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Autore: kikka_67    14/11/2014    1 recensioni
Io e Kate ci conosciamo da una vita, il primo copione che ho recitato l’aveva composto lei, mi ricordo che passava delle ore davanti al palco durante le prove, con un’estatica espressione stampata in viso, talmente intensa che pensavo si fosse innamorata di me….invece, come in seguito mi chiarì, l’emozionava “solo” il suono melodioso che producevano le frasi da lei scritte con tanta passione.
Fu un duro colpo per il mio amor proprio, ma decisi che quella ragazzina con l’apparecchio, la felpa di tre taglie più grandi e le unghie multicolori mi piaceva e da allora siamo amici. So tutto di lei.....Sono stato io a insegnarle come baciare un ragazzo con la lingua, prima che vi facciate venire strane idee in testa, facevamo le prove davanti allo specchio. Giuro!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina dopo, mi sveglio  rilassata e felice, come se fossi stata coccolata tutta la notte. Avevo  fatto un sogno stranissimo: io e Will eravamo ritornati a scuola e avevamo  rivisto tutti i compagni e i professori,  sembrava tutto così  reale! Anche la serata a casa di  Will era stata interessante!!  Non avrei mai avuto il coraggio di baciarlo come avevo fatto nel sogno,  eppure nel mio sogno  Will sembrava ben disposto ad assecondarmi!  Sospiro trasognata immaginando come sarebbe stata la mia vita se….
Sollevo  le coperte decisa, ho bisogno di una doccia e di un caffè doppio! Mi  blocco   stupita quando  sento   qualcosa  muoversi   nel mio letto. Lancio un urlo e balzo in piedi sul cuscino…… solo che…… il mio  "ospite" svegliandosi di soprassalto si comporta  allo stesso modo, quindi mi ritrovo a fissare sgomenta  il mio copriletto tutto raggomitolato che trema leggermente.
                      - Ma chi sei?? Cosa fai nel mio letto?- urlo  cercando con lo sguardo una qualsiasi cosa da usare come arma per attaccare il nemico.
Piano, piano  esce  dal suo bozzolo la testa di  una ragazzina con i capelli arruffati, unghie fluo, braccialetti multicolori ai polsi e l'apparecchio ai denti. No! Un momento….. sto ancora sognando!!….Ma che diavolo mi hanno fatto bere al ristorante?  Soffro di allucinazioni!! La copia di me stessa a diciassette anni  mi scruta con un’espressione preoccupata.
                      - Tu chi sei?? Dov'è Will? Come sono arrivata qui?? - chiede "la marziana"  con una vocina incerta - Ma ci conosciamo? Mi sembra di averti già visto, siamo  parenti??.-
                      - N-non è possibile!-  chiudo  forte gli occhi,  si ….sto sicuramente sognando. Adesso riapro gli occhi e non c'è più nessuno!!  Provo ad aprire un occhio, ma "la marziana"  è ancora lì  e  mi  scruta sospettosa.
                       - Non stai bene?? Mi capisci, quando ti parlo? Dov'è Will?- chiede di nuovo preoccupata.
Will?? Will!!!..... già  dov'era???  Mi guardo  intorno e finalmente trovo  sul comodino il mio cellulare, digito velocemente  il suo numero e  senza staccare gli occhi da quella ragazzina…..mi aggrappo al telefono come ad un ancora di salvezza .,.Will…ti prego rispondi!!  Se questo non è un sogno, come sono  tornata indietro e perché la mia copia adolescente è qui  con me??? AIUTOOOO.
                        - P-Pronto? - le risponde una voce esitante.
                        - Will! Sei tu?? – chiedo agitata,  sento  il respiro di qualcuno, che però, rimane  in  silenzio ad ascoltare.
                        - Stai bene? Dove sei? Devi venire subito a casa mia, devo farti vedere una cosa importante!- lo prego disperata.
       Silenzio. Nessuno risponde e un atroce dubbio mi sconvolge ancora di più, se la mia copia è qui con me. Forse  anche la copia di Will si è “materializzata” a casa sua. Ad un tratto sento un vociare concitato e finalmente Will ….. il “mio” Will mi risponde.
                               - Kate! Sei tu? Ti prego, dimmi che sei tu a 30 anni e che hai sognato di essere ritornata a scuola e che adesso hai la tua copia adolescente accanto …. che ti sta guardando. Dimmi che non sono impazzito e che tu sei a casa tua a Kensington Street.- chiede  disperato.
  Non sono mai stata così felice di sentirlo !    - Sono Kate, ho 30 anni e abito a Kensington Street e ho un'ospite adolescente che mi sta guardando. Sei già in macchina?-  chiedo sardonica.
                               - Grazie a Dio………….. Sto arrivando!- esclama sollevato.
Torno  a fissare  la mia ospite e le vedo  negli occhi uno sguardo spaventato e incredulo,  probabilmente  ascoltando la telefonata, ha   capito a grandi linee, ciò che  è successo. Per qualche inspiegabile motivo… è…. nel suo futuro!

                               - Tu sei Kate? Abbiamo lo  stesso nome, ci assomigliamo e... Non è possibile!-  disse incredula.
                                - Ascolta……so che ti sembrerà pazzesco….. come lo è per me. E….magari sono impazzita davvero, ma  ho fatto un sogno, dove io e il mio amico Will, ritornavamo indietro nel tempo ai tempi della scuola e.....  poi siamo andati a casa di Will…..e.... ci  siamo  addormentati … e poi…..questa mattina…  ho  trovato  te… nel mio letto!... Per dare  una spiegazione  a  ciò che ho davanti agli occhi, presumo e non so come sia potuto accadere, che tu, me adolescente, sei  stata trasportata nel "tuo" futuro…e cioè…nel  “mio” presente…...- concludo  passandomi  una mano sul viso.  Ha  ragione Will, ho  scritto troppi film e adesso sono uscita  fuori di testa!!
La ragazzina, continua  a guardarmi  senza parole e indovino,  da come si aggrappa  alle coperte,  che  è  terrorizzata.
                               -  Non avere paura, non ti voglio far del male e come hai sentito,  Will  sta arrivando e credo che….verrà anche il “tuo” Will….. Ti va di mangiare qualcosa?- le chiedo dolcemente.
Kate  annuisce lentamente  senza staccarmi gli occhi di dosso - Posso chiederti cosa fai nella vita? – mi chiede timidamente.
                                - Sono una sceneggiatrice, scrivo i copioni, che poi diventano dei film.- le spiego sorridendo.
                                   - Wow, davvero?? Grande!! – esclama sorpresa e inizia a parlare ininterrottamente e a pormi  mille domande.
Quando  il campanello  della porta trilla, ci precipitiamo ad aprire e con uno slancio degno di un’atleta olimpica salto addosso a Will, che mi stringe forte a sé.
                                   - Che paura  ho avuto…. pensavo di essere tornato indietro da solo, quando mi sono svegliato  a casa mia questa mattina!! E mi sembrava  di essere impazzito, quando   ho trovato lui nel letto  vicino a me!-  mormora indicando il ragazzino che stringeva Kate “ da giovane”.
Il ragazzo mi  osserva  a bocca aperta poi  si china  a  guardare la sua amica e infine  mi sorride entusiasta.  - Wow,  ma allora è tutto vero? Siamo nel nostro futuro? - chiede euforico.
                                   - Ho cercato di spiegargli  questa mattina, dove si trovava e chi ero, attraverso la porta del bagno, dove si era nascosto e dopo qualche minuto  è uscito dal suo nascondiglio e  ha  detto: Fico!  - borbotta  esasperato Will.
                                   - Ti sei nascosto dentro il bagno?- esclama  ridendo Kate giovane.
                                   - Grazie amico! Adesso mi darà il tormento!- mormora irritato il ragazzino,    rivolgendo a  Will uno sguardo furioso.
                                  - Io propongo un time-out, va bene se facciamo colazione? – esclamo dirigendomi in cucina con gli altri alle calcagna.
Mentre preparo il tea e dei panini,  un  silenzio attonito scende nella stanza mentre ci studiamo a vicenda.  Io e Will ci fissiamo disorientati,  non  riusciamo  a credere a ciò che abbiamo davanti agli occhi  e non abbiamo la più pallida idea di come risolvere questa pazzia.
                                    - Tutto bene? -  chiede Will un po’ imbarazzato dall’esame scrupoloso  a cui lo sottopone   da qualche minuto  la mia copia adolescente.
La ragazzina arrossisce  furiosamente e si copre il viso con le mani - Scusami.- mormora mortificata.
                                   
                                    - E che diventerai, veramente un figo da paura, da grande Will!!- afferma  girandosi a guardare il suo amico, che il quel momento aveva la bocca piena di biscotti al cioccolato.
  Il ragazzino si gira a guardare dubbioso  l'uomo che ha  di fianco - Io sono già un figo da paura! E poi lui è vecchio! – conclude pacato addentando un altro biscotto.
 Will rischia di strozzarsi con il tea  che sta bevendo e mentre sputacchia l’eccesso di liquido sul mio tavolo, io e Kate scoppiamo a ridere  - Senti un po’ moccioso, riesci a stare zitto per  dieci minuti??!!-  lo rimbrotta visibilmente  offeso.

Dopo  colazione decidiamo di portare i  ragazzi in giro per la città e  per tutto il giorno  gironzoliamo come dei veri “turisti”.  Will e Kate  sembrano due bambini in gita, dopo aver ammirato il meraviglioso panorama che si gode dal  London eye , scorrazzano entusiasti  tra le bancarelle e i vari negozietti colorati  nella  Portobello road. Si tengono per mano, ridono e parlano in continuazione spensierati, nonostante la situazione in cui ci troviamo, io e Will li seguiamo silenziosi, sorridendo del loro entusiasmo. Un’infinita nostalgia m’invade, crescendo perderanno  quella meravigliosa  spensieratezza e inevitabilmente quella complicità  che deriva dalle affinità istintive che  li unisce,  si trasformerà  in una consapevole e affettuosa   amicizia levigata da compromessi  e delusioni.   Per finire la gita ci fermiamo davanti alla nostra scuola e poi davanti al teatro Green.
                             - Non è possibile! L’avete lasciato andare in malora!- esclama  indignata Kate “da giovane”.
                             - Purtroppo si, sono state raccolte delle firme per salvarlo dalla rovina ma nessuno ha fatto nulla.- commento pacata.
                              -  Adesso…. è più importante, riportarvi nel  “vostro”  tempo. - interviene Will pensieroso.
Will è convinto che  entrare  dentro quel teatro sia   una buona idea e vista la situazione pazzesca in cui ci troviamo, qualsiasi possibilità anche quella che sembra la più inverosimile è da considerare attentamente. I  ragazzi ci guardano un po’ incerti  – Secondo voi, come facciamo a tornare indietro? Semplicemente entrando in quel teatro?-
                               - Quel teatro è l’unica idea che abbiamo, per il momento. Proveremo ad entrare questa notte e poi si vedrà.-
Ceniamo  in silenzio,  ognuno perso nei propri pensieri e mentre riordino la cucina non mi stupisco  di vedere  Kate raggiungermi da sola, senza una parola le porgo uno strofinaccio.  
                               – So che non volete dirci niente riguardo a  ciò che ci aspetta…… e lo capisco….ma….ho bisogno di sapere….. perché non state insieme tu e Will? – chiede seria.
Aspettavo quella domanda dal momento in cui avevo notato Kate osservare me e Will, ero sicura che sarebbe  arrivata alla giusta conclusione e cioè che  dopo tanti anni   io e Will siamo  ancora e solo amici. Mi giro a guardarla negli occhi e Kate ricambia l’occhiata determinata.
 
– Non ho mai avuto il coraggio di dirgli che lo amavo, l’ho lasciato andare per la sua strada, senza legarlo a me neppure con un bacio.  – mormoro con voce strozzata.
– Lo hai amato tutto questo tempo in silenzio?!! – chiede sorpresa.
– Sai, hai ragione….. non voglio dirti ciò che dovrai  affrontare nel tuo futuro, perché so  che ti impegnerai al massimo per riuscire. Ma una cosa voglio dirtela, non rinunciare mai all’amore per Will….amalo…..amalo sempre, anche quando ti delude. Usa il cuore per guardarlo e vai avanti per la tua strada. Di più non posso dirti.-
Kate annuisce emozionata e con le lacrime agli occhi  mi abbraccia forte.  E’  in quel momento che vedo Will da giovane  appoggiato al  muro della cucina fissarci con uno sguardo insolitamente serio. Abbozzo un sorriso mentre lo vedo accogliere  tra le braccia la sua migliore amica e stringerla a sé  come se volesse proteggerla da qualsiasi cosa.  Razionalmente  spero  che non abbia sentito nulla, ma in fondo al cuore mi auguro il contrario.

 

Era ormai notte fonda quando c’infiliamo cautamente dentro i locali del teatro, accendiamo le torce e  ci dirigiamo cautamente  verso il palco.
                               - Essere o non essere.....questo è il dilemma.......- grida all’improvviso  Will "da giovane" saltando sul palco e gesticolando compito.
                              - Smettila idiota! Mi hai fatto prendere un colpo!- esclama  Kate "da giovane"
L'amico ridendo  le tende  la mano - Vieni, voglio andare a vedere qui sotto, nella buca del suggeritore.-
                              - Non vi allontanate!! Non ho voglia di cercarvi dappertutto, chiaro?!- borbotta  Will mentre cammina irrequieto sul palco.
                             - Tranquillo, siamo qui sotto.-  risponde  il moccioso allegramente mentre  si allontanano  ridendo.
                            -  E adesso, cosa facciamo? – chiedo ansiosa. Non so perché ma sono preoccupata, sento che sta per succedere qualcosa di strano.
                             - Temevo il momento in cui me l'avresti chiesto, non ne ho la più pallida idea! Aspettiamo?-
                             - Visto che dobbiamo aspettare….ehm…… faresti qualcosa per me?  Mi chiedevo….. te la ricordi……Atto II e scena II di Romeo e Giulietta??- chiedo speranzosa  con lo sguardo acceso da un'improvvisa allegria. Will alza gli occhi al cielo.
                             - Daii, ti prego, me la fai sentire? E' da tanto che non ti vedo recitarla!!- giungo  le mani a mo’ di preghiera e tiro fuori anche il labbrottino da cucciolotta.
                             - Se non te la ricordi, ti suggerisco io!!-  dice una voce ovattata  proveniente  da sotto il palco.
                             - Stai zitto pivello! Ho ancora un’ottima memoria, non ho bisogno del tuo aiuto. –
                              -  ……Oh Romeo…Romeo perché sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo nome e se non vorrai prestarmi giuramento,  amore mio, io non sarò mai più una Capuleti….. – proclamo a gran voce  sorridendo della sua espressione sorpresa.
                               - ..Ti prendo in parola, chiamami soltanto amore e sarò ribattezzato di nuovo…. D’ora in poi non sarò più Romeo… -
Quante volte l’ho guardato  incantata  recitare questa scena, i suoi occhi si animano mentre ripete quei versi meravigliosi e all’improvviso lo rivedo da ragazzo recitare  con la stessa passione, muoversi per il palco sicuro….perché  mentre recita Will si trasforma in un  Romeo innamorato e appassionato che sfida la sorte pur di stare vicino alla sua Giulietta.   Davanti ai miei occhi  il passato si fonde con il presente  e  la sua voce modulata m’accarezza  e dissolve l’angoscia che mi preme sul petto…… ti amerò per sempre…. anche quando mi farai soffrire….. non rinuncerò mai al mio amore per te…mai.
Lentamente scende dal palco e mi raggiunge aprendo le braccia in un muto invito che colgo subito stringendomi a lui con un sospiro, il suo cuore batte forte come il mio. Forse ha ragione Will questo teatro è un luogo magico, un posto dove ritrovare le  emozioni sopite e i ricordi dolci-amari  relegati  in quell’angolo segreto del cuore dove riposano i rimpianti.
- Piangi ancora…dopo tutto questo tempo? – chiede intenerito.
- Il tuo Romeo… mi commuove…sempre… - ammetto sorridendo.
                    - Cerchiamo i ragazzi e andiamo via? Non ho voglia di dormire di nuovo qui! – dice dopo aver  chiamato  a voce alta i ragazzi.
Will e Kate non rispondono. Accompagnati da un senso d’angoscia,  li  cerchiamo  dappertutto ma sembrano svaniti nel nulla.   Guardo  Will disorientata,  so  che stiamo pensando la stessa cosa.
                           - Credi che siano "tornati indietro"? -  chiedo ansiosa. Un senso di perdita e di rimpianto m’invadono prepotenti.
                          - Perché sei triste adesso? Dovresti essere contenta, sono tornati dove dovevano essere. –

Mi tormenta la consapevolezza  che Kate seguirà il suo e il mio destino,  rinunciando  a vivere l’amore per il suo migliore amico.  Mi  rendo conto che, nonostante avessi un lavoro che mi  piaceva, amici e colleghi che mi  volevano bene, la mia vita era  vuota senza un compagno accanto, avevo fatto delle scelte, inconsapevole di ciò a cui stavo rinunciando.
Mi  volto  a  guardare Will mentre guida, la linea decisa della mascella, il naso affilato e quelle labbra che si aprivano spesso in un sorriso, i suoi occhi trasparenti....valeva la pena correre il rischio di non vederlo più?  Se volevo  amarlo pienamente dovevo…. dichiararmi e ..correre il rischio  di  essere respinta.  Quando arriviamo davanti a casa mia, Will scende dalla macchina e mi segue assorto.  Entriamo  in silenzio ognuno assorto nei propri pensieri ma quando accendo la luce i nostri sguardi s’incatenano.

Non ricordo in che momento ho deciso  di stringerla   tra le braccia ma  sentire  il suo   corpo   aderire al mio istintivamente mi schiarisce le idee sull’attrazione  fisica che ci unisce, una potente magia repressa  per troppo tempo.  Con una lentezza esasperante ci spogliamo reciprocamente e  un gemito estasiato le sfugge  dalla bocca quando le sfioro il seno con le labbra. Una sensuale frenesia mi domina, ho bisogno di sentirla contro di me, non riesco a pensare con chiarezza alle  ripercussioni che  scatenerà questo amplesso sul nostro attuale rapporto,    voglio solo amarla intensamente come, mi rendo conto solo adesso, ho sempre desiderato. 
  All'improvviso si allontana da me ansimando  - S-scusami io...non so cosa mi è preso....- mormora  con voce malferma.


L'uomo che  ho  davanti, con la camicia aperta sul petto, i capelli spettinati dalle mie carezze e le labbra leggermente aperte per riprendere fiato,  mi  guarda stupito, come se mi  vedesse per la prima volta.
                           - Kate...vieni qui....ti prego.-  sussurra  tendendo la mano verso di me.
                           - Dobbiamo parlare Will… con te vicino non riesco a ragionare e.....-
                           - Kate …tra noi sta cambiando qualcosa e voglio scoprire cos’è!-
                           - No Will, aspetta. Ho bisogno di  dirti che… ti ho  confessato di essere innamorata….di un uomo che non potevo avere e quando al ristorante hai visto Jeremy  ti ho lasciato credere che fosse lui quell’uomo, ma…. io e Jeremy siamo solo amici….ti ho chiesto di aiutarmi nel mio patetico piano solo perché….. volevo provare a conquistarti……perché ti amo…- il panico  m’impedisce di continuare.
                          - Mi ami? Da sempre?  Perché lo so….. solo adesso? – mi  guarda sconvolto e incredulo.
                         - Quando eravamo ragazzi…io non ho avuto il coraggio di dirtelo…. per te ero solo la tua migliore  amica e…..poi….le nostre strade si sono divise…per un po’ e……- smetto di parlare notando la sua espressione contrariata.
                          - E così ti sei arrogata il diritto di decidere per me! Hai continuato a tacere per tutti questi anni!  Cosa ti faceva pensare che io non sarei stato felice di stare con te?-  sibila  seccato.
                        - Ma….io….ecco….non ero….-   balbetto  incerta,  non  mi aspettavo una reazione del genere da parte sue e non riesco ad impedire che una piccola fiammella di speranza mi riscaldi il cuore.
                       - Ed io che credevo di conoscerti! Sei la persona che mi è più vicina e mi hai mentito tutto questo tempo! Mi hai tenuto nascosto un sentimento così forte da resistere tutti questi anni!! Sarei stato io a darti il primo bacio… e ….. avresti passato con me il tuo primo appuntamento…e….sarei stato io il tuo primo uomo! Maledizione Kate!! Quanto tempo e quante cose volevi ancora perdere della nostra vita???!!-  chiede urlando.
 Indietreggio  di qualche passo tremando  – Io sono sempre stata come un’amica per te, l’ amica  che ti ascolta  quando hai bisogno di conforto, che ti accoglie  dopo i tuoi viaggi, che ti prende le medicine quando te ne dimentichi, che ti accompagna  alle partite….ma nulla di più…Mi sono negata la possibilità di amarti e ti ho lasciato libero di andare e trovare la tua strada….-
- Il problema è che hai deciso di  negare qualcosa anche a me! - Will si passa una mano tra i capelli esasperato.
- Da ragazzo  ti volevo bene come ad una sorella,  ma quando arrivò il momento di partire, non riuscii a salutarti, perché sapevo che mi sarei ridotto a pregarti di venire con me….perché …..- s’interrompe per darmi il tempo di assimilare bene le sue parole.
- Tu mi volevi con te?- chiedo  con le lacrime agli occhi.
- E se ti amassi, Kate? Sai cosa cambierebbe nella tua vita con me accanto?-  mi chiede  guardandomi  dolcemente.                                             
 Nulla poteva restituirci  ciò che avevamo perso e tra un bacio e l’altro le sussurro  quelle parole che non le ho mai  detto.  La sua pelle brucia  contro la  mia e quando la sento  nuda sotto di me, cerco  i suoi occhi che mi aspettano dolcemente illuminati da una forte emozione. Mi chino  a baciarla lentamente mentre  Kate m'accoglie   e mi tiene stretto tra le sue braccia…. in quel momento ringrazio il cielo di aver dato la forza a Kate di non rinunciare ad amarmi.

 

Dopo aver digitato l'ultima parola Kate, rimane un attimo a studiare le ultime righe che aveva scritto... forse dovevano fare sesso un po’ più in là… rimugina pensierosa.  Era tutto il pomeriggio che scriveva e anche se era solo abbozzata, la storia per la sua nuova sceneggiatura le piaceva. Salvò il capitolo nella memoria del portatile e si stiracchiò pigramente. Non  le rimaneva che decidere se optare per un finale in sospeso e quindi lasciare che lo  spettatore scegliesse da sé  la conclusione che più gli piaceva, oppure continuare e mostrargli anche la fine della storia di Will e Kate.

CONTINUA?
 
  
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