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Autore: Kuroi Namida    10/11/2014    1 recensioni
"Grazie al suo abbigliamento scuro si aggirava nella notte come un fantasma, ed era proprio così che le persone l'avevano soprannominata: "Il Fantasma Del Villaggio Della Foglia" [...]"
"[...]Naruto sorrise e tutti i dubbi sparirono, non era importante il fatto che fosse Il Fantasma, era un ninja come loro ed ora, era anche loro amica, questo contava più di qualsiasi altra cosa."
"[...]La giovane si fermò e si volse, due occhi verdi come boccioli appena nati si ancorarono a quelli di lui.[...]"
Un dolore più profondo dell'oscurità, un segreto più potente della conoscenza, una promessa più grande della vita.
Anche spezzato, un Giglio supererà tutti gli ostacoli.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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 -Perchè?

-Ho bisogno di riflettere, di cambiare aria. Voglio uscire da quelle mura senza avere una meta, conoscere il mondo che mi circonda e indagare su ciò che sta succedendo. Amo il villaggio, ma se davvero lo voglio proteggere, devo prima sapere contro cosa sto combattendo e saprlo contrastare.

Inoltre ho passato gli ultimi quattro anni chiusa in me stessa, chiusa nel mio dolore e nella mia solitudine, andarmene non potrà che farmi bene, conoscerò posti nuovi e gente nuova e visitare gli altri paesi sarà sicuramente interessante. Per questo voglio lasciare il villaggio e voglio farlo il prima possibile. Potrà comunque contattarmi in qualsiasi momento e io tornerò di corsa.

Tsunade non disse nulla, sapeva che se ne sarebbe andata con o senza il suo permesso, in fondo era un ninja Libero (non indossava alcun coprifronte e rispondeva solo a se stessa) e contrastarla poteva non essere una buona cosa, da quello che aveva sentito da Jiraya.

 

 

 

 

 

*flashback*

-La persona di cui sto per parlarti, è probabilmente il ninja più potente in assoluto. Ti avviso subito che non prenderà ordini da te, ti rispetterà, questo sì, ma rimarrà del tutto indipendente, è un ninja Libero, dunque non aspettarti la sua sottomissione. Prendeva ordini da Sarutobi perchè le ha salvato la vita e dato una casa, era in debito con lui praticamente e così si è messa a guardia del villaggio per ringraziare il Maestro di ciò che ha fatto. Ora che lui non c'è più farà ciò che meglio crede, con o senza la tua approvazzione, ti avviso quindi di non provare a ostacolarla, rischi di fartela nemica e non è ciò che voglio.

È una ragazzina, tuttavia è sveglia e intelligente, capirà subito se sei un buon Hokage e ti darà sicuramente il suo appoggio. Sappi inoltre che è.......speciale.

-Che vuoi dire?

-Ciò che sto per dirti deve rimanere segreto, nessuno deve venirne a conoscenza, chiaro?

-Va bene.

-Vedi, Yuri è un Mezzo Demone, metà umana e metà demone, non è una forza portante perchè il demone non è sigillato all'interno del corpo, l'akuma è un'unica entità con la bambina con cui si è fuso.

-Mi prendi in giro?

-Assolutamente no.

 

 

 

 

 

Faceva ancora fatica a credere che la ragazzina davanti a lei era per metà un demone, a guardarla infatti era in tutto e per tutto umana, non notava alcun segno che la rendesse diversa.

-Così Jir te l'ha detto, dico bene?

Yuri la scrutava attenta, nulla sfuggiva al suo controllo.

-Sì.

La ragazza sospirò e prese il suo aspetto reale, l'occhio destro, quando aveva perso il controllo, aveva definitivamente cambiato colore, ora era oscurità pura con una linea gialla nel centro, la pupilla. L'Hokage si sentì a disagio sotto quello sguardo, le sembrava di essere nuda, di non avere alcun segreto con il Mezzo Demone.

Quando l'occhio sparì Tsunade si rilassò.

-Non volevo metterti a disagio, mi spiace.

-È tutto a posto tranquilla, mi hai solo colta di sorpresa, tutto qui. Per quanto riguarda la tua scelta, immagino di non poter fare niente per fermarti, vero?

-Esatto.

-Come farò a contattarti?

La giovane fece la tecnica del richiamo e di fianco a lei comparve una lupa argentea.

-Quando avrai bisogno di me chiama ad alta voce Mūn, lei verrà immediatamente ad avvisarmi.

-Mūn.

La creatura le si avvicinò con passo felpato e l'annusò.

-È un'onore fare la sua conoscenza, Quinto Hokage, io sono Mūn, lupa messaggera, terrò d'occhio la situazione, tuttavia non rimarrò qui da voi per tutto il tempo, ma non temere, il mio udito è molto fine, ti sentirò in qualsiasi momento.

-Ti ringrazio.

L'animale chinò la testa e tornò nel suo mondo.

-Quando partirai?

-All'alba.

-E Sasuke?

-Ha fatto la sua scelta.

-Non lo aiuterai?

-No, non ha voluto il mio aiuto quando gliel'ho dato e non penso lo voglia ora. Il ragazzo Uchiha ha fatto la sua scelta, non tornerà indietro. Ora scusami, ma devo andare a preparare le cose per il viaggio.

Con un inchino si congedò, lasciando sola la donna.

Avevi ragione Jiraya, è una ragazza molto intelligente e libera, uno spirito indipendente.”

 

 

 

Yuri passò l'ultimo giorno al villaggio camminando in mezzo alla sua gente, li osservava e memorizzava, guardò i suoi amici fare le cose di sempre e per la prima volta andò a trovare Sarutobi. Rimase davanti alla sua tomba diverso tempo, silenziosa e grata, quel vecchio le aveva dato molto e perderlo era stato terribile, non l'avrebbe mai dimenticato. Si inginocchiò a terra e con una tecnica fece crescere dei bellissimi fiori: degli Amelli, delle Campanule Toscane, dei Garofani rosa, dei Giacinti viola e delle Zinnie.

-Ho sentito che lasci il villaggio.

-Sì.

-Starai attenta vero?

-Non sono una novellina Jir!

-Ci rivedremo?

-Potrei mai stare lonatana da te? Forse per qualche anno non mi farò viva, ma un giorno ci rivedremo, stanne certo. Non è facile liberarsi di me.

-Mi mancherai.

-Anche tu, donnaiolo.

-Non chiamarmi così.

Risero, poi si abbracciarono con affetto.

-Stammi bene.

-Anche tu e tieni d'occhio Naruto, mi raccomando!

-Contaci.

Con un ultimo sguardo alla tomba, la giovane andò a casa, Jiraya guardò il mazzo di fiori.

Il suo potere è davvero grande, una cosa del genere sapeva farla solo il Primo! Che sia addirittura più forte di lui?”

Guardò la ragazza che si allontanava.

Stai molto attenta, Piccola.”

 

 

 

Nella sua casetta, Yuri raccolse le poche cose che possedeva e le mise in un sacco di viaggio, poi sistemò alcune faccende e uscì sul tetto a osservare il tramonto, il cielo si tinse di rosso e rosa e lentamente il sole sparì, lasciando spazio alla bellezza della luna, limpida come la neve. Rimase ferma a farsi accarezzare dall'arietta fresca e ad ascoltare i rumori della città che iniziava a rassenerarsi, infine scese in camera e s'infilò sotto le coperte, addormentandosi profondamente.

 

 

 

 

Si svegliò poco prima dell'alba, riunì le sue cose e con un ultimo sguardo alla sua casa si avviò.

Non aveva salutato nessuno, detestava gli addii, quindi quando arrivò alle porte principali nessuno l'aspettava. Si volse a guardare il villaggio ancora addormentato, non l'avrebbe rivisto per qualche anno quindi se lo impresse bene nella mente. Soddisfatta, andò al portone e osservò la strada davanti a sè, il mondo si apriva davanti a lei, immenso e sconosciuto, determinata alzò la testa e oltrepassò il confine di Konoha e con i ninja di guardia che la salutavano, abbracciò l'avventura che stava iniziando.

 

 

 

 

Il primo luogo che visitò era il più importante, il più doloroso e il più amato: casa sua.

Le ci volle un giorno di viaggio per raggiungerlo. Erano quattro anni ormai che non metteva più piede nel suo villaggio natale e quando arrivò, si fermò sul limitare del bosco e osservò le rovine delle case, tutto era rimasto immutato, tranne per le erbacce cresciute e gli animali che vivevano nelle case deserte.

Con il cuore pesante e pieno di ricordi, avanzò lentamente fino a raggiungere la sua vecchia abitazione. Fu strano vederla così vuota e silenziosa, un volta era così piena di vita e risate, ma ormai quelle risa di bambini appartenevano al passato. Pian piano si avvicinò e accarezzò il legno vecchio, quante sensazioni le portavano alla mente, entrò timidamente e fece il giro delle stanze, non era cambiato proprio nulla, tutti i giocattoli e i mobili erano ancora ai loro posti e lì Yuri li lasciò, erano troppo importanti e zuppi di ricordi per toccarli.

Uscì e andò alla fine del villaggio, alle tombe, si inginocchiò e pregò per ore, doveva recuperare gli anni persi. Poi su ogni tomba depositò un Giglio bianco e rimase accovacciata in silenzio, con lo sguardo perso. Respirare l'aria di casa sua le alleggerì il cuore e le fece sentire la dolce presenza della sua amata famiglia e con queste sensazioni nell'anima, lasciò il villaggio. Allontanandosi fu certa di una cosa: sarebbe tornata.

 

 

 

 

 

Viaggiava da parecchie settimane quando incontrò Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke.

Erano nel paese del suono e stavano andando in direzione opposte quando si incrociarono, si fermarono uno di fronte all'altro e si studiarono.

-Tu devi essere il fratello maggiore di Sasuke, dico bene?

-Sì, e tu sei..?

-Yuri, ninja Fantasma Della Foglia, piacere di conoscerti.

-Non mi temi?

-Dovrei? Non sei una cattiva persona, dunque non ho motivo di odiarti o temerti.

-Cosa ti dice che sono una brava persona?

-La tua anima.

-Mi prendi in giro?

-Me lo chiedono tutti.

Lui la osservò, quella ragazza non aveva nessuna paura di lui, anzi, più che altro sembrava curiosa.

-Sei lontana da Konoha.

-Sto viaggiando.

-Una missione?

-No.

-Sei stata esiliata? Non porti il coprifronte.

-Non l'ho mai messo, sono un ninja Libero.

-È raro vedere un ninja Libero della tua età.

-Lo posso immaginare.

-Che ci fai da queste parti? Il Pease Del Suono è pericoloso.

-Davvero? A me non sembra, tutti i mostri che ho incontrato finora se la sono data a gambe levate.

Itachi si accigliò, quella giovane era sempre più strana.

-E tu che ci fai qui?

-Missione.

-Capisco.

Rimasero in silenzio a fissarsi, allora il giovane fece una prova, attivò lo sharingan sulla ragazza, non accadde nulla e lei sorrise divertita.

-Mi dispiace deluderti, ma le tue tecniche non funzionano con me.

-Chi sei?

-è una lunga storia.

-Ho tutto il tempo.

Lei lo squadrò.

-Sei sicuro? Potresti sentire la voglia di uccidermi. E poi come sono sicura che posso fidarmi di te?

-Sei vuoi prima ti racconto la mia, di storia. Hai detto che vedi la mia anima e non mi temi, ciò significa che conosci già quasi tutto di me.

-Complimenti, non sei niente male. Va bene, ascolterò la tua storia, poi ti racconterò la mia, tuttavia, racconta a qualcuno ciò che ti dirò......

Lo guardò con occhi fermi e gelidi.

-.....e ti uccido.

Il fratello di Sasuke tremò, quella ragazza faceva sul serio e sentiva che era molto più forte di quel che sembrava.

Sebbene si conoscessero da appena pochi minuti, sapevano di potersi fidare dell'altro, lui aveva sentito parlare di lei e lei di lui, sapevano cosa facevano e perchè.

Trovarono un posto tranquillo e si sedettero uno di fianco all'altro, quindi Itachi raccontò la sua storia. Parlò per un bel po' di tempo, senza che la ragazza dicesse nulla, lo ascoltò in silenzio, ascoltò le emozioni che metteva e il tono che usava, ciò che diceva era la verità.

Quando ebbe finito, il Mezzo Demone aspettò qualche secondo e raccontò la sua, di storia. Non nascose nulla, parlò con calma e precisione, sorda a tutto, anche alle reazioni stupite del ragazzo, le parole le uscivano dalla bocca come un fiume in piena, inarrestabili. Raccontò come non aveva mai fatto prima, le emozioni le uscivano dalle labbra come una tempesta, pian piano la sommersero come un mare in burrasca, la travolsero e trascinarono. Fino a quando non giunse al momento della morte di Kiku: lì tutto si fermò, le corde vocali smisero di funzionare, rimase sospesa in uno stato di gelo assoluto, fu scossa da brividi, il respiro si fece irregolare e gli occhi punsero.

 

 

 

 

 

L'ultima volta che aveva pianto era stato quattro anni prima, quando i suoi genitori e la sorella erano morti, per il gemello non aveva versato una lacrima, lo shock era stato così grande da congelarle, chiuderle nel suo cuore, insieme a tutte le sue emozioni. Ora però si erano liberate e scendevano copiose sulle sue guance, calde e luminose come le stelle. Pianse a dirotto, con l'anima sempre più leggera, sentì Itachi metterle un braccio intorno alle spalle e cullarla dolcemente. Era gentile, proprio come aveva sentito raccontare, le sembrava di sentire il calore della sorella maggiore in quell'abbraccio, anche lei faceva così quando erano tristi. Le mancavano così tanto, avrebbe dato qualsiasi cosa per riaverli accanto a lei, poteva riportarli in vita, ma sentiva che non era giusto. I suoi glielo dicevano sempre: “Se qualcuno muore è perchè è giunta la sua ora. Non riportare in vita una persona andata nell'aldilà, essere resucitati può essere visto come gesto egoistico e rovinare il rapporto con chi l'ha chiamato. Meglio accettare il fatto e lasciarlo riposare, conservando il suo ricordo nel proprio cuore.”

Quando le lacrime cominciarono ad asciugarsi, Itachi le tolse il braccio dalle spalle.

-Scusa.

-A volte piangere è la cosa migliore. Ti senti meglio?

-Sì.

-È sorprendente come le lacrime sollevino l'anima.

-Già, erano quattro anni che non mi sentivo così bene.

-Sono morti?

Lei non rispose.

-Mi dispiace, sono stato indelicato.

-.......i primi sono stati i miei genitori, poi mia sorella maggiore. Mio fratello........è morto sotto i miei occhi. Era così spaventato.

-A volte il destino è davvero ingiusto.

-Già.

Senza troppi giri di parole cambiarono discorso e passarono a cose futili e senza troppa importanza.

Parlarono per ore del più e del meno, senza badare a ciò che accadeva intorno a loro.

Stavano bene insieme, nessuno dei due mentiva o divagava, non c'erano segreti e la pesantezza che portavano al petto si sollevò.

Quando si divisero decisero di trovarsi ancora, in luoghi sicuri e a intervalli irregolari, per non insospettire quelli dell'organizzazione Alba.

Entrambi ripresero il loro cammino leggeri e rilassati.

 

 

 

 

 

Angolino

Grande notizia! La mia amica Yuri è completamente guarita!!!! <3

Grazie a un esperto, anche se con metodi un po' strani, ha fatto rinsavire la nostra distruggitutto! :D

Come ti senti?

-Mai stata meglio! Mi sento rinata!!!!!

È fantastico! Dimmi ci sono idde che vuoi buttare giù?

-Mmmmmmmh.........

....

-Mmmmmmmh......

Allora?

-Sai dov'è Gaara?

Penso sia in camera sua perchè?

-Bene credo che mi confesserò!

Davvero?!

-Mmmh.......

Allora?

-Sì, credo di sì!

È meravigliosooo!!!!

-Allora io vado eh!

Forza e coraggio!

Bene, scusate me devo andare ad assistere alla scena! Non muovetevi mi raccomando!!!!!!! ;)

Baci baci

   
 
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