Anime & Manga > D.Gray Man
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Autore: Irene Adler    26/10/2008    2 recensioni
Seven Sin.
Una raccolta di drabble e flash fic sui personaggi di D Gray Man e i loro peccati: Innocenti, quotidiani, occultati e radicati nell'animo di ognuno di loro.
Sette peccati per sette peccatori.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Pg: Kanda, altri

Rating: verde

Genere: Leggermente nonsense, introspettivo, malinconico.

Third Sin: Greed-Avarizia

 

 

“ Okaa-san, guarda il cielo! Cosa sono quelle cose piccole e luminose?”

“Quelle sono stelle tesoro…sono belle vero?”

“Si, Okaa-san!”

Kanda a quel tempo era solo Yuu-chan, solo un bambino come tanti.

A Yuu-chan piacevano le stelle, quei bottoni di luce dorata che spezzavano la monotonia del cielo notturno, così profondo ed indefinito.

Le amava.

Le amava davvero tanto.

 

 

“Yuu, dai vieni anche tu!”

Si voltò stizzito il giapponese.

“Non chiamarmi per nome, stupido Bookman”

Lavi gli sorrise, sporgendosi oltre le spalle di Allen, seduto al suo fianco con gli occhi rivolti al cielo.

“Coraggio, vieni qui con noi! Le stelle cadenti si vedono una sola volta all’anno, te le perderai!”

Gli occhi verdi del Bookman sondarono quelli pece del compagno.

 

“Sai piccolo mio…i tuoi occhi sono lucenti proprio come loro”

 

Distolse bruscamente lo sguardo Kanda, abbassando il volto e dando le spalle ai compagni.

 

 “Okaa-san, le stelle cadono solo una volta all’anno?”

“Certo, Yuu-chan…ogni anno, lo stesso giorno”

“Le vedremo sempre insieme, non è vero? Noi due da soli…”

“Promesso…solo noi due”

 

“Non m’interessa passare del tempo con voi!”disse brusco, iniziando ad allontanarsi.

Lavi sbuffò, mentre al suo fianco Allen gli diceva di lasciarlo perdere: Dovevano godersi la serata ed evidentemente a Kanda non piacevano cose infantili come osservare le stelle cadenti.

Linali, seduta di fianco ai due, sospirò, fissando la figura del giapponese sparire nell’Ordine.

Kanda in fondo amava le stelle.

Nonostante tutto, sotto quella scorza di freddezza e apatia, uno spaurito Yuu-chan viveva ancora e, come un bambino, s’aggrappava con tutte le sue forze a quel poco della sua innocenza [quella vera, che non mieteva ne vittime ne provocava dolore]che gli restava.

Per questo non donava mai il suo vero sguardo [brillante come le stelle, aveva detto sua madre], per questo, pur di non condividere quelle stelle [le sue, quelle della sua famiglia] , preferiva sparire nell’ombra, rinunciare ad esse, senza condividerle con altri.

Yuu-chan aveva tanto da dare, ma non concedeva nulla di sé agli altri; ne un sincero sorriso, ne il suo affetto, ne il suo sguardo, ne le sue stelle.

Linali lo osservò sparire nell’ombra.

Un’avarizia discreta e silenziosa come lui [come Kanda], radicata nel suo animo da tanto, troppo tempo.

Sospirò Linali.

Lei sarebbe stata al suo fianco, quando essa l’avrebbe, un giorno, sopraffatto.

“Guarda Linali, una stella cadente!”

Coraggio Kanda [Yuu-chan], esprimi un desiderio.










Note autrice: E' strana, ma, non sò perchè, mi piace *___* 

Greed in italiano stà sia per avidità che avarizia, due concetti molto legati, ma nello stesso tempo molto diversi; per Kanda ho trattato l'avarizia, perchè secondo me gli si addice molto.

Ringrazio Bulma 90 e Kaho_chan per aver recensito, fà sempre piacere ricevere complimenti e ancora di più dubbi, consigli o precisazioni.

Alla prossima,

Irene Adler

  
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