Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Giulia_Dragon    14/11/2014    1 recensioni
Eclipse non ha più niente. Non è più un angelo ma non è nemmeno un demone. È un angelo caduto dalle ali nere screziate di quel poco di bianco che gli resta. Il suo destino si lega a quello di Alice. Un'assassina. Per lei Eclipse è disposto a tutto anche a rinunciare a sé stesso
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 36: Libetà

Alice si sdraiò a pancia in giù
contro la porta per vedere il comportamento
delle guardie che Elisa aveva posto
a fare da sentinella. La ragazza
si alzò visibilmente furiosa.
Sentiva dei strani rumori
provenienti dal corridoio e
la irritava non sapeva cosa
volesse dire.
Sentiva il parlottare concitato
delle guardie, mentre tentava
di formulare un piano per fuggire.
In quel momento sentì un rumore
come una parete che si spostava.
La giovane Nifrim fece comparire
la falce azzurra puntandola contro
l'intruso. O meglio l'intrusa, poichè
si trattava di una ragazzina sui dodici
anni. Aveva i capelli neri e gli occhi
verdi. Vestiva un paio di jeans blu
logori e una maglietta bianca.
I sensi di angelo a metà di Alice
le suggerivano che non era un
demone, doveva essere una
caduta come Eclipse.
-Chi sei?- le chiese Alice
con tono freddo
-Calmatevi Alice, sono
Lucilla, sono venuta a liberarvi.
I vostri amici hanno bisogno
di voi- affermò la ragazzina
senza osare guardarla negli
occhi.
-Come faccio a sapere che
non stai mentendo?- domandò
Alice senza dare segni di emozione.
Solo allora Lucilla notò la straordinaria
somiglianza di Alice con il padre Michele.
Lo stesso sguardo di ghiaccio, lo stesso
coraggio. Con la madre Anna, Alice aveva
in comune gli occhi e una parte del
carattere.
-Io non mento mai- rispose Lucilla.
Alice la studiò ancora per un po
per poi affermare -Va bene, mi
fido. Vedi di non farmene pentire-
-Non ve ne pentirete milady-
dichiarò Lucilla facendo segno
alla ragazza di seguirla.
Si infilarono nella galleria che
si chiuse dopo che anche Alice
fu entrata.
-Cosa è successo ai miei compagni?-
domandò Alice pensando immediatamente
ad Eclipse. Chissà se stava bene.
-Erano venuti a salvarvi, ma le
guardie hanno scoperto il vostro ragazzo
e lord Gabriel- rispose Lucilla mentre la
conduceva lungo la galleria che portava
alla piazza della fontana.
-Sai come stanno?- domandò Alice
-No milady mi dispiace- rispose la
ragazzina.

****
I quattro ragazzi erano riusciti ad
arrivare nel cortile interno della
reggia. Le guardie stringevano la
morsa. Eclipse aveva ferite gravi
e la febbre iniziava a salire, tuttavia
il ragazzo tentava di non darlo a vedere.
Kiba però lo notò. Suo fratello stava
male. Axel e Diego crearono due
fiammate che mieterono un certo
numero di demoni. Kiba lanciò un
fulmine che ne mietè altri.
In quel momento si sentì una
specie di fischio e le guardie
si ritirarono lasciando i ragazzi
esausti e sorpresi.
-Che cosa?- Axel non capiva.
Kiba scosse il capo senza rispondere.
In quel momento si sentì un
tonfo. -KIBA!AXEL!- era Diego.
A terra c'era Eclipse.
Kiba si avvicinò al fratello e
allontanò con un cenno il giovane.
Prese in braccio il fratello e
affermò -Dobbiamo uscire
di qui! Seguitemi-
Kiba condusse Diego e Axel
vicino ad un muro che ad un
calcio dell'angelo ruotò su
cardini nascosti mostrando
un corridoio illuminato da
alcune torce. Entrò velocemente
seguito dai ragazzi.
Si ritrovarono nella via dove
poco prima si erano separati
da Cecilia. Infatti la donna era
ancora lì. Appena vide Eclipse
in braccio a Kiba chiese subito
cosa fosse successo.
Kiba affermò che ci sarebbe
stato il tempo per raccontare
tutto e Cecilia spiegò che Alice
era al sicuro a casa sua.
La donna li condusse lungo
le vie di Infera evitando molte
guardie.
Arrivarono ad una casa semplice
con solo nove stanze. Lucilla
accolse la madre e i ragazzi
facendo mettere Eclipse in una
stanza. Alice sbucò dalla cucina
e abbracciò sia Axel che Diego.
-Kiba!- affermò la giovane riconoscendo
l'amico e quasi lo soffocò.
-Dov'è Ecli?- domandò poi Alice.
Lucilla la portò nella stanza dove
la madre stava cambiando le
bende sulla fronte bollente del
ragazzo.
-Ecli!- Alice corse verso il letto
sedendosi a poca distanza dalle
gambe di lui.
Cecilia li lasciò soli affermando
che la febbre stava scendendo
ma Eclipse era ancora incosciente.
Alice lo osservava chiedendosi
cosa gli fosse successo

 
  
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