Serie TV > Violetta
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Autore: Rihanna_Love    12/11/2014    3 recensioni
Tratto dal Prologo:
[...] I genitori di lui sorridevano e la sorella aveva lo sguardo fisso verso i due sposini, tutti i loro amici ed ex compagni di studio, erano lì ad osservare quella magica unione.
Il prete iniziò la messa e dopo un’pò arrivò il momento -Vuoi tu Leon Vargas prendere come tua sposa la qui presente Violetta Castillo?-, il ragazzo non smise di sorridere -Sì, lo voglio- aveva detto, il prete continuò -Vuoi tu Violetta Castillo prendere come tuo sposo Leon Vargas?-, la giovane, emozionata, rispose -Sì, lo voglio!!!-, tutti si misero a ridere a causa del tanto entusiasmo con cui la giovane aveva risposto.
-Con il potere conferitomi dalla Chiesa cattolica di Roma, io vi dichiaro marito e moglie! Leon, puoi baciare la tua sposa-aveva detto il prete, il ragazzo non se l’era fatto ripetere due volte e aveva baciato prima dolcemente e poi con più passione la sua Violetta, si udirono dei fischi provenire dai loro amici e sorrisero vedendoli.
(Storia dedicata a: syontai, Ary_6400, Leonetta_3 e HugMeShailene - Siete unici!)
- Revisione in corso dei capitoli -
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Nuovo personaggio, Violetta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dedicato alla meravigliosa HugMeShailene grazie di avermi fatto raggiungere le 100 recensioni e di esserci!
Pubblicità: Anche se sono fratellastri si amano e nessuno potrà farci nulla - Jortini di jortini-dora
Ci vediamo più giù, recensite! :3

 
 

 ~ Hug me and never let me more ~

 


Quante volte Violetta avrebbe voluto correre da lui e abbracciarlo, non lasciandolo più? Non lo sapeva proprio ma in quel momento, sentendo la sua voce dolce e calda chiamare il suo nome con un sussurro, capì quanto quel ragazzo le fosse entrato dentro, rendendola una persona migliore.
- Violetta, ti prego, rispondi..- Leon la stava supplicando e lei che faceva? Continuava a rimanere in silenzio, osservando con sguardo vacuo la parete di fronte a lei e le sembrava davvero interessante.
- L-Leon..- balbettò, facendo esplodere la gioia delle sue amiche che presero a congratularsi tra di loro in modo davvero comico.
- Violetta mi hai fatto prendere un colpo.. Cosa ti è successo? Perchè non parlavi? Ti prego amore mio, rispondimi..- il castano si passò una mano tra i corti capelli, trattenendo a stento un sospiro di delusione, e continuò a pregarla di parlare più volte mentre lei, paralizzata, manteneva la bocca aperta senza proferire parola.
Appena la castana udì quelle due parole che tanto le piacevano, scoppiò in un pianto silenzioso mentre tentava di formulare una frase che avesse senso compiuto: - M-mi hai chiamata amore m-mio, i-io non me lo merito af-fatto, Leon. Sono una persona pessima.. Mi sono tenuta tutto dentro, ho allontanato tutti e tu mi tratti ancora come se fossi la cosa migliore che ti sia successa.. Come fai? Non ti capisco proprio, non capisco nemmeno me stessa.. Io non so che fare.
Leon rimase basito, gli occhi e la bocca spalancati, mentre mormorava - Vilu, tu non sei una persona cattiva e sei la miglior cosa che mi sia successa, sei il mio tutto, come fai a non capirlo? Quando hai un dubbio vieni a parlarne con me, rendimi partecipe di ciò che accade nella tua bella testolina. Se quel giorno ci siamo rivisti, ci sarà un motivo: era destino, Violetta. Siamo fatti per stare insieme e io ti amo, dannazione! Ti amo veramente! Vediamoci e parliamo, per favore.
- Leon.. Ci vediamo tra un'ora al Resto Band, parleremo faccia a faccia. Io.. Ti amo anch'io- Violetta chiuse la telefonata e rimise il cellulare nella borsetta, chiedendo con lo sguardo aiuto alle sue amiche: cosa avrebbe dovuto indossare?
«Ragazze, abbiamo un allarme look!» fece teatralmente Ludmilla, iniziando a cercare nel suo armadio qualcosa da far indossare per l'appuntamento col suo ragazzo alla castana.
Tutte, compresa la Castillo, si misero a lanciare da una parte all'altra della stanza vestiti, gonne e magliette: alla fine, scelsero un top rosso con le borchie, uno short nero a vita alta di jeans e delle zeppe rosse semplici ; Le fecero indossare degli orecchini a cerchio neri e la truccarono con la matita nera e il mascara, rendendo i suoi occhi più sensuali del solito. Infine, le legarono i capelli in una strana ma carina acconciatura e le porsero la borsa, soddisfatte del loro lavoro. «Lo stenderai, Violetta. Non riuscirà nemmeno a parlare!» esclamò Ariana, facendole l'occhiolino. «Conosco bene mio fratello e so che rimarrà a bocca aperta e ti proteggerà dagli sguardi maliziosi degli altri ragazzi, magari chiedendoti di andare a parlare in un posto meno affollato.»
«Ariana!» la rimproverò la castana anche con lo sguardo, afferrando la borsa e sculettando per scherzare mentre Francesca asseriva: «Fai così e Leon morirà prima di potersi avvicinare a te, stanne certa.»
«Ho paura che lui non mi voglia più..» rispose, aggiustando l'acconciatura. 
«Tesoro mio, ti sei vista? Abbiamo sentito perfino noi quante volte quel santo ti ha detto che ti ama.. Come fai a pensarlo?» chiese Cielo, carezzandole una guancia. «Non lo so proprio, sono strana, vero?»
Le ragazze annuirono e spinsero fuori di casa la Castillo, ordinandole di farsi perdonare da Leon e svuotare la mente, rilassandosi. Quella mormorò un semplice 'Okay, vi voglio bene' e si incamminò verso il bar, arrivando dopo appena venti minuti di camminata che con quelle zeppe le erano sembrati il doppio.
 

«Violetta?»
Leon era rimasto paralizzato, non credeva affatto che quella fosse la sua amata ragazza. «Come sei conciata?» chiese, confuso. Strinse gli occhi, intuendo che in tutto quello ci fosse lo zampino della sorella e delle amiche.
«Ciao, Leon» lo salutò, apparentemente tranquilla. In realtà stava tremando, almeno dentro. 
«Da quando hai i capelli biondi? Ti stanno bene, però.» continuò lui, grattandosi la nuca nervosamente. «Da oggi, avevo voglia di cambiare! Che ne dici di sederci?» fu sfrontata, cosa che normalmente non avrebbe mai fatto ma Ludmilla e le altre, prima che se ne andasse, le avevano raccomandato di essere leggermente diversa. 


«Non riuscirà a resisterti, Violetta. Dovrai essere un po' diversa, però. Sii maliziosa al punto giusto, sensuale e disponibile a parlare. Dopo che avrai fatto tutto ciò, farete sicuramente pace.» aveva detto Ariana, ridacchiando allegra. E lei stava attuando le sue direttive, alla lettera.


«Preferirei che andassimo in un posto un po' più tranquillo e meno.. affollato» sospirò il ragazzo, guardandola desideroso di baciare quelle labbra che gli erano tanto mancate.
«Che c'è, Leon?» Violetta si avvicinò al ragazzo, poggiando la mano sul suo bel petto e lo abbracciò, dandogli un bacio ammaliatore sulla guancia. «Non mi distrarre, Violetta. Te lo chiedo, per favore.»
«Andiamo..» la prese per mano e la condusse da Luca, il fratello di Francesca, chiedendogli un tavolo dove nessuno avrebbe potuto disturbarli.
Continuarono a camminare abbracciati e Leon pensò 'Abbracciami e non lasciarmi mai più.'
Si sedettero l'uno di fronte all'altro mentre la castana prendeva tutto il coraggio che possedeva e svuotava il sacco, perdendo tutta la sicurezza che aveva fino a pochi secondi prima: «Sai, Leon: in questi giorni mi sono sentita.. Diversa, sì, diversa. Non mi sembrava di essere me stessa, non mi sentivo la vera Violetta Castillo e non volevo immischiarti nei miei complessi stupidi. Non mi sentivo alla tua altezza, non mi sentivo abbastanza per te e pensavo che tu fossi troppo per una come me! Potrai mai perdonare questa stupida e insicura ragazza che ti ama più della sua stessa vita?» L'ultima parte della frase fu quasi sussurrata e Leon la sentì solo perchè il suo volto si era già avvicinato a quello della fidanzata, mentre già le sussurrava: «Sei mia, solo mia. Sei anche troppo per me e non esiste nessuno come te, sei unica e sei mia.»
Il giovane Vargas poggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Violetta, saggiandone il sapore che adorava tanto e facendo inserire la sua lingua nella bocca della ragazza, giocò un po' con la sua, amando la sensazione che si formava nel suo stomaco: l'amava, l'amava tantissimo e non l'avrebbe mai lasciata andare via da lui.







Salve gente!
Spero che questa storia continui ad appassionarvi e che questo capitolo vi sia almeno un po' piaciuto.
I miei Leonetta hanno distrutto le loro insicurezze e hanno fatto pace :3
Chi non potrebbe amarli?
Continuo a ringraziare la mia cara amica
HugMeShailene per avermi fatto raggiungere quel grande traguardo che sono le 100 recensioni: ci sono voluti 49 capitoli ma ci siamo arrivati!
Grazie a tutti/e, siete magnifici/he :3
Pubblicizzate, recensite, leggere e fate ciò che volete.. vi adoro tutti/e!
Dunque.. Siamo arrivati al capitolo 50! Questa è la storia più lunga che io abbia mai scritto è fa parte del mio essere, potrebbe essere la mia figliola ^.^
Voi che ne pensate?
Molte cose ancora devono accadere e come potrete notare, ho cambiato l'introduzione.
Spero attiri più persone così!
Bacioni amorini miei, vi voglio un mondo di bene!
Non riesco ancora a credere di essere arrivata a questo punto, miglioriamo insieme ragazzi/e!
Siete la mia forza e l'unica ragione per cui non ho cancellato questa storia.. Se vi piace, quindi, fatevi sentire!

Never let me go!

By Rihanna_Love


  
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