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Autore: NekoKya    10/11/2014    6 recensioni
[Storia che precede 'Uzumaki Family']
Sakura Haruno è un promettene ninja medico, ora che regna la pace su Konoha ed il nuovo Hokage veglia sulla città, tutto sembra andare per il meglio. Ma per la nostra sfortunata protagonista non è tutto oro ciò che luccica, infatti dovrà superare diversi ostacoli per capire chi dei suoi vecchi e nuovi amici farà breccia nel suo piccolo cuore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Kiba/Hinata, Naruto/Sakura, Sai/Ino
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Le festività sono arrivate, la vigilia l’ho passata con i miei genitori incluso il pranzo di Natale, ma sono felice di poter passare la serata con te, soprattutto se penso che hai sempre trascorso questo periodo da solo.
Sono le 16 di pomeriggio e sto aiutando mia madre a lavare i piatti.
-Sakura dimmi cosa regalerai al tuo ragazzo?- chiede distrattamente interrompendo il silenzio che si era venuto a creare e passando una spugna sulla superficie liscia di un bicchiere.
Lascio passare un po’ di tempo prima di azzardare la mia risposta -Che tu ci creda o meno ho cucito una sciarpa- rispondo incerta, forse quella cosa non può essere definita sciarpa…
-Oh mio dio- si ferma di colpo poggiando il bicchiere sul lavandino e guardandomi stupita –Tu che fai qualcosa per qualcun’altro? A stento mi aiutavi nelle faccende domestiche qui a casa e ora cuci? Incredibile- mormora facendo uno dei suoi ghigni irritanti.
-Spiritosa- sibilo aprendo il rubinetto e sciacquando un piatto.
-No sul serio, è prodigioso questo tuo nuovo ragazzo- continua senza freni –Ho sempre tifato per Naruto, non che te lo facessi intendere ovviamente, dovevi vederti… sempre a mormorare il nome dell’Uchiha- scuote piano la testa trattenendo una risata –Seriamente cara a un certo punto avrei voluto che la lingua ti cedesse spontaneamente- asserisce facendomi raggelare.
-Disgustoso, come puoi dire una cosa tanto crudele alla tua povera figlia… e unica vorrei precisare- borbotto asciugando un piatto.
-Andiamo, non ti ricordi più?- appoggia delle posate sul bordo del lavandino e si schiarisce la voce -Mamma voglio preparare dei biscotti per Sasuke-kun, mamma puoi stirarmi questa maglietta, la voglio indossare per vedere Sasuke-kun, mamma non mettermi in imbarazzo se durante la spesa incontriamo Sasuke-kun, mamma voglio un reggiseno imbottito… così magari Sasuke-kun mi noterà!- scimmiotta la mia voce.
Prendo fuoco e le pizzico un braccio –L’ultima te la sei inventata!- commento secca.
Ride di gusto e annuisce –È vero ma quando ti accompagnai a comprare l’intimo ti fermasti a fissare insistentemente un reggiseno imbottito… ho solo dato luce hai tuoi pensieri- spiega fiera.
-Ero una ragazzina immatura- sibilo aprendo una mensola e sistemando i bicchieri.
-Certo… nonché piatta come una tavola da surf- mi stuzzica facendomi saltare i nervi mentre mi passa l’asciuga piatti.
SHANNARO!
-Avevo solo 12 anni, mica dovevo portare una terza di reggiseno!- sbotto poggiando le mani sui fianchi.
-È un miracolo che tu ne porti una proprio adesso… quasi non ci speravo- commenta sarcastica.
Digrigno i denti –Guarda che neanche Tsunade-sama aveva seno da piccola!- ribatto soddisfatta.
-Già ma guarda ora- alza gli occhi al cielo –Ino di certo non ne aveva ma ha iniziato presto… invece la figlia degli Hyuga… Hinata no? lei ne ha sempre avuto, si notava sotto quella felpa troppo larga, mi sa che è un fetish perché anche ora ne indossa una, bah- insiste senza darmi pace.
-Tenten non ha molto seno- replico mentre una vena mi pulsa sulla fronte.
-Dici?- prosegue senza troppi complimenti schernendomi –Non eri tu quella che si vergognava a stare nella stessa vasca con le tue amiche? Ho sentito che ne parlavi con Ino- ridacchia chiudendo il rubinetto.
-Forse 3 anni fa, ora è diverso… e comunque senti da che pulpito… le grandi pianure- mormoro alludendo al suo petto.
Stringe una mano a pugno e assottiglia gli occhi –Cosa vorresti dire piccola ingrata? Che è colpa mia se da ragazzina eri una tavola da stiro?- sbotta fulminandomi con lo sguardo.
Ricambio con molto fervore –Proprio così, è come se a concepirmi fossero stati due uomini- sibilo.
-Spiritosa, almeno io non scimmiottavo ininterrottamente il nome di un ragazzo irraggiungibile… “Sasuke-kun, Sasuke-kun gne gne”, una lagna- stringe il bicchiere che ha in mano con troppa foga finendo quasi per romperlo.
-Ah! Ma come osi- sbotto irata.
-D’accordo fermi tutti!- papà si mette in mezzo cercando di placare la nostra lite, come sempre.
-Ma è lei che ha osato darmi dell’uomo- replica a mezza voce.
-Tu mi hai fatto pesare la mia mancanza di seno!- ribatto.
-Basta smettetela! Siate responsabili… Mebuki chiedi scusa a Sakura- ordina serio, ed è raro che lo diventi.
Incredula ma coerente, sbuffa per poi borbottare una scusa appena udibile.
-Ecco bene- dico soddisfatta incrociando le braccia al petto.
-Sakura chiedi scusa a tua madre- mi manda un occhiataccia che mi fa intendere il mio errore.
Prendo un lungo respiro e mi arrendo –Mi dispiace mamma-
Sospira per poi sorride e tirarmi a se in un caldo abbraccio di ricongiungimento.
-Non importa, infondo sono io che ti stavo stuzzicando- ammette divertita.
Ricambio l’abbraccio –Ah almeno lo confessi…- replico scherzosamente.
-Così mi piacete, ecco le mie donne forti- ci abbraccia anche lui stringendoci.
-Papà ha una grande pazienza- dico ridendo.
-Certo, per questo l’ho sposato, mi serviva un compagno paziente con il mio caratterino- mormora dandogli un bacio sulla guancia e facendolo arrossire vistosamente.
-A proposito di uomini pazienti… non dovevi andare dal tuo ragazzo per la cena di Natale?- chiede mio padre lasciandoci andare.
-Ah! Sì giusto…- cerco di finire di sistemare la cucina il più velocemente possibile ma vengo subito fermata da mia madre –Non preoccuparti, ci penso io… piuttosto vai da lui, non dev’essere bello passare il giorno di Natale da solo- mi sorride dandomi una pacca sulla spalla.
Sono stupita e felice allo stesso tempo, faccio un largo sorriso e annuisco –Grazie! Siete i migliori!- do ad entrambi un bacio sulla guancia e mi preparo per uscire.
Sto arrivando Naruto!





Sono davanti a casa tua, una sensazione stranissima mi invade lo stomaco… è come se un gruppo di farfalle si fosse intrufolato e stessero tenendo una gara di volo.
Perché è ovvio no? le farfalle tengono gare di volo…
Mi do due colpi sul viso con i palmi della mano per riprendermi dai miei stupidi pensieri.
Prendo la seconda chiave in mio possesso e apro la porta del tuo appartamento ritrovandomi immersa nel buio più totale.
-Naruto?- chiamo a voce semi alta accendendo la luce.
Mi tolgo le scarpe e poggio la borsa e il cappotto all’ingresso. Inoltrandomi per la sala, con mio grandissimo orrore, finisco per immergere i piedi in quello che io definisco: caos da dopo festa. Il pavimento è pieno di bottiglie di vetro e bicchieri di plastica per non parlare delle confezioni di ramen lasciate a marcire insieme ad altre pietanze per mezzo consumate.
Raggelo e passo oltre non notando segni di vita. Schiaccio involontariamente una strana sostanza verdognola che mi ricorda vagamente una zuppa di piselli, schifata ma ormai sporca mi rassegno e proseguo. Arrivo davanti alla tua stanza e cerco di pensare positivo mentre apro la porta con molta cautela.
La scena che mi si presenta è piuttosto grottesca.
Disteso sul tuo letto ci sei tu, in boxer, avvinghiato a Sai, in boxer pure lui, mentre Rock Lee ti abbraccia per la vita, mi piacerebbe dire in boxer ma no… indossa delle discutibili mutande bianche. Per terra ci sono Shikamaru che dorme sul pancione nudo di Choji e Kiba che sta mordendo la gamba di un Neji ignaro mentre Akamaru gli fa da cuscino. E, sì, indossano tutti solamente i boxer.
Come possono tre persone stare su quel letto? Come può un cane enorme stare nella stanza con tutte quelle persone?
Perché mi faccio ancora domande?
-Sakura…- una voce roca sussurra al mio orecchio facendomi saltare in aria, letteralmente.
-Maniaco!- sbotto girandomi e preparando il pugno che viene però fermato da un Sasuke appena sveglio e dall’aria distrutta.
-Sakura…- continua atono –Che giorno è?- chiede grattandosi la testa e guardandosi in giro.
Rimango allibita per alcuni minuti –È Natale- mormoro.
-Ah bene… che ore sono?- il suo alito è infernale, ma cerco di non farglielo capire.
-Quasi le 17- faccio qualche passo indietro.
Spalanca gli occhi e sbianca di colpo –Cosa?! Così tardi!- il suo sguardo ricade verso il basso per poi tornare a guardarmi e subito chiede –Hai visto i miei vestiti?-
Ci fissiamo in silenzio per alcuni minuti, io allibita, lui rilassato.
I miei occhi subito si spostano dal suo viso pallido al suo torace diafano fino ad arrivare sotto il ventre piatto e li si bloccano sostando su qualcosa che non avrei dovuto vedere.
Solo ora mi rendo conto della sua nudità.
Mi copro gli occhi con le mani mentre la mia faccia prende fuoco –No-non lo s-so- balbetto in evidente difficoltà.
La cosa non sembra averlo turbato, come se fosse un nudista convinto o semplicemente sa di avere un bel corpo e quindi… se così si può dire.
Si sposta e perlustra la stanza finché non li trova per terra a pochi passi da Akamaru.
Mentre si riveste cerco di capire come mai sono tutti li.
-Ah beh- sembra che mi abbia letto nel pensiero –Abbiamo deciso che avremmo passato il Natale con Naruto, così che non rimanesse da solo… sia lui che io diciamo- spiega sorpassandomi e andando in bagno.
-È una cosa carina- commento abbozzando un sorriso.
Hai proprio dei bravi amici.
-Già ma puoi immaginarti che casino per Neji, la sua famiglia non è stata molto contenta- dice mentre fa qualche gargarismo con un collutorio dalla data discutibile.
-Capisco- sono disposti proprio a tutto… sono contenta.
-Io devo andare, ci pensi tu a svegliarli?- chiede mentre si sistema velocemente i capelli.
-Certo… appuntamento galante con Midori?- lo stuzzico scherzando.
-Tsk, non sono affari tuoi- si ferma un attimo e girandosi leggermente sussurra –Comunque… buon Natale- per poi andarsene.
-Anche a te- sorrido mentre sento la porta chiudersi.
La mia attenzione torna sull’allegra combriccola. Noto con orrore che ti stai strusciando su Sai e mentre lo fai, con intenzioni chiaramente lascive, mormori un –Sakura-chan…- perdendo metri di saliva dalla bocca.
Il poverino apre piano gli occhi imbattendosi nella tua chioma bionda e li richiude subito ricambiando la stretta e accarezzandoti la schiena, mormorando –Ino...- mentre la sua mano finisce sul tuo sedere.
Questo sembra incoraggiarti perché subito sposti una mano sul suo petto, palpandolo con insistenza.
Dal canto suo pure lui ti tocca il fondo schiena con molta passione.
Intanto Lee ti sta letteralmente slinguando la schiena, e non voglio sapere a cosa pensa.
-Sakura-san…- bisbiglia.
Appunto…
Quanto vorrei avere una telecamera…
Tornando a voi… state per fare qualcosa di cui potreste seriamente pentirvi, le vostre labbra sono a pochi centimetri l’una dall’altra e mi sento in dovere di agire.
-SVEGLIA!- urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Tu e Sai spalancate gli occhi all’unisono, fissandovi scioccati.
Appena realizzate cosa sta accadendo, vi separate urlando mentre Rock Lee viene scaraventato contro il muro.
-Sai! Cosa cazzo stavi cercando di fare?! Maniaco’ttebayo!- sbotti rabbrividendo.
-Naruto-kun sei tu che tentavi di spacciarti per Ino, ma dalla poca rotondità del tuo sedere avrei dovuto capirlo- commenta alzandosi in piedi.
-Beh anche tu ti spacciavi per Sakura-chan! E anche fin troppo bene…- osservi muovendo ancora la mano, come se stessi palpando… le grandi… pianure…
-SHANNARO!- sbotto mentre tre vene pulsano sulla mia fronte ampia –BAKA NARUTO!- corro verso di te e ti do un pugno talmente forte da farti girare su te stesso prima di colpire il muro.
-Che seccatura…- commenta Shikamaru sbadigliando sonoramente.
-Ma che ore sono?- si unisce Choji mentre il suo stomaco inizia a brontolare sonoramente.
-Sa-Sakura-chan!- biascichi contro la parete.
-IDIOTA COME OSI DARMI DELL’ASSE DA STIRO!- continuo in preda all’ira mentre ti prendo per le spalle e inizio a scuoterti violentemente.
-Sa-ku-ra-chan no-non vol-ev-o- tenti di spiegarti senza successo, non ho intenzione di fermarmi.
-Cosa stai cercando di fare?!- Neji si alza in piedi scuotendo violentemente la gamba e Kiba che lascia subito la presa.
-Che schifo- commenta pulendosi la bocca con il braccio.
-Questo dovrei dirlo io cane schifoso- replica mandandogli un occhiataccia.
-Possiamo metterci una pietra sopra, ciò chiamarmi cane, mica sei mio fratello- ribatte debolmente grattandosi la testa.
-No, devi lasciare in pace Hinata-sama!- sentenzia non ammettendo repliche.
-Bene, conviverò con questo fatto- fa spallucce.
-Cosa vorrebbe dire “conviverò”? Credi davvero che Hinata-sama voglia un cane come te?! Non lo permetterò!- si lancia letteralmente addosso a Kiba e iniziano a picchiarsi senza preoccuparsi di ciò che incontrano nel loro cammino.
Ti lascio andare e incrocio le braccia al petto, alquanto seccata.
Rock Lee riprende conoscenza e si alza fronteggiandomi, appena realizza che sono davanti a lui strabuzza gli occhi per poi sorridere come un ebete –Sakura-san…- li richiude e si avvicina pericolosamente al mio viso con le labbra protese verso le mie.
Rabbrividisco e cerco di reagire, ma prima che possa fare qualsiasi cosa ti alzi di scatto e gli dai un pugno in testa.
Rimango in silenzio a fissarti per alcuni minuti, dispiaciuta per Lee ma soprattutto stranamente contenta di un gesto di gelosia.
Ti giri a fissarmi e mi sorridi, sperando di ricevere il mio perdono. Ingenuo… subito volto il viso indignata.
-Sakura-chan- sospiri per nulla contento.
-Ragazzi io dovrei andare- Sai ci riporta alla realtà, si è rivestito velocemente e sosta davanti alla porta della camera –Buon Natale comunque- sorride per poi lasciare la stanza. -Anche a te- replichiamo debolmente.
-Sakura?- Kiba mi squadra confuso per poi prendere Neji per le spalle e spostarlo davanti a lui, come a coprire il fatto che è solo in mutande.
-Sakura-san!- Rock Lee arrossisce vistosamente, mentre si massaggia la testa dolorante, ma non tenta di coprirsi, anzi, inizia a fare pose strane che credo vogliano evidenziare la sua massa muscolare.
Shikamaru e Choji non dicono niente, rimangono basiti ad osservare la triste scena di Lee.
Scuoti piano la testa e gli posi una mano sulla spalla, fermando il suo spettacolo –Amico, ti rendi conto che stai cercando di sedurre la mia ragazza davanti a me’ttebayo?- chiedi sorridendo.
-Scusa Naruto-kun è più forte di me…- asserisce –Però solo un uomo in grado di farla impazzire con il suo corpo può essere degno di lei!- dice in tono di sfida fissandoti serio.
Annuisci piano –Capisco…- ricambi lo sguardo e indietreggi di alcuni passi.
Perché sento che finirà male?
-Allora fammi vedere quanto puoi essere uomo!- esclami dando il via a una scena ancora più triste. Iniziate a mettervi in diverse pose a caso, probabilmente la maggior parte non sono nemmeno pose da culturista.
-Ragazzi andiamo…- Shikamaru sospira mentre prende i suoi vestiti e scompare oltre la porta del bagno.
-Per favore… cosa dovrebbe essere?- chiede Kiba posando le mani sui fianchi e facendo una smorfia di disappunto.
Neji è completamente paralizzato.
-Naruto hai qualcosa da mangiare?- chiede Choji mentre si massaggia la pancia.
-Solo il necessario per la cena amico, mi sa che devi cercare altrove- rispondi senza fermarti un attimo.
-Bene- prende i suoi indumenti e aspetta che Shikamaru esca dal bagno.
-Basta- sibilo senza però riuscire a fermarvi.
-Non siete abbastanza selvaggi per fare delle vere mosse da duro!- continua Kiba mettendosi in mezzo a loro e contraendo i bicipiti sotto il vostro sguardo stupito.
-Questa posa è stupenda!- esclama Lee con gli occhi lucidi.
-Non ho mai provato una tecnica simile- rifletti ad alta voce –Non mi farò sconfiggere da te!- ribatti puntando un dito contro Kiba.
-Battermi?- chiede confuso.
-Questa è una gara per Sakura-chan, schifoso- sbotti aggrottando la fronte –Non volevi Hinata?!-
Neji si ridesta e corre verso Kiba prendendolo per le spalle –Cosa?! Vuoi tradire Hinata-sama?!-
-Cos… NO! Non avevo capito che era per Sakura!- cerca di spiegare invano, ormai l’hanno sotterrato.
Sospiro e mi rimbocco le maniche.
-Muori cane maledetto!-
Scrocchio le dita.
-Non osare toccare Sakura-chan!-
Chiudo la mano a pugno.
-Sakura-san non ha bisogno di altri spasimanti!-
Mi avvicino piano…
-Io non volevo!-
Prendo la mira e do un pugno in testa a tutti e tre, salvo Kiba.
-Sakura… mi ha picchiato- osserva Neji stizzito toccandosi la testa –Sakura picchia solo gli idioti…- sbianca di colpo iniziando a deprimersi.
-Sakura-chan perché?!- piagnucoli avvinghiandoti alla mia vita –Perché non mi apprezzi’ttebayo- mi squadri.
-Cosa? non ho mai detto di non apprezzarti- commento basita.
-Sakura-san immagino significhi che ha vinto Kiba- osserva Lee amareggiato.
Cerco di trattenermi dal picchiarlo di nuovo –No, non ha vinto nessuno, era una gara stupida- concludo soddisfatta.
-Sakura-chan potresti dire a questi signori di lasciare l’appartamento’ttebayo?- chiedi nascondendo il viso nel mio pullover rosso.
-Perché non tu- cerco di capire come mai inizi a farmi domande stupide.
-Perché sei più autoritaria di me- replichi semplicemente.
Alzo gli occhi al cielo e aspetto che Choji e Shikamaru ritornino in stanza, non attendo molto.
-Avete lasciato un casino in sala da pranzo alias cucina- sbuffo –Potreste rimettere in ordine?- chiedo incerta.
Rock Lee si mette subito sull’attenti –Certamente, sarò così veloce che non farai in tempo a dire…- sparisce oltre la porta senza lasciarci il tempo di comprende la fine della frase.
-Io vorrei sapere una cosa, perché finisce sempre così quando appare una donna?- domanda Shikamaru trattenendo uno sbadiglio –L’ho sempre detto che sono solo seccature-
-Se ti sentisse Temari- borbotta Choji ridendo.
-Non è colpa mia, io ho un appuntamento con lui- ribatto sospirando.
-Capisco, allora forse è meglio aiutare Lee a…- non riesce a finire la frase che il soggetto in questione torna tutto pimpante con un sacco pieno di rifiuti.
-Impressionante- commento sorridendo –Bravissimo!- mi trattengo dall’applaudire ma devo dire che è stato davvero veloce.
-Grazie Sakura-san- sorride raggiante mentre intravedo uno strano luccichio nei suoi occhi scuri –Questo e altro per te-
Ti schiarisci la voce –Amico forse dovresti anche cambiarti- osservi sarcastico.
-Anche tu sei in mutande!- replica arrossendo e cercando subito la sua tuta verde.
-Ma io prevedo il futuro’ttebayo- commenti in tono malizioso –Perché vestirmi se tanto poi…- noti il mio sguardo omicida e deglutisci piano –Scherzavo, mi vesto anch’io-
Esco dalla stanza e aspetto che siate tutti pronti.
-Allora noi andiamo- dice Kiba entrando nella sala con gli altri al seguito –Grazie Naruto per la bella serata- ti da una pacca sulla spalla –Divertiti-
-Grazie a voi ragazzi- rispondi sorridendo –È stata una vigilia magnifica…-
Non riesco a fare a meno di sorridere mentre il gruppo esce dalla porta d’entrata –Buon Natale- mormoro salutandoli.
Chiudi la porta e ti stiracchi per bene prima di voltarti e appoggiarti contro il legno freddo di essa –Dunque Sakura-chan, eccoci qui- fai un largo sorriso che ricambio.
-Già...- sussurro avvicinandomi piano e portando le braccia dietro il tuo collo –Siamo già arrivati a Natale-
Mi cingi la vita –Sorprendentemente sì- constati allegramente –Allora non mi resta che augurarti un buon Natale’ttebayo- avvicini piano il viso al mio.
-Anche a te- soffio sulle tue labbra prima che si scontrino con le mie.
È come se per tutto il tempo non aspettassi che questo momento e la cosa mi fa arrossire parecchio, sono davvero così irrecuperabile?
Un pensiero fastidioso mi fa cambiare subito umore e mi scosto di poco lasciandoti sorpreso.
-Sakura-chan?- chiedi infastidito dalla mia interruzione.
-Non senti niente?- replico assottigliando gli occhi e guardandoti male.
Ricambi lo sguardo con un’espressione confusa e scuoti piano la testa.
Cerco di trattenermi dal picchiarti e mi stringo più forte a te –Davvero?- sibilo.
Deglutisci piano –Non capisco-
Mi allontano di qualche passo sciogliendo l’abbraccio e incrocio le braccia al petto –Capisco-
-Andiamo Sakura-chan, dimmi cosa c’è che non va?- cerchi di sorridere e mi posi una mano sulla spalla.
In tutta risposta ti mando un’occhiataccia –Oh nulla sai… stavo solo pensando a quello che hai detto a Sai poco fa- borbotto contrariata al solo ricordo.
-Cioè?- ti gratti la testa in evidente agitazione.
Faccio un lungo sospiro e ti punto un dito al petto mentre pronuncio con astio –Del fatto che mi “imitasse” molto bene… con il suo petto-
Il tuo sorriso si inclina e tenti di nascondere lo stato d’ansia che stai provando al ricordo di quel dettaglio così terribilmente importante.
-Io non volevo dire che tu non hai le te… cioè tu sei bellissima così come sei, se avessi davanti due meloni sarebbero solo un peso no? mi pare di avertelo già spiegato’ttebayo!(vedi la scenetta con Tsunade in… non ricordo la puntata xD Nda)- incroci le braccia al petto.
-Ma io… io ho…- mi mordo il labbro inferiore con foga –Io ho superato la prima da un paio d’anni…- sussurro cercando di convincermi più che di provare l’evidenza.
Annuisci –Ma certo non preoccuparti- ora mi posi entrambe le mani sulle spalle –Lo so benissimo è solo che in quel momento avevo in mente la Sakura-chan di qualche anno fa, non chiedermi perché- provi a rassicurarmi.
Porto il mio sguardo da te al mio seno –Forse mi preferivi prima?- chiedo mettendo il broncio –Forse non si vedono? Lo so che non si vedono…- inizio a farmi le solite seghe mentali che mi porto dietro da quando avevo 12 anni…
-N… no ma che dici! Anche così stai molto bene! Anzi sai cosa? mi sembri anche dimagrita, sei una favola- mi dai un bacio sulla guancia, ignaro del pasticcio in cui ti sei appena ficcato.
Mi volto verso di te e ti fisso incredula –Perché prima ero grassa?- sibilo.
Sbianchi di colpo e, cosciente del peggioramento radicale della situazione, scuoti violentemente la testa –No che dici? Prima eri troppo esile’ttebayo!-
Continuo a fissarti allibita –Vuoi dire che ora sono grassa?-
Cade un pesante silenzio in cui tu sei paralizzato e io ti fisso come un allucinata.
Abbassi la testa e inizi a piagnucolare –Sakura-chan non usare questa violenza psicologica su di me, non sono pronto per affrontare quest’argomento’ttebayo-
Sospiro e cerco di trattenermi –Allora dimmi cosa c’è che non va in me?!- sbotto incrociando le braccia al petto.
-Nulla! Nulla non va in te!- ti riprendi in fretta –Hai messo su un po’ di ciccia è vero- mi volto di scatto con sguardo omicida –MA, sui punti giusti…- ti salvi.
-Davvero?- chiedo tornando di buon umore –Dove?-
Noto che il tuo sorriso fatica a rimanere stabile, ma non demordi e mi assecondi.
-Qui- mi posi le mani sui fianchi –Qui…- le sposti sulle cosce –Ovviamente sul petto- fortunatamente non sposti le mani li –E dulcis in fundo…-
Non faccio in tempo a preoccuparmi che mi stai tastando il sedere –Questo è sempre stato perfetto’ttebayo- una vena inizia a pulsarmi sulla fronte e prima ancora che finisci l’elenco ti ritrovi steso a terra con la testa dolorante.
-Perché?!- piagnucoli massaggiandotela.
-Ti sembrano cose da dire alla tua ragazza?! Si più romantico BAKA!- sbuffo e ti aiuto a rialzarti.
-Ma è un complimento- sospiri.
-Anche tu sei ingrassato- ribatto prendendo il tuo regalo e posandolo sotto a un mini alberello che hai decorato un po’ a casaccio.
-Dove?- chiedi stupito.
Mi avvicino, ti alzo la maglietta nera e… cerco disperatamente un punto da poter toccare dove risieda un po’ di ciccia, invano –Ma perché hai un fisico maledettamente scolpito con tutto il ramen che ti mangi?!- sbotto tirandoti giù la maglia –Ti odio-
-Ho le guance paffute- tenti di rimediare.
-Non è vero- sospiro.
-Ho le maniglie dell’amore!- riprovi.
-Ti prego risparmiami- sbuffo.
-Se ti fa stare meglio metterò su qualche chilo’ttebayo!- esulti sorridendomi.
Trattengo una risata e scuoto piano la testa –Ma che dici, stavo solo scherzando… vai benissimo così- ti do un buffetto sulla guancia.
-A proposito di ingrassare…- tiro fuori dalla borsa un pacchetto –Ho fatto i biscotti- te lo porgo. L’afferri subito e senza darmi il tempo di fiatare, lo apri –Grazie Sakura-chan, sembrano…- li guardi per un attimo, cercando un aggettivo adatto –Sembrano… originali’ttebayo- osservi sorridendo a fatica.
Ammetto che mi sono usciti un po’ bruciacchiati e che probabilmente hanno più l’aspetto di un opera d’arte degna di Picasso più che degli orsetti sorridenti… ma ci ho messo tanto amore nel prepararli, magari è solo l’aspetto ad essere sbagliato.
-Beh… perché non ne provi uno?- dico timidamente giocherellando con una ciocca di capelli.
Mi fissi per un attimo arrossendo di rimando, probabilmente per il mio atteggiamento docile, e ne prendi uno con titubanza –Bene allora…- lo avvicini lentamente alla bocca, facendomi salire l’ansia, e lo mangi in un sol boccone.
Inizi a masticare piano e più assapori il mio duro lavoro, più il tuo viso cambia colore.
SHANNARO!
-È buonissimo Sakura-chan- menti spudoratamente a mezza voce mentre le tue labbra si sono gonfiate.
-Oddio perché stai diventando rosso?!- ne afferro uno e cerco di mangiarlo ma mi blocchi prendendomi il polso –No, credimi… è meglio rimanere nel dubbio- mormori con la poca voce rimasta.
Ti ignoro e me lo ficco in bocca, subito un forte aroma di cioccolato si sprigiona e in breve tempo le mie papille gustative vanno in estasi, ma la sensazione dura poco, improvvisamente il gusto si trasforma in un qualcosa di amarognolo ed estremamente piccante e la mia lingua prende fuoco, come del resto le mie labbra.
Mi giro lentamente verso di te, che capisci subito la mia muta domanda –Stavolta ho la scorta di bottiglie d’acqua… dopo l’ultima volta mi sono preparato al peggio- subito ci fiondiamo in cucina a placare l’inferno provocato da un errore grossolano, invece dello zucchero ho messo il peperoncino, come ci sono riuscita? Non ne ho idea.
Dopo aver consumato un’intera bottiglia d’acqua, insieme alla tua più che voluta collaborazione, mi sento decisamente meglio.
Afferro il pacco dalle tue mani e lo getto nella spazzatura –Mi dispiace tanto- sussurro sfregandomi la bocca ormai rossa e gonfia.
-Tranquilla- replichi trattenendo una grassa risata nel vedere come mi sono conciata.
-Guarda che anche tu sei orribile- sbuffo cercando di rimanere seria.
-Sei bellissima anche così- dici a fatica tra le risate mentre due lacrime ti scendono lentamente sulle guance arrossate.
-Tsk baka- mi porto una mano sugli occhi e mi unisco a te.
Ti volti per cercare di fermare le risate, ma alla vista del tuo riflesso in una pozza d’acqua venutasi a creare per colpa della nostra urgenza riprendi senza sosta, tenendoti la pancia con le mani.
-Smettila di ridere per pietà- ti supplico con le lacrime agli occhi, aggrappandomi al frigo per non collassare.
-Non ci riesco, mi fa male la pancia!- sbotti cadendo letteralmente a terra.
-Non riesco a fermarmi- piagnucolo ridendo ancora di più alla vista della tua caduta.
-Aiuto’ttebayo- ti copri la faccia con le mani –Basta… basta…- pian piano ti calmi e ti rialzi fiancheggiandomi –Su finiscila- mi premi una mano sulla bocca –Non voglio morire dalle troppe risate- sentenzi.
-Aunga a ia- biascico sul tuo palmo.
-Che?- mi liberi.
-Allunga la vita in genere… mica l’accorcia- osservo sorridendo.
-In questo caso stava per uccidermi- borbotti.
Ti do un altro buffetto sulla guancia e scuoto piano la testa –Beh sarà meglio preparare la cena…-
-Ci penso io!- mi prendi per le spalle e mi fai uscire dalla cucina –È una sorpresa’ttebayo- mi fai l’occhiolino per poi intimarmi di andare a occupare il mio tempo altrove.
-Bene allora…- dico piacevolmente stupita –Aspetterò- mi siedo sul piccolo divano e prendo una rivista iniziando a sfogliarla distrattamente.
Mentre leggicchio qualche articolo di gossip dalla rivista scivola fuori una foto, il che mi incuriosisce parecchio, l’afferro e noto che si tratta della mia foto… quella particolarmente sconcia. Arrossisco vistosamente e la infilo nuovamente tra le pagine della rivista, chiedendomi come mai con tutti i posti possibili tu l’abbia infilata proprio qui.
Mi immergo nella lettura di un articolo che parla di come trascorrere la vigilia di Natale con il proprio partner, cosa che avrei dovuto fare anch’io se non fosse che ho deciso di invertire il giorno delle coppiette*.
Non mi accorgo che mi stai chiamando, troppo presa a leggere un altro articolo.
-Sakura-chan… avrei finito- soffi dentro il mio orecchio facendomi rabbrividire.
-Bene!- salto su come una molla lasciando la rivista sul divano.
Noto con stupore che hai già apparecchiato il tavolo, che sosta a pochi passi dal divano… ma non me ne sono proprio accorta!
-Hai fatto le cose in grande- dico alludendo all’enorme candela rossa posta nel centro tavola e alle due coppe di champagne davanti ai piatti di nikujaga**.
-Questo è altro per te- rispondi prendendomi una mano e posandovi un leggero bacio sul palmo prima di farmi sedere nel kotatsu***.
-Come sei galante stasera- commento arrossendo vistosamente.
-Devo recuperare vista la partenza pessima- dici sedendoti davanti a me e sorridendomi.
-Stai andando bene- sorrido di rimando –per ora- ti faccio la linguaccia.
-Sakura-chan- fai una specie di smorfia.
-Scherzavo… allora, vediamo come te la cavi in cucina- dico apprendo le bacchette.
-No, prima proporrei un brindisi- mi fermi subito lasciandomi di stucco, dove sono finite le mie buone maniere? Che imbarazzo…
-C-certo scusami- mi sposto una ciocca di capelli dal viso e prendo la coppa di champagne alzandola verso il tuo bicchiere.
-A cosa brindiamo?- chiedo mentre le superfici di vetro si incontrano in un leggero tintinnio.
-A noi due- esulti –Alla fortuna di averti conquistata e…- allontani piano la coppa –Al nostro primo Natale insieme- mormori.
-Al primo di molti altri- aggiungo dolcemente prima di berne un po’.
Dal canto tuo lo bevi tutto d’un fiato e appoggi con forza il bicchiere sul tavolo –Grazie Sakura-chan- mi afferri le mani fra le tue –Non sai quanto sono felice in questo momento’ttebayo- mi fissi intensamente mentre i tuoi occhi sono belli e luminosi.
-Credo di saperlo invece, perché sento la stessa cosa- replico ricambiando lo sguardo e arrossendo vistosamente.
Il tuo stomaco inizia a brontolare ma non accenni a lasciarmi.
-Forse è meglio iniziare a mangiare- dico interrompendo il silenzio venutosi a creare.
-Già… ma ho ancora paura di svegliarmi da un sogno- mormori abbassando lo sguardo –Non sono sicuro di riuscire a incassare il colpo- sospiri.
Ritraggo le mani e ti fisso dolcemente –Non lo è affatto- sorrido –Lo sai benissimo-
Torni a guardarmi incerto –Dici?-
Annuisco –Certo… altrimenti non sentiresti questo- senza rifletterci ti do un calcio alla cieca sotto il kotatsu.
Ti pieghi subito dal dolore –Sakura-chan… non… di nuovo…te…ba..- digrigni i denti e capisco che ho colpito un punto alquanto sensibile.
Porto le mani alla bocca –Oddio scusami… non volevo- biascico.
-Va… va bene, non è decisamente un sogno- alzi il pollice e fai un finto sorriso.
-Sono felice che tu te ne renda conto- osservo divertita e dispiaciuta allo stesso tempo.
-Avrei preferito in un altro modo ma… infondo si tratta di te- commenti ricomponendoti.
-Cosa vorresti dire?- ti squadro posando le mani sui fianchi.
-Be-bene mangiamo!- mi ignori e apri le bacchette –Itadakimasu!- senza aspettarmi ti fiondi sul piatto.
-Itadakimasu…- sospiro e inizio a mangiare anch’io.
-Com’è?- chiedi con la bocca piena di carne, mentre la risucchi in un verso abbastanza grottesco sotto il mio sguardo divertito.
-Stavolta è uscito bene, bravo- rispondo gentilmente prendendo il tovagliolo e pulendoti la bocca piena di salsa.
-Grazie- arrossisci al mio gesto premuroso.
Mentre consumiamo la cena rimaniamo in silenzi, scherzando di tanto in tanto.
-Sono soddisfatto del mio operato, ho cucinato questo piatto per più di due settimane… giusto per non deluderti’ttebayo- asserisci posando le bacchette nella ciotola.
-Davvero?- chiedo stupita –Sei davvero incredibile…- mi sporgo piano verso di te e ti do un bacio pericolosamente vicino alla bocca –Grazie- sussurro prima di tornare al mio posto.
-Se questa è la tua gratitudine dovrei cucinare più spesso’ttebayo!- esclami gongolando.
-Baka- sorrido imbarazzata.
Sparecchiamo e laviamo i piatti insieme per poi sederci sul tappeto davanti all’alberello di Natale.
-Sei stata brava quest’anno?- chiedi posandomi un braccio sulle spalle e tirandomi a te.
-Io sono sempre brava!- esclamo appoggiando la testa sul tuo petto.
-Mmmh davvero…- sussurri stuzzicandomi mentre giochi con una mia ciocca di capelli.
-Certo, Hotei-osho**** mi ha sicuramente portato i regali anche quest’anno- ti faccio la linguaccia.
-Certo certo- mi dai un bacio sulla fronte –Chissà cosa ti ha portato-
-Tu cosa pensi?- chiedo ingenuamente alzando il viso verso il tuo.
-Sicuramente qualcosa ti ha già donato… un bel giovane perdutamente innamorato di te- rispondi senza vergogna.
-Davvero? dove?- ti prendo in giro mentre metti il broncio.
-Avresti preferito un ragazzo che non ti calcola? Uno che dal nulla ti dice “mettiamoci insieme” ma in realtà non ti ha mai voluta davvero’ttebayo?- chiedi sinceramente offeso.
-Riferimenti a fatti e persone non sono del tutto casuali vero?- chiedo divertita accarezzandoti una guancia.
-Uno con cui avrai un figlio depresso e una vita monotona e solitaria- continui insistente.
-Oh ma quanto sei tenero… baka- replico senza perdere il sorriso.
-Uno che ti lascerà mentre tu resterai a casa a fare l’allegra casalinga frùfrù (No, non è un riferimento casuale xD Nda)- borbotti facendo una smorfia.
-Lo so bene- dico con calma –Sono felice di avere invece un allegro baka innamorato che non mi fa mancare niente- mormoro facendoti voltare verso di me.
-E tu sei felice di avere una pazza violenta come fidanzata?- chiedo dolcemente.
Arrossisci lievemente e torni a sorridermi –Mi piacciono le ragazze che hanno carattere- sussurri avvicinandoti piano al mio viso –Che sono forti e coraggiose ma allo stesso tempo nascondono un’infinita dolcezza che difficilmente mostrano- prosegui mentre le mie guance si tingono nuovamente di rosso –E quando riesci a vederla capisci all’istante di aver trovato un tesoro dal quale difficilmente riusciresti mai a separarti- concludi a pochi centimetri dalle mie labbra, prima che si scontrino in un bacio più intenso, più passionale ma allo stesso tempo dolce e delicato, che mi fa battere forte il cuore e che mi svuota la mente da ogni pensiero se non quello dei sentimenti che da tempo provo per te.
Restiamo così per un po’ di tempo prima di sciogliere quello scambio di tenerezza.
-Ti amo- sussurro senza imbarazzo mentre i miei occhi incontrano i tuoi, che brillano di una forte passione –Anch’io- rispondi catturando nuovamente le mie labbra, facendomi nuovamente perdere il senso del tempo.
-Aspetta…- ti fermo e prendo il pacchetto da sotto l’albero –Buon Natale- te lo porgo.
Lo prendi ringraziandomi ed esitando un attimo.
Sospiro –Non sono altri biscotti…- ti rassicuro.
-Bene- trattieni una risata e lo scarti velocemente, rivelando la sciarpa arancione al suo interno, con ricamato sul fondo il simbolo del tuo clan.
-Grazie Sakura-chan, è bellissima’ttebayo!- esulti abbracciandomi.
-Sono contenta che ti piaccia, mi ha aiutata Hinata- rispondo ricambiando l’abbraccio.
-Allora devo ringraziarla per il sostegno- mi dai un bacio sulla fronte.
Gongolo felice che la mia sottospecie di sciarpa ti piaccia e non mi accorgo subito che hai nascosto qualcosa dietro la schiena.
-Chiudi gli occhi- sussurri piano.
Obbedisco e sento la tua mano sulla fronte che mi scosta piano la frangia ormai troppo lunga per poi fermarla sul lato destro con quella che suppongo sia una molletta.
-Ora puoi aprirli- mormori allontanandoti.
Li riapro e stranamente quella che mi appare davanti non è la tua immagine, ma bensì uno specchietto che riflette la mia. La spilla che mi hai regalato è argentata a forma di fiore di loto e risplende sotto la luce soffusa della candela poggiata sul kotatsu alle nostre spalle.
Subito le mie gote si tingono di rosso mentre sposti lo specchio e mi sorridi dolcemente.
-Sei bellissima’ttebayo- osservi accarezzandomi una guancia.
Porto la mano sulla tua e sorrido di rimando –Grazie, è meravigliosa- mormoro.
-Proprio come te- rispondi rimanendo imbambolato a fissarmi e mettendo in evidente imbarazzo.
-Smettila di dire certe cose… baka- borbotto vergognandomi e spingendoti via.
-Sakura-chan…- replichi infastidito dalla mia timidezza.
Prendo la sciarpa e te l’avvolgo intorno al collo spingendola con troppa forza verso di me, finendo per farti cadere sopra la mia figura, sdraiati a terra.
-Se dici cose troppo imbarazzanti finirai per farmi assomigliare a un pomodoro… Sai la nostra relazione mi piace proprio perché sappiamo comunicare i nostri sentimenti senza bisogno di esprimerli apertamente, è sempre stato così- soffio sulle tue labbra, a pochi centimetri dalle mie.
-Anche quando non stavamo insieme, bastava uno sguardo per capirci… bastava un gesto per risponderci… le parole non contavano perché eravamo in sintonia- chiudo gli occhi e sorrido nostalgica –Tu forse non l’hai ancora capito, ma tutto ciò che ho fatto, che sono riuscita a fare e che ho portato a termine… è avvenuto in maggioranza grazie a te- sospiro –La mia forza l’ho trovata grazie alla tua, perché sei capace di infondere sicurezza anche alla persona più insicura, felicità a quella più depressa, amore a quella più fredda- li riapro finendo per perdermi nelle tue iridi cerulee che mi guardano come ammagliate mentre continuano a brillare sotto la luce tenue della candela per mezzo consumata –I tuoi difetti vengono sotterrati dalla moltitudine di pregi che possiedi, anche se credo di essermi innamorata principalmente per i primi… anche se ho subito riconosciuto i secondi- porto le mani fra i tuoi capelli ribelli, intrecciando le dita tra le ciocche chiare –Forse sto divagando, è proprio vero che chi si innamora si ubriaca a tal punto da vaneggiare- osservo imbarazzata senza però distogliere lo sguardo.
-Non stai vaneggiando, mi stai solo facendo assomigliare ad un pomodoro- rispondi ironico per poi tornare serio –Non sai quanto ti sia grato Sakura-chan, mi dipingi fin troppo bene… quando invece dovresti dare più credito a te stessa- sorridi.
Esito per un istante prima di azzardare a chiederti –Con tutte le ragazze che ci sono a questo mondo… perché hai sempre e solo amato me?-
Mi fissi stupito per un attimo prima di rispondermi –Davvero me lo stai chiedendo?- ridacchi –Beh, come dire…- rifletti -Ti amo perché ti amo- esclami sotto il mio sguardo insoddisfatto –D’accordo allora… ti amo perché fingi di essere insensibile quando invece sei fragile, perché sei determinata e vuoi aiutare gli altri anche spingendoti oltre i tuoi limiti… mi hai conquistato fin da quando eri piccola, il tuo sorriso mi ha rapito facendomi battere il cuore e da quel momento ho capito che stava nascendo un sentimento profondo che non poteva cambiare facilmente- ti blocchi scuotendo piano la testa –Ma insomma quante volte vorrai farmi dire queste smielate’ttebayo! È imbarazzante…-
Distolgo lo sguardo sentendo gli occhi farsi lucidi.
Mi fissi stranito –Non piangere, dovresti farmi un bel sorriso- mormori posandomi le labbra sulle palpebre chiuse, raccogliendo le poche lacrime sfuggite.
-Lo so, ma tu sei troppo per me- biascico a fatica cercando di frenare l’emozione.
-Non è vero- mi baci la fronte –Tu sei sempre stata troppo per me, eppure eccoci qui’ttebayo-
-Così non mi aiuti- replico debolmente.
-Allora piangi, fai uscire la gioia che provi perché finora hai versato solo lacrime amare… lo so bene, sei sempre stata la più sensibile di tutte le kunoichi- ribatti.
-La più debole vorrai dire- osservo tristemente.
-Piangere non è segno di debolezza, anzi, è qualcosa che non tutti sanno fare… alcuni si tengono dentro i sentimenti e non fa bene, trovo che le tue lacrime siano più che giuste- commenti dolcemente facendomi sentire meglio.
-Grazie…- riapro gli occhi trovandomi un vischio davanti al volto.
-Magari adesso passiamo a sentimenti espressi in modo più fisico?- chiedi malizio sventolandomi davanti il pezzetto di vischio.
-Baka- ridacchio sentendo le lacrime ritirarsi.
-Infondo è quello che vogliamo entrambi…- sussurri nuovamente vicino alle mie labbra.
-Vieni qui baka- dico premendo le labbra sulle tue.
E fu così che passammo un dolce Natale insieme.





*In Giappone solitamente la vigilia di Natale viene passata con la dolce metà per scambiarsi doni e tenerezze (un po’ come il giorno di San Valentino).
**Piatto a base di carne, patate e cipolle stufate. Viene preparato solitamente nei mesi invernali accompagnandolo con una ciotola di riso e zuppa di miso.
***è un tavolino in legno avvolto da una coperta pesante o futon con una fonte di calore all’interno e un ripiano nella parte superiore, che permette di usarlo come un normale tavolino. Il kotatsu viene utilizzato esclusivamente in Giappone, tanto che all’estero è un oggetto praticamente sconosciuto.
****un monaco buddista: versione giapponese di Santa Claus o Babbo Natale.


Angolo dell’autrice
Salve! :D
Eccomi qui con un altro capitolo! Scusate l’attesa ma purtroppo il mio PC era in riparazione (e in esso c’erano alcuni capitoli di altre FF inclusa questa T_T).
Sono finalmente tornata a pubblicare questa mia prima lunghissima storia xD questo capitolo è un po’ smielato spero vi piaccia ^_^
Sappiamo tutti che il manga è finito (-_-‘) se qualcuno vuole parlarmi del suo pensiero sul finale può farlo mandandomi un messaggio :3
Questo per chiedervi gentilmente di non scrivere nulla a riguardo nelle recensioni ^^ non per altro ma perché andremmo fuori tema >_<.
A titolo puramente informativo accetto che la NaruHina, SasuSaku, ChojiKarui, Saino, RockTen, KibaBho (xD chi è? Se lo sapete mi mandereste un messaggio? Perché io non l’ho capita XD) e ShikaTema siano coppie Canon v.v MA QUESTO NON VUOL DIRE CHE SMETTERÒ DI SHIPPARE LA NARUSAKU, per me sarà sempre la coppia migliore (e anche la KibaHina!) scriverò FF anche se il finale non è a mio favore, cercherò immagini su internet e parteciperò ai forum e gruppi su di loro, perché anche se non è andata come volevo loro saranno sempre la coppia che amo di più al mondo (insieme alla KibaHina T_T).
Personalmente l'ho trovato un po' forzato e sensa un vero senso logico, forse un po' troppo Shojoso per uno Shonen, ciò non vuol dire che solo perchè a me non è piaciuto per niente voi non possiate dirmi che lo avete adorato, sia chiaro... accetto anche opinioni positive :) ma secondo me ci son troppi punti interrogativi ^_^
Okay delirio finito v.v
Ringrazio chi recensisce, chi legge senza recensire, che ha inserito questa storia tra le seguite/ricordate e preferite.
GRAZIE INFINITE A TUTTI VOI.
NaruSaku fino alla morte nonostante tutto, al prossimo capitolo e… un grande bacione!
NekoKya :* :3
  
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