Pg: Kanda, altri
Rating: verde
Genere: Leggermente nonsense, introspettivo, malinconico.
“
Okaa-san, guarda il cielo! Cosa sono quelle cose piccole e
luminose?”
“Quelle
sono stelle tesoro…sono belle vero?”
“Si,
Okaa-san!”
Kanda a quel tempo
era solo Yuu-chan, solo un bambino come tanti.
A Yuu-chan piacevano
le stelle, quei bottoni di luce dorata che
spezzavano la monotonia del cielo notturno, così profondo ed
indefinito.
Le amava.
Le amava davvero
tanto.
“Yuu, dai vieni anche tu!”
Si voltò stizzito il giapponese.
“Non chiamarmi per nome, stupido Bookman”
Lavi gli sorrise, sporgendosi oltre le spalle di Allen, seduto al suo fianco con gli occhi rivolti al cielo.
“Coraggio, vieni qui con noi! Le stelle cadenti si vedono una sola volta all’anno, te le perderai!”
Gli occhi verdi del Bookman sondarono quelli pece del compagno.
“Sai
piccolo mio…i tuoi occhi sono lucenti proprio come
loro”
Distolse bruscamente lo sguardo Kanda, abbassando il volto e dando le spalle ai compagni.
“Okaa-san,
le stelle cadono solo
una volta all’anno?”
“Certo,
Yuu-chan…ogni anno, lo stesso giorno”
“Le
vedremo sempre insieme, non è vero? Noi due da
soli…”
“Promesso…solo
noi due”
“Non m’interessa passare del tempo con voi!”disse brusco, iniziando ad allontanarsi.
Lavi sbuffò, mentre al suo fianco Allen gli diceva di lasciarlo perdere: Dovevano godersi la serata ed evidentemente a Kanda non piacevano cose infantili come osservare le stelle cadenti.
Linali, seduta di fianco ai due, sospirò, fissando la figura del giapponese sparire nell’Ordine.
Kanda in fondo amava le stelle.
Nonostante tutto, sotto quella scorza di freddezza e apatia, uno spaurito Yuu-chan viveva ancora e, come un bambino, s’aggrappava con tutte le sue forze a quel poco della sua innocenza [quella vera, che non mieteva ne vittime ne provocava dolore]che gli restava.
Per questo non donava mai il suo vero sguardo [brillante come le stelle, aveva detto sua madre], per questo, pur di non condividere quelle stelle [le sue, quelle della sua famiglia] , preferiva sparire nell’ombra, rinunciare ad esse, senza condividerle con altri.
Yuu-chan aveva tanto da dare, ma non concedeva nulla di sé agli altri; ne un sincero sorriso, ne il suo affetto, ne il suo sguardo, ne le sue stelle.
Linali lo osservò sparire nell’ombra.
Un’avarizia discreta e silenziosa come lui [come Kanda], radicata nel suo animo da tanto, troppo tempo.
Sospirò Linali.
Lei sarebbe stata al suo fianco, quando essa l’avrebbe, un giorno, sopraffatto.
“Guarda Linali, una stella cadente!”
Coraggio Kanda [Yuu-chan], esprimi un desiderio.
Note
autrice: E' strana, ma, non sò perchè, mi piace
*___*
Greed in italiano stà sia per avidità che avarizia, due concetti molto legati, ma nello stesso tempo molto diversi; per Kanda ho trattato l'avarizia, perchè secondo me gli si addice molto.
Ringrazio Bulma 90 e Kaho_chan per aver recensito, fà sempre piacere ricevere complimenti e ancora di più dubbi, consigli o precisazioni.
Alla prossima,
Irene
Adler