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Autore: Annachiara99    12/11/2014    0 recensioni
"And I’m stuck in the friend zone again and again"
"Perchè mi innamoro sempre della persona sbagliata?"
"Non lo so Mars"
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7
“Grazie Ash” disse Marissa guardando Ashton guidare. Ashton stava portando Marissa a casa dopo quella orribile serata che hanno passato, nessuno dei due aveva parlato sinora.
“Di che?” disse Ashton guardando Marissa e poi guardando di nuovo la strada.
“Di tutto” sussurrò lei guardando in basso e asciugandosi le lacrime sulle guance, ormai sporche di      trucco.
“Che intendi?” chiese Ashton disorientato, alzando un sopracciglio. Marissa sospirò e appoggiò la testa al sedile guardando in alto.
“Intendo che ci sei sempre Ash, ci sei sempre stato per me e io non so come ringraziarti. Anche quando faccio la testa di cazzo e hai comunque ragione tu… grazie” disse continuando a guardare in alto.
“Non c’è problema. Ti voglio bene Mars” Marissa sorrise e pensò. Pensò ad Ashton, pensò a lui come amico, e pensò a lui come qualcosa di più.
“Forse la persona giusta l’ho sempre avuta accanto a me e non l’ho mai notato” pensò.
Arrivarono a casa di Marissa, e lei si voltò a guardare Ashton e “Ti va di rimanere? Non voglio stare sola” disse e Ashton sorrise e annuì.
“Certo, come ai vecchi tempi” disse sorridendo e Marissa sorrise e guardò in basso.
“Devo avvisare i miei e poi vengo, tu vai” disse a Marissa, la quale annuì e seguì le sue istruzioni uscendo dalla macchina ed entrando in casa lasciando la porta aperta.
Ashton prese il telefono per chiamare sua mamma, ma prima che potesse fare qualcosa, iniziò a squillare.
Luke x
“Pronto?” disse ma non sentì una risposta, tutto quello che si sentiva erano singhiozzi e un respiro affannoso.
“Luke? Luke?! Che succede, stai bene?” quasi urlò ma non ottenne nessuna risposta, solo singhiozzi.
“A-A-Ash” disse dopo un po’ Luke con tutta la forza che aveva.
“Luke si dimmi sono qui, che succede?!” disse ora Ashton più spaventato che mai.
“I-i-io… m-m-mamma… a-a-aiuto A-A-Ash” disse piangendo e il cuore di Ashton si spezzò.
“Shh shh va tutto bene sto arrivando okay? Andrà tutto bene” disse Ashton per calmare Luke ma, anche per calmare e rassicurare se stesso. Chiuse la chiamata e inviò velocemente un messaggio a Marissa per dirle che sarebbe venuto dopo forse e si avviò velocemente a casa di Luke.
Con la macchina corse il più veloce possibile e, subito, si ritrovò nel quartiere più disagiato del paese. Dire che Ashton aveva paura era poco, non era la prima volta che ci andava comunque, ma non gli importava perché aveva molta più paura per Luke.
Parcheggiò velocemente e scese dall’auto correndo verso la porta, non chiusa ma neanche aperta. La aprì di scattò, senza avviso, e si pentì, perché quello che vide, non è una cosa che si dimentica da un giorno all’altro.
Sul pavimento c’era la mamma di Luke ricoperta di sangue che le usciva dalla testa, e, con una pistola in mano, il suo corpo ormai senza vita. A qualche passo c’era Luke seduto sul pavimento con le gambe piegate, con la testa in mezzo, e le mani nei capelli, dondolandosi avanti e indietro e piangendo, piangendo talmente tanto che non c’erano più lacrime.
“Luke…” sussurrò Ashton e Luke si accorse di non essere solo. Guardò Ashton e lui corse velocemente ad abbracciarlo. Pianse, pianse tantissimo e Ashton lo strinse forte, come se la sua vita dipendesse da quello.
“Shh ci sono io ora, va tutto bene, va tutto bene” ripeteva sempre le stesse parole e Luke continuò a piangere, così tanto che non respirava più.
Quello che avvenne dopo è un po’ un mistero. Uno dei vicini si accorse, non si sa come, della situazione e chiamò la polizia. Il suo corpo venne portato via e i alcuni poliziotti volevano fare delle domande a Luke, ma Ashton li mandò via dicendo che ora non poteva e che erano degli stronzi insensibili.
In qualche modo Ashton portò Luke a casa di Marissa, che aveva avvisato tramite un messaggio, e prima che se ne accorgessero Luke si ritrovò nelle braccia di Marissa, di nuovo a piangere.
“Puoi rimanere qui Luke non ci sono problemi, Ash doveva rimanere comunque” disse Marissa con voce tranquilla. Luke annuì solamente, non trovando la forza per parlare.
“Ragazzi uno di voi deve dormire sul divano o… con me” disse Marissa e guardò tra Ashton e Luke.
“Dormo io sul divano” disse Ashton e Marissa annuì e accompagnò Luke nella stanza degli ospiti.
“Puoi dormire con me se vuoi, nulla di nuovo…” disse Marissa tornando nel salotto e Ashton fece spallucce “...e la mia stanza è vicina a quella di Luke… in caso avesse bisogno…” convinse Ashton con quelle parole.
 “Mi hai convinto” disse e si alzò dal divano seguendo Marissa nella sua stanza.
 
Ashton si svegliò due o tre ore più tardi sentendo qualcuno piangere, e sapendo bene chi fosse. Si alzò e camminò nella stanza di Luke. Si avvicinò al letto senza una parola e gli accarezzò i capelli.
“Shh va tutto bene” disse con voce calma e Luke di asciugò gli occhi con le maniche del pigiama.
“Scusa Ash non volevo svegliarti” disse con voce tremante.
“è tutto okay” sussurrò sempre accarezzandogli i capelli.
“Vuoi che rimanga?” chiese dopo un po’ e Luke annuì “voglio dire, se a te sta bene” disse e Ashton sorrise e si stese sotto le coperte vicino a Luke e abbracciandolo.
Luke poggiò la testa sul suo petto e Ashton lo coccolava e gli cantava dolcemente, a bassa voce, nell’orecchio nella speranza di farlo addormentare.
E ci riuscì. Dopo poco si addormentarono entrambi nelle braccia dell’altro, stretti insieme più che mai.
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Marissa si svegliò e si accorse che era sola, sapeva che sarebbe andato da Luke ed era gelosa, ma poi ci ripensò perché Luke aveva appena perso sua madre.
Si alzò e passò davanti la stanza di Luke e vide i due abbracciati, Luke nelle braccia di Ashton, e Ashton stringendolo talmente forte come se dovesse lasciarlo, cadrebbe.
Marissa sospirò e camminò in cucina, dove, i suoi genitori non c’erano perché erano andati a lavorare, quindi preparò la colazione.
“Buongiorno” disse Ashton camminando nella cucina, seguito da Luke, il quale aveva un aspetto orribile.
“Giorno ragazzi, dormito bene?” chiese e Ashton sorrise “benissimo” e Luke arrossì e annuì.
Mangiarono in silenzio, nessuno si azzardava a dire qualcosa.
“Io-io non so dove andare” disse Luke dopo un po’ e Marissa e Ashton si guardarono per poi spostare lo sguardo sul ragazzo.
“Non possono mettermi in un orfanotrofio, sono maggiorenne, o in una di quelle case-famiglia, e con il mio lavoro non riesco a comprare un appartamento, non so che fare” disse Luke passandosi le mani nei capelli e poggiando la testa tra le mani.
“Mi dispiace, non sono affari vostri” disse ma Ashton scosse la testa “Luke ma che dici, certo che sono affari nostri, siamo amici, non è vero?” disse e Luke lo guardò “Lo so ma-“ Marissa lo interruppe “Puoi rimanere qui” disse e Luke la guardò “No Mars, hai già fatto tanto per me, non posso” disse e Marissa roteò gli occhi.
“Non accetto un no come risposta, sono Marissa Blake. E i miei genitori scommetto che sono d’accordo, gli piaci” disse e Luke sospirò arrendendosi, non aveva molte scelte.
“Okay ma solo finché non posso pagarmi un appartamento” disse e Marissa annuì “Ci sto”
“Ash ti… ti dispiacerebbe accompagnarmi a casa per, per prendere le mie cose?” chiese Luke timidamente, guardando in basso.
“Ma certo!” esclamò Ashton e dopo aver finito colazione si prepararono ed entrarono in macchina. Ashton non partì subito, stavano seduti in silenzio.
“Lei non era così” disse Luke dopo un po’, quasi piangendo e Ashton si voltò a guardarlo.
“Quando papà se ne è andato, è impazzita, ma lei, lei non era così” a questo punto piangeva e Ashton lo abbracciò.
“Non si meritava tutto questo” la sua voce si spezzò e pianse sulla spalla di Ashton.
“Mi dispiace Luke. Non meriti tutto questo dolore” disse Ashton continuando ad abbracciarlo, ma Luke si allontanò e lo guardò negli occhi, con i suoi occhi rossi e gonfi.
“Come fai a dirlo? Se non lo merito, perché tutte le brutte cose capitano a me, che ho fatto di male?! Non ho mai ferito una mosca Ashton eppure continuo a soffrire e soffrire sempre di più. Perché mi capitano queste cose se non le merito?” alzò un po’ la voce mentre lacrime calde gli scendevano sulle guance, lasciando andare tutto il dolore e la frustrazione. Ashton gli asciugò le lacrime accarezzandogli dolcemente le guance.
“Perché tutte le cose brutte accadono alle belle persone” sussurrò e guardò profondamente Luke negli occhi e prima che potesse rispondere chiuse lo spazio che c’era tra di loro unendo le loro labbra in un bacio bisognoso.
 
 
Hey hey hey
DEDICATO ALLA MIA SIS PERCHè  è LA PERSONA MIGLIORE DEL MONDO E LE VOGLIO UN SACCO DI BENE,E, LEGGE QUESTA STORIA DALL’INIZIO E SE SONO QUI E SOLO GRAZIE A LEI QUINDI IL LASHTON è TUTTO PER TE ELE.
Scusate del leggiero ritardo:)
Spero vi sia piaciuto il capitolo :)
Scusate per l’uccisione :( ma vedete il lato positivo LASHTOOOON
Ahaha comunque, grazie se avete letto, alla prossima
Sciauu xxx
  
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