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Autore: pseudoanonimato    14/11/2014    0 recensioni
Una grande tenuta ottocentesca che sembra uscita dallo scenario di un libro di Jane Austen.
Una giovane ragazza che ama leggere e un'anziana signora severa ed elegante.
Un alone di mistero ed un ragazzo incuriosito.
Un grande cavallo e molte corse sui prati.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per una settimana, la priorità di buona parte del club organizzativo della scuola di Mo, fu rimettere in sesto il salone da ballo. 
C'era un tiepido sole che scaldava l'aria di fine Novembre mentre ragazzi e ragazze andavano e venivano trasportando secchi di vernice, assi di legno e quant'altro. 
Il ragazzo che si occupava della musica venne a piazzare la sua consolle, furono messi festoni e decorazioni, organizzato un angolo per le fotografie all'ingresso e un tavolo con il buffet.
Nel frattempo Viola si era praticamente barricata al piano di sopra, lasciando il comando ad Aaron e Mo, i quali dopo il bacio non si erano detti nulla e continuavano a comportarsi come sempre con solo qualche abbraccio e qualche stretta di mano in più.
Borea e Napoleon oziavano nei campi buona parte del pomeriggio, ma spesso il vecchio Joe che aiutava i ragazzi li andava prendere per attaccarli al calesse e fargli trasportare qualcosa di pesante, e si rivelarono di grande aiuto. 
Quando finalmente tutto fu pronto, Viola tornò a farsi vedere di sotto e ad allestire la sala da pranzo per la cena, attorniata da donne di ogni genere che riempivano la cucina di pietanze fatte in casa (ognuna avrebbe portato qualcosa per il gran cenone, sarebbe stato impensabile scaricare tutto il lavoro culinario su una persona sola). 
Così arrivò il grande giorno. 
Mo corse con il suo Napoleon fino a casa di Viola, subito dopo la scuola, e così ebbe finalmente del tempo per parlarle da sola, visto che da dopo il pomeriggio del compleanno in cui si erano ritrovati tutti alla villa, erano sempre state circondate di gente. 
Viola girava sempre alla larga dalla sala da ballo, e Mo rispettava le sue scelte e i suoi ricordi nonostante avrebbe voluto mostrarle lo splendore che aveano ricreato, ma confidava che più tardi qualcosa l'avrebbe convinta a fare un salto alla vera festa. 
Chiacchierarono amabilmente davanti ad una tazza di thè, poi Mo passò da casa per cambiarsi ed indossare un vestito migliore. 
Convinta di tornare alla festa in sella a Napoleon, scese nella vecchia stalla dietro casa sua e rimase attonita a contemplare il vuoto totale. 
Napoleon non c'era. 
Quando si girò di nuovo però non solo era ricomparso Nap, ma anche Borea e Aaron con tutto il calesse, e la stavano aspettando all'ingresso. 
Quando Aaron scese per aiutarla a salire, con il vestito e tutto, le sussurrò all'orecchio quello che ogni principessa ha bisogno di sentirsi dire in occasione del ballo: -Sei bellissima -. 
Un largo sorriso le si dipinse sul volto per tutto il tragitto sul 'cocchio' fino al momento in cui attraversarono la cancellata della tenuta come se fossero davvero i protagonisti di una favola, e allora quasi si commosse. 
Aaron le stava facendo realizzare il suo sogno più grande, e non aveva nemmeno avuto bisogno di domandarglielo. 
Quando entrarono, gli adulti e gli anziani in sala da pranzo erano al dolce, e una folla di giovani faceva la coda per le fotografie all'entrata del salone.
 
 
Il ballo fu caratterizzato da musiche anni 90 e colori accesi, un sacco di ragazzi e ragazze in splendidi abiti che ballavano e infinite coppie. 
Non ci furono elezioni di re e reginetta come nelle scuole americane ma tutti si convinsero che in ogni caso avrebbero vinto proprio Mo e Aaron. 
Lui sorrideva e ballava anche con le ragazze meno carine che solitamente se ne stavano in disparte,facendole sentire importanti almeno per una volta, ma aveva occhi solo per la sua Monica. 
La quale, dal canto suo, ballava armoniosamente e sprizzava gioia da tutti i pori. 
Al momento del lento, re e reginetta si ritrovarono a ballare insieme, occhi negli occhi. 
Il momento clou di ogni favola, il ballo del lento, il principe perso nello sguardo della sua principessa e il bacio finale, che in quel caso determinò la resa ufficiale e pubblica della loro relazione.
Un lento e dolce bacio, appassionato e pieno d'amore, inconsapevolmente sotto lo sguardo di Viola che aveva appena trovato il coraggio di entrare. 
La donna dai capelli grigi e sempre raccolti sapeva già del primo bacio dei suoi protetti, ma per qualche ragione si commosse proprio nel vederli da uno degli spalti, stretti l'una all'altro con l'amore negli occhi. 
Viola pianse tanto, per la prima volta dopo tanti anni, trovandosi davanti alla sala in cui aveva vissuto gli attimi migliori della sua vita con il suo più grande amore. 
I ricordi la trafissero come lame per lungo tempo, ma poi non potè fare a meno di osservare l'amore della nuova generazione, di quella ragazza che avrebbe potuto essere sua nipote, che era la sua unica vera amica, e si sentì felice di veder rinascere fiori dalla cenere. 
Solo perchè il suo amore aveva bruciato per anni consumando ogni fibra della sua anima, portando rabbia e dolore nel suo cuore per molti anni, non significava che in quella stessa sala riportata in vita dalla gioventù stessa non potesse nascere di nuovo l'amore. 
Rimase appoggiata al porticato del soppalco a lungo, quando fu Joe a trovarla e a riaccompagnarla con i suoi modi gentili in sala da pranzo. 
Le signore che avevano partecipato all'organizzazione della cena e avevano avuto modo di conoscere un pochettino meglio Viola, si dimostrarono sempre gentili e quella fu la sera che diede inizio ad una piccola rinascita della vita sociale della villa. 
I ragazzi dopo il ballo si dispersero, e restarono solo due figure sdraiate sul pavimento, illuminati dalla luce della luna che filtrava dalle finestre, facendosi luce con i sorrisi. 
Dal giorno dopo, Mo prese possesso della vecchia macchina da scrivere di Viola, e trascorse gran parte dei suoi pomeriggi alla tenuta a scrivere del suo grande cavallo Napoleon che cresceva con lei, di un giardiniere gentile, di una vecchia aristocratica riservata, del suo amato e di tante storie ambientate 'indietro nel tempo'. 

Fine.
 
 
   
 
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