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Autore: BrokenArrows    12/11/2014    1 recensioni
Immaginate due sorelle a Mystic Falls, ignare di cosa le aspetta. Cosa riserverà loro il futuro? Intrighi, lotte, amori e speranze... I due Salvatore tornano in città, sconvolgendo le loro vite.
Nuove storie e sentimenti a Mystic Falls.
Fanfic scritta a 4 mani.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Damon era seduto in una comoda poltrona nel soggiorno di casa Lockwood, accanto allo sceriffo Forbes.
-... e per questo abbiamo deciso di mettere nell’acquedotto della città una consistente dose di verbena-
Alle parole della signora Lockwood seguì un fragoroso applauso, al quale dovette aggiungersi anche il vampiro per non destare sospetti. 
-Finalmente si prendono dei seri provvedimenti- gli sussurrò lo sceriffo –Siamo pronti per sconfiggerli-
-Già, finalmente...-
Un uomo sulla trentina entrò nella sala –Scusate, sono arrivato tardi?-
-Mason!- esclamò la signora Lockwood –Abbiamo appena finito, ma ti spiegherò tutto più tardi. Ne sarai entusiasta-
-Mason Lockwood- mormorò Damon tra sè e sè, attirando l’attenzione di Liz.
-Vi conoscete?-
-Solo di vista- Ma lo farei fuori all’istante se potessi, continuò nella propria mente.
Quando Mason si accorse della sua presenza, gli puntò gli occhi addosso, sorridendo divertito.
La sala si svuotò in qualche minuto e i due uomini rimasero da soli.
-Ti allei col nemico per sconfiggerlo dall’interno? Saggia mossa- gli disse, versandosi da bere.
-Neanche tu saresti il benvenuto se sapessero cosa sei in realtà-
-Hai ragione. Ma, vedi... non mi interessa poi molto quello che possono farmi. Quello che voglio adesso è farvela pagare per quell’attacco nei boschi. So che si sono aggiunte un po’ di persone alla vostra razza adesso e che la figlia dello sceriffo è una di loro. Sarà davvero uno shock per lei scoprirlo-
-Sei qui per lanciare false minacce o hai un obiettivo in particolare?- gli chiese Damon, iniziando a perdere la pazienza.
-Sono qui per avvisarvi. Porta questo messaggio anche a Klaus Mikaelson: siamo in tanti e vi attaccheremo alla prima luna piena. Ovvero domani sera-
-Gentile da parte vostra avvisarci. Siete così sicuri di vincere?-
-Un vampiro Originale non ci fa certo paura- disse avviandosi alla porta –Ci vediamo domani allora, amico-

-Salve compagni!- li salutò Klaus da in cima le scale dell’ingresso della sua immensa casa –Cosa vi porta qui?-
Caroline, Jacqueline e Damon erano in attesa che scendesse, ma a quanto pareva gli piaceva guardarli dall’alto, come se lui fosse un essere superiore.
-Sappiamo quando attaccheranno i lupi- disse schietta la bionda.
-Oh, questa sì che è una notizia! E quando sarebbe?-
-Domani. Con la luna piena- continuò Damon –Ho avuto modo di parlare con il loro alfa suppongo: Mason Lockwood. Sono certo che questo nome ti dirà qualcosa-
-Certo- disse scendendo finalmente l’imponente scalinata –Il gene del licantropo è da sempre presente nelle generazioni dei Lockwood. È una delle famiglie più antiche e...-
-Vogliamo parlare della battaglia o continuerai con la lezione di storia?- chiese un’irritata Jacqueline.
Klaus la guardò con un sorriso tirato –Certo, tesoro. Di cosa volete discutere?-
-Non sappiamo dove aspettare l’attacco- lo informò Damon –Suppongo che saranno loro a venire da noi-
-Per questo abbiamo escluso il bosco- continuò Jacqueline –Se evitiamo il loro habitat naturale sarà più semplice farli fuori-
-Condivido questa scelta. Ma... dov’è la mia strega?-
-L’avrai a battaglia vinta- lo informò Caroline –Vedila come un’assicurazione-
-Se la piccola Bonnie facesse quell’incantesimo prima dello scontro, avreste molte più possibilità di vittoria. I morsi dei licantropi vi uccidono. Lo sapete, no?-
-Certo che lo sappiamo. Per questo ti daremo Bonnie solo dopo. Così se qualcuno di noi verrà morso, tu potrai guarirlo-
Klaus guardò Damon con occhi inquisitori –E tu come lo sai?-
-Le leggende circolano...-
-Cos’è questa storia?- chiese Caroline.
-Il sangue di un ibrido Originale, ovvero solo il suo- disse Damon indicando Klaus –Guarisce un vampiro dal morso di un lupo mannaro-
-Beh, in questo caso mi vedo costretto a sottostare alla vostra richiesta. Ma quando vinceremo non dovranno esserci novità. La strega sta già facendo pratica dell’incantesimo che io stesso gli ho donato. Se non me la porterete, potrete dirvi addio per sempre-
-Ricevuto- disse Jacqueline con voce sicura –Dopo la battaglia sarai libero di fare quello che devi-


Il trio tornò a casa Van der Wegen, dove avevano lasciato Alexandra con Bonnie a farle compagnia e a proteggerla. Fecero più presto che poterono, spiegando nei minimi particolari ciò che Klaus aveva detto.
La ragazza, dopo una lunga riflessione, accettò di sottrarsi alla sorte. Se non avesse fatto quell’incantesimo avrebbe messo in pericolo la vita delle amiche, e lei non voleva ciò.
-Hai detto che saranno loro a venire da voi?- chiese la strega a Damon.
-Non è che ne sia certo al cento per cento, ma stando alle parole di quel Mason, ho capito così-
-Quindi dobbiamo trovare un posto che non sia nel bosco e neanche fra le case...- iniziò Alexandra -Molto semplice, visto che abitiamo in una cittadina circondata dal bosco!-
-C'è una vecchia fabbrica abbandonata proprio dietro il supermercato!- esclamò Caroline tutto d'un tratto.
I ragazzi la guardarono stupiti. Era strano che una proposta del genere provenisse dalla sua testa.
-Beh, non guardatemi così! Io ho sempre delle brillanti idee-
-Quindi ci troveremo domani notte in quella fabbrica. Ti ha detto anche in quanti sono?-
-Solo “in molti”- spiegò Damon.
-Supponiamo che siano una ventina...- iniziò Jacqueline -Noi in quanti siamo? In cinque?-
-Klaus è un vampiro Originale che non può morire per un morso dei licantropi. Manderemo lui in prima linea, no?- propose Caroline.
-Sempre che ci si possa fidare di lui...-
-Ragazzi- intervenne Alexandra con tono serio -Mi dispiace darvi questa notizia, ma... Se Stefan non si farà vivo, sarete in quattro-
I presenti si scambiarono delle occhiate allarmate.
Fu Caroline a rompere il silenzio rivolgendosi a Damon -Non c'è alcuna possibilità che tu riesca a contattarlo?-
Lui sbuffò -Se anche ci riuscissi, non verrà ad aiutarci. Ora come ora, la sola cosa che gli interessa è divertirsi. Di certo non rischierebbe la vita per aiutare noi- 


-Siamo sicuri che verranno?- domandò Caroline per la millesima volta da quando erano arrivati.
-Sai, solo poche persone hanno il dono della pazienza- le rispose Klaus con il suo solito tono da saccente -E tu non sei una di quelle, tesoro. Devi lavorare su questo aspetto della tua personalità-
Jacqueline gli lanciò un'occhiataccia -Non mi sembra il caso che tu faccia lo psicologo in questo momento!-
-Non lo sto facendo. Le sto solo dando dei consigli per...-
-Per favore, smettetela con questo teatrino- li interruppe Damon -Credo che stiano per arrivare-
Caroline spalancò gli occhi e sospirò rumorosamente -Non ho mai detto a Matt quanto lo amo e ora non lo rivedrò mai più!-
-Anch'io sono un po' nervosa- le disse Jacqueline -Non ho mai partecipato a una rissa-
-Immagino ci sia una prima volta per tutto- le fece notare Klaus, avanzando verso i nemici.
Damon la vide deglutire e inspirare profondamente -Tutto quello che devi fare è stare lontana dai loro denti e spezzargli l'osso del collo- le sussurrò, avvicinandosi al suo volto.
-Più facile a dirsi che a farsi...-
Le girò il viso verso il suo e le disse un semplice -Ti amo- che in quel momento aveva un significato incommensurabile e la baciò ardentemente.
-Anch'io-
Videro dodici paia di occhi spuntare nella notte e tirarono un sospiro di sollievo nel costatare che non erano poi così tanti.
Il primo a farsi avanti, ovviamente fu Klaus, che non aspettò e non esitò un secondo a penetrare il petto di uno dei lupi che si era lanciato all'attacco e a tirarne fuori un cuore ancora palpitante.
Si girò un istante verso le ragazze -Ricordate, la miglior difesa è l'attacco-
Si rivolse ai lupi e digrignò i denti con fare minaccioso. La battaglia era iniziata.


Jaqueline e Caroline erano distese supine sull'asfalto e respiravano profondamente per  lo sforzo appena compiuto.
-Non posso crederci che ce l'abbiamo fatta- disse la bionda tra un respiro e l'altro.
-Già, neanche io-
-E io non posso credere che tu- intervenne Klaus indicando l'altro ragazzo -mi abbia rubato l'onore di far fuori il loro alfa-
Damon non sembrava affatto dispiaciuto -È stata solo questione di fortuna... Avevamo una questione in sospeso-
Jacque si mise a sedere -Torniamo a casa? Non vedo l'ora di lavarmi da tutto questo sangue-
-In realtà vi trovo molto affascinanti sporche e spettinate. Quasi selvagge!-
Caroline guardò l'amica con disappunto -Seriamente, cosa ci trovi in lui?-



-Va bene, facciamolo- annuì Bonnie convinta, sedendosi su una delle sedie in cucina. 
-Dovremo accompagnarti a casa sua- affermò Jacqueline. 
-Damon, tu e Bonnie andrete da lui, mentre io e Jacque resteremo qui con Alexa- Caroline illustrò il suo piano, che fu rifiutato da Damon.
-Non lascio da sola Jacqueline- disse fermamente, guardando l’interessata. 
-Non fare così, Damon. So proteggermi e qui non accadrà nulla- lo rassicurò.
-Andremo tutti e cinque a casa di Klaus- nulla poteva smuovere il ragazzo da quella decisione -Nient’altro da dire, la decisione è stata presa-
-Ve lo potete scordare, io da lui non ci vengo- Alexa pronunciò quelle parole con un filo di voce. 
Sicuramente non avrebbe messo piede in quella casa, in più vedere di nuovo il ragazzo con il quale aveva tradito Stefan sarebbe stato terribile. 
Calò un silenzio tombale durante il quale i ragazzi pensarono a qualche altra alternativa. Infine Damon prese un respiro, per poi liberare quello che era uno sfogo represso. 
Compì alcuni passi verso Alexandra -Senti- cominciò con voce ostile -Questa situazione è colpa tua. Non mi interessa quello che è successo tra te e Klaus. Tu ora verrai con noi e non dirai una parola. Se ci troviamo in questo casino è a causa tua. Sai bene che Stefan ci avrebbe potuto dare una mano. Invece no, tu l’hai fatto infuriare per una stronzata e...- 
-Basta, Damon!- esclamò Jacqueline interrompendolo. Lo spinse lontano dalla sorella, la quale indossava una maschera di ghiaccio per nascondere ciò che stava provando. Ma lei sapeva che stava soffrendo. 
-Ora tu e Bonnie prenderete la macchina e andrete da Klaus, farete quel maledetto incantesimo e poi tornerete qui- ordinò con voce autoritaria Jacque -Non si discute, muovetevi- 
Il ragazzo fece per fiatare, ma tutto quello che fece fu prendere le chiavi dell’auto e portare fuori da casa la strega.


-Quando sei pronta, Bonnie Bennett-
-Il tuo continuo assillarmi non mi faciliterà le cose, Klaus- 
Lui alzò le mani in segno di resa e andò a sedersi sull'immensa poltrona del salotto di casa Mikaelson.
Bonnie guardò le candele disposte a cerchio davanti a sé e la ciotola con il sangue del vampiro Originale. Accanto ad essa si trovava una piccola boccetta di vetro, come di profumo, solo che al suo interno il liquido era rosso e denso, e Bonnie capì che doveva trattarsi del sangue di un povero licantropo che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. La prese e unì il contenuto con quello della ciotola e immediatamente i due solventi si mescolarono in un turbine profondo.
Bonnie inspirò profondamente e chiuse gli occhi. In quell'esatto momento le candele si accesero e iniziò a pronunciare sottovoce la formula per l'incantesimo -Phasmatos Inta Grum Vin Callus Amalon Callagius Accodum. Cosom Naben Dox Callagius Amalon Gaeda Callagius. Ceremum Descendium Vinum. Phasmatos Inta Grum Callus. Cosom Naben Dox-
La fiamma aumentò d'intensità e il sangue iniziò a ribollire fino a prosciugarsi. Aspettò qualche minuto e poi riaprì gli occhi.
-Posso dedurre che sia andato tutto secondo i piani?- le domandò, materializzandosi dietro di lei.
-Ho fatto tutto quello che c'era scritto su quel grimorio. Deve aver funzionato-
Klaus si aprì in un sorriso -Perfetto. E ora, come promesso, sei libera di andartene-
Bonnie non se lo fece ripetere due volte. Prese la sua borsa e uscì da quella casa in men che non si dica.




Nel prossimo capitolo...
L’ultima cosa che la ragazza vide furono le espressioni sconcertata di Jacqueline e quella furiosa di Damon. 
  
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