Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: _Giuls17_    10/11/2014    1 recensioni
Strawberry deve affrontare la parte più difficile di una vita normale: la lontananza di Ghish. Ma tutto questo che cosa comporterà? Dovrà imparare a rialzarsi e combattere per ciò che ama, ma non sarà sola in questa nuova sfida, oltre alle Mew Mew, un nuovo amore e nuove arrivate non le renderanno facile questa sua transizione... Anche perchè il male non riposa mai, e Mew Berry lo ha capito a caro prezzo.
[Sequel: Le persone cambiano, anche chi è come lui]
C6:-Non posso rischiare di perderti una seconda volta.-
C7:-Si sta innamorando di un altro, vero?-
-Cosa te lo fa credere?-
C10:Sono di nuovo sola.
C11:“Cosa c’è?”
Non c’è la faccio più a vivere così.
C12:[...]-Anche se ferita posso spazzarti via con un dito.- sussurrò, sputando una piccola quantità di sangue.
C13: -Non intrometterti, questa è una cosa tra me e la mia ragazza!-
C15: […]ho visto come hai lottato contro Profondo Blu, ti ho visto quando ti sei spezzata.-
C17: -Ghish, tu hai un posto nel mio cuore che mai nessuno potrà toccare, ma devo chiederti una cosa.-
-Cosa?-
-Resti o no?-
La storia è stata revisionata e corretta
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
Il male non dorme mai
 
 
Maggio 2014

 
Berry si stava abituando lentamente alla routine della sua nuova vita ma nonostante tutto il suo astio, non le dispiaceva affatto.
Quando un anno prima aveva visto aprirsi il limbo nel bel mezzo del parco Inohara, le era sembrato di vedere “qualcuna” uscire, una ragazza, ma in quel momento non ci aveva dato troppo peso, si era trasferita da poco a Tokyo, non aveva amici e i suoi genitori la lasciavano troppo spesso sola, si era imposta autocontrollo e aveva cancellato quell’episodio della sua vita, dando la colpa alla stanchezza.
Ma dopo quel momento non era stata più la stessa, vedeva il mondo diversamente, anche se aveva vagato per un anno prima di ottenere la verità… Lei una Mew Mew.
Le aveva sempre invidiate, trovandole terribilmente affascinanti, forti, potenti e letali, soprattutto Mew Berry o Strawberry.
Quella Mew Mew l’aveva colpita come un pugno all’occhio e prima di scoprire la verità sarebbe voluta essere lei, in tutti i sensi, capo delle Mew Mew, innamorata di un alieno e potente, perché sapeva che lei era la più forte del gruppo, aveva visto i servizi alla tv e ingenuamente Kyle le aveva raccontato molte cose.
Berry però sapeva che il suo atteggiamento derivava dalla paura, paura di essere inferiore, incapace, inutile, così quel giorno che aveva deciso di completare la trasformazione si era ripromessa che avrebbe preso tutto a Strawberry, che sarebbe stata lei la nuova leader, lei a salvare il pianeta, lei a vivere un amore epico.
Era quest’altro dettaglio, forse insignificante per molti, che l’aveva convinta ad agire: Strawberry aveva salvato la vita all’alieno di nome Ghish, portandolo sulla retta via, cambiandolo, e si era innamorati, quell’amore capace di smuovere le montagne e di bruciare la terra ma poi lui era partito, l’aveva lasciata.
Forse non nel vero senso della parola, ma fra le altre due sue amiche era stata l’unica a essere trattata in quel modo e dopo un anno di tira e molla lui non si era più presentato sulla Terra, e lei si era accorta degli sguardi di Strawberry e Ryan.
Perché quella ragazza doveva avere tutto dalla vita mentre lei non riusciva neanche a ottenere l’attenzione di qualcuno? La sua sfacciataggine l’aveva convinta a provarci con Ryan, per dimostrarle che lui non l’amava, che lei sarebbe stata migliore di lei, ma il suo piano era fallito, Ryan l’aveva liquidata per correre da lei.
Solo da lei.
Cosa sarebbe successo se Ghish fosse tornato? Se li avesse trovati in quel modo? Non ne sarebbe derivato nulla di buono ma forse per quel giorno lei sarebbe stata la leader, se lo sentiva, aveva il DNA di due animali dentro di sé, era forte, doveva solo dimostrarlo e far capire a Ryan che era lei la ragazza giusta e non Strawberry.
Indossò l’uniforme rosa che le avevano fornito e si guardò allo specchio, non era male, era una bella ragazza e nonostante avesse anche tratti non giapponesi riusciva a mischiarsi agli altri.
Fece un sorriso tirato e inspirò per un paio di volte, un altro giorno era iniziato e lei si sarebbe impegnata più di tutte.
Era solo questione di tempo.
 
***
 
Ryan chiuse piano la porta della sua stanza, non era ancora sceso al Caffè quella mattina e sapeva che la colpa era solo sua.
Aveva paura, una paura fottuta di Strawberry e dei suoi occhi, aveva paura che l’avessero guardato diversamente o peggio che non l’avessero guardato affatto e lui in quel caso ne sarebbe morto, ma la colpa era solo sua, il giorno prima si era esposto più del dovuto, confessando qualcosa che teneva per se da tempo.
 
“Solo per questo hai ceduto, dovevi provarci, avevi questo diritto.”
No, lei ha un ragazzo, ed anche se lui non c’è io non dovevo metterla in questa situazione.
“Ryan non puoi sempre sacrificarti.”
 
Appoggiò la testa al muro sconsolato, sapeva che la sua coscienza aveva ragione, non aveva diritto di provarci ma poteva farlo, poteva darsi quell’unica possibilità che aveva tanto aspettato e quando lo aveva fatto si era sentito benissimo, come se avesse posato a terra un peso troppo grande, solo che i sensi di colpa erano arrivati la sera, quando ancora col sorriso si era messo sotto le coperte.
E si era maledetto per quel momento di debolezza, con lei aveva instaurato un legame speciale in quei mesi, riuscendo a capire le sue intenzioni da uno sguardo, non avrebbe voluto rinunciare a quello ma voleva semplicemente di più.
 
E se Ghish torna? Lei correrà tra le sue braccia e io rimarrei ancora ferito.
“Lei non prova più niente per lui.”
Cosa ne sai tu?! Cosa te lo fa capire, lei lo ama, lo ha salvato.
“Ryan è successo molto tempo fa, adesso lei è diversa, non è più la vecchia Strawberry.”
 
Anche per quella volta aveva dovuto dare ragione alla coscienza, Strawberry era cresciuta, nonostante i suoi distarsi in cucina, sul piano emotivo era una persona totalmente diversa.
L’aveva vista soffrire alla partenza di Ghish, tutte le volte, ed era stato lui a raccogliere i pezzi del suo cuore infranto ogni volta, per più di un anno. Lui le aveva asciugato le lacrime amare che le avevano solcato il viso, lui le aveva tenuto compagnia quando nessuno riusciva a fare breccia nel suo cuore, lui si era innamorato alla fine e forse anche lei.
Non ne era sicuro e forse finché non le avesse detto quelle parole non lo sarebbe mai stato, ma vedeva in quegli occhi che gli provocavano brividi lungo la schiena che lei provava qualcosa.
Si mise dritto e schiarì la gola, non poteva lasciarsi sopraffare in quel modo, se Strawberry non lo avesse guardato avrebbe ricominciato e avrebbe trovato un modo per restarle vicino, a tutti i costi.
Scese le scale che portavano al piano più basso e sentì già la confusione del primo mattino, non solo del personale ma anche dei clienti, che da poco svegli raccontavano al vicino la giornata precedente.
Sorrise senza rendersene conto, il Caffè non era mai stato così animato, nonostante i nuovi arrivi sperò che tutto proseguisse come sempre, vide Ringo, gioiosa come Paddy intrattenere i clienti che erano felici del servizio, Pam, sempre composta stava servendo a una coppia e non si scompose nemmeno quando questi la riconobbero, Lory stava facendo avanti e indietro dalla cucina per servire i dolci appena sfornati di Kyle e Mina stava prendendo un the in silenzio, Berry… Osservò la nuova ragazza e la vide servire al tavolo vicino a Strawberry, due ragazze così diversi ma dai nomi così simili, come anche i loro DNA, ma senza pensarci posò i suoi occhi sulla rossa, quel giorno si era rifatta i codini e i capelli lunghi sembravano molto più sistemati del solito, stava girando per i tavoli assicurandosi che tutti fossero serviti ma poi i loro sguardi si incrociarono.
Ryan non ci capì più niente, sentì il suo cuore tremare e improvvisamente vide Strawberry anche da quel punto di vista, era una bellissima ragazza, forse ancora troppo magra, ma per la prima volta osservò il suo seno, sodo e delineato dall’uniforme, come anche le sue curve, molte volte l’aveva tenuta stretta e solo adesso era riuscito a cogliere tutti quei dettagli e poi la vide arrossire.
Lei si morse leggermente il labbro senza smettere di guardarlo e sentì una strana pressione nel basso ventre, così decide di scendere velocemente le scale e di sistemarsi alla sua postazione, non poteva farsi vedere in quel modo, non alle nove del mattino o lo avrebbero preso per un pervertito, ma non contenta la vide avvicinarsi, appoggiò i gomiti al bancone e si sporse verso di lui, invadendolo dell’odore di fragole di bosco.
 
-Oggi sei sceso tardi.-
-Sì, avevo sonno…-
-Ryan che dorme oltre le 8? A saperlo ti avrei filmato.- rispose ridendo, piano.
-Ridi pure.-
-Oh andiamo, sei sempre così rigido!-
-Cosa?- chiese, leggermente sconvolto.
-Sì, non fai mai niente per divertirti, stai sempre qua, a risolvere i problemi si tutti, i miei problemi soprattutto e non ti sento mai ridere.-
Strawberry distolse lo sguardo e si pizzicò piano il braccio, aveva paura di essersi spinta troppo oltre.
-Vuoi che mi diverta?-
-Sarebbe bello vederti felice, almeno una volta.-
-Capisco.-
 
Ma io adesso sono felice, quando mi guardi in quel modo vorrei urlare dalla gioia, ma non posso farlo Straw.
 
-Sicura?- chiese dopo poco.
-Di cosa?-
-Di volermi vedere divertire?-
-Sì.-
-Allora…- si alzò di scattò e le prese un polso trascinandola fuori dal locale, sotto lo sguardo di tutti, e solo allora si ricordò di avvertire.
-Mina, di a Kyle che io e Strawberry stiamo uscendo, torniamo tardi.-
-Ma…-
Il biondo non fece finire la rossa di parlare e la trascinò fuori dal locale fino al garage, solo allora le mollò il polso e fece alzare la serranda, entrò prese i caschi e ne passò uno a lei, per poi prendere le chiavi.
-Adesso andiamo a divertirci.-
 
***
 
Strawberry si strinse ancora di più ai fianchi di Ryan, chiuse gli occhi per un momento ma poi li riaprì non riuscendo a evitare di guardare il panorama, nonostante fosse pieno giorno, Ryan con la sua moto la stava portando su una collina poco fuori dal centro abitato, ma così alta che poteva sembrare dall’altro lato del mondo.
Sorrise, quando quella mattina aveva fatto quella battuta non aveva pensato alle conseguenze ma non se ne pentì, dopo la confessione di Ryan del giorno precedente, voleva vederlo felice, voleva sapere se la sua felicità poteva dipendere da lei o meno, e per il momento aveva avuto una risposta positiva.
Dopo pochi minuti sentì la moto slittare e si fermarono, lei a malincuore lasciò la prese e scese, togliendosi il casco e scombinando i capelli.
Il panorama era bellissimo, riusciva a vedere gran parte di Tokyo e il cielo era privo di nuvole, la stagione estiva stava arrivando.
-Ci vengo spesso per pensare.-
-Ryan è un posto così bello!- disse sorridendogli, spontaneamente.
-Sono felice che ti piaccia, io non c’ho mai portato nessuno.-
-Neanche Kyle? O una ragazza?-
-Nessuno.-
-Grazie di quest’ onore.-
-Te lo meriti.-
-Perché sono piena di problemi, lunatica, pazza e in crisi col fidanzato?- chiese, cercando di ridere, ma sapeva di aver detto la verità, in lei c’erano tutte quelle cose.
-Bè, lunatica lo sei sempre stata come anche pazza, quando ti avevo scelto sapevo a cosa sarei andato incontro, i problemi li abbiamo tutti anche se la tua crisi con Ghish li aggrava molto.-
-Com’è che riesci sempre a dire la cosa giusta? Non mi fai mai sentire in difetto.-
-Lui ti faceva sentire così?- chiese guardandola, si erano avvicinati e adesso lui poteva scrutarla tramite i suoi occhi.
-Non in difetto, ma tra noi le differenze erano sempre palpabili… Poi quando è partito quel peso mi è caduto addosso, insomma, è un alieno e io credevo di stare con un ragazzo normale, solo che Ghish non hai mai rinunciato a questo suo lato.-
-Mentre tu si?-
-Non avevo la spilla, non avevo niente che mi ricordasse la mia diversità e poi ritrovarmi in una vita normale i primi tempi era stato facile, lo avevo desiderato, ma col tempo ho invidiato il mio ragazzo.-
Ryan le spostò una ciocca di capelli dagli occhi e lasciò la sua mano sulla guancia.
-Mi dispiace di averti dato la spilla solo ora, ma dopo la guerra io e Kyle abbiamo deciso che era giusto darvi una vita normale, ve lo meritavate, e io ti vedevo, sembravi felice, ancora non mi ero avvicinato a te, ancora non sapevo…-
-Cosa non sapevi?-
-Quanto fragile in realtà sei, Strawberry, hai un corpo forte, bellissimo, riesce a resistere a tutto ma dentro sei debole, non prendere male le mie parole, ma saperti come me mi ha permesso di capirti.-
-Tu non sei debole.- scosse la testa ma non allontanò la sua mano e la vide fare un passo avanti.
-Solo un semplice ragazzo straricco che per egoismo ha modificato il DNA di voi ragazze per ottenere la sua vendetta, sono debole Strawberry e non mi piace cosa sono diventato.-
Tolse la mano e fece un passo verso la ringhiera, aveva bisogno di prendere aria da lei o sarebbe rimasto drogato.
-Adesso mi ascolti.- lo fece girare di colpo e se lo ritrovò a pochi passi dal suo viso, -Tu non sei egoista, i tuoi genitori sono morti per gli alieni e tu avevi il diritto di vendicarli, di onorarli, hai dato a noi ragazze la possibilità di vivere al di là di tutto e tutti, ci hai regalato un sogno Ryan, non te ne rendi conto? Se non fosse per te sarei ancora una stupida ragazzina, non ti avrei mai incontrato! E io ho bisogno di te, sei il ragazzo perfetto.- sussurrò piano, senza smettere di guardarlo.
 
Quelle parole gli ricordarono la sua coscienza e qualcosa scattò dentro di lui.
-Strawberry.-
-Perché mi guardi in quel modo?- chiese piano, avendo paura della sua risposta.
-Perché voglio baciarti.- le posò la mano sulla guancia, sfiorandola con il pollice.
-Perché non lo fai?- inghiottì il groppo che si era formato in gola e lo vide avvicinarsi, chiuse gli occhi e si sentì pronta, il suo cuore le era arrivato in gola e le faceva male, ma aveva così tanto desiderato che lui lo facesse che adesso non riusciva a crederci.
Sentì le sue labbra, un leggero contatto, non era un bacio, la stava sfiorando e lo sentì ritirarsi quando si rese conto del suono del telefono.
Ryan lo prese, la fronte corrucciata e lo sguardo omicida, anche lui avrebbe preferito non essere interrotto.
-Kyle? Sì. Sicuro?-
-Rientriamo.-
-Cosa succede?- chiese Strawberry sfiorandogli il braccio.
-Niente di buono, purtroppo.- le sorrise, ma non si avvicinò, sapeva che il momento tra loro era rovinato, così non insistette e si diresse alla moto, veloce.
 
***
 
-Quindi tu sei sicuro che abbia suonato?-
-Sì Ryan, lo abbiamo visto, erano nemici.-
-Per quanto?-
-Pochi secondi, sono apparsi, io e Berry con Ringo ci siamo precipitati giù ma dopo aver individuato la loro posizione, sono scomparsi.-
-Non può essere Ghish?- chiese Lory, voltandosi verso Pei.
Strawberry si irrigidì piano, ma non si scompose, il cuore non le batteva più.
-No, non è più nella lista dei nemici.- rispose Ryan automaticamente.
-Allora chi?-
-Lo scopriremo, ragazze, ma adesso calmatevi.-
-Non conviene perlustrare la zona?- Pam, sempre pratica e decisa.
-Potrei dirvi di sì, ma per il momento no, non sappiamo cosa siano e chi siano, non abbiamo informazioni e per oggi non sarebbe il caso di smuovervi, può essere anche un falso allarme.-
-Ne sei sicuro, Kyle?-
-Ryan, le macchine non sono usate da tempo.-
-Ma con noi hanno funzionato.- fece notare il leader.
-Sì, ma questo è un altro discorso.-
-Facciamo così, andiamo stasera dopo il turno, potremo sempre trovare qualcosa e adesso mandiamo Pei e Tart in ricognizione.-
-Ottima idea, Lory, voi tornare al lavoro.-
 
Strawberry osservò le ragazze uscire, precedute da Kyle e gli alieni si smaterializzarono dopo pochi attimi, ma dentro quella stanza rimasero lei e Ryan, stava ancora guardando il computer e non si era voltato verso di lei, forse credeva che la stanza fosse vuota, ma lei aveva bisogno di sapere.
Doveva mettere ordine nel suo cuore, nei suoi sentimenti, doveva provarci.
 
-Mi avresti baciata perché ti piaccio o perché ti faccio pena?-
-Cosa?-
Ryan si voltò e incontrò gli occhi un po’ lucidi della ragazza, che temerari lo stavano guardando.
-Rispondi.-
-Strawberry, ti avrei baciato perché provo qualcosa per te.-
-Non ti faccio pena, allora? Pensavo che viste le mie condizioni…-
-Io ne approfittassi? No, non lo farei, ho vissuto una parte del tuo dolore in prima persona e non lo farei per ferirti.-
-Allora per cosa?-
-Non posso… Non capiresti e non è il momento di…-
Strawberry decise però di non fargli finire la frase e si alzò sulle punte dei piedi per baciarlo, prima piano, un semplice bacio a stampo per valutare se il biondo l’avesse respinta o meno, ma dopo pochi attimi posò le sue piccole mani alla base del collo e premette più forte.
Sentì le sue mani stringerla forte alla vita e solo così si rese conto che lui stava ricambiando, che loro si stavano baciando e che il suo cuore era un trionfo di emozioni mai provate, stava battendo forte e se il suo DNA fosse stato ancora molto instabile le sarebbero spuntate le orecchie e la coda da gatto e per un momento le rimpianse ma poi lui cacciò via anche quello.
Chiedendo il permesso di schiuderle la bocca, toccando la sua lingua e cominciando a danzare con lei.
Strawberry non baciava un ragazzo da quando Ghish era partito, non aveva più provato quel sentimento neanche quando lui era rientrato dal primo viaggio, adesso si sentiva felice, sentiva che con Ryan tutte le cose sarebbero andate nel modo giusto, passò una mano tra i suoi capelli e si strinse a lui, perdendosi nel sapore di tabacco e di caramelle all’anice che emanava… E anche di uomo.
Non aveva mai percepito quell’odore e ne rimase quasi ammaliata, ma ancora non sapeva che qualcuno da dietro la porta dello scantinato stava osservando la scena, coprendosi la mano con la bocca per la sorpresa.
Avrebbe dovuto dirlo a Pei, lo sapeva, per quanto volesse bene a Strawberry, Lory sapeva che adesso aveva sbagliato e che Ghish così l’avrebbe persa, per sempre.


Sclero Personale: Ed eccomi tornata ^^ Adesso, vi giuro, che stiamo entrando nella seconda parte della storia: quella che più mi piace. 
Questo capitolo pone le basi dell'avvenire delle Mew Mew w del loro futuro, e cambierà anche le loro vite, in particolare quella di una certa Strawberry!!
Adesso forse lo so che a tratti la trovate monotona, ma mi farebbe davvero piacere ricevere le vostre recensioni e tengo a ringraziare Stella che recensisce ogni capitolo e non si stanca mai di me ^^

Spoiler:  
-Cerca di non farti male stavolta.-
-Che intendi? Tu sai perché Ghish non torna, l’ho sempre immaginato, ma non hai intenzione di dirmelo, vero?-

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: _Giuls17_