voto della prestazione, te lo ricordo. Noi l’abbiamo fatto e devi farlo anche tu!
-Oh, dovrei dare un voto a Tini? No, dai, ragazzi!
-Lo devi fare e subito!- Esclama Xabi.
-Se Brenda era da 8, Tini è da...- Lo incita Facu.
-Vediamo, credo un 9, no: è troppo poco. Direi 9 e mezzo, ma solo perché era la prima volta, Tini è da 10!- Afferma Jorge.
-Sì, l’abbiamo vista la cara Tinucha.- Afferma Samuel ottenendo uno sguardo suicida da parte di Jorge.
-Sentite, non una parola con lei o giuro che vi faccio male! Ve lo garantisco!- Esclama Jorge.
-Tranquillo, amico!- Sorride Xabi.

***

Stephie e Michael sono appena arrivati a casa Dominguez. Brenda li ha ‘convocati’ lì con urgenza: deve comunicare una cosa importante sia a loro che al fratello.
-Si può sapere il perché di tanta fretta?- Chiede il fratello Diego, accomodandosi sul comodo letto della sorella, seguito dai due ospiti.
-Ecco, il fatto è che io ho deciso di rinunciare al piano…- Dice Brenda.
-Cosa? Intendi quello di separare la coppietta tanto felice?- Chiede Diego.
-Esatto!
-Ma perché? Ormai ci siamo! Poco tempo e Jorge sarà tuo!
-No! Non sarà mai mio! Ho fatto questa scelta, fine della storia!- Afferma Brenda.
-Ma io voglio la mia vendetta!- Si decide a parlare Stephie.
-Senti, cosa, tu fai quello che vuoi, ma io sicuramente non parteciperò a nessun piano. Ho chiuso definitivamente con questa storia!
-Perfetto, non vedo perché siamo ancora qui! Arrivederci!- Esclama Michael prima di alzarsi dal letto e uscire dalla stanza, seguito dalla fidanzata.
-Ehi, posso sapere il perché?- Chiede Diego a Brenda, con tono pacato.
-Perché ho capito che loro due si amano e io non sono nessuno per separarli. Devo mettermi il cuore in pace. Io non potrò mai avere Jorge Blanco!


 

*Angolo autrice*
Ehi Ehi Ehi! Devo dirvi una cosa: per sbaglio ho cancellato l'angolo autrice e dato che è tardi e sto dormendo in piedi, non lo voglio riscrivere lol Quindi vi chiedo scusa per gli errori grammaticali che non ho ri-controllato e per il capitolo pietoso, ma okey. Inoltre, chiedo scusa per non aver risposto alle recensioni del precedente capitolo, chiedo scusa, veramente. Ma le ho lette, non preoccupatevi. Siete tutte dolcissime :*
Inoltre, voglio invitarvi a leggere la mia nuova FF "THE HINGER GAMES -Jortini" e magari lasciare anche lì una recensione, grazie mille in anticipo :D 
Tanti baci!!
Smack Smack.

  
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