Sera a tutti! :)
Qui di seguito potete trovare il seguito della storia che, per il momento,  rimane ancora incentrata sulle riflessioni di Maura ma presto entrerà in gioco anche Jane! ;)
Grazie a chi continua a seguire la fanfiction e, in particolar modo, a coloro che spendono qualche minuto per inserire un commento! :D
 
Buona lettura!




CAPITOLO 6

«Che cosa abbiamo qui, sergente?»

«Maschio bianco sulla trentina. È stata la fidanzata a ritrovare il corpo questa mattina dopo essere rientrata da un convegno. Ho controllato l'alibi e ci sono diverse persone che confermano la sua versione. Puoi dirci qualcosa, dottoressa?»

«Senza le dovute analisi non posso azzardare ipotesi... Posso solo affermare che, secondo il rigor mortis, l'uomo é morto dalle 8 alle 10 ore fa. A giudicare dal numero delle ferite e dalla grande quantità di sangue direi che é morto per dissanguamento...»

«Una morte lenta e dolorosa allora... probabilmente l'assassino voleva far soffrire a fondo la sua vittima... quasi sicuramente provava del rancore verso di lui...»

«Si, mi sembra plausibile... In ogni caso fate portare il corpo in laboratorio e vi saprò dire di più!»

«Grazie, dottoressa! Passerò più tardi per ricevere gli aggiornamenti... A dopo!»

Maura aveva lasciato il luogo del delitto e si era recata nel suo laboratorio per iniziare l'autopsia. Per quanto tentasse di rimanere concentrata sul suo lavoro, le domande sui sentimenti che provava per Jane continuavano a insinuarsi tra i suoi pensieri.

Avrebbe voluto parlare con qualcuno dei suoi dubbi ma con chi? Angela e Frankie erano da escludere a priori, con sua madre non era abbastanza in confidenza, Frost, che probabilmente avrebbe potuto comprendere meglio di chiunque altro il suo stato d'animo, non c'era più... Maura si sentiva completamente sola!

«Salve, dottoressa!»

«Oh, salve detective Korsak!»

«Allora, ci sono novità?»

«Per ora ancora nulla di particolare... Il soggetto é stato colpito con un oggetto acuminato e sottile per trenta volte. Confermo il dissanguamento come causa della morte. In più ho trovato una polvere all'interno delle ferite, la sto facendo analizzare. I risultati dovrebbero arrivare domani mattina.»

«Bene, grazie! Chiederò a Frankie di tornare sul luogo del ritrovamento per cercare una possibile arma del delitto. Intanto vado a parlare coi colleghi della vittima...»

Korsak fece per lasciare il laboratorio, ma poi tornò sui suoi passi e si rivolse nuovamente a Maura.

«Va tutto bene, dottoressa?»

«Oh si si, grazie!»

«Ah bene, meglio così... é da questa mattina che ti vedo pensierosa! Insomma tutta questa situazione non é facile! Jane é un punto di riferimento importante per tutti noi... per te in modo particolare...» - Korsak fece una piccola pausa - «Quello che voglio dire é che se hai bisogno di parlare con qualcuno io sono a disposizione!»

«Grazie Korsak!» - Maura rimase per un attimo titubante e poi proseguì - «In effetti ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti, ma mi sento un po' ridicola...»

«Avanti, dottoressa! Non sono qui per giudicare e in ogni caso non potresti mai apparire ridicola ai miei occhi!»

«Bhe ecco, perché ritieni che questa situazione sia particolarmente dura per me? Cosa pensi del rapporto tra me e Jane?»

«Mah, non saprei... vedo che tra voi c'é un feeling e una complicità particolare, oltre a una grande stima reciproca... passate insieme gran parte della giornata...»

«Korsak, cosa pensi in tutta onestà?»

«Sinceramente, dottoressa, ho l'impressione che il vostro rapporto vada al di là della semplice amicizia...»

«Oh... E cosa te lo fa pensare?»

«Tante cose... il vostro modo di guardarvi, di sfiorarvi, di parlare... la dedizione che mettete nel prendervi cura l'una dell'altra... é così, dottoressa?»

«Io... io non lo so! So solo che Jane mi manca da impazzire!»

«Allora credo che tu abbia già la risposta alle tue domande... probabilmente ti fa solo paura ammetterlo...»

«Si, probabilmente hai ragione! Grazie, Korsak!»

«Quando vuoi! E giusto perché tu lo sappia, sarei davvero contento se facessi coppia con Jane... Non potrebbe trovare di meglio! Arrivederci, dottoressa!»