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Autore: Lukeys_Smile    10/11/2014    2 recensioni
Tutte le snob erano cadute ai suoi piedi. Non capivo che ci trovassero di così attraente in lui, così spietato e strafottente. Forse erano affette da qualche grave malattia?
- 'Giorno Vicina! Come ce la spassiamo? - mi disse avvicinandosi con uno sguardo beffardo.
Non adoravo quando aveva quell'atteggiamento.
- Cosa vuoi oggi? - sbuffai.
- Niente! Che ti credi? - continuò continuando a avvicinarsi.
- Stammi lontano, microbo! - dissi infastidita.
- Mhm, si vedrà! Sei così...attraente quando sei tormentata - ammise con tono malizioso.
Mi voltai verso di lui e decisi di accelerare il passo....
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- CAPITOLO 29 -

YOU…YOU…!!





 
Sentivo lo stomaco saltare, fare le capriole, e chi più ne voglia ne metta! Nervosa, tesa come una corda di violino, le mani che formicolavano, la paura di sbagliare. Era tutto troppo semplice per gli altri: loro da quanto cantavano? Luke aveva accennato tre anni, pressappoco. Rachel aveva avuto la prima tastiera a cinque anni. Io, oltre ai canti stonati sotto la doccia, da quant’è che cantavo seriamente? Due giorni? Brava, Ilary, brava! In mezzo ad un gruppo di esperti, brava!

Lukey mi aveva di nuovo guardato, per poi portarmi dietro a quel microfono dannato e far segno a Rach di iniziare. La mia ora era giunta. Lo guardai di nuovo negli occhi e mi disse un “vedi che ce la fai” in labiale, per poi restare a osservarmi in viso. Sospirai. Osservai il microfono davanti a me. Accostai le labbra. Le prime parole sgusciarono fuori flebili, persino vibranti per i miei gusti. Lukey continuava a puntarmi dritto in viso, con quell’espressione seria con cui mi guardava nelle prove quando notava che mi stavo arrendendo. Sapeva che ce l’avrei fatta in qualche modo. Il bello era trovarlo quel modo. Gli occhi di Samantha incrociarono i miei. Alzò i pollici per incoraggiarmi. Gli occhi di Luke mi fissavano ancora. Cercai di mettere un po’ più di carisma alle parole. Cominciai ad aumentare, ad aumentare, fino ad eseguire quell’acuto che fino a quel momento usciva debole e storpiato perfettamente. Mi rincuorò incredibilmente. Luke ghignò e se ne andò a bisbigliare qualcosa nell’orecchio di Mikey. Il tutto…senza dare la minima occhiata alla chitarra che stava tranquillamente tenendo tra le mani.

E quel momento passò come niente… Luke e gli altri cominciarono ad accompagnarmi in quello che fino a pochi secondi prima mi sembrava quasi impossibile. Mi soddisfai quel tanto di quello che stavo realizzando che giurai a me stessa che avrei continuato a cantare per tutto il giorno se avessi potuto.

A fine brano, Rach e Ash intonarono You Make Me di Avicii all’improvviso. Non ci volle niente che Sammy si alzò e afferrò il primo microfono che si trovò a portata di mano, cominciando a cantare a squarciagola. Tutti ci unimmo.



Continuammo a cantare fino a notte fonda.
 
 

 
*
 
Beep… Beep…

Aprii le palpebre.

- Vaff… -

Luke allungò il braccio, mettendo a tacere quella stramaledetta sveglia. Mi strinse di più a sé, sbuffando. Mi strofinai gli occhi. Sbuffai. Osservai Lukey, per poi passare una mano tra i suoi capelli disordinati. Sbuffò nuovamente, per poi richiudere gli occhi. Aveva la testa poggiata sul mio petto, mi cingeva la schiena con le braccia. Quella notte ero rimasta a dormire in intimo, forse non avevo avuto voglia di andare a rovistare nell’armadio di Luke. Oramai potevo dire che la stanza che il biondo mi aveva assegnato veniva aperta solamente quando avevo bisogno di consultare il guardaroba.

- Non ho voglia – mugugnò.

Gli baciai i capelli. – Forza – dissi, allontanando gentilmente le sue braccia da me e posando i piedi sul pavimento. Rimase a guardarmi.

Mi alzai e mi stiracchiai, per poi passare una mano tra i capelli.

- Ma tu non potevi dirmi che indossavi completini in pizzo? – mi chiese con voce maliziosa.

Mi squadrai da capo a piedi, per poi voltarmi infuriata verso il biondo. Sentivo le guance scottare. Ghignò, passando lo sguardo lungo tutto il mio corpo. Si morse il labbro.

- Non mi guardare in quel modo – scandii.

Rise appena, per poi sedersi. Stava tramando qualcosa. Indietreggiai, dirigendomi verso la porta. Poggiai la mano sulla maniglia e sorrisi beffarda.

- Ah no, non mi scappi – rise, alzandosi.

Uscii correndo dalla stanza. Ridevo come una pazza. Era un po’ anormale correre per casa alle 6 di mattina, ma oramai per me era tutto imprevedibile. Lukey mi afferrò da dietro. Mi dimenai leggermente.

- E spiegami… come si fa a non guardare un corpo così? – mi bisbigliò nell’orecchio.

- Non… -

Allacciò le mani sul mio ventre e poggiò le labbra sul mio collo. Chiusi gli occhi al contatto. Cominciò a mordicchiarlo dolcemente.

- Luke… -

- Shh… -

Posò le mani sui miei fianchi e mi spinse contro il muro freddo. Presi il suo viso tra le mani.

- Ti amo – sussurrò, fissandomi negli occhi. Sorrisi.

- Anch’io –

Mi baciò per poi stringermi a sé. Ci allontanammo. Mi baciò ancora, per poi andare a vestirsi.



 
 
Luke
Eravamo arrivati nel cortile della scuola. Ilary e Rachel si erano messe a parlare da una parte. Le osservavamo di sottecchi. Non stavamo discutendo di nulla, stavamo semplicemente osservando in giro. E fu quasi come una folata di vento quando Laura Filler mi aveva preso per il colletto della camicia rossa e mi aveva baciato. Inizialmente non avevo nemmeno capito cosa stesse succedendo. La spinsi via da me con tutta la forza che avevo in corpo.

- Tu…! –

Un urlo strozzato catturò la mia attenzione. Ilary mi fissava, gli occhi colmi di lacrime, i pugni serrati. Aveva visto tutto. Rachel, dietro a lei, si copriva la bocca con il palmo della mano. La mora mi si avvicinò.

- Sei sempre stato lo stesso! Sempre il solito puttaniere del cazzo! –

Mi gridò contro infuriata. Tutti i presenti avevano gli occhi puntati su di noi. Laura ghignava.

- Non è come semb… - tentai di difendermi.

- Potevi dirmelo che mi volevi soltanto usare! – mi interruppe. Una lacrima fuggitiva le scappò lungo la guancia.

- No… -

Sentii scottare la guancia. Ilary scoppiò a piangere e corse via, Rachel e Ash dietro di lei.

- Ti lascio, Luke Hemmings! Ti lascio! – gridò tra i singhiozzi.

Non ero riuscito ancora a realizzare che avevo ricevuto un sonoro schiaffo in pieno viso, che quelle parole mi investirono senza pietà. Avevo sentito qualcosa spegnersi dentro di me, non sapevo cosa fosse. Mi sono sentito terribilmente vuoto all’improvviso. Non ragionavo, nonostante tentai inutilmente di farlo.

- E dai! Non ti saresti mai divertito con quella sgualdrina! – rise quel diavolo dai capelli blu, prendendomi nuovamente per la camicia.

La spinsi via. Cadde a terra.

Le rivolsi un’occhiata di fuoco, per poi prendere a seguire ciò che per colpa di quel diavolo avevo perso.



 
 
 
SPAZIO AUTRICE
Sì, sono vivaaa!!!!!! Sono tornata finalmente!!! Non uccidetemi!!!

Che dire di questo capitolo? Da un momento di pura felicità, ecco che arriva Laura Filler che rovina come sempre la festa!

Che succederà? I Lukary riusciranno a risolvere tutto??

Credo che la storia sia quasi arrivata al termine... Pochi capitoli e potrò pure schiacciare il bottone per "completa". Ringrazio tutte coloro che hanno seguito la storia fino a questo punto e l'hanno apprezzata!!


Al prossimo capitolo!!! Spero di non farvi aspettare così tanto!!! ;)
 
 
  
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