Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Giulia_Dragon    14/11/2014    1 recensioni
Eclipse non ha più niente. Non è più un angelo ma non è nemmeno un demone. È un angelo caduto dalle ali nere screziate di quel poco di bianco che gli resta. Il suo destino si lega a quello di Alice. Un'assassina. Per lei Eclipse è disposto a tutto anche a rinunciare a sé stesso
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 37: Sento il tuo cuore battere

Eclipse aprì gli occhi. Si sentiva debolissimo
e aveva gli occhi pesanti. Cercò di mettere
a fuoco e la prima cosa che vide fu Alice.
-Alice?- chiese il ragazzo
-Ecli!- Alice lo abbracciò sorridendo.
Eclipse sorrise a sua volta staccandosi.
-Cosa ti è successo?- domandò la ragazza
fissando i suoi occhi chiari in quelli cobalto
di lui. -Le mie ferite erano abbastanza gravi
e mi hanno fatto salire la febbre- spiegò Eclipse
mentre si guardava le braccia miracolosamente
guarite.
-Non pensavo che!- il giovane caduto troncò
la frase a metà.
Alice avvicinò il viso a quello del ragazzo
-Non credevi nemmeno di essere un angelo- affermò
lei baciandolo.
Eclipse rispose a quel bacio senza pensare. Non
era mai razionale quando c'era Alice così
vicina. L'angelo la strinse forte e la ragazza
si ritrovò con la testa appoggiata al petto del
ragazzo sentendone il cuore. Batteva. Batteva
all'impazzata. Forse era ancora in tensione.
Non lo chiese ad Eclipse si limitò ad ascoltare.
Pensava allo sguardo di Diego e alle parole
di Elisa. Possibile che suo padre fosse davvero
Michele? Forse.
Eclipse le accarezzò i capelli.
-Sembri pensierosa cos'hai?- domandò il
ragazzo. Alice scosse la testa, ma comprese
che lui aveva già capito qualcosa.
-Elisa mi ha detto che mio padre è Michele-
rispose lei affondando il viso nel petto
del giovane. Eclipse rimase un po
stupito, ma non  dette peso alle
parole della ragazza. Non sapeva
cosa dire, senza risvegliare antiche
ferite che la giovane non voleva
ricordare.
Alice alzò lo sguardo incrociando
quello del giovane.
-Non m'importa di chi tu sia figlia,
io ti amo per quel che sei- rispose
l'angelo baciandola. Alice sorrise
mentre le labbra del ragazzo scendevano
lungo il collo. Alice socchiuse gli occhi
mentre il giovane si staccava.
-Sei uno dei pochi che la pensa così-
affermò Alice con una punta di
rabbia nei confronti del padre
della voce.
Alice riappoggiò la testa al petto
del giovane.
-Cosa fai?- chiese lui
-Ssh- affermò la ragazza appoggiando
il dito sulle labbra del giovane per poi
baciarlo.
-Sento il tuo cuore battere-

 
  
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