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Autore: AlekHiwatari14    11/11/2014    1 recensioni
[Preceduto da My Life like a Vampire.]
Rita Sawada, una giovane che scopre di essere un vampiro quando un tempo, prima che la fantasia si scontrasse con la realtà, pensava fosse un essere noto nella realtà come "umana".
Ed è stata proprio quel mescolarsi che l'ha condotta lì, a vivere insieme a quei amabili vampiri di nome Sakamaki & conoscere gli altri vampiri come i Mukami.
L'unico problema è che lei è tormentata. Il suo cuore è tormentato. E stavolta, tra intrighi amorosi, lotte e sopratutto sangue, molto sangue a lei negato da tempo, si troverà di fronte a scelte su scelte.
Il suo cuore troverà pace? Il potere di cui ha bisogno per essere un'eccellente essere, noto a tutti i viventi consapevoli di quella realtà come 'intoccabile', lo troverà?
Riuscirà a diventare un vampiro completo e a dar pace al suo cuore? E l'amore della sua vita, chi è veramente?
Tutto questo lo scoprirete solo leggendo! Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kou Mukami, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Subaru Sakamaki, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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[Aggiunta crossover con: Chibi vampire(Ren), Rosario+Vampire(Moka), Brother Conflict(Louis), Uta no prince-sama(Tutti i personaggi)]




Capitolo 23 - Un segreto da custodire.


Il vampiro aveva fatto cadere lo zaino con la busta dei libri che aveva tra le mani, spingendomi al muro bloccandomi.

Rita:Kou, che fai?
Kou:Chèri! Sei così bella. Ogni secondo che passa la tua bellezza aumenta sempre di più, ma come fai?
Rita:Che? Non capisco di quello che stai parlando.
Kou:Chèri. Sei così fragile, sincera, buona.

Sussurrò nell'orecchio accarezzandomi il volto.

Kou:Com'è possibile che non vedo menzogna in tutto quello che dici? Hai detto di essere un vampiro. E' vero?
Rita:Kou...io...
Kou:Rispondi solamente dicendomi si o no. Non voglio i giri di parole che fai sempre.

Quella situazione che si era creata era scomoda e non poco. Non volevo rispondere. Mi sentivo terribimente a disagio. E mentre io guardavo i suoi occhi azzurri e lui era distante da me appena un centimetro da me, abbassai la testa e lui appoggiò la sua fronte sulla mia.

Kou:Rispondimi. Si o no?

Richiese guardandomi negli occhi. Mi guardava con quegli occhi desiderosi di una risposta. Che avrebbe fatto se avessi detto di si? L'avrebbe detto ai Sakamaki sicuramente. E mentre io mi vedevo alle strette e lui che mi guardava con quegli occhioni da cucciolo bastonato che non riuscivo a resistere, qualcuno venne in mio soccorso. Da lontano delle ragazze ci videro incominciando ad urlare e a fotografarci. Erano le fangirls di Kou. Il flash e le urla fecero voltare ed alterare Kou, ma fu una buona opportunità per me per scappare.

Kou:Ehi! Che diamine fate?
Fan:Siete così carini!!
Kou:Smammate! Un pò di privacy non si può avere??
Rita:Devo andare. A dopo.

Dissi allontanandomi da lui.

Kou:Ehi! Aspetta!

Esclamò voltandosi verso di me, ma le fangirls si misero davanti e lui rimase a guardarmi contrariato mentre mi allontanavo senza potermi raggiungere.

Kou:Cosa? Ma bene! Per colpa vostra non sono riuscito a stare neanche un pò con Chèri! Ma grazie tante!! Ora siete contente???

Urlò facendo ridere le ragazze che lo fissavano con sguardo innamorato mentre quest'ultimo raccoglieva i libri e lo zaino. Intanto, avevo raggiunto il giardino dove incontrai Karin.

Karin:Ehi, eccoti qui! Ti ho cercato ovunque. Dov'eri?
Rita:Non farmici pensare! E' una lunga storia.
Karin:Ecco. Tieni!

Disse dandomi un foglio con dei numeri sopra e la tessera dell'università.

Rita:Cos'è?
Karin:Il numero della stanza e dell'armadietto.
Rita:Stanza e armadietto?
Karin:Si. Lo danno a tutti. Poi ogni vampiro sceglie se rimanere qui o tornare a casa.
Rita:Buono a sapersi.

Risposi guardando quelle cifre. Decisi di controllare dov'era dopo la lezione di microbiologia. Durante la lezione Kou, che era accanto a me, continuava ad insistere su ciò che era successo. Mi mandava dei bigliettini come i bambini dell'elementare con scritto: "rispondi: si o no". La mia risposta? Li buttavo per aria. Dopo la lezione andai a vedere dov'era la stanza che mi avevano assegnato con un armadietto. L'armadietto si trovava nei corridoi vicino ad un aula studio, mentre le stanze si trovavano tutte in un altro edificio. Stanza 498. L'aprii e, con grande sorpresa, vidi che dormivo da sola. La stanza era enorme e aveva un letto matrimoniale. C'era di tutto. Era davvero confortevole. Quelle stanze le davano a tutti i vampiri dell'università per evitare problemi di via vai e di studio, ma i Sakamaki erano abituati a questo via vai, così decisi di tornare in villa. Stanca e stressata mi buttai sul letto. Un'altra giornata era passata ed io ero incapace di capire che avevo, forse era stato per causa di ciò che aveva detto Subaru o forse del fatto che Kou era l'unico che sapesse quasi tutta la verità. Mentre stavo sdraiata a pensare, sentii il fiato sul collo. Mi voltai ed era il mio Louis.

Louis:Com'è andata all'università?
Rita:Ciao amore. Tutto bene.
Louis:Sembri un pò stanca.
Rita:Beh..lo sono. Dopotutto con quello che ho passato è difficile non stancarsi, sopratutto per gli orari. Approposito, che ci fai qui? Non dovevi essere a Cartoon World?
Louis:Si, ma Sho ha deciso di venirmi a prendere prima così sono tornato qua.
Rita:Perchè non ti metti un pò vicino a me e mi fai due coccole? Ne ho bisogno.

Louis sorridendo si sdraiò accanto a me abbracciandomi teneramente.

Rita:Amore mio.
Louis:Mamma mia. Quanto sei affettuosa oggi.
Rita:Non lo sono solo oggi. Lo sono sempre, ma non ho mai tempo per te.
Louis:La mia piccolina.

Dolcemente mi accarezzò i capelli e mi baciò accarezzandomi il volto. Stavo così bene con lui e si sa, quando si sta bene deve sempre comparire un rompiscatole, ma il rompiscatole sembrava non essere in vena. La porta si aprì.

Raito:Che fate?
Rita:Ah..sei sempre il solito. Ma quand'è che ci lascerai in pace?
Raito:Bene....vi lascio soli.

Disse chiudendo la porta. Era strano. Di solito entrava, sbraitava e faceva uscire Louis o chiunque mi stesse vicino. Non si era mai comportato così. Aveva uno sguardo spento e vuoto. Cos'era successo?

Louis:Che ha?
Rita:Non lo so. Forse è successo qualcosa all'università.
Louis:Tu dici?
Rita:Non lo so. Di solito entra, fa il pazzo, mentre invece adesso se ne andato come se avesse altro per la testa.
Louis:Sarà, ma da quando sono venuto lo vedo sempre scorbutico.
Rita:Lo so. Si comporta così da un pò.

Mi alzai dal letto. Non riuscivo a dedicarmi a Louis sapendo che Raito era strano. Sentivo che era successo qualcosa e volevo scoprire cosa fosse.

Louis:Dove vai?
Rita:Vado a vedere cos'ha. Se vuoi rimanere a riposarti, fa pure. Dopo ritorno. Promesso.

Promisi baciandolo dolcemente per poi uscire di camera e andare da Raito, ma mentre stavo andando in camera sua sentii Ayato parlare al piano di sotto così mi misi ad origliare sentendo che stavano parlado di Raito.

Reiji:Come mai è giù?
Yui:E' successo qualcosa?
Ayato:Non lo so, ma parlava di aver visto il suo vecchio amico, Ren. 
Kanato:Sbaglio o è il fratello di quell'amica di Rita? 
Yui:Si, se non sbaglio è il fratello di Karin.
Ayato:Volete sentire cos'è successo o no?
Natsuki:Voglio sentire!! Il mio piccolino non può star male.

Interruppe Natsuki uscendo dalla sala pranzo insieme a Tokiya e Otoya che si stavano gustando una torta. Kanato vedendoli entrare con la torta andò da loro incominciando a mangiare la torta di Tokiya che gliela offrì.

Ayato:Ah...se ti ci metti pure tu penso proprio che non dirò niente.
Natsuki:Perchè?
Otoya:Ascolta e sta zitto! Voglio sapere anch'io cos'è successo. Dopotutto è strano da giorni, ma l'altro giorno sembrava essersi ripreso.
Ren:Già, ha fatto una caduta di nuovo nella depressione e di solito i vampiri non sono così. Dico bene Sho?

Chiese Ren che era appoggiato alla porta dell'entrata vedendo Sho che stava entrando.

Sho:Già. Cos'è successo?
Ayato:Ecco. Con certezza non so, ma quando sono entrato in bagno ha rotto tutto.
Kanato:Ah...ecco perchè erano fuori uso.
Ayato:Di qualsiasi cosa si tratti, fa star davvero male Raito e dobbiamo aiutarlo.
Sho:Io credo di sapere il motivo, ma non possiamo toglierlo.
Ayato:Lo so anch'io, ma mi ha detto di non riferirlo.
Reiji:Lo sappiamo tutti il motivo di Raito, ma non capisco perchè si comporti così. Di solito cerca altre ragazze, invece ,adesso sembra quasi che non voglia cercarle.
Ayato:E' questo il punto. Lui le cerca, ma non ci riesce.
Shu:Che vuoi dire?
Ayato:Raito è in depressione. Ecco che voglio dire.

E mentre parlavano di ciò che aveva Raito, quest'ultimo era in camera sua che sfogliava dei libri quando li chiuse bruscamente.

Raito:Non riesco a studiare. Ma cos'ho? Non mi sono mai messo a studiare fino ad ora e adesso mi preoccupo dello studio? Ah...Perchè continuo a pensare ciò che è successo?

Si chiese ricordando tutto l'accaduto a lui drammatico.

***

Era all'università ed era appena uscito dalle lezioni con i libri che gli avevo dato quando vide Ren, il fratello di Karin. Era il suo compagno d'avventure all'università e si passavano voce l'un l'altro con chi erano stati e come l'avevano fatto. Solite cose da vampiro direi. Il vampiro vedendolo agitò la mano.

Ren:Ehi, Raito!
Raito:Ah...ciao, Ren. Che si dice?
Ren:Ti vedo in gran forma. 

Disse avvicinandosi a Raito che era un pò pensieroso.

Ren:Hai visto le nuove donzelle?
Raito:Lo sai come la penso. Sono tutte sgualdrinelle.

Rispose ridendosela. Uscii dall'aula di medicina insieme a Kou che continuava a torturarmi di dirgli se ero o no un vampiro dove mi bloccò vicino alla fontana. Da lontano Raito incominciò a fissarmi, Ren se ne accorse.

Ren:Ehi, amico? Tutto bene?
Raito:Che? Ah...si. Sto bene.
Ren:Hai visto quella vampira? Davvero uno schianto!

Esclamò mostrandogli una ragazza dai capelli biondi lunghi che passeggiava. Raito le guardava senza interesse ed era alquanto preoccupato guardando come io mi svincolavo da Kou.

Ren:Ok, che hai? Sei diventato gay per caso?
Raito:Ma che indiozie ti fai venire in mente? Certo che no!! 
Ren:Sei strano da stamattina. Perchè guardi insistentemente Kou? Non è che ti piace la sua ragazza, Scheril?
Raito:Si chiama Rita, non è la ragazza di Kou e NO! Non mi piace per niente! Che vai pensando? Insomma!! E'... una vampira come le altre no? E lo sai che penso..

Il vampiro incominciò a guardarlo dubbioso e sorpreso. Incominciò a ridere improvvisamente come se avesse detto qualcosa che non andava.

Raito:Cos'hai da ridere?
Ren:Hai ragione. Non ti piace affatto perchè sei perdutamente innamorato di lei.
Raito:Ma che vai a pensare? Come ti viene in mente una cosa del genere?

Chiese diventando una lampa di fuoco, mentre il vampiro continuava a ridersela.

Ren:Lo sapevo!  Sei completamente perso di lei.
Raito:Ma va!! Chi te lo dice?
Ren:Allora, punto uno non l'hai chiamata sgualdrinella come il tuo solito, ma vampira cosa che non è da te. Punto due, ti sei guardato? Sei diventato tutto rosso. Ah...finalmente hai trovato chi ti fa battere il cuore, mio caro.
Raito:Ma che dici? Non sono innamorato di lei!!
Ren:Scommettiamo?
Raito:Cosa?

Domandò sorpreso mentre l'amico lo guardava maliziosamente.

Ren:Scopati Moka o una vampira qualsiasi, tranne quella che sta con Kou, adesso ed io ti crederò.
Raito:Ma per chi mi hai preso? Per un rammollito?
Ren:Non ho detto questo. Ho detto che sei innamorato e un tipo come te innamorarsi vuol dire non riuscire a fare ciò che fa sempre.
Raito:Ma va!! Sicuramente ci riesco. Non sono ne innamorato ne tanto meno un rammollito.
Ren:Dimostramelo allora.
Raito:Ok, ma dove me la scopo?

Chiese facendo rimanere incredulo il vampiro.

Ren:Cioè, stai scherzando o fai veramente?
Raito:Cosa?
Ren:Abbiamo le nostre stanze, i bagni, la stanza degli innamorati e tu....mi chiedi dove te la devi scopare?
Raito:Ah..ho capito. Con te non si può neanche più scherzare. Vado, la scopo e torno.

Disse andando verso Moka che era con un gruppo di ragazze nuove. Come il suo solito la prese per mano baciandogliela e dopo averla ammaliata un pò, incominciò a baciarla appassionatamente sulle labbra trascinandola nel bagno dei maschi per farsela, ma al momento dell'atto successe qualcosa di inaspettabile.

Moka:Cos'hai? Non sembri eccitato.
Raito:Invece lo sono.

Rispose abbassandosi i pantaloni, ma anche baciandola e con la ragazza che glielo toccava, non si eccitava.

Moka:Dici di essere eccitato, ma non sembra. Non vedo che ti si alza.
Raito:Sparisci!

Esclamò sentendosi ferito nell'animo. Dopotutto i maschi sono fatti per quello. In una situazione del genere al quanto imbarazzante non trovarsi pronto a farlo.

Moka:Cosa? Ma tu...
Raito:Ti ho detto di sparire!!

Urlò incominciando a dare pugni ovunque nella cabina dov'era facendo scappare via la ragazza. Il vampiro chiuse la porta del gabbinetto dov'era e si alzò i pantaloni incominciando a piangere e a dare pugni ovunque. In quel momento sentendo tutto quel baccano, Ayato entrò incuriosito.

Raito:Sono uno stupido!! Che razza di uomo sono?? Stupido!!

Continuava ad urlare dando i pugni al muro.

Ayato:Raito, sei tu?
Raito:Sparisci!!

Il vampiro si sedette sulla tazza con le mani tra i capelli piangendo. Il fratello sentendolo disperato forzò la porta del gabbinetto dov'era.

Ayato:Raito, che succede?
Raito:Sparisci! Voglio stare da solo.
Ayato:Non è da te comportarti così. Di solito è sempre Subaru a distruggere tutto. Guarda che hai combinato!

Esclamò vedendo tutte le mura rotte.

Raito:Non mi interessa. Ti ho detto di andartene.
Ayato:Cosa c'è che non va? Perchè ti comporti così?
Raito:E me lo chiedi pure? Sono uno stupido!!

Urlò dando un altro pugno nel muro facendolo crollare e mostrando l'altro gabbinetto affianco. 

Ayato:Raito! Piantala! 

Il fratello si alzò dolorante nel cuore e si avvicinò al lavandino. Lì Ayato si accorse che stava piangendo.

Ayato:Raito...ma stai piangendo...
Raito:Si che sto piangendo!!
Ayato:E' successo qualcosa di grave?
Raito:Non riesco a farlo!
Ayato:Come non riesci a farlo?
Raito:Non mi si alza!! Non riesco ad eccitarmi!! Non riesco a farlo con nessuna!
Ayato:Cosa? Ma è terribile!! Andiamo in infermeria, vedranno che hai.
Raito:NO! 
Ayato:So che è una cosa imbarazzante, ma bisogna vedere cos'è.
Raito:C'è un motivo se non riesco a farlo. 
Ayato:Un motivo?
Raito:Si. Ren ha ragione. Mi sono innamorato.

Il fratello sollevato sospirò calmandosi.

Ayato:Ah... è qual'è il problema? Non sarà la fine del mondo? Anzi...era ora che trovassi una ragazza che ti facesse innamorare.
Raito:Il problema è che si tratta di una persona con cui non posso stare. E' già fidanzata.
Ayato:Mi spiace, ma non potresti tentare di ammaliarla come fai di solito?
Raito:C'ho provato, ma è testarda. Anche ammaliandola non cadrà ai miei piedi.
Ayato:Cavolo. Alla fine hai trovato qualcuno che ti resiste. Ah...se Rita lo sapesse incomicierebbe a chiederti di conoscerla. Approposito, chi è la fortunata donna che ha preso il tuo cuore?
Raito:E' questo il punto. E' proprio Rita.
Ayato:Rita? Intendi la nostra Rita?

Domandò incredulo.

Raito:Si. Come se non bastasse anche Kou si è messo d'impiccio. Ha detto Ren che sono molto affiatati e Kou non guarda nessun'altra apparte lei. Addirittura manda via le fans che gli vanno dietro.
Ayato:Già sapevi di questa situazione? Cioè... quand'è che ti sei reso conto di amarla?

Chiese Ayato vedendolo preoccupato. Con gran rammarico il fratello gli rispose:

Raito:Da quand'è venuto Louis, ma pensavo fosse gelosia perchè ero possessivo nei confronti della mia conserva, ma non immaginavo di essermi innamorato. Ren, quando mi ha visto, ha detto che mi vede cambiato e che mi ero innamorato di lei. Sono uno stupido! Come ho fatto a non accorgermene prima?
Ayato:Guarda che non sei l'unico. Anch'io pensavo che tra me e Yui c'era la semplice attrazione vampiro-conserva. C'ho messo 4 anni per capire che ero innamorato di lei e non era attrazione come pensavo. 
Raito:E' tutta colpa degli insegnamenti che ci ha dato Cordelia e sopratutto del suo modo di darci affetto. 
Ayato:Già. A quest'ora l'avresti capito e non ti saresti fatto togliere la polpetta dal piatto da quell'idol e da Louis.
Raito:Dov'è Rita ora?
Ayato:Non so. Dovrebbe essere in giro.

La porta si aprì ed entrò Subaru che incominciò ad alterarsi ed a sorprendersi di ciò che stava succedendo.

Subaru:Cos'è successo qui dentro? E' tutto demolito!
Ayato:Ah...non ti ci mettere anche tu Subaru. Non vedi come sta Raito?
Subaru:Perchè sta piangendo?

Chiese avvicinandosi preoccupato.


***

Ritornai in camera. Louis stava già dormendo. Sentire che Raito era in depressione spiegava molte cose, sopratutto il suo strano comportamento. Volevo aiutarlo, ma non sapevo come. Ero anche stanca per la giornataccia avuta e che sapevo mi aspettasse la stessa l'indomani. Mi  sdraiai accanto a Louis che mi abbracciò dolcemente e così ci addormentammo, ma a saperlo non l'avrei mai fatto.

Subaru:Che significa?
Sho:Lasciali dormire.
Subaru:Secondo te possiamo lasciarli dormire insieme?
Natsuki:Ma sono così carini.

Quelle voci mi svegliarono e vidi la faccia dei tre che ci fissavano. Perchè? Ero praticamente attaccata Louis neanche fossi stata una scimmia. Non appena vidi quella scena mi staccai spaesata cadendo all'indietro dal letto. Il botto fece svegliare Louis che mi vide a terra.

Louis:Ben svegliata amore. Che ci fai lì a terra?
Rita:Vorrei saperlo anch'io.

Dissi attorcigliandomi tra le lenzuola a terra.

Subaru:Alzati! Dobbiamo andare all'università!!
Sho:Anche tu! Devo accompagnarti a Cartoon World.
Louis:Peccato. Avrei voluto dormire ancora con la mia piccolina. E' stato fantastico lo faremo anche dopo di nuovo?

Chiese facendo pensare tutti a male.

Subaru:Eh no!! Non so come e cosa sia successo. Non lo voglio neanche sapere, ma non ti avvicinerai mai più in camera sua!
Louis:Perchè? Stavamo stretti stretti a darci calore l'un l'altro.
Rita:Louis? Non aggravare la tua posizione e va a prepararti!

Esclamai con il rossore in volto. Non appena uscirono dalla stanza, mi preparai e mi diressi in soggiorno, ma mi fermai fuori la porta di camera mia. Lì vidi appoggiato al muro Raito.

Rita:Raito?
Raito:Così ti sei data da fare stanotte.
Rita:Ma va! Non ho fatto niente.
Raito:Dillo a qualcun altro. Ho sentito come ti lamenti e non ho chiuso occhio per causa tua.

Disse andandosene rimanendomi li a pensare. Mi grattai la testa leggermente confusa.

Rita:Lamenti? Io?? Ma se dormivo. Quali lamenti avrà sentito?

Il mistero si scoprì subito non appena scesi a fare colazione. Ayato e Yui mangiavano mano nella mano e entrambi sembravano felicemente innamorati. Non c'era dubbio i lamenti di cui parlava Raito dovevano essere stati loro. Poco dopo scese Louis a fare colazione. Era strano. Si toccava continuamente il collo.

Rita:Cos'hai amore?
Louis:No, niente. Forse una zanzara mi ha punto oppure ho qualche nervo accavallato. Mi fa male.
Rita:Fa vedere.

Dissi amorevolmente scoprendogli il collo dai capelli e lì vidi qualcosa che mi traumatizzò. Il motivo per cui mi ero svegliata che sembravo una scimmia. Louis aveva il collo gonfio e pieno di morsi, tentativi di bere il suo sangue andati in vano.

Louis:Amore? Cos'è quella faccia?

Chiese vedendomi traumatizzata.

Rita:No, amore. E' solo un brutto colpo di freddo. Ti ha fatto accavallare i nervi, ma... tranquillo! Mettiti questa una bella sciarpa visto che devi andare a lavoro e non togliertela. Intesi? Non voglio che ti venga qualcosa.

Dissi avvolgendogli una sciarpa rossa attorno al collo. Sorrise e mise la mano sulla mia mentre gliela mettevo.

Louis:Sei molto dolce amore.

Se...dolce! Avrebbe dovuto solamente immaginare che quelli erano morsi, altro che nervi accavallati per il freddo. La giornata non poteva iniziare male se non addirittura peggio. Infatti, appena arrivai all'università, decisi di andare a posare i libri di anatomia e microbiologia in camera. Aprii la porta e posai i libri sulla scrivania siccome erano materie che alle prime ore non le avrei avute. E mentre ero lì che sfogliavo il mio libro di podologia che avrei dovuto utilizzare alle prime ore, la porta si chiuse bruscamente. Allo sbattere di quella porta mi voltai e di fronte a me c'era Kou. Era senza giacca e senza camicia viola sotto alla camicia bianca come la portava di solito. Aveva solamente i pantaloni neri e la camicia biancia sbottonate entrambe. Si avvicinò a me con sguardo accattivante e malizioso.

Rita:Kou...?
Kou:Chèri!!

Esclamò abbracciandomi e buttandomi sul letto insieme a lui per poi mettersi addosso a me.

Kou:Oh...Chèri!! Che bello rivederti!!
Rita:Che ci fai qui? Non dovevi essere a casa o in aula? Come sapevi che questa era la mia camera?
Kou:Quante domande. L'ho chiesto in giro. Karin è stata molto gentile a dirmelo.
Rita:Ah...Karin. Come al solito.

Sospirai pensando. Dopotutto non parlava mai, ma quando iniziava buttava fuori anche quello che non doveva. Infatti aveva detto lei il numero della stanza a Kou.

Rita:Che vuoi?
Kou:Non mi hai risposto si o no.
Rita:Che importanza ha?
Kou:Per me ha importanza. Voglio sapere la verità. Se non me lo dirai da qui non mi muovo!
Rita:Posso stare tranquillamente con un peso morto sulla pancia. Dopotutto sono abituata con Raito.
Kou:Avanti rispondimi!

Esclamò alzando il busto e guardandomi negli occhi sorpreso attendendo una risposta.

Kou:Tutto quello che hai detto è vero. Se non lo fosse non riuscirei a spiegare perchè mai il mio occhio non ha rilevato bugie. Rispondi! Sei o non sei un vampiro, si o no?
Rita:Non vedo il motivo per cui avrei dovuto dirtelo.

Risposi girando la faccia dall'altra parte per non guardarlo. Il vampiro rise.

Kou:Ed io che mi preoccupavo che fossi un umana tra i vampiri.
Rita:Cosa?
Kou:Avanti, smettila di girarci attorno. Ci ho pensato tutta la mattinata e non ho chiuso occhio per pensarci. Non poteva essere altrimenti. Sei un vampiro, non è così?
Rita:Vuoi che ti dica si o no, vero? 
Kou:Esatto.
Rita:Ok, ti accontento. Si, sono un vampiro. Contento? 
Kou:Proprio come pensavo.

Disse togliendosi di dosso.

Rita:Come hai fatto a capirlo?
Kou:I libri sui vampiri, il fatto che sei così ipnotica, che riesci a raggirare tutti senza problemi e sopratutto sul fatto che hai detto la verità all'infermiera.
Rita:Approposito... dove sono quei libri?

Il vampiro si sdraiò sul letto accanto a me.

Kou:Ero venuto per questo. Mi hai fatto girare tutta l'università ieri con quei mattoni. Ce li ho in camera mia. 
Rita:Capisco.
Kou:Quand'è che l'hai scoperto?

Mi chiese mettendosi sul fianco con il braccio che faceva d'appoggio alla testa stando difronte a me.

Rita:Un paio di giorni prima del compleanno di Subaru. 
Kou:Davvero?
Rita:Non ne sono sicura. Ho fatto delle ricerche e un pò di dubbi me l'hanno messo Karlheinz e Karin. Per questo non l'ho detto a nessuno.
Kou:Gli altri non lo sanno?
Rita:Non ancora, ma penso che terrò nascosta la cosa. Anche perchè Sho non vuole che si dice.
Kou:Capisco. 
Rita:Non lo dirai mica a qualcuno?
Kou:Potrei, ma non sono il tipo che fa la spia, almeno che non ci guadagni qualcosa.
Rita:Ok, dillo a qualcuno e spacco il tuo bel faccino. D'accordo?
Kou:Come siamo scorbutiche. Tranquilla, non lo dirò mica in giro? Comunque ero venuto per portarti i libri, ma li ho lasciati in camera mia.

Informò alzandosi e uscendo ribattè:

Kou:Comunque se ti serve aiuto, puoi contare su di me.
Rita:Grazie.
Kou:La mia stanza è di fronte. E' la 490. Per questo ti ho vista entrare. Torno subito. 

Disse uscendo dalla porta. Era strano. Non riuscivo a fidarmi di Kou. Sapevo che era il classico tipo che si faceva vedere tanto buono, bravo, gentile e dolce, ma in fondo è un egoista, bifronte, sleale, arrogante, ambiguo, infame, sadico narcisista. Eppure sentivo che potevo fidarmi, anche se non ne capivo il motivo. Dopo un pò entrò in camera mia con quei mattoni.

Kou:Eccoli qui!
Rita:Grazie.
Kou:Li hai presi per saperne di più su di te, non è così?
Rita:Kou? Adesso ho lezione. Ne parliamo dopo.
Kou:Come vuoi. Mantienimi un posto.
Rita:D'accordo.

Risposi alzandomi e prendendo quei libri tra le mani. Il vampiro dolcemente mi scompigliò i capelli baciandomi la fronte.

Kou:A dopo, Chèri!

Esclamò facendomi l'occhiolino e andando nella stanza di fronte. Mi sentivo terribilmente turbata. Il fatto che avevo morso Louis, che fossi un vampiro e che non sapevo nulla su di me, il fatto che Kou era così premuroso, che mi sentivo terribilmente a disagio in quella situazione e che lui sapesse il mio segreto, mi faceva un pò paura. Non volevo deludere i vampiri, sopratutto Raito visto che già era depresso di suo per chissà quale motivo. Che avrei dovuto fare? Dovevo incominciare a comportarmi come un vampiro, ma non sapevo affatto come ci si comportasse. E con quei libri tra le mani e presa da questi pensieri mi avvicinai alla scrivania posandoli.

Rita:Che devo fare?

Mi chiesi guardando la foto che avevo appena messo di me e di Louis sulla scrivania. Dovevo cambiare per ciò che ero, ne ero consapevole, ma non volevo farlo. Amavo troppo Louis e sapevo che se mi fossi comportata da vampiro avrei potuto fargli del male. Cosa farò? Prenderò una decisione? Cambierò? Louis si accorgerà cos'ha sul collo? E Kou perchè si comporta in modo così premuroso? Scopritelo nel prossimo capitolo. A presto, dalla vostra Rita.
   
 
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