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Autore: missmerymalik    11/11/2014    1 recensioni
Era tarda sera quando Louis inchiodò improvvisamente le ruote dell’auto sull’asfalto e tornò indietro facendo retromarcia. Incredibile! Non si era sbagliato. In piena notte, abbracciato ad un palo della luce c’era…un ragazzino! No, no, non si trattava di un ragazzino, ma di una ragazzina. Scese dall’auto e le andò vicino. Era senza cappottino e si stava morendo di freddo. Guardò quegli occhi sgranati pieni di paura e con molta dolcezza le disse: “Tesoro, ti sei persa?” Mentre lo osservava non si mosse di un millimetro, né disse una sola sillaba. “Stai aspettando qualcuno?” riprovò lui. “No.” Fu la risposta della piccola. “Hai bisogno di aiuto?” Una grossa lacrima scese sulla guancia della ragazzina e lo sguardo si fece ancor più triste. Allora Louis cautamente si avvicinò ancor di più inginocchiandosi davanti a lei ed aprì le braccia. “Ti porto alla Polizia?” “NO!” replicò la bimba ancor più spaventata, “la Polizia, no!” “Ok, ok,” cercò di recuperare lui, “niente Polizia! Dove vuoi che ti porti?” La ragazzina sbirciò verso l’auto, dalla quale era scesa anche Eleanor. “Casa tua?” chiese la piccola. E Louis: “D’accordo, casa mia.” E la bambina volò tra le sue braccia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~EVERYBODY WANTS TO STEAL MY GIRL
 <3 Capitolo 5 <3
Harry arrivò in cucina e cominciò a guardarsi intorno, mentre lo raggiunse Eleanor che si annunciò con il suo solito allegro “Buongiorno!”
“Ah, che bello vederti, El. Che prepariamo per colazione? C’è qualcosa di diverso dal solito latte e cereali? Qualcosa di più sfizioso?”
Eleanor lo guardò e gli fece un gran sorriso: “Qualcosa di…speciale? Non c’è molto, vediamo…” e si diresse verso gli armadietti della cucina. “Abbiamo della marmellata di albicocche, di mirtilli, anche di arance e c’è il miele…ed ecco un pacco di fette biscottate. Che dici, Harry, può andare?”
“C’è del burro?”
“Credo di si.”
“Allora passami tutto e, mentre tu ti occupi del latte  e del caffè, io comincio ad imburrare le fette…”
“Ok, Gordon.”
“Cosa?”
“No, no, niente. Ho detto Ok, capo!”
 “Ah, ecco, così va meglio.”
E risero entrambi.
Arrivarono Charlie e Liza ed infine anche Louis. Mentre Charlie mangiava con grande appetito, Liza assaggiava appena.
“Mangia qualche altra fetta!” la invogliò Harry, “La preferisci con la marmellata ai mirtilli o magari con il miele?”
“No, grazie…è che io non faccio mai colazione…”
“Ma dai, la colazione è importante! Su, ancora una, una soltanto!”
E Liza finalmente si arrese. “Mi piacciono i mirtilli, ma anche il miele è buono…” ed in men che non si dica sul suo piatto finirono entrambe le fette con in più una con la marmellata d’arance.
“Ehi!” protestò debolmente lei, ma Charlie disse con la bocca piena e sporca di marmellata: “Li devi provare tutte! Sono così buone! Tu non ne compri mai di quella ai mirtilli e nemmeno il miele!”
Liza arrossì violentemente ed Eleanor disse: “Se vuoi ho un barattolo in più di miele, puoi portartelo a casa. Qui nessuno ne mangia volentieri e rischia di guastarsi!”
“Non c’è problema, possiamo comprarlo quando vuoi, Charlie…io…semplicemente pensavo che non ti piacesse!”
“Oh, grazie, zia EL!” esclamò invece la piccola andando ad abbracciare Eleanor, che rivolta a Liza disse: “Ti prego, accettalo! Mi faresti felice.”
E Liza abbassò lo sguardo e rispose:” Va bene, ma non ce n’era bisogno! E comunque, dobbiamo andare, Charlie, altrimenti finisce che facciamo tardi!”
Harry si alzò, ingollando il suo caffè, dicendo: “Vi accompagno!”
“Dopo torni qui o hai altri programmi?” chiese Louis.
“Se vuoi, posso tornare, perché me lo chiedi?”
“Ha chiamato Zayn ed ha detto che passa da qui in mattinata.”
“Oh, ma allora, ok. Torno senz’altro! Ci vediamo dopo!”
E mentre Louis ed El salutarono le ragazze con affetto, Louis, non visto da nessuno, infilò nella tasca del giubbino di Charlie una banconota di piccolo taglio. “Comprati qualcosa per la merenda, topolino.” Le disse strizzandole l’occhio in senso d’intesa e dandole un bacio sui capelli. La piccola sgranò gli occhioni, ma Louis le fece segno di non dire niente.
Liza si fece lasciare da Harry al solito negozio di alimentari, con la scusa che doveva comprare qualcosa lì e, quando Harry si offrì di occuparsi di Charlie nel pomeriggio, lei rispose che quello era il suo giorno libero dal lavoro, quindi non ce n’era bisogno.
Il riccio ci rimase un po’ male e Liza dovette accorgersene, perché subito aggiunse che, poteva occuparsene senz’altro il giorno dopo e lui ne fu immediatamente contento. 
Appena furono scese, Harry ripartì guardandole nello specchietto e gli sfuggì un sorrisetto quando, esattamente come se l’era aspettato, le due sorelle scomparvero nel solito vicolo.
Tornò a casa e trovò Zayn, Liam e Niall in cucina a chiacchierare con Lou ed El.
“Ohi,” disse meravigliato, “ma qua c’è una riunione di famiglia!”
Niall: “Ehi, Hazza, ma dove ti eri cacciato?”
Liam: “Tu che sei già in giro di prima mattina? Ma chi è che ti ha buttato fuori dal letto?!”
Harry: “Piantatela di prendermi in giro! Louis, che succede?”
“Succede, “ disse Zayn, “che qua Louis ci sta raccontando di certe situazioni strane riguardo due biondine di vostra conoscenza. Tu che ci racconti?”
“Non lo so. A me sembra che Liza sia una brava ragazza, ma è strano il fatto che ogni volta che la riaccompagno a casa, con una scusa non si fa portare fino a casa, ma si fa lasciare lì vicino, come se volesse nascondere dove vive…non so…”, ma l’improvviso squillo del telefono interrompe Harry. Era un numero sconosciuto.
“Pronto?”
Dopo un minuto tutti poterono vedere il viso di Harry accendersi con un sorriso ed i suoi occhi si illuminarono. “Liza! Sicuro che ho tempo! Quando? Fra una mezz’oretta al parco? Certo! Al laghetto delle anatre? Ci vediamo lì! A fra poco!”
“Wow!” disse Niall, “Ti ha preso proprio brutta, eh?”
“Sai che ti dico? Adesso non ho tempo per discuterne, ma quando la conoscerai, ricordati, che quell’angelo l’ho visto prima io.”
Hazza sparì come un razzo in camera sua, lasciando i ragazzi sbigottiti.
Solo Louis ridacchiava. “Ecco,” disse scuotendo la testa con un’aria falsamente scoraggiata, “perché oltre ad essere preoccupato per la piccola Charlie, lo sono anche molto per il piccolo Harry!”
Gli altri risero, ma capirono bene quel che voleva dire Louis.

NOTE DELL’AUTORE: Mi scuso se non ho aggiornato per un bel po’…ho avuto un po’ di problemi con il pc…ma per farmi perdonare adesso ho messo ben 2 capitoli, quindi, non fatevi pregare per le recensioni, su…
Mery.

   
 
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