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Autore: i1976    26/10/2008    2 recensioni
Una catena di avvenimenti possono cambiare per sempre la vita.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Enos Strate, Daisy Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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storia

DAISY POV: A quell’epoca mi chiedevo in continuazione che tipo di relazione ci fosse tra Enos e quella donna. Questo continuo pensiero mi faceva impazzire.

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GELOSIA

Enos e Melanie stavano pattugliando le strade di Hazzard.

Era il primo giorno effettivo di lavoro per Melanie. In effetti, il termine "pattugliare" non era quello che avrebbe utilizzato Melanie; si trattava piuttosto di girare per la contea di Hazzard osservando il panorama che le si proponeva agli occhi: boschi, stagni, cespugli, e montagne all’orizzonte.

Dopotutto, era molto riposante. Molto meglio delle strade caotiche di Los Angeles.

Enos stava guidando su una strada fiancheggiata da alberi, e Melanie si divertiva ad osservare il sole che faceva capolino tra i rami.

Ogni tanto la ragazza guardava Enos che al suo fianco guidava l’auto di pattuglia continuando a parlare, indicandogli i vari posti e spiegandogli qualsiasi cosa.

La sua voce la rilassava, così come il suo profumo che riempiva l’abitacolo della macchina.

"Esattamente cosa sai di questi rapinatori?", Enos le rivolse questa domanda interrompendo il suo monologo, e Melanie sospirò, un po’ infastidita dalla brusca interruzione di quella atmosfera rilassante e dal brusco rientro alla realtà lavorativa.

"Si tratta di due uomini e una donna, ma nessuno li ha mai visti in volto perché indossano sempre delle maschere. Sono molto abili, e non hanno mai fallito un colpo".

"Maschere… già…. Anche nella banche delle contee vicine la descrizione è la stessa: due uomini e una donna vestiti completamente di nero e con il volto coperto da maschere ispirate ai Peanuts. Che razza di scelta".

"Bhe, non dovresti certo essere tu a dire una cosa del genere, visto che sei appassionato di fumetti, o mi sbaglio?"

Enos arrossì un po’, "Già", poi si mise a ridere, "non sono certo io a dover dire che è gente strana, ma sicuramente io non rapinerei una banca con la maschera di Bugs Bunny sul volto".

Melanie rise, "Tendenzialmente tu NON dovresti rapinare una banca e basta".

Improvvisamente l’auto di pattuglia venne superata dal Generale Lee; l’auto arancione si fermò di fronte a quella di Enos, e i due cugini ne scesero salutando il loro amico, "Hei amico, come va?".

Enos sorrise, "Ciao ragazzi".

"Ciao Enos", Enos sentì la voce di Daisy dietro di lui. La ragazza stava scendendo dalla sua jeep, ferma appena dietro l’auto di pattuglia.

Enos arrossì, "Ciao Daisy", notando solo in un secondo momento che Daisy non era sola ma insieme a due uomini e ad una donna.

Enos li osservò attentamente, soprattutto uno di loro, poi esclamò, "Mark. Mark Duke! Come stai? E’ davvero tanto tempo che non ti si vede da queste parti!".

I due si strinsero la mano, ma Mark sembrava un po’ diffidente, "Ciao Enos. Sono contento di rivederti". Gli altri due nuovi arrivati sembravano ancora più diffidenti di Mark e non si avvicinarono nemmeno a Enos.

Anche Melanie guardava la scena con sospetto.

Le parole di Luke interruppero le presentazioni, "Ok ragazzi. Adesso dobbiamo andare in paese per fare compere. Sbrighiamoci. Ciao Enos. Ci vediamo prossimamente".

I Duke salirono sulle loro macchine e si allontanarono.

Mentre si allontanava Daisy notò Melanie afferrare un braccio di Enos e stringerlo, così come precedentemente aveva notato Enos e Melanie ridere allegramente in macchina prima di fermarsi; le sembrò che Melanie stesse stringendo il suo stomaco invece del braccio di Enos.

Quando i Duke erano ormai lontani Melanie strinse ancora più forte il braccio del collega, "Due uomini e una donna. Le loro altezze coincidono con la descrizione dei rapinatori. Che strano. Cosa ne pensi?".

Enos scrollò le spalle, "E’ un po’ debole come pista, non credi?", e tenne per sé il pensiero che gli si stava formando in testa: Mark Duke era sempre stato un appassionato dei Peanuts.

"Ok. Andiamo Melanie".

I due poliziotti rientrarono in macchina e continuarono il loro giro di pattuglia, ma questa volta Enos rimase in silenzio.

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"Non sapevo che Enos fosse un poliziotto", Mark pronunciò la frase con finta indifferenza.

Daisy stava guidando silenziosamente. Si sentiva improvvisamente di malumore, così ridacchiò "Sì, è un poliziotto. E’ un caro amico di Bo e Luke, e anche mio. Inoltre ha una cotta per me, così farebbe qualunque cosa per me".

Daisy si pentì subito della indelicatezza delle sue parole, sentendosi in colpa verso Enos.

La ragazza era così concentrata sul senso di vergogna che provava in quel momento che non si rese conto dello sguardo che si stavano scambiando gli altri occupanti della jeep.

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DAISY POV: Ancora oggi mi chiedo se le cose sarebbero potute andare diversamente. Se solo non mi fossi fatta travolgere dalla gelosia. Una gelosia che adesso, purtroppo, non ha più ragione d’essere. Anche per colpa mia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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