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Autore: jamichannel00    12/11/2014    0 recensioni
Emily,una ragazza di sedici anni. Incontrerà Josh per caso.Tra litigi,baci,cambiamenti,lacrime,distanze,riusciranno davvero ed essere uniti? Scopriranno entrambi cos'è l'amore vero? Quello che ti toglie il fiato,quello che ti emoziona e quello che ti cambia dentro?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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CAPITOLO 2

L'urlo era proprio di del ragazzo maleducato di oggi. Ringraziando dio,mi ha sentito.

"E tu chi saresti scusa?" Chiede uno dei ragazzi che mi sta trattenendo.

"Non ti deve interessare chi sono,devi solo lasciarla,vattene!" Non ne volevano proprio sapere di lasciarmi andare. Allora lui in quel momento si avventò su di loro,lanciando un pugno secco sul viso di uno e buttando a terra l'altro. La massa dei ragazzi che erano seduti fuori la pizzeria decisero di scappare,e anche quelli che mi stavano trattenendo scapparono con loro.

"Stai bene?" Mi chiese lui,in un tono molto dolce,in un tono strano. Non mi sarei davvero aspettata da lui questo gesto,sinceramente non lo aspettavo più da nessun ragazzo per essere sincera,dopo Luke,i maschi per me sono fatti con lo stampino,cioè tutti uguali. Ma non nego di voler davvero conoscere l'eccezione,l'eccezione che mi farà battere il cuore, che mi tolga il fiato,che mi faccia arrabbiare ma contemporaneamente perdonare. Luke non era quest'eccezione,Luke era il peggiore,e quando dico il peggiore è la verità. E' orribile quando fai degli errori nella vita e li vorresti tanto cancellare,perchè ti lacerano dentro alla fine e ti segnano in qualche modo,anche se ti aiutano a crescere e capire cosa nel futuro non dovrai più fare. E' brutto ma gli errori insegnano,insegnano a vivere.

"Si grazie." Sono ancora scioccata,non so perchè ma questa situazione mi ha davvero messa paura,si sentono moltissime voci su questi ragazzi e mi ha davvero salvato questo ragazzo. Istintivamente senza nemmeno rendermene conto,lo abbraccio. Non so davvero perchè l'ho fatto!  Ma Emily,cosa fai? Puoi abbracciare sconosciuti?Quando mi staccai da lui,gli chiesi velocemente scusa. Inoltre ho cominciato anche a piangere e singhiozzare.

"Non so davvero cosa mi sia preso,ti chiedo ancora scusa." Dissi.

"Solo se accetti le mie di scuse.. e poi era il minimo che avrei dovuto fare per come ti ho risposto oggi a scuola." Disse convinto.

" E va bene. Accetto le scuse." Alla fine ammisi arresa.

"Senti,ce la prendiamo insieme questa pizza?" Mi chiese lui. Non sapevo davvero cosa rispondere,cioè è vero che una pizza non è niente di che,ma se passasse per caso Luke e ci vedesse insieme? Come potrebbe reagire? Quando capirò cazzo che Luke ormai è fuori,fuori dalla mia testa,dalla mia vita,dai miei amici,da tutto? Devo cancellarlo,ma ho paura che ritorni o che mi possa rovinare la vita peggio di così.

"Okay." Alla fine accettai,dovevo,dovevo farlo per me e per nessuno altro.Solo e unicamente per me.

Entrammo da Lucy,appena mi vide gli si illuminarono gli occhi,mia madre gli aveva detto che stavo tipo in una crisi ormonale,solite cazzate da genitori,ovviamente mia madre intuiva quando un giorno ero felice e quando un giorno ero in uno stato d'umore tremendo,e aveva anche capito a cosa era dovuto all'  "amore". Mi era venuta anche a chiedere se ero rimasta delusa quando avevo fatto l'amore per la mia prima volta,il problema è che non ho mai fatto l'amore ma lei lo credeva e ne era fermamente convinta,ma non perchè avesse qualcosa in contrario ma solo perchè voleva sapere ogni minimo particolare,so come è fatta ed era quella la motivazione. E comunque non lo avrei mai fatto per la mia prima volta con Luke,lui era un tipo da "una botta e via" come si dice. E a me quelli da una botta e via non mi piacciono più di tanto,che poi alla fine come già ho ripetuto,erano più i momenti in cui litigavamo che quelli in cui andavamo d'amore e d'accordo.

Salutai velocemente Lucy,che aveva un sorriso luminoso,sicuramente ora lo andrà a dire a mia madre,che mi trovo nella sua pizzeria con un ragazzo castano dagli occhi celesti e non ometterà nemmeno un particolare,ne sono certa,lo descriverà,gli dirà se sorridevo,cosa ha odinato lui e sicuramente farà caso se lui pagherà o no il conto.

"Ragazzi cosa vi porto?" Chiese la cameriera.

"Per me pizza Margherita." Dissi.

"Per me un hamburger." Aggiunse lui. E la cameriera si avviò nella cucina. Nel locale non c'era nessuno,tranne noi due,che chiacchieravamo silenziosi.

"Ma sei stupido? Hai preso l'hamburger quando Lucy fa la pizza migliore del mondo?"Dissi a bassa voce.

"Davvero? Me lo potevi dire prima no?" Disse lui.

"Non pensavo che avresti perso davvero un hamburger.. Parliamo di cose serie.. Non ti ho mai visto, qui sei arrivato da poco?E poi scusa qual è il tuo nome che ancora non so come ti chiami?" Chiesi.

Si fece una risata e poi rispose: "Hai ragione non mi sono ancora presentato,maleducato eh?Comunque mi chiamo Josh. E si sono nuovo,sono arrivato quest'estate."

Josh figo dai. Passabile come nome. Gli si addice. Capelli un pò spettinati,occhi chiari,tipo da jeans e Vans. Tipo anche da skate.

"Io sono Emily. Vai sullo skate?" Chiesi.

"Emh.. Sì.. Ma tu che ne sai scusa?"

"Non lo so,hai quell'area da skater"Risposi sorridendo.

"Sei per caso una di quelle sensitive?" E scoppiò a ridere.

"No ma che dici,solo che riconosco chi va sullo skate,tutto qui." E aggiunsi velocemente,perchè già avevo intuito che si stava creando il silenzio "Raccontami perchè ti sei trasferito proprio qui."

"Mi sono trasferito quì,perchè mio padre aveva bisogno di tranquillità,e quì ce n'è abbastanza." Rispose.

"Ti piace qui allora? Non hai visto tutto ancora vero?"Dissi mentre bevevo un sorso di coca-cola che ha appena portato la cameriera.

"Si,ma non ho ancora visto tutto,ma mi piacerebbe." Mi disse. Lo vedrò dopo questo pranzo? Ha intenzione di chiedermi il numero?Poi alla fine non è maleducato come credevo,sembra simpatico e un ragazzo socievole,e non capisco perchè mi sto facendo tutte queste idee se è solo una pizza e nemmeno stata programmata,capitata per caso.

Continuammo a parlare,parlammo della scuola,di lui che è figlio unico e di me che ho una peste per fratello.

"E' un cervellone mio fratello,mentre io proprio il suo opposto."Dissi ridendo.

"Ma dai non ci credo.." E rideva mentre lo diceva,

Alla fine finimmo io la pizza e lui l'hamburger,mi pagò la pizza anche se ho insistito che non lo facesse,ma si era giustificato che oggi mi aveva risposto in mal modo.

"Grazie davvero sei stato molto gentile.Ora vado." Gli dissi.

"No ma dove vai?Ti accompagno,dopo quello che è successo vuoi ancora andare a casa da sola?"

"Si qual è il problema,sono sempre tornata a casa da sola anche di notte,e c'era qualcuno che poteva farlo,ma non lo ha mai fatto,quindi non vedo il motivo per cui tu ti debba scomodare." Risposi tutto di un fiato.Non volevo far rimanere male lui,ma non volevo nemmeno che mi accompagnasse a casa e si scomodasse.

"Per me non c'è nessun problema,tanto abito da quella parte." 

"Okay,va bene.Andiamo." E così ci avviammo per la strada,percorremmo quasi due chilometri e alla fine mi accompagnò fino davanti il portone di casa mia. 

"Grazie per avermi accompagnato fino qui."Gli dissi.

"Di nulla,ora vado,ci vediamo."Era leggermente titubante,come se volesse aggiungere altro ma aveva paura. MI vorrà chiedere di uscire di nuovo? E se sì,come rispondo?Dovrei? MA NO CHE NON DOVREI. Non ho bisogno di uscire con nessuno,sto bene sola.Non voglio altre delusioni,ne ho già avute troppe per avere solo sedici anni.

"Si okay,ci vediamo." E salì le scale del portico di casa mia,non voleva chiedermi nulla. Sono solo io che mi faccio migliaia di paranoie insignificanti. Si avviò anche lui nel frattempo verso la strada di casa sua. Mi ha detto che abita a circa un chilometro dopo di me.

"Emily!" Senti urlare.

"Si?" Chiesi a quel punto io.

"Mi sono pentito di aver preso l'hamburger oggi.Ti va domani di prenderci una pizza dopo scuola?"

"Emh,si okay." Gli sorrisi e lo fece anche lui. Poi si girò e continuò a camminare per la sua strada.

Non ci posso credere,ho accettato davvero il suo invito?Non ci credo,non ci credo davvero. Due istanti prima lo stavo rifiutando categoricamente e poi accetto? Roba da non credere. Domani andrò a pranzo con lui,ma poi chiuderò lì. Non posso frequentarmi con un ragazzo,non posso davvero. Il motivo è perchè soffrirò ancora,di nuovo. Non potrò sopportarlo. Non sopporterò di piangere per tutta la notte,senza non avere più fiato,non sopporterò vedere con i miei occhi tradimenti o qualsiasi altra cosa contro di me,non sopporterò di essere dimenticata per qualcuno che dovrei stare al suo primo posto,non posso. Mi pentirei amaramente,come già sta succedendo con quello stronzo di Luke. Mi uccide dentro,mi lacera. Lo odio,lo odio più di ogni altra cosa al mondo,odio lui e tutto ciò che riguarda lui,ai giorni in cui siamo stati insieme,i suoi messaggi,i suoi baci,i suoi "non lo farò mai più,è una promessa" che poi succedeva di nuovo,le sue labbra,la sua gelosia,tutto. Dimenticherei tutto. Sto aspettando l'eccezione come ho già detto,ma se non provo a conoscere nessun ragazzo per almeno provare a vedere come va,come capirò chi sarà davvero la mia eccezione?

Questo ragionamento mi impegnava la mente. Nemmeno i compiti che avevo da fare,riusci a svolgere,perchè pensavo,pensavo a lui. Mi dispiace ammetterlo,ma mi ha davvero incuriosito. Dopo aver finito i compiti faccio una telefonata a Dave il mio migliore amico. Non abita qui,si trova a Barcellona. Si è trasferito con la sua famiglia lì,per motivi di lavoro del padre,e forse molto presto si trasferirà a Roma. Non sono ancora mai andata a trovarlo,perchè mia madre non mi lascia partire anche se conosce i suoi genitori da sedici anni. Ha pura dell'aereo e quindi secondo lei la debba avere anche io. Ma ci riuscirò ad andarlo a trovare. E' il mio sogno. Quando è partito stavo moltissimo giù,avevo 15 anni,circa un anno fà,ed è stato davvero orribile senza di lui,ora mi sono quasi abituata. 

Il telefono sta squillando..

"Emily!" 

"Daveee"

"Come stai?Sono quasi una settimana che non ci sentiamo."

"Si hai ragione devo chiederti scusa ma ho avuto dei problemi con la connessione internet e nemmeno su skype ti ho potuto contattare,mi sei mancato tanto!"

"Anche tu! Novità? Come è andato il primo giorno di scuola?"

"Si in effetti qualche novità ci sono."

"Davvero Emily? Per caso ragazzi?"

"Quanto mi conosci! Comunque si,un ragazzo,l'ho conosciuto oggi,è nuovo.Sono poche settimane che è qui e oggi era il suo primo giorno di scuola da noi.Prende il mio stesso bus e abitiamo ad un chilometro di distanza.Mi ha risposto male oggi a scuola perchè  anche se non so il motivo qualcuno lo ha picchiato e si trovava a terra,gli ho offerto un aiuto,ma si è rifiutato dicendomi anche che non fossero affari miei."

"E questa è stata la tua conoscenza con il ragazzo?Non credo che tu gli stassi molto simpatica."

"Ma non ho finito,scemo! Poi ero arrabbiatissima con lui e l'ho rincontrato alla fine della scuola perchè avevamo perso entrambi il bus e mi ha difeso da dei ragazzi che mi stavano per violentare e mi ha riaccompagnato anche a casa. E domani mi ha invitato a prendere di nuovo una pizza."

"Emily,sono davvero contento per te,e sono sicuro che prima di accettare ti sei fatta milioni di paranoie,e voglio darti un consiglio,continua a farti tutte le paranoie che vuoi perchè è giusto. Non pensare che sia il ragazzo perfetto,poi ci soffrirai,come già ti è successo. E io non voglio poi dirti 'te l'avevo detto!' perchè sai che non sono quel tipo di amico. Quindi rendimi il lavoro più semplice e non fantasticare su nulla,ma prendi tutto con le pinze." Disse lui.

"Hai perfettamente ragione,e lo sto facendo,ne ho fatte milioni di paranoie,ma ora ho capito che voglio conoscere qualcuno,per distrarmi,perchè Luke non fà più parte della mia orribile vita."

"Okay,ci conto.Ora vado che ho il libro di Economia Aziendale che aspetta di essere aperto,sfogliato,e studiato." Mi disse con un tono molto dolce.

"Si okay,allora ci risentiamo domani...Che ti aggiorno!"

Chiusi la chiamata.

Si era fatta ora di cena,e sono stanca.Ceno velocemente con mia madre,mio fratello,e mia nonna che era rimasta per cena.Ovviamente avevo un'aria diversa e lo hanno subito notato,ma ho semplicemente risposto che non mi era successo niente di sensazionale. Tanto è solo questione di ore e saprà tutto quello che è successo a causa di Lucy.

   
 
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