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Autore: Miss Writer    14/11/2014    2 recensioni
Seguito di "Finally in Love"
Avreste il coraggio, nei più bei momenti della vostra vita, di guardarvi indietro e riaffrontare tutto il dolore, tutta l'amarezza e la sofferenza della vostra vita passata?
Io l'ho fatto. Ne ho avuto paura, ho quasi demorso, ma con quella forza che solo l'amore è in grado di darti, sono riuscita a slegarmi da quei brutti ricordi e a lasciarli volare via lontano da me.
E ora, rinnovata e rinvigorita, sono pronta a non temere più la felicità e ad abbracciarla definitivamente rendendo la donna che mi ha salvata dal baratro ufficialmente e perfettamente mia.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna serie
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Capitolo cinque: Distanze

Salve ragazzi, prima di tutto vi chiedo scusa per aver saltato la pubblicazione di ottobre. Con il reinizio delle lezioni la mia scrittura ha subito una battuta d'arresto, quindi la stesura è andata a rilento e con non poche difficoltà.

Spero che il capitolo possa piacervi comunque perché ho cercato di fare del mio meglio per farvi leggere qualcosa di decente.

Non voglio annoiarvi oltre per cui passo direttamente al ringraziarvi tutti per il meraviglioso sostegno che mi date. Siete fondamentali per me ragazzi.

Grazie veramente di cuore!

Buona lettura,

vostra Miss Writer










Perfectly Mine

Capitolo cinque: Distanze



Dopo parecchie giornate di pioggia riesco finalmente a godermi qualche desiderato sprazzo di sole mentre sono sdraiata sulla splendida amaca gentilmente piazzata da Rei. La ragazza si è rivelata piena di risorse! Spero solo che Haruka non si offenda dato che voleva farlo lei...

Scaccio via il pensiero della mia cucciola col broncio e alzo il volume delle stereo ascoltando una delle sue ultime composizioni che, assieme al bentrovato ciangottio degli uccelli, mi offre la colonna sonora ideale per una perfetta ora di ozio assoluto.

Potrei addirittura permettermi il lusso di appisolarmi, augurandomi ovviamente che quelle nuvole striate lassù in alto non si accoppino finendo col scaricare giù un nuovo finimondo. Stamattina ho già fatto una bella doccia ristoratrice. Sono a posto così!

Mmh, che bella giornata!”



***



Il turno finirà tra una decina di minuti e, fuochi d'artificio, potrò tornare a casa dalla mia bellissima fidanzata.

Dopo una settimana di lontananza ho davvero bisogno di stringerla tra le braccia.

Haruka, eccomi. Sono pronto a darti il cambio giraffa.”

Ero sul punto di dirti che sono felice di rivederti ma mi hai fatto pentire.”

Ops... scusami sorella!”

Come non detto... Io me ne vado.

Addio porcospino!”

Toh, non le piace la mia nuova acconciatura!

Ti voglio bene!!”

Bravo. A volte dimentico quanto sei scemo.”

Poco importa, tanto me ne sto andando dalla mia donna. Ah, quanto mi manca!

Arrivo alla macchina in un quarto d'ora, salgo a bordo e mettendo in moto spengo lo stereo perché niente mi deve distrarre dal mio viaggio verso casa.

L'auto scivola elegante per i bianchi sentieri della riserva e dopo una relativamente breve corsa il mulino mi saluta ridente. Spengo il motore e scendo e mi inebrio della bellezza di Michiru che con il viso rilassato dal sonno, il décolleté in mostra e il suo corpo da dea mi strega.

Non v'è visione più bella dopo ore, ore e ore di lavoro.



Il profumo della selva viene a stuzzicare le mie narici e so per certo che non proviene da curiosi abeti che hanno deciso di allontanarsi con tanto di chiome e radici dalla loro casa per andare alla scoperta di nuovi posti.

Vieni a salutarmi come si deve o preferisci restare lì imbambolata con le mani in mano?”

Sei così bella che non avevo il coraggio di svegliarti.”

Sento i suoi passi avvicinarsi, la sua figura si china posandomi un bacio sulle guance

e aprendo lentamente gli occhi le sorrido; le accarezzo gli angoli della bocca con la sinistra, la destra è abbandonata a sé sul mio ventre mentre sua sorella si concentra sul mento di lei andando poi sugli zigomi. Lascia questi ultimi solo per seguire la linea della mascella ed avviarsi a trovare i capelli leggermente rasati ai lati e sulla nuca e foltissimi e spettinati a coronarle il capo.

L'unico pensiero ad abitare la mente è:

Mi sei mancata.”

Anche tu piccola. Tanto!”

Baciami.”

Dopo la sua irrefutabile pretesa è come se ascoltassi nell'aria una melancolica melodia suonata al piano, un accozzaglia di note annoiate e in cerca di nuovi stimoli o di nuove esaltanti avventure.

Le nostre labbra si sfiorano appena e quelle note imprimono un ritmo diverso al brano diventando d'un tratto, anche se per piccoli intervalli, più accese e soddisfatte della loro esistenza.

Gli intermezzi creati dal loro accoppiarsi si fanno più duraturi e frequenti man mano che l'effusione va intensificandosi. La distanza tra i nostri corpi si annulla senza nemmeno aver il tempo di protestare e al piano si uniscono scroscianti percussioni che conducono ad una sola strada:

Andiamo in camera. Voglio fare l'amore.”

Mi aggrappo a lei con le gambe e con le braccia accantonando l'instabilità dell'amaca per affidarmi completamente alla presa di Haruka.

Gli scalini vengono mestamente evitati dai suoi piedi che viaggiano invece sulla pedana che ha preso da poco il posto di metà lunghezza dei primi.

La porta si apre leggiadra e senza scricchiolii e il corridoio ci accoglie silenzioso portandoci dritte o quasi alle scale.

Tenta una prova di coraggio e forza spingendosi al piano di sopra nonostante le stia divorando il collo e abbia su di sé il mio peso. Tutto va a buon fine però, e non rimane tempo per preoccuparsi.

Prima che me lo aspetti la mia schiena è adagiata sulla morbidezza del materasso e denudata immediatamente viene denudata di camicia e canotta.

Un morso sul collo mi manda in visibilio seguito da tanti baci che giungono ai miei seni liberati dal top che li preservava. Tali sprazzi di intellettualità vengono spazzati via dalla pazienza pressoché saccente della sua lingua e della sua bocca tutta che si ciba di ciò che offre il mio petto.

Essa si scende sul mio addome esercitando un'esigua pressione e infuocando pelle e sottopelle con il suo fervore.

Via i pantaloni e quel poco che restava e benvenuta alla crescente voglia della sua bocca sulla mia femminilità.

Il mio desiderio è presto detto esaudito dalla sua generosa attenzione capace di mandarmi al tappeto in un batter di ciglio.


Il testimone passa a me perché oramai Michiru non è più in grado di continuare a pensare persa com'è tra gemiti e sussurri di piacere. Al contrario la mia mente è ben lucida e comanda alle mie mani di muoversi nelle sue cosce facendoli salire verso i sui fianchi.

Il suo sapore e il suo odore sono gli unici a poter tentare di fronteggiare e superare i muri della mia coscienza e sono anche gli unici a cui non è consentito fallire.

Il mio spirito si mantiene lento nel compiere le movenze. Non voglio che mi rimproveri per la troppa celerità; preferirei anzi che si lamentasse della travolgente intensità dei miei gesti.

Non credo che ciò possa accadere, ma mai dire mai.

Il mio nome pronunciato in un soffio mia arriva come un montante destro ben assestato. Vacillo per un effimero istante e sfogo tutta la mia bramosia sulla cima del suo piacere portandola vicina all'impazzire.

La fatica è prossima all'impadronirsi di me quando una supplica indeclinabile encomia i miei orecchi.

Haruka, prendimi.”

La sua saturazione per il mio divorarla ha raggiunto il livello perfetto affinché io passi alla mossa successiva ed ecco che due delle mie dita rapiscono la sua intimità con spinte profonde e intense.

Ogni mia azione è perfettamente cadenzata ad un suo singolo sospiro e l'apice perviene a sbarazzarsi delle restrizioni delle sue membra facendole collassare nella pienezza di un orgasmo alquanto pericoloso per le nostre povere lenzuola.



***



Mmh, cos'è questo profumino?”

Ben alzata principessa.

Andando per il bosco ho fatto una bella scorpacciata di frutti di bosco e pensavo di farci una bella crostata, del gelato e dello yogurt.”

Caspita, la tua vena culinaria è parecchio in forma!”

Colpa della fame. Avrò mangiato un chilo di fragoline di bosco.”

Ma quante ne hai raccolto?”

Abbastanza da regalarne una cassa a tutti gli amici.”

Allora, cosa mi prepari per pranzo?”

Non te lo dico. Lo scoprirai da te.”



***



È addirittura più buono di quello del ristorante! È il polpo alla luciana più buono che abbia mai mangiato.”

Oh, ti ringrazio.”

Il polpo è così fragrante, così saporito. Il pomodoro è spettacolare e non copre minimamente il mollusco, anzi lo esalta. Divino!”

Ancora grazie... così mi fai arrossire...”

È vero!! sei più rossa della passata!”

Ehm...”



***



Ripenso alla scena di qualche ora fa e trattengo una risata quando passa davanti ai miei occhi il viso di Haruka tinto di rosso. Era così adorabile!

La guarda ora e la sua espressione è nettamente diversa: esausta e soddisfatta, o perlomeno io la vedo così.

La vista si sposta verso le mie dita e mi compiaccio con loro per esserci impegnate nel recare piacere in tutto quell'attraente corpo che ora giace addormentato tra le lenzuola disordinate.

Rivedo ogni cosa nella mia mente, sentivo la pelle rovente del suo collo, il sapore che si è attaccato sulle mie labbra che sono poi andate dalle parte opposta scendendo nell'incavo dei seni sia carezzandoli con le mani che con piccoli e impalpabile morsi.

Giocare a fare il predatore è molto divertente, a suo tempo.

Afferro un lembo del copriletto leggero per coprirmi dal freddo che ha cominciato a scalare la mia schiena e incrociando le gambe proseguo nel mio ammirarla con in sottofondo il rumore della pioggia battente che ha ripreso a cadere dopo quella che sembrava dover essere una lunga tregua e che tocca il suolo con un suono triste e sconsolato.

Che l'acqua voglia confessarmi qualche segreto scomodo?





Il cadere e lo scivolare della pioggia contro il vetro entra nei miei pensieri come intenzionato a prendere il sopravvento sul resto ma viene subito scalciato in un angolo dall'orgasmo che ha conquistato ogni tappa del mio corpo e che intende mantenere la sua privilegiata posizione ancora per un po', prima di scemare e di andare chissà dove nella mia memoria.

Il velo che mi copre si è fatto quasi inesistente, come se il suo compito di mantenere il calore fosse diventato per esso troppo oneroso.

Mi ricredo quanto sento la stoffa che torna a sfiorarmi e dopo di essa il peso di Michiru si concentra accanto a me, con il suo capo che prende posto sulla mia spalla e il suo braccio destro che si lega al mio mentre l'altro va a coricarsi poco sopra il mio cuore.

Nonostante fuori infuri il tamburellare dell'acqua sulle gocce sue sorelle sono circondata da una piacevole sensazione di rilassatezza che però nasconde in sé qualcosa della fazione opposta: è il vento che mi consiglia con le sue raffiche serpeggianti di non adagiarmi troppo sugli allori. Tutto può sempre cambiare e infatti i miei sensi si riattivano appena in tempo per sentire un bussare disperato alla nostra porta. Presagio di sventura?

Cos'è questo rumore?”

Qualcuno sta bussando alla porta. Sembra Minako.”

Minako?! Vado subito a vedere!”

Mi rivesto e vengo anche io. Tu corri!”

Esco dalla stanza e in maniera tempestiva imbocco la tromba delle scale precipitandomi verso la porta d'ingresso, aprendola con poca delicatezza. Inorridisco davanti ad una Minako che è il ritratto di una disperazione convulsiva che si manifesta tra lacrime e singhiozzi.

Si getta fra le mie braccia blaterando cose al limite del comprensibile, bagnandomi con i suoi capelli zuppi di pioggia e i suoi altrettanto fradici vestiti nel tentativo di spiegarmi cosa le sta succedendo.

Grido ad Haruka di portarmi degli indumenti asciutti e quando me li cede corre in soggiorno ad accendere il fuoco in modo da far scaldare quella povera anima in pena che continua a chiederci aiuto senza riuscire pienamente nel suo intento.

Mina, se parli così non ti capiremo mai. Cerca di prendere fiato e rilassarti un attimo. Su vieni, ti accompagno in bagno così ti spogli di questi abiti e ti fai una bella doccia calda.”

Aspetta, bevi prima questo. Un bicchierone di acqua e miele ti farà bene.”

Le porgo la bevanda tenendola finché la sua presa non si fa decisa, anche se le sono servite entrambe le mani.

Fa un respiro lungo e profondo prima di iniziare a sorseggiare e l'operazione fa rilassare i lineamenti del suo volto, i movimenti del suo petto e quelli del resto del corpo.

Non ho mai visto Minako in queste condizioni ma so per certo che l'episodio scatenante è direttamente o inversamente collegato a Rei.

Sulla mia gola un papillon invisibile e sadico stringe un nodo morto che attizza una scintilla di terrore nel mio battito cardiaco rinvigorendo l'angoscia che poco fa varcava l'uscio della mia mente.

Fai un altro bel respiro e andiamo su. Non puoi restare bagnata nemmeno un attimo di più!”



***



Allora, raccontaci piano cosa è successo.”

Io e Rei eravamo nel bosco delle grotte.

Volevamo passare una serata romantica e ci eravamo organizzate per passare lì due notti e tre giorni. Avevamo preparato un paio di sacchi a pelo, scorte di cibo e acqua, del buon vino e tante altre cose.

La prima notte, ieri, è stata fantastica. C'era il fuoco, ci siamo coccolate come non facevamo da tanto. Tutto era perfetto.

Stamattina quando mi sono svegliata il fuoco era spento e Rei non c'era.

L'ho chiamata e richiamata ma non rispondeva. L'ho cercata ovunque nella grotta ma c'ero solo io così ho provato a cercarla fuori, pensando che fosse uscita per prendere della legna.

Continuavo a gridare il suo nome senza ottenere risposta e mi sono diretta al capanno sul dirupo dove avevamo lasciato la legna e lì in mezzo c'era qualcosa che brillava. Avvicinandomi ho capito che era il suo anello... Non se ne separa mai neanche quando ha paura di rovinarlo.”

Un nuovo singhiozzo spezza il suo racconto e capiamo che Rei è veramente nei guai.

Cerco di mantenere un'apparenza di calma per non debilitare ancora di più la nostra Minako ma non è affatto facile sapendo che la vita del suo grande amore è in serio pericolo.

Signore, ti prego, fa che Rei sia viva.

E poi cosa è accaduto Minako?”

Mi sono sporta un po' tenendomi alla palizzata e ho visto un lembo del giaccone di Rei su quegli spuntoni di roccia e ho capito che è caduta lì dentro... Non so nemmeno se possa essere ancora viva!”

Oh, tesoro! Vieni qui...”

Devo andare subito a cercarla. Voi due rimanete qui, vi voglio al sicuro.

Non appena l'avremo trovata manderò Luc a prendervi.”

Non attendo un minimo cenno di dissenso e scappo via da quella confessione troppo dolorosa che potrebbe minare tutta la mia volontà.

La pioggia cade ancora e ne sento tutta la furia addosso ma non mi lascio scalfire perché tutto ciò che voglio adesso è trovare Rei e salvarla. Se ciò non dovesse accadere Minako sarà liberissima di eliminarmi dalla faccia della terra.



La foga con cui Haruka è corsa via mi spaventa ma posso comprendere cosa le arde dentro e ciò giustifica anche il collerico tono che ha usato prima di sbattere la porta.

Non era infuriata con me e tanto meno non lo è era con Minako. Era semplicemente incazzata con il fato che ha fatto succedere questa nascente tragedia.

Il pianto di quest'ultima riprende fragoroso a sconquassarla dal profondo delle viscere e io non sono in grado di far altro che stringerla forte e accarezzarle la schiena. Non credo di aver mai pregato così tanto nella mia vita.

So che è un momento terribile tesoro, ma dobbiamo reagire. Rei è in buone mani; Haruka non si fermerà davanti a niente pur di salvarla.

Dobbiamo fidarci di lei e ancor di più di Rei. Lo sai anche tu quanto è forte.

Credi che le piacerebbe se ti vedesse così? Si arrabbierebbe molto con te.”

Voglio andare da lei.”

Haruka ci ha detto di rimanere qui per un motivo ben preciso. Diluvia ancora e rischiamo di farci male anche noi. Le saremmo solo d'intralcio.”

Hai ragione...”

Su, smetti di piangere.

Perché non provi a riposare un po'?

Hai bisogno di recuperare le tue forze per quando andremo dalla tua donna.

Ti resterò accanto tutto il tempo, puoi stare tranquilla.”

Restiamo sul divano?”

Certo, si sta così bene vicino al fuoco!

Rilassati adesso.”

Grazie di tutto.”

Figurati splendore.”


Basta poco al sonno per soverchiare le deboli resistenze della mente di Minako che si addormenta dopo appena un quarto d'ora.

Doc, di cui ci eravamo completamente dimenticati a causa del trambusto sbuca dalla porta della cucina, dove sonnecchiava dall'ora di pranza, e viene scodinzolando verso di noi. Sembra quasi intenerito alla vista della biondina tutto pepe ora in condizioni disperate.

Woff.” - abbaia piano.

Tranquillo bello. Andrà tutto bene.”



***



L'acqua scende fitta rendendoci difficile vedere in lontananza e il nostro unico appiglio è il terreno fangoso e allagato.

Chissà se Doc ci sarebbe stato d'aiuto in una situazione come questa... Però è meglio l'averlo lasciato assieme alle ragazze. Non oso immaginare come si sarebbero sentite se fossero rimaste del tutto sole.

Ora devo pensare a Rei però, non posso distrarmi. Devo trovare al più presto una soluzione.

Vago nella mia mente in cerca di un modo veloce per rintracciarla e ciò che trovo sembra troppo surreale per potersi mettere in atto... Peccato che non sia nella posizione di scartare niente.

Non ho altra scelta. Devo chiamare il signor Umareta e chiedergli di mandarmi uno dei suoi lupi. Sono gli unici che possono trovare Rei senza farci perdere ulteriore tempo.

Hit, chiama il signor Okami e richiedigli Basquiat a nome mio.”

Il signore dei lupi? Ma non è solo una leggenda?”

No, è davvero un trovatore. Mio nonno lo chiamò per aiutarlo a ritrovarmi quando una volta, da bambina, mi ero persa nel bosco. Mi ha ritrovata dopo sole due ore. Ci sono due famiglie di rocce che corrispondono alla descrizione di Minako: le Guglie del Re e le Guglie della Regina. Non abbiamo il tempo per andare a tentoni. Dobbiamo trovarle al primo colpo perciò sbrigati a chiamare.”



***



Buon pomeriggio Haruka. È un piacere rivederti.”

Mi perdoni Okami, ma non posso perdermi in convenevoli.”

Comprendo cara. Basquiat è tutto tuo.”

Ciao bello, ho bisogno del tuo aiuto. Devi trovare la proprietaria di questo anello.

È in grave pericolo ed è necessario che la rintracci al più presto.”

Con lo sguardo mi comunica di aver capito, confermandomelo con un cenno del muso e prima che possa alzarmi si allontana verso est. Inizio a correre anche io abbandonando ogni limite in grado di attentare alla riuscita del piano.

Mi dimentico del fango, del diluvio, del mio cuore che sembra perdere battiti ad ogni momento che passa. Mi impongo soltanto di correre il più velocemente possibile.

In breve imbocca una stradina bianca, quella che porta alle Guglie del Re che sono le più aguzze.

Al solo pensiero che Rei si trovi davvero lì la paura mi rincorre con ferocia come se fosse un leone gargoyle venuta do chissà quale inferno.

Un moto di rabbia compete con il terrore e mi scuote facendomi ringhiare contro la nebbia che investo squarciando le fronde di questi poveri arbusti che si trovano sulla mia via, anche se probabilmente sarò io a ferirmi.

Accelero dandomi una spinta in avanti, lasciandomi dietro Hideo che mi urla di non riuscire a seguirmi ma non mi importa.

Basquiat si ferma per consentirmi di raggiungerlo e insieme ci lanciamo verso la scorciatoia che ci condurrà alle guglie. I loro spuntoni cominciano ad intravvedersi fra le cime degli alberi e quando dopo una decina di minuti vi arriviamo davanti l'ululato del mio compagno di viaggio si scontra con la loro imponenza.

Mi precipito sul fianco sinistro delle rocce perché è scoperto per più di tre quarti e la vista del giaccone di Rei impigliato tra gli speroni più alti mi conferma la sua presenza.

Rei, mi senti?”

Ha..ru...ka...”

Sta tranquilla, adesso ti tiriamo fuori di lì.

Hit, chiama la squadra di recupero!”

Subito.

Maynard, qui Hideo. Abbiamo trovato la donna dispersa. Siamo davanti alle guglie del Re, venite prima che potete, passo.”

Qui Maynard, saremo lì tra dieci minuti. Quali sono le condizioni della dispersa? Passo.”

Haruka?”

Rei, sto entrando.”

Fa attenzione!”

Rei, eccomi qui. Senti dolore da qualche parte?”

Credo di avere la spalla sinistra rotta e mi fa male il fianco destro..”

Dannazione, stai sanguinando. L'ambulanza sarà qui a breve, resisti.”

Minako?”

Sta bene. È stata lei a venire a cercarci.

Ora è a casa con Michiru e non vede l'ora di riabbracciarti. L'hai fatta preoccupare sai?”

Mi ha salvata...”

Sì, è stata eroica.”


Maynard, la ragazza pare avere una spalla rotta e una ferita ad un fianco con presenza di sanguinamento. Passo.”

Siamo quasi arrivati. Chiudo.”


Eccola!

Tra poco questa brutta avventura sarà finita tesoro. Rivedrai la tua Mina!”

Passatemi la barella.

Resista signorina, la portiamo in ospedale e ci prenderemo cura di lei.”



***



L'attesa snervante ha già principiato nel minare la mia pazienza accordandosi persino alla mia angoscia assieme a cui si diverte a tirarmi brutti scherzi. Riesco a non cedere solo grazie all'espressione di Minako rilassatasi durante il sonno.

Il suo capo è posato sulle mie gambe e le sue mani stritolano di riflesso la coperta pesante che ho preso per coprirci entrambe. La sua tenerezza non ha eguali, spero che questa serenità, se è davvero esistente, le permetta di riprendersi dallo shock.

Woff!”

Doc, che succede bello?”

Si agita e si avvicina alla porta puntandola come se qualcosa di allarmante stesse per spazzarla via ed ecco che quella quiete tanto desiderata si rivela palesemente apparente. Pochi istanti dopo intuisco anche io la ragione del suo comportamento quando un ululato entra nel mio campo uditivo facendomi sussultare e svegliando di conseguenza Minako

Che succede? Perché ti sei spaventata?”

Come le spiego ciò che sta accadendo se nemmeno io so dare una spiegazione?

Aspetta, ma quello era un ululato?”

A quanto pare sì...” è l'unica cosa logica che riesco a dire.

Cautamente vado verso la finestra coperta da spesse tendine e scorgo esattamente ciò che pensavo: un lupo dal manto grigio sul dorso e bianco su zampe e ventre e una bandana rossa legata attorno al collo se ne sta lì seduto ad una decina di metri dal giardino. Alle sue spalle sbuca poi un uomo con un bastone che si complimenta con l'animale per aver trovato la casa e insieme si avviano poi verso l'uscio.

Cosa vorrà mai quel signore dall'aria distinta accompagnato da un vero lupo?

Oggi le domande per niente ovvie sembrano abbondare, spero proprio che non stiano arrivando ulteriori guai.

Chi è quel signore?”

Non lo so, ma lo scopriremo presto.”



Buongiorno signore, posso aiutarla?”

No, ma potrei essere io ad aiutarla. È lei la signorina Michiru?”

Sì, piacere di conoscerla.”

Piacere tutto mio. Mi manda Haruka; voleva comunicarle che la ragazza è stata ritrovata e che è sana e salva anche se un po' acciaccata.”

Un momento, si riferisce alla mia Rei??”

Lei deve essere la signorina Minako... Sì, parlo della sua fidanzata.

Si trova in ospedale e a breve arriverà il signor Hideo ad accompagnarvi da lei ed Haruka.”

L'hanno trovata! L'hanno ritrovata!!”

Tra le nuove lacrime che rigano le sue gote leggo un velo di sollievo anche se mischiato ancora a qualche residuo della recente afflizione.

La abbraccio cercando di darle tutto il sostegno possibile e ne traggo conforto io stessa sapendo che anche Haruka è tutta intera e soprattutto che è riuscita a trovare Rei prima che fosse troppo tardi.

La parola fine non può ancora porsi nero su bianco però sto già meglio è continuerò a pregare perché tutto si concluda nel migliore dei modi.

Vi ringraziamo di cuore signor...”

Oh, che maleducato! Mi sono scordato di presentarmi! Eeeh, la vecchiaia.

Mi chiamo Okami, comunque. Okami Umareta.

Quello splendore laggiù invece si chiama Baltimore, ed in realtà è lei che dovete ringraziare.”

Possiamo...”

Michi-chan... sei sicura?”

Certo, fate pure tranquille. Ha un carattere molto docile.”

Ciao bellissima! Dobbiamo ringraziarti davvero tanto lo sai?!”

Minako, vinta l'iniziale incertezza, scende le scale asciugando via le lacrime e comincia ad accarezzarle il pelo ringraziandola più o meno un milione di volte, riempendola con una marea di coccole. Menomale che Baltimore sembra gradire!

Beh care ragazze, credo proprio che sia arrivato il momento per me di tornare a casa. Le mie anche non reggono più come una volta.

Forza bella, saluta queste belle fanciulle.”

Ciao Baltimore, spero di vederti presto!”

Grazie ancora bella. Vedi di venirci a trovare quando Rei tornerà a casa.

Voglio che sappia quanto sei stata importante per me in quei brutti momenti.”

Ne sarà onorata signorina Minako. Glielo assicuro.

Arrivederci ragazze.”

Arrivederla signor Okami!

Rientriamo dentro, fa freddino fuori.”

Buona idea...”

Come ti senti?”

Un po' meglio. Pensa quando le racconterò che abbiamo accarezzato un vero lupo!!”

Già, sarà una bella storia da raccontare.”

Sì...

Abbiamo accarezzato un lupo!!”

Ahah, sembra impossibile.”



***



La calma è ritornata nella nostra realtà e si è impadronita anche dell'acquazzone che ha perso la sua alterigia divenendo un'innocua e intonata pioggerella.

Il mio respiro spezza il quieto silenzio, arginato appena dal peso di Michiru che riposa rannicchiata sul mio petto. L'angolo della stanza in cui ci troviamo non è poi così scomodo, dato che sediamo su un bel divanetto rosso.

Dall'altra parte della stanza Rei, sdraiata a letto, carezza la mano di Minako che dorme seduta su una sedia accanto a lei dandoci l'impressione di essere finalmente serena. Che il panico di qualche ora fa sia solo un brutto ricordo?

Speriamo che sia così e che possiamo godere della bentornata calma non smettendo certo di ringraziare il cielo per essere stato magnanimo con noi.



***



Ciao splendore.”

Ciao... Oddio, è già buio!”

Sì, da un bel po' ormai...”

Come 'da un bel po'', che ore sono?”

Le venti e trenta. Dovrebbero portare la cena a momenti.”

Oh no! Amore, scusa! Ti ho lasciata di nuovo sola...”

Sthhh, non fare così! Mi è piaciuto averti accanto mentre dormivi. Mi è mancata tantissimo quando ero laggiù fradicia, dolorante ed infreddolita.

Mi sono maledetta da sola per essermi allontanata da te. Se fossi rimasta lì con te non ti avrei fatta disperare in quella maniera. Perdonami amore.”

Dici sul serio?”

Certo che sì!”

Io pensavo di essere stata io a far ammattire te... Sono stata malissimo tutto il tempo a causa di questi pensieri.”

Amore, mi hai salvato la vita. Spiegami come potrei rimproverarti di qualsiasi cosa.”

Rei...”

No, basta lacrime. Ne hai versate abbastanza oggi.

Vieni qui e abbracciami.”

Mi sei mancata tantissimo!”

Anche tu piccola. Ti amo!”

Ti amo anche io!!”

Salve ragazze, scusate se vi interrompo. Ecco la cena.”

Grazie Makoto.”

Quando avete finito lasciate tutto com'è. Me ne occupo io.

Buon proseguimento.”

Altrettanto Mako-chan. Sei un angelo!”

Figuratevi ragazze.”

Allora, da dove vuoi cominciare?”

Amore, riesco a mangiare anche con l'altra mano. Non voglio che salti la cena.”

Niente discussioni. Credo che mi sia concesso imboccare la mia ragazza dopo che ha avuto una brutta avventura.”

... lo stufato...”

Brava ragazza!”

  
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