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Autore: Dinobot88    14/11/2014    2 recensioni
E sé Naruto avesse un segreto che non fosse quello della volpe ha nove code? Un segreto nascosto persino agli abitanti di Konoha e dell’intero Mondo Ninja? Spero di avervi incuriosito.
Genere: Azione, Erotico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Tenten, Ino e Sakura continuavano a ballare sulla pista.
La mora indossava un vestito rosso a tubo, che le metteva in risalto le sinuose gambe, e un paio di stivaletti in cuoio hai piedi.
Mentre la bionda aveva scelto una, minigonna bianca, abbinata a un top viola, ed un paio di decolté.
In fine Sakura, si era messa un vestito rosa, lungo fino alle caviglie, con uno spacco sulla gamba sinistra, ed un paio di sandali con tacco dieci.
-Ragazzi io mi butto- disse Kiba, avvicinandosi alla pista con fare spavaldo. Sì accostò ha Tenten, poi cominciò a ballare usando come un mandrillo in calore, cosa che fece parecchio innervosire Neji, che lo segui a ruota. Lo Hyuga e l’Inuzuka erano talmente presi che la Kunoichi dai capelli castani ne rimase un po’, intimorita, anche se continuava a muovere il sinuoso corpo, a ritmo della musica. Come ha voler sfidare i due, ragazzi.
Ad un certo punto intervenne Sai, che spostò i due ragazzi per farsi spazio, ed avvicinarsi alla mora, la quale credette che ci volesse provare. Cominciò a danzare con un ritmo e dei movimenti sinuosi e provocanti come ha sfidarlo. In tutta rispose, Sai non si mosse ma provò a parlare come se volesse dirle qualcosa, la mora, notando subito il suo atteggiamento poco competitivo, lo guardò con uno sguardo di sfida.
-Pos…- non riuscì ha sentire la frase, a causa della musica. -Vorre…- ancora la musica ovattò le parole del moro. Lei lo guardò stranita, poi fece segno di non sentire. A quel punto Sai, si decise a dire tutto ad alta voce: -QUESTO È PER TE LO FATTO MENTRE TI GURARDAVO BALLARE- urlò tutto d’un fiato, mostrando un disegno che la raffigurava come una dea che balla sotto la luna piena.
Alla vista di quella scena, Kiba e Neji lo guardarono con due occhi da: “Appena abbiamo un Kunai in mano e sei di spalle ti colpiamo a tradimento”.
-Ho un po’ caldo sai! Possiamo uscire?- gli chiese Tenten afferrandolo per il braccio.
Sai arrossì, lievemente. -S…si c…c…c…erto!- balbettò.
Uscirono sulla terrazza, sotto gli occhi infuriati di Kiba e Neji.
-Grrr- ringhiò Akamaru, spuntando dalla malia blu notte di Kiba.
Quando Sai aprì la porta, uno stormo di pipistrelli entrò nella discoteca prima di smaterializzarsi in una nebbia. Vedendo quelle creature Tenten si tenette forte ha Sai, procurandogli una scarica di piacere lungo la schiena.
La nebbia continuava a diffondersi per la stanza, passando fra le persone presenti come se avesse vita propria, per poi accumularsi sulla pista da ballo fino a formare una specie di pilastro, che continuava ad elevarsi sempre più su. Alla fine, quando la nebbia si diradò i presenti, puntarono lo sguardo, su un ragazzino di circa dodici anni, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, accompagnato da un'altra ragazzina dai capelli blu notte e gl’occhi lilla quasi bianchi.
-Buonasera ragazzi- gli salutò Naruto, guardandogli con i suoi occhi rossi, mentre metteva in risalto i suoi canini con un sorriso.
-Na-Naruto?- lo chiamò Sakura, tutta titubante alla vista delle ali ripiegate dietro la schiena.
-Cosa c’è Sakura?- domandò il biondo con un sorriso.
-Q-quelle li?- gli indicò le ali la rosa.
-Ho queste?- disse aprendole di colpo, occupando quasi un terzo della pista da ballo con una sola ala. -Le ho scoperte di recente!- le rispose il biondo con semplicità.
 
Tenten e Sai si sedettero su una panchina, che stava sul terrazzo della discoteca.
-È davvero bello!- disse ad un certo punto Tenten, guardando il disegno che gli aveva dato il compagno.
Sai arrossì lievemente -Grazie- le disse il ragazzo.
-Lo sai! A casa ho un’intera parete, coi tuoi disegni- gli disse la ragazza guardandolo dritta negli occhi.
Sai arrossì ancor di più. -Tenten?- la chiamò titubante, lei lo guardò con uno sguardo assai determinato. -Da tempo c’è… una cosa che vorrei… dirti- gli disse il moro, con fare assai imbarazzato (Cosa che di recente succedeva con lei).
-Ti senti bene Sai?- gli domandò la Kunoichi, dai capelli castani, posandogli la mano sulla fronte. Al contatto con quella pelle cosi morbida, Sai divenne ancora più rosso.
In quel momento rivede il giorno in cui si erano conosciuti.
 
Flashback
 
Era il suo primo giorno all’Accademia Ninja. Dopo essersi svegliato, il piccolo Sai aveva fatto colazione, poi si era lavato e vestito per essere puntuale al suo primo giorno all’Accademia. Suo fratello Shin, nonché tutore legale, lo aveva accompagnato perché non facesse tardi.
-Mi raccomando Sai- gli aveva detto Shin, una volta arrivati all’Accademia. -Sii sempre gentile è disponibile- gli disse prima di andarsene via.
Sai entrò nell’edificio. Mentre passeggiava, una persona lo investì da dietro facendolo cadere a terra con sé. -Scusa non volevo ero di fretta- disse la persona che lo aveva investito, tutta trafelata. Sai voltò lo sguardo notando una bambina, quasi della sua età dai capelli castani raccolti in due chignon laterali. -O no è tardi Scusa- aggiunse tutto d’un fiato, correndo via per raggiungere la classe, lasciando il piccolo Sai alibito.
-Un rotolo- lo notò Sai alzandosi, per poi raccoglierlo da terra, probabilmente era caduto ha quella bambina di poco fa. Lo prese e lo racchiuse nella borsa, lo avrebbe dato ad uno dei Senpai che lo avrebbe consegnato alla proprietaria.
Arrivato in classe, Sai sentì una voce che gli era, famigliare.
-Dove lo messo e pure questa mattina ero sicura di averlo preso- disse la bambina dai capelli castani.
-Tenten cosa cerchi?- gli chiese Sakura.
-Ho perso il mio rotolo maledizione me l’hanno regalato i miei genitori c’erano tutte le mie armi dentro chi lo sente mio padre quando glielo dic…- non fece in tempo ha finire che un bambino, dai capelli castani e gli occhi scuri gli porse un rotolo.
-Credo ti sia caduto quando mi sei venuta adosso- disse il piccolo Sai, mettendoglielo sul banco.
-Grazie?- gli disse Tenten scavalcando il banco, per poi farlo cadere a terra con un abbraccio. -Ti ringrazio. Era un regalo dei miei genitori- spiegò la castana.
Dopo che si rialzarono, Sai decise di essere educato. -Prego signorina…?- domandò.
-Tenten!- si presentò la ragazza.
-Piacere Sai!- ricambiò il ragazzo.
Dopo che entrò il maestro Iruka, tutti i ragazzi andarono ha sedersi. Ha Sai tocco proprio il posto, che stava  diedro ha Tenten.
Dopo una giornata di scuola, Sai uscì tenendo in mano il suo blocco da disegno. Per quasi tutto  l’intervallo, si era divertito a fare disegni di tutte le attività, dei suoi compagni.
-Ei tu fermo li- gl’intimò un ragazzo alle sue spalle.
Sai si voltò, notando tre ragazzi di cui uno alto e robusto, dai capelli castani che sembrava essere il capo.
-Ti ho visto ritrarre la mia ragazza, oggi a scuola voglio il disegno che la raffigura- disse il ciccione.
-Quale ragazza?- chiese Sai aprendo il blocco da disegno.
L’energumeno gli si avvicinò per poi strapparglieli, il blocco dalle mani con fare sgarbato. -Ecco è questa!- disse prendendone una a caso. Sai la riconobbe subito era Tenten. -È molto carina vero?- sorrise il ragazzo.
-Certo capo!- acconsentirono i due scagnozzi. Sai notò che i tre cominciarono ad abbassare, la mano sull’inguine mentre guardavano il foglio con ammirazione, spiegazzandolo lievemente.
A quella vista non resistette più, cerco di recuperare il blocco, ma il capo lo stese con un pugno. -Ridatemelo- protestò. Ma servì per fargli infuriare ancor di più. I due scagnozzi lo sollevarono, per poi tenerlo fermo. Il capo prese ad ammirare i disegni poi alcuni. –ì-Se gli vuoi rivedere devi disegnarmi questa ragazza nuda- gli disse il capo, mostrando il disegno di Tenten.
Sai rimase inorridito da quella richiesta. -Mai- protesto.
Il vandalo fece per colpirlo, con un diretto.
-Lascialo stare- urlò una voce femminile, prima che il vandalo fosse atterrato da un doppio calcio il pieno volto. I due scagnozzi rimasero a bocca aperta, prima di essere stesi da Sai in un attimo di, distrazione.
Il capo si alzò in piedi, notando una bambina dai più o meno sui dieci anni circa, dai capelli castani che lo guardava con due occhi cioccolato carichi di determinazione e astio. -Guarda in basso- gl’intimò Tenten con un Kunai in mano.
Il capo obbedì notando un Kunai conficcato nel terreno.
-Se vuoi avere figli ti consiglio di andartene, subito dopo avergli restituito i disegni-, gl’intimò. Il delinquente non se lo fece ripetere. Consegnò tutti i disegni ha Sai, poi si dileguò con gli scagnozzi.
-Devo dire che sei bravo a disegnare- gli sì complimentò Tenten.
-Grazie- disse Sai sfogliando il blocco, per poi tirare fuori uno dei suoi disegni. -Prendilo- disse porgendolo alla compagna, la quale lo prese.
-Bellissimo- gli sorrise vedendo il disegno che la ritraeva.
-Lo fatto durante l’intervallo volevo consegnartelo ma sei andata via- gli rispose Sai.
Tenten gli diede un bacio sulla guancia. -Ora devo andare ad allenarmi- disse prima di allontanarsi. -Complimenti per i disegni continua ad esercitarti cosi diventerai sempre più bravo- aggiunse senza riprendere fiato, per poi svoltare un angolo.
Sai era rimasto imbambolato ad ammirarla, prima che sparisse. Quella sera tornò a casa e suo fratello gli chiese. -Come andato, il primo giorno all’Accademia Ninja- Sai non lo guardò.
-Ho trovato l’ispirazione!- disse come uno Zombie, mentre si dirigeva in camera sua al piano di sopra.
 
Fine flashback.
 
Ora dopo quasi tre anni, si trovava da solo con lei, in un terrazzo di una discoteca, seduti entrambi su una panchina a guardare le luci di Konoha. Prese ha guardarla da capo a piedi: il vestito rosso aderiva perfettamente morbido, sulle generose forme; I lunghi e setosi cappelli mossi ondulavano al ritmo del vento che soffia piano piano; Le invitanti e carnose labbra gli sembravano urlare prendimi; Le lunghe e sinuose gambe erano accavallate, in una posizione assai invitante.
-Sto bene!- rispose ritrovando un poco della sua lucidità. -Senti Tenten- la guardò dritto negli occhi.
Lei parve spaventarsi. –Cos’hai Sai mi sembri strano-, gli disse tutta preoccupata.
-È da qualche tempo che anf anf- ansimò. -Devo anf anf- sentì come se dovesse andare ha fuoco, anche se era notte. -Rivelarti una cosa- si asciugò la fronte. -È da quando ti ho conosciuta, che la tua presenza per me è la cosa più bella che mi sia capitata- gli rivelò.
-Sai cosa stai dicendo?- gli domandò assai preoccupata.
-Tu mi sei sempre stata accanto, da quando è iniziata l’Accademia- disse il Ninja dei disegni. -Mi hai sempre sostenuto e non mi hai mai chiesto niente- aggiunse con una calma assai, rassicurante.
-Ti ringrazio, ma…- distolse lo sguardo imbarazzata.
-Sei una ragazza speciale- disse Sai con la medesima calma di prima Tenten lo guardò dritto negli occhi, Sai gli si avvicinò all’orecchio e gli disse: -Ti amo!-
 
-Hina-Chan ti va di, ballare?- gli chiese Naruto tutto solare, dopo essere tornato normale.
Hinata arrossì percentualmente. -S...si si Naruto-Kun- rispose timidamente.
Salirono sulla pista da ballo, poi il DJ mise una canzone, che per Naruto riconobbe subito e dove si riconobbe, ha sua volta.
-Dedico questa canzone ha tutti voi amici miei- urlò il biondo, prima di mettersi a ballare, con Hinata.
 
Che giornata splendida salto, rido, scherzo ma non è la primavera che mi da quest’euforia é grazie a delle semplici persone inimitabili ci sono dei momenti in cui cammino a un metro dall’asfalto.
 
Le parole cantata da Pedro, non poterono descrivere meglio gli amici che, Naruto si era trovato: erano unici, e bastava solo la loro presenza per renderlo la persona più felice al mondo.
 
E per fermare quelle lancette io non so cosa darei.
 
Voglio che questo non finisca mai per niente al mondo io vi cambierei voglio che tutto rimanga così mi sento a casa e non voglio andar via da qui.
 
Queste parole gli fecero capire quanto tenesse, hai suoi amici: avrebbe affrontato anche il tempo se avesse rischiato di perdergli.
 
Scusate se mi tocco, sarò un poco scaramantico ma tutto è per il verso giusto, tutto va da dio e finalmente so cos’è ciò che chiamano felicità è desiderare tutto quello che si ha.
 
Non vi scambierei per nulla al mondo amici mie’ pensò mentre le parole di pedro risuonarono nella stanza.
 
E per fermare quelle lancette io non so cosa darei.


Voglio che questo non finisca mai per niente al mondo io vi cambierei voglio che tutto rimanga così mi sento a casa e non voglio andar via da qui.
 
Non voglio pensare che possa finire mi voglio tuffare senza alcun timore non voglio pensare che possa finire mi voglio tuffare senza alcun timore!!!

Voglio che questo non finisca mai Per niente al mondo io ti cambierei Voglio che tutto rimanga così Mi sento a casa e non voglio andar via da qui.
 
Alla fine lui è Hinata, arrossirono alle parole del cantante. Entrambi si sarebbero buttati anche in un vulcano, per l’altro.
 
Tenten era rimasta immobile come una statua, dopo la rivelazione da parte di Sai tutto intorno ha lei era come… sparito. Sai continuava ha guardarla come se avesse commesso il peggiore degli omicidi. -Tenten mi senti?- la chiamò.
La ragazza ebbe un sussulto, poi ritornò alla realtà. -Sai…?- lo guardò con gli occhi sbarrati.
-Ti senti bene?- le domandò il ragazzo.
Lei annuì lievemente.
-Scusa se ti ho spaventata-, disse con rammarico. -Volevo liberarmi di un peso, che mi opprimeva da tempo-, la guardò dritta negli occhi.
-Potevi biacarmi- gli disse la ragazza, assai delusa.
-Non volevo essere invadente- rispose lui. -Volevo che tutto fosse perfetto: Non volevo rubarti un bacio nel caso non avresti ricambiato quello che provo per te!- la guardò con rammarico.
-Ho Sai!- lo abbracciò lei d’impeto. -Sei un ragazzo meraviglioso- lo strinse di più ha sé. -Sei gentile, educato e bello- lo strinse con forza facendo aderire la faccia di sai con la sua spalla. -Ma…- lo costrinse a guardarla in faccia. -Io non ti amo. Ti trovo simpatico è mi piace la tua compagnia, sai essere divertente ma anche responsabile. È so che un giorno troverai una persona che ti amara e tu amerai a tua volta. Mi spiace che tu ti sia innamorato proprio di me ma io non posso renderti felice, non in questo momento- spiegò tra un rammarico e l’altro. -Ti ringrazio per il tuo buon cuore, e vorrei che questo non intaccasse la nostra amicizia- aggiunse.
-Tranquilla- l’abbracciò Sai con forza. -Mi basta solo questo- la strinse a se con forza. Tenten avvertì il suo dolore.
Si staccarono poi tornarono all’interno della discoteca.
 
-Ino, potresti seguirmi in bagno che non mi fido?- chiese rivolta all’amica, con il classico linguaggio femminile per: ‘Dobbiamo parlare in privato’.
-Certo anch’io devo fare due gocce ‘Sono tutta orecchie’- rispose l’amica.
Entrano nel bagno femminile.
-Allora Sai ti ha baciata alla fine!- sentenziò la bionda, mettendo le mani sui fianchi.
Tenten sentendosi fraintesa arrossì. -No no! Non mi ha baciata- si affrettò a dire, facendo capire alla Yamanaka che diceva la verità: non era mai stata una che mentiva. -Come sapevi che Sai era innamorato di me?- gli domandò incuriosità.
-Primo: i disegni che ti faceva. Secondo: il fatto che stava sempre dietro di te all’Accademia, e continuasse ha guardarti come una dea. Terzo: quando io gli chiesi se voleva aiutare Naruto con gli studi, era un po’ titubante, poi sei arrivate te e li ha accettato. Sono tutte prove schiaccianti che è Innamorato di te!- spiegò elencando i tre punti, per poi indicare l’amica. -Allora com’è andata?- chiese in fine.
-Eravamo sulla terrazza!- iniziò la mora. -Eravamo vicini, lui mi si è avvicinato all’orecchio e mi ha rivelato quello che provava: mi disse che sono speciale; che l’aiutato nei momenti difficili; in fine…- fece una pausa con una nota di rammarico. -Mi ha rivelato che è innamorato di me!- guardò Ino con le lacrime agli occhi.
-Finisci il racconto!- ordinò Ino.
-Gli ho detto che per il momento, lo vedo solo come un grande amico!- rispose con rammarico.
Al sentire quelle parole Ino esplose: -Un ragazzo bello e gentile come Sai, si prostra hai tuoi piedi e tu gli dici: per me sei solo un grande amico?-.
-Non sono te Ino: io non amo sai come te!- rispose la castana.
-È lui cos’à detto?- si fece ancora più seria.
-Mi ha detto che gli va bene che restiamo amici!- rispose.
-Cosa farai allora?- chiese in fine Ino, ormai rassegnata.
Tenten strinse il pugno sul petto, poi abbassò il capo con fare rammaricato. -Rimarremo amici- rispose guardando Ino.
 
-Ei amico come stai?- gli chiese Kiba avvicinandosi.
-Come sempre- rispose vacuo Sai, tentando di allontanarsi.
-Fermo li- lo bloccò il castano, afferrandolo per la spalla. -Dove pensi di andare?-
-Kiba lascialo andare- intervenne Neji.
-Ragazzi io vado a casa, sono solo un po’ stanco- disse Sai prima di dirigersi verso la porta.
-Cosa gli sarà successo?- chiese Kiba.
-Problemi d’amore?- sentenziò Neji.
-Forse dovremo parlargli- disse Kiba.
-Domani! Di queste cose è meglio parlarne, a mente fredda- disse lo Hyuga.

-sai aspetta- lo chiamò Ino.
-Ciao Ino. Scusa ma sono stanco, vado a casa- disse il moro.
-Posso accompagnarti?- si offrì la bionda, non gli piaceva vedere il suo Sai, in quello stato.
-No! Non disturbarti, ho bisogno di stare un po’ da solo!- rispose uscendo dalla discoteca.
Ino ci rimase male, alla risposta di Sai: voleva aiutarlo, ma in quello stato era meglio lasciarlo stare e aspettare che, fosse lui a farsi avanti.
-Ino ti va di ballare?- gli si avvicinò Shikamaru.
Ino ci pensò su, poi rispose: -Con piacere!-.
Si avviarono verso la sala da ballo, poi si unirono agl’altri.
 
Sai camminava per le vie di Konoha, con aria affranta.
Dopo aver dichiarato, ha Tenten di quanto fosse innamorato di lei, e dopo che la ragazza gli aveva rivelato che lo vedeva come un amico, lui aveva concordato per il bene della loro amicizia. Gli bastava solo bearsi della sua presenza per stare bene, ma in realtà mentiva ha sé stesso.
Il rifiuto da parte di Tenten, lo tormentava ancora ma non poteva farci niente: lei non lo amava, e lui non voleva obbligarla sapendo che avessero sofferto entrambi.
Con questo spirito arrivò a casa, poi entrò trovandola vuota. Probabilmente suo fratello Shin era in missione.
Andò in camere poi si coricò nel letto.
-Tenten- disse mentre una lacrima gli scese sulla guancia destra, un attimo prima che sprofondasse tra le braccia di Morfeo.
 
Angolo Autore:
ecco giunti ad un nuovo capitolo. Ditemi di cosa ne pensate di queste coppie: Sai/Ten. Shika/Ino.

   
 
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