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Autore: ellin    10/11/2014    1 recensioni
-Dal prologo.
Tutti vorrebbero poter dire che quello era un mondo normale ma, sfortunatamente, non lo era affatto.
Generazioni di maghi e semidei si erano uniti tra loro, e adesso tutto era così surreale da far paura.
Paura a tutti tranne che ad una persona.
Sempre lui, il presidente, il quale approfittava di questa stranezza, promuovendo i suoi giochi della fame e spolverando via migliaia di vite.
Felici ottantasettesimi Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore.
- Hunger games, Harry Potter, Shadowhunters, Percy Jackson e gli dei dell'olimpo.
- Everlark/Peenis, Dramione, Clace e Percabeth.
SOSPESA PER PROBLEMI SCOLASTICI
Spero di tornare presto, mi dispiace!
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Altri tributi, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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* Buonsera...
Ho notato che a qualcuno il capitolo precendente ha fatto davvero schifo.
Le visite sono tipo sprofondate negli Inferi HAHAHAHA Beh mi dispiace tanto :(
Comunque sia, ringrazio chi è rimasto e chi mi sopporta ancora anche se dopo soli 4 capitoli HAHAHAHA
Non ho niente da dire quindi, buona lettura!

Ah, recensite se vi va.
 


 

Annabeth.

L'acqua trasportò i tributi dentro quello spacco che si era creato nella terra.
Come era possibile?
Annabeth guardò Jace che a suo modo era troppo impegnato a guardarsi le scarpe.
Tecnicamente tutti stavano fissando Jace.
Lentamente la ragazza richiamò Percy che teneva sul palmo della mano una specie di bolla d'acqua.
Clary si avvicinò al suo amico, tirandolo indietro, accanto a tutti gli altri.
Ci furono cinque spari di cannone, uno dopo l'altro.
Infine Percy alzò la testa, guardando per bene i tributi dall'altra parte del fiume.
“Non fate un altro passo” Disse alzando la mano.
Questi, per tutta risposta, fecero l'esatto contrario.
Annabeth dandogli le spalle e guardando in faccia gli altri, si fece avanti.
“No, fermi”
Prese un respiro profondo e continuò.
“Fermi. I-io ho un'idea okay? Possiamo allearci..” Fece per finire la frase quando Jace la interruppe.
“Un'alleanza di 8 persone?”
Prese la mano di Percy, stritolandola, stava tremando.
“Non c'è niente di male, no?”Chiese agli altri.
Katniss si fece avanti per prima, avvicinandosi alla sua amica.
“Io ci sto.”
A lei seguirono Clary, Peeta e Hermione.
Il ragazzo dell'8 si avvicinò a quest'ultima sussurrandole qualcosa che, però, tutti riuscirono a sentire.
“Sei impazzita? Che ne sai se possiamo fidarci?”
La ragazza si allontanò da lui cominciando a sbraitare.
“Come sapevi che potevi fidarti di me? Come sapevi che non avrei lasciato che quel pugnale ti trapassasse la testa?”
Draco sembrò rimpicciolirsi, quasi volesse sparire.
“N-non lo sapevo...”
Annabeth si girò verso Percy che annuì impercettibilmente.
“Per noi va bene”Affermò, provando ad avvicinarsi.
Soddisfatta la bionda sorrise, per poi tornare a guardare Draco, quasi volesse ucciderlo.
“Jace?” La vocina di Clary si sentì appena.
“Va bene va bene, basta che ce ne andiamo di qui, abbiamo fatto fin troppa confusione. Se non ci uccide qualche tributo ci pensarà Snow”.

Draco.
Non appena Jace finì la sua frase ci fu un attimo di esitazione, poi ci fu un turbinio di emozioni.
Felicità, che schifo.
Katniss corse ad abbracciare Peeta e Draco poté giurare di aver sentito tutta Panem ululare un 'aww'.
Stessa cosa si ripeté come un domino, sembravano tutte coppiette messe lì apposta.
Percy e Annabeth.
Jace e Clary.
Poi c'era lui che se ne stava zitto a guardare con la coda dell'occhio una certa Hermione ancora più imbarazzata di lui.
“Andiamo?” Disse irritato.
Jace partì per primo, seguito a ruota da Clary.
Draco rimase fermo, un po' titubante.
In quel momento ripensò al fatto che solo uno di loro poteva uscire di lì.
Una voglia improvvisa di scappare.
Poi la voce di Peeta lo fece tornare alla realtà e cominciò a seguirli.
Passò qualche ora e non c'era traccia di niente e di nessuno.
“Ehm.. Hermione posso parlarti un attimo?”
La ragazza si girò annuendo e aspettandolo.
“Cosa c'è?” Chiese inarcando le sopracciglia.
“Grazie per avermi 'salvato la vita... per due volte.”
La ragazza fece per parlare, ma lui aggiunse:
“Anche se ovviamente avrei potuto fare da solo”.
Eccolo che tornava, il Draco di sempre. Una smorfia si dipinse sul bel viso della bionda che, incurante delle telecamere e dei migliaia di bambini che guardavano la tv, alzò il dito medio davanti a lui.
“Sempre il solito antipatico.” Brontolò.
“N-no, okay scusa, ho sbagliato!” Prese a trotterellarle dietro borbottando delle scuse.
La Gryffindor nemmeno ci fece caso.

Clary.

Camminarono per ore fino a che arrivarono al posto suggerito da Katniss ed Hermione.
Era una bellissima prateria, con qualche albero qua e là e la montagna che faceva ombra.
Si sedettero sotto un albero, a pochi metri dal campo di forza.
“Quindi è qui che finisce l'arena..” Sentirono Peeta parlare con Katniss.
Cominciarono a distribuirsi il cibo che era davvero tanto.
Durante tutto il viaggio Percy e Annabeth avevano parlato solo tra di loro, ora invece tutta la diffidenza di qualche ora prima sembrava essere scomparsa.
Non si zittivano più.
Aspettarono un po' di tempo senza far niente quando alla fine Hermione aprì il discorso.
“Che ne dite se alcuni di noi vanno a caccia? Chi resta potrebbe dormire e magari qualcuno fa la guardia?”
Tutti acconsentirono entusiasti.
Katniss, Peeta, Hermione e Annabeth si offrirono per andare a caccia.
“Io faccio un sonnellino” Annunciò Draco.
“E io ti seguo” Disse Percy.
Si posizionarono tutti qualche metro più avanti, nascosti alla perfezione da due cespugli.
Clary era del tutto indifferente fino a quando fece due più due e capì che due persone erano rimaste per fare la guardia da sole.
“Perfetto, siamo rimasti solo noi due” Commentò Jace.
Si stiracchiò, appoggiando la schiena all'albero dietro di sé.
Clary si mise dalla parte opposta, chiuse gli occhi e migliaia di immagini le invasero la mente.
Senzanemmeno accorgersene, cominciò a disegnare sulla terra umida tutto ciò che le passava per la mente.
Forme squadrate, cerchi, intrecci.
Sentì una mano sulla spalla e tornò alla realtà.
“Clary..” Si girò verso Jace, che indicava ciò che aveva disegnato.
“Dove hai visto queste rune?” Chiese.
“Nella mia mente.Non penso siano rune” Precisò lei.
Il biondo si avvicinò, forse un po' troppo.
“Queste rune esistono, o almeno questa- ne indicò una- l'ho già vista” Disse.
Davvero?
“Proviamo una cosa. Disegna una runa che.. funzioni come un Alohomora
Clary annuì, chiuse nuovamente gli occhi e cominciò a disegnare cose a caso.
“Oh miei dei..”
Prese un sasso grande quanto una mano e lo posizionò davanti a lei.
Clary prese lo stilo e cominciò a disegnarci sopra la runa.
Appena staccò lo stilo dalla superficie fredda del sasso, questo si spaccò in due parti uguali.
“L'hai aperto.” Affermò Jace.
Ripetè la stessa cosa un'altra volta, sempre più eccitato.
“Clary tu puoi salvarci, puoi salvarci tutti!”
Nel caos che si era creato nella testa di Clary, tutto il mondo esterno sembrava offuscato.
Lo divenne ancora di più quando Jace si avvicinò premendo le labbra sulle sue.
E' un sogno?
Si staccò per poi baciarla più volte.
“Grazie”
Un altro bacio.
“Grazie”, ancora uno.
Ad ogni bacio sussurrava un grazie.. ma per cosa?
Ci puoi salvare.
Ancora non capiva.
Certo, se Jace si fosse staccato magari sarebbe anche riuscita a ricordarsi il proprio nome.
Era in trans, non capiva davvero niente, sentiva solo un calore che si estendeva per tutto il corpo. Sentiva le farfalle dentro lo stomaco e il cuore fare tante capriole.
Il biondo si staccò solo quando sentì una risata.
Oh una risata?

Katniss.

Si erano divisi, lei come sempre, era andata con Hermione.
Non era pronta a dare uno spettacolino romantico a Capitol City, quindi Peeta era andato con Annabeth.
Fortunatamente Katniss era riuscita a mettere le mani sull'arco di Clary, che gliel'aveva prestato con piacere.
In questo modo aveva di sicuro più possibilità di abbattere un animale.
Infatti, riuscirono a prendere due scoiattoli e tre conigli, più di quanto si sarebbero mai aspettate.
Sfortunatamente queste prede furono loro per pochi minuti.
Sentirono un urlo, sicuramente femminile, seguito da un altro maschile.
Maschile.
“PEETA!”
Katniss cominciò a correre il più velocemente possibile.
Si preparò una freccia, pronta ad uccidere chiunque.
Avrebbe avuto più possibilità con l'arco che con la bacchetta.
Arrivarono poco più in là, effettivamente si erano allontanati di poco.
Da dietro degli alberi riuscirono a vedere un ragazzo che teneva Annabeth appesa ad un albero, le mani strette attorno al collo.
Peeta invece era in terra, con un coltello conficcato in una gamba.
Stupeficium!” Strillò Hermione.
In un lampo il tributo si girò, urlando a sua volta “Protego”.
Annabeth cadde a terra, cercando di riprendere fiato.
La Gryffindor per tutta risposta pronunciò un Expelliarmus che spedì la bacchetta dell'altro fin troppo lontanto.
A quel punto Katniss approfittò del momento migliore, incoccò la freccia e la conficco precisamente nel cuore.
Ci furono due spari di cannone.
Due?
Si girò verso Peeta che era ridotto davvero male.
Aveva gli occhi chiusi e perdeva incessantemente sangue dalla ferita.
Tirò fuori la bacchetta e cominciò a sussurrare più volte 'Ferula' puntando la bacchetta sulla ferita.
Via via anche le bende si inzuppavano doveva ripetere l'incantesimo.
Intanto Hermione era riuscita a far calmare Annabeth che ancora tremava incessantemente.
“Ci sono stati due colpi” Le ricordò.
Senza dire niente, la Gryffindor cominciò a correre verso la prateria.
Non si fermò e non ci pensò nemmeno.


Draco.
Sentì l'ulro di Clary e si alzò di scatto, seguito a ruota da Percy.
In lontananza vide un ragazzo alto dalla pelle scura.
In mano teneva un ascia e ridacchiava davanti a loro.
Si avvicinarono lentamente.
“Scusate se vi ho interrotti, non volevo” Li prese in giro il tributo.
Spazientito Draco di avvicinò all'albero.
Con aria non curante si appoggiò al tronco, gaurdando con aria interrogativa verso Percy, che stava facendo segnali incomprensibili.
“No, scusami tu se ti ho interrotto” Lo stuzzicò.
Lo sguardo del ragazzo raggiunse Draco, furioso.
Alzò l'ascia pronto a scagliargliela addosso.
“Oh no no, non lo farei se fossi in te” Continuò il biondo.
Sentì un grugnito più in basso: Jace lo stava guardando malissimo.
Allora si rimboccò le maniche e disse “Okay okay, ho capito”.
Con tutta la calma del mondo estrasse la bacchetta dalla giacca e puntandola al ragazzo disse “Avada Ked... No ti sto prendendo in giro”.
La figura del ragazzo divenne cenere, spazzata poi via dal vento.
Jace si alzò, sembrava arrabbiato ma non riuscì a stare serio.
Cominciò a ridacchiare sotto i baffi.
Clary a sua volta si avvicinò cominciando a sgridarli.
“Cosa diavolo hai fatto? Draco non puoi uccidere la gente così!”
Il biondo la guardò dritta negli occhi, non capendo bene cosa stesse dicendo.
“Come?”
La ragazza pestò un piede a terra, le guance rosse.
“Ma non capisci? E' un atto di ribellione. Capitol City vuole dei cadaveri, vuole far capire chi ha in mano le redini. Non puoi arrivare tu e
polverizzare la gente. Vogliono vedere il sangue!” Finì, compiaciuta di se stessa.

Draco stava per ribattere quando vide qualcuno correre verso di loro.
Hermione?
La ragazza gli saltò addosso, stritolandolo in un abbraccio.
“Oddio, siete tutti vivi” Sussurrò singhiozzando.
 
Si allontanò, correndo in contro a Percy, abbracciando anche lui.
“Pensavo fosse morto qualcuno”.
Poi venne il turno di Clary che le disse qualcosa di incomprensibile all'orecchio.
“Stiamo tuti bene, non preoccuparti” La rassicurò Jace.
La bionda si girò, trovando di nuovo gli occhi di Draco.
Senza un motivo gli si rigettò tra le braccia.
“Ehm... okay..” Mugolò lui non riuscendo a respirare.
Tremava così tanto da far paura.
Riuscì a staccarsi solo quando arrivarono Katniss, Annabeth e Peeta.
Riprese la sua carica di leader e andò ad aiutarli, come se non fosse successo nulla.
Quanto è strana, pensò Draco.
 

**




 

 

  
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