Una Farsa Quasi Convincente

Naruto si avvicinò con mooolta delicatezza al piccolo namecciano piangente…
-Ciao, come va?
“Ciao come va?" pensò il bimbo "È questo il modo di consolare una persona in lacrime? Mah, forse sono io che non frigno in maniera convincente…” -Sigh, sigh, sigh…
-Che cos’hai? Sei raffreddato?
“Raffreddato… Proviamo a piangere più forte…” -Sigh, sigh, sigh… buaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!
-Ti sei fatto male da qualche parte? Avanti, fammi dare un’occhiata. Non sono un dottore, ma di queste cose me intendo abbastanza bene!
“Ah no, così è troppo!”
Con uno scatto che sembrava più d’ira che di disperazione, il bambino saltò addosso a Naruto e lo fece cadere a terra, scuotendolo poi violentemente e urlandogli in faccia con tutto il fiato che aveva.
-La mia famiglia, i miei amici, tutti sono stati sterminati da Chi Shenron!!! Sono rimasto solo!!! E quel che è peggio anche il drago Polunga è stato ammazzato!!! Non ci sono più speranze!!! Nemmeno una!!! Lo vuoi capire questo???
I due rimasero immobili a fissarsi per diversi secondi, fino a quando il bimbo non saltò giù dal corpo del ninja e si allontanò mostrando imbarazzo.
-Scusami, non volevo prendermela con te…
-Cosa?- Naruto cadde finalmente dalle nuvole -no, sei tu che mi devi perdonare. Non avevo capito che stessi piangendo. Dai, bevi un po’ d’acqua.
Il ragazzo gli mostrò una borraccia. Con un pizzico di esitazione, il piccolo namecciano gli si sedette accanto e bevve qualche sorso.
-Bene così. Ora, quando ti sei un po’ tranquillizzato, raccontami che cosa è successo. Ti va?
-Sì… grazie… “Finalmente il babbeo ha abboccato. Non mi resta che riavvolgere la lenza e il giocò sarà fatto.”

Pan si accomodò di fianco a Hinata e cominciò a parlarle, nel tentativo di rompere il ghiaccio.
-Hinata.
-Oh, ciao Pan.
-Ti vedo un po’ tesa. Se è per il drago, non devi aver nulla da temere. Io l’ho già affrontato e so quali sono i suoi punti deboli…
-No, non è per quello.
-Ah. (riassumendo: Setsuna è preoccupata per Hotaru, zio Goten non fa un passo se non ricattato da nonna Chichi, Naruto fa come gli pare, a Kankuro non gliene frega un accidente e ora vengo a sapere che pure Hinata sta pensando a qualcos’altro. Possibile io che sia l’unica qui a prendere seriamente la missione?)
Gli occhi di Pan si rivolsero in quel momento a Setsuna, ancora presa dal seppellire i namecciani uccisi.
-Probabilmente sarai rimasta sconvolta per colpa di questa carneficina. Ammetto che si tratta di una bella idea, ma devo anche dire che è un po’ macabra. Tu che ne pensi?
-In realtà, è stata una mia iniziativa…
-Come?
-Ecco, non mi sembrava giusto lasciare questi poveri innocenti abbandonati a terra come degli stracci. Ne ho parlato con Setsuna e lei mi ha dato ragione. Poi però, non ho avuto il coraggio di stare così vicina ai cadaveri a lungo…
-Ma Setsuna ha voluto continuare da sola il lavoro, per farti contenta. È così?
-Già, è stata molto gentile.
-Anche tu lo sei. Gentile, timida, sensibile, introversa…
-Ti starai chiedendo perché io mi trovi ad affrontare una missione del genere.
-Già, infatti…

Dopo essersi finalmente calmato, il piccolo namecciano prese a raccontare a Naruto la sua versione della storia.
-…i nostri saggi hanno deciso di comune accordo di riunire le nostre sette sfere ed evocare Polunga, il più potente fra i draghi, per chiedergli di bloccare la furia dei draghi malvagi. Purtroppo uno di loro, Chi Shenron, ci ha scoperti prima che potessimo esprimere il desiderio e ha dato inizio alla strage. Sono riuscito a nascondermi e a salvarmi, ma ora non so se davvero ne sia valsa la pena.
-Scherzi? Sei sopravvissuto, dovresti considerarti fortunato!
-Sì ma… con Polunga scomparso… e i draghi malvagi… non c’è più possibilità di riportare in vita nessuno… compresa la mia gente…
-E qui ti sbagli! Devi sapere che trentacinque… trentasei… quaranta… no, aspetta, facciamo sei squadre, o erano sette… insomma, un bel po’ di gente forte si è mossa per contrastare i draghi per riavere indietro le sfere. Stai tranquillo che nel giro di un paio di giorni al massimo riporteremo la normalità in tutto l’universo, e vale anche per il tuo pianeta!
-Ma allora, fai parte anche tu di questa “gente forte”?
Ringalluzzito, Naruto scattò in piedi e si battè con fierezza una mano sul petto.
-Eh eh eh! Perché, non si era capito?
“Sinceramente? No.”-Fantastico! Seguimi, ti faccio vedere dov'è andato Chi Shenron!
-Aspetta, prima devo parlarne con i miei compagni, dobbiamo metterci d’accordo…
-No, non servirà l’intervento di Pan e degli altri. Scommetto che basteranno solo le tue forze per mettere al tappeto quel brutto drago malvagio!

Senza aggiungere altro, il piccolo namecciano si mise a camminare frettolosamente, facendosi seguire da Naruto e nascondendo un sorriso trionfante. Qualche minuto di camminata più tardi, però…
-Scusa un attimo. C’è qualcosa in quello che mi hai detto che non mi convince.
“Merda, mi sono tradito!” -S-sì? Di che si tratta?
-Come fai a conoscere il nome di Chi Shenron?
“Fiuuu…” -Perché è stato lui a dirlo, prima di dare il via al massacro.
-Ah. Va bene.
Due passi più tardi…
-Aspetta! C’è un’altra cosa che non mi è chiara!
-C-che cosa?
-Come puoi dire che bastano solo le mie forze per eliminare il drago, se non mi hai mai visto combattere?
-L’ho immaginato.
-Beh, modestamente!…
“Mi è andata bene anche stavolta…”
Altri due passi più avanti…
-Ehi ehi ehi fermati che ora so cosa c’è che non va!
-Cosa non va? “Ti prego fa che sbagli di nuovo!”
-Dunque…
…
…
…
-ECCO! HO TROVATO!!! Come cavolo fai a sapere il nome di Pan? Non ricordo di avertelo mai detto!
I due vennero in quel momento raggiunti da Goten.
-Naruto, possibile che tu ancora non l’abbia capito?
-Goten, cosa ci fai qui?
-Dovevo impedirti di fare cazzate. A quanto pare sono arrivato appena in tempo.
-Ma di cosa parli? Il mio nuovo amico mi stava portando da Chi Shenron!
-E sarebbe LUI il tuo nuovo amico?
Su indicazione del Saiyan, Naruto si guardò alle spalle, dove pensava di trovare ancora il piccolo namecciano.