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Autore: Willow Whisper    25/10/2008    3 recensioni
Sumiko è una nuova studentessa della Day Class. Carina, educata, espansiva... già dall'arrivo nell'accademia Cross, però, si accorge che qualcosa di strano alberga tra le mura dell'istituto.... le sue ipotesi si alimentano ancora di più dopo un'incidente in città, quando rischia di essere del tutto dissanguata da una creatura, che comprende essere un vampiro, contro ogni logica. A salvarle la vita è proprio un membro della Night Class, con il quale Sumiko si libererà da ogni dubbio e si sentirà felice. Sarà da quel momento che la ragazza dovrà lottare per difendere i suoi sentimenti dai mille ostacoli che la circondano. [...è la PRIMA FF SU VAMPIRE KNIGHT -DAVVERO LUNGA- CHE SCRIVO... quindi vi prego di essere magnanimi XD sperò di avervi incuriosito...]
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Takuma Ichijo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VK prova capitolo 17

17. La “guerra”

Attesi che Ichijo mi lasciasse andare dal suo abbraccio e mi avvicinai a Zero.
Il suo sguardo era impassibile, ci bastò un’occhiata per capire, ed entrambi annuimmo complici.
Mi affiancò, essendo il più vicino, ma in pochi attimi tutti gli altri erano vicini a noi.
Sentii la carezza leggera di Ichijo sulla schiena –Sarò sempre al tuo fianco-
E quelle parole mi fecero sperare che tutto finisse per il verso giusto.
Desideravo vivere la mia esistenza con lui, non m’importava che fosse breve od eterna, ciò che contava era averlo accanto in ogni attimo.
Ci guardammo negli occhi per un istante, e quando mi regalò un mesto sorriso presi fiato e feci il primo passo verso ciò che mi attendeva.

La luce della luna brillava debole, era meno della metà, uno spicchio perfetto.
La osservai come se quella fosse l’ultima luna che avrei visto…dentro di me sentivo un vuoto, come se una parte remota della mia anima –non sapevo neanche se ne possedessi ancora una- sapesse che era la fine.
Eppure non volevo credere che sarebbe andata così.
Non poteva.
Perché proprio io?
Perché proprio io dovevo…morire?
Non ero una sciocca. Già ero a conoscenza del fatto che in qualunque altro caso, se fossi sopravvissuta allo scontro che di lì a poco sarebbe andato a crearsi, avrei dovuto dire addio a tutto ciò che mi era di più caro quando sarei diventata un livello E.

La tua vita avrà comunque fine…

E la voce nella mia testa, non quella di Kaname, ma la mia, come sempre parlò freddamente.
Sì…così doveva essere.
Morire.
Morire per far vivere in pace le persone a cui ero affezionata.
Poi un altro pensiero sfiorò la mia mente…le mie certezze.
Avevo sentito parlare dei vampiri, letto libri, guardato persino qualche film –che sinceramente, non faceva onore alle creature originali- ed erano sempre stati chiamati “non-morti”…ma la loro era una seconda vita.
Qualcosa di eterno, una via di fuga contro il nulla che attende ogni singolo mortale sulla faccia della terra…
Loro morivano, per poi ricevere in cambio l’eternità.
Ragionando su questo fatto, mi dissi che ero già un essere privo di vita…la trasformazione, anche se non era completa, si era svolta.
Quindi, oltre a non essere umana, né vampira, quest’ultimo bagliore di ragione mi fece comprendere che ero qualcosa di peggio: un cadavere…o zombie.
A seconda dei punti di vista.
Forse addirittura fantasma.
Ma scrollai il capo e sbuffai, ripetendomi che non ero un ectoplasma capace di oltrepassare superfici solide.
Davvero, non sapevo cosa pensare.
-Eccoli là-
la voce cupa di Zero mi fece sobbalzare.
Cercai di notare nell’oscurità le sagome di Yuki e Kaname, e sorprendentemente, mi accorsi di riuscirci alla perfezione.
Stavo diventando una predatrice…
Tremai, poi trattenendo il respiro dissi –Questa è la guerra-, ed Ichijo, al mio fianco, annuì senza l’ombra di un sorriso sul volto d’angelo.
Strinsi forte la sua mano e mi preparai al peggio.

Appena ci sentirono arrivare, i due alzarono lo sguardo.
Cercai inutilmente di non guardare dritto negli occhi il nobile Kaname.
Lo temevo, come ogni servo teme il proprio padrone, ma allo stesso tempo la rabbia che mi tenevo dentro mi da la forza di sfidarlo.
Feci in modo che la mia attenzione restasse fissa sulle sue labbra, senza guardare oltre.
Quelle s’incresparono in un mezzo sorriso, un qualcosa di tremendamente oscuro.
Strinsi a pugno la mano libera dalla stretta di Ichijo.
-A quanto pare volete rendermi più complicate le cose…-
le parole del giovane fecero sussultare Yuki, al suo fianco.
La ragazza prese parola –Kaname-sempai…perché fate…questo?-
Ed il vampiro si voltò verso di lei –Mia cara Yuki…non sarei mai arrivato a tanto se non fosse stato per te…-
La mia amica fece un passo indietro, colpita da quelle parole.
Potevo immaginare in che stato si sentisse. Non aveva mai accettato il fatto che l’amore della sua vita celasse un identità simile…un lato macabro, ambiguo…qualcosa d’insopportabile.
Le mie dita mollarono la presa dalla mano di Ichijo, e scattarono sulla mia collana di coralli.
Me la tolsi veloce e rapida la strinsi attorno al collo di Zero, che era concentrato sul nemico.
Inizia a stringere, senza poter smettere.
Il ragazzo ansimando disse –Lasciami…-
E riuscii solo a gridare –Non ce la faccio! Non è colpa mia! Basta, vi prego nobile Kaname!-
Ichijo cercò di farmi allentare la presa, ma ero più forte.
Subito fu il caos: le imprecazioni di Aido, le suppliche di Yuki, il lamento soffocato di Zero e quello nervoso del mio…ragazzo.
Non capivo più niente…una parte di me ripeteva che era inutile tentare di riprendere il controllo, ed io la stavo ad ascoltare inerme.
Poi all’improvviso, il rumore sordo di uno sparo si espanse nell’aria.
Una fitta acuta di dolore mi invase una spalla.
Cercai di capire chi avesse liberato il colpo e trovai Rima, con la pistola di Zero ben salda tra le mani.
Non so cosa accadde poi, ma l’ondata tremenda di sofferenza fece sì che liberassi Zero dalla stretta mortale.
Arrancai debolmente fino quasi a cadere a terra, ma Ichijo mi riprese al volo e mi strinse a se.
-Accidenti…questo è un problema- la sua voce era un sibilo. Mi tenne bloccata, cercando però di non toccare la ferita profonda.
-Sì…un grosso problema…- sbiascicai.
Intanto, il nobile Kaname osservava quasi annoiato la scena.
-Eravamo così vicini, eh, Sumi-chan?- la sua voce m’irritò alquanto.

…Stai cercando di ribellarti…sai però che è inutile…e comunque, potrei lasciare che ti uccidano nel tentativo di salvare Zero…decidi: o te o lui…

Imprecai silenziosamente.
-Non capite che così facendo allontanate Yuki da voi? Amare una persona, significa non causarle dolore in alcun modo. Voi siete egoista, e pazzo…e non volete amarla, ma possederla-
le mie parole, dette a tratti, a causa del fiato mozzato dal dolore, fecero breccia nel cuore –sempre che ne fosse provvisto- del nobile Kaname.
Per un istante, il suo sguardo saettò sul viso pieno di lacrime di Yuki e vidi la sofferenza riflettersi su entrambi i volti.
Poi però, il debole sussurro –quasi impercettibile- di Kaname mi fece capire che non sarebbe stato così facile.
-No…lei è mia…e di nessun altro!-
per la prima volta i suoi tratti erano annientati, rivelando un volto nuovo.
Il volto di una creatura leggendaria, mostruosa e al col tempo affascinante.
Per la prima volta il nobile Kaname rivelò la sua natura di vampiro.
Detto questo, compresi che avrebbe usato qualsiasi altro mezzo oltre me per disfarsi di Zero.
Scattò in avanti velocissimo, quasi invisibile ad occhio umano e si ritrovò di fronte a lui.
Zero, che non aveva un arma a disposizione, strinse i denti guardando con odio il proprio nemico.
Cercai di liberarmi da Ichijo, che ancora mi teneva stretta a sé, e voltandomi un poco, gridai a Rima –La pistola! Lanciamela!-
Vidi i suoi occhi socchiudersi, come a prendere in considerazione la cosa.
Era indecisa come me pochi attimi prima.
Alla fine, non so cosa vide sul mio volto, ma qualcosa la convinse.
Mi tirò l’arma lucente e cercai di afferrarla col braccio ferito.
Ci riuscii e senza pensarci due volte mirai e sparai.

Colpii il nobile Kaname al lato opposto al cuore, e scocciata lanciai un grido furioso.

…Ci sei andata vicina…bella mira…ma ora tocca a me

dopo avermi detto questo, il vampiro prese possesso nuovamente del mio corpo, e fece in modo che la pistola puntasse dritta a Zero.
-No, no, no!- dicevo nervosa, cercando di riprendere il possesso di me.
Doveva esserci un modo per liberarmi da quella prigionia.
L’immagine di Ichijo chinato davanti a me non molto tempo prima, col suo smoking ed il sorriso dolce, mi balenò per la testa.
Lo guardai, era combattuto su cosa fare.
Il movimento di anche uno solo dei miei alleati avrebbe scatenato subito le conseguenze.
Avrei premuto il grilletto.
Poi, non so come, ma mi ripetei che dovevo vincere per lui, che sul suo viso non avrei mai più dovuto scorgere espressioni negative.
La mia mano impercettibilmente, allentò la presa sul manico dell’arma argentea.
Fu una sorpresa per tutti, persino per me.
Quando compresi di cosa avevo bisogno per sentirmi libera, pensai solo a lui

Ichijo…Ichijo…Ichijo…

E spostando di poco la traiettoria, sparai di nuovo.

...Quello che sto per dire ho la strana sensazione che causerà del malcontento...
siamo quasi alla fine della storia ç_ç
(io per prima me ne dispiaccio un pò...mi ero affezionata ai personaggi XD soprattutto la new entry...)...non vi do informazioni su come andrà a finire...e mi piacerebbe sentire cosa pensate potrebbe accadere! quindi attendo impaziente i vostri deliziosi commenti!
Baci, a presto.

Sammy Cullen

   
 
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