Capitolo
24- “La
prima rivale”
Quel giorno
l’Obelisk stava camminando da solo lungo i corridoi, quando
fu contattato dal
cancelliere che voleva parlargli urgentemente.
-Puoi venire un
attimo nel mio ufficio?-fece l’uomo, dal piccolo schermo del
palmare.
-Non c’è
problema…
-Perfetto!-esclamò
Sheppard, prima di chiudere la comunicazione.
“Spero che non
sia successo niente di grave… E spero che Yomi non sia
coinvolta!” pensò il
giovane, mentre saliva le scale, per dirigersi nell’ufficio
del cancelliere.
Non appena fu d’avanti alla porta, bussò
leggermente e poi entrò, senza nemmeno
attendere la risposta.
All’interno
della stanza si trovava solo Sheppard, seduto, come sempre, sulla sua
poltrona
girevole.
-Zane, sono
preoccupato…-fece l’uomo non appena vide lo
studente.
-E’ successo
qualcosa?
-Dovresti essere
tu a dirmelo…
-Non capisco a
cosa si stia riferendo…-commentò lo studente, a
bassa voce.
-Credimi, non è
facile parlartene!
-Yomi non si è
cacciata in qualche altro guaio, vero?
-Yomi? Ad essere
sincero, lei non c’entra assolutamente niente!
-Davvero? Meglio
così…
-Per caso,
stamani mattina mi è capitato di origliare una conversazione
tra due studenti
del terzo anno. Ti riguardava molto da vicino…
-…
-In poche
parole, sembra che tu sia coinvolto con quello che è
successo l'anno scorso a
Umiko. Dicono che sei stato tu a spingerla a tentare il suicidio
è che stai
cercando di fare la stessa cosa...
-È assurdo...
-Non solo… Dicono
anche che stai giocando con i sentimenti di Noriko e che non
t’interessa
realmente. Inoltre, ho sentito dire che sei coinvoltocon in
quell'accordo tra
il dormitorio blu e quello rosso. Sinceramente sono stupito…
-Lei mi crede se
le dico che non è assolutamente vero? Io non farei mai una
cosa del genere.
-Sai che mi fido
di te... Inoltre, se fosse vero, non avresti avuto alcun motivo di
sfidare
Makoto, no?
-Io non c'entro
niente con quell'acc l'accordo tra i dormitori e, se Yomi non me
l'avesse
detto, non l'avrei mai saputo.
-Lo so bene.
-Inoltre, non sono
stato io a spingere Umiko al suicidio, ma Makoto. La mia unica colpa
è stata
non essere intervenuto per aiutarla quando era in
difficoltà... È l'unica cosa
di cui posso essere accusato.
-Non
preoccuparti, lo so bene. Infatti non è questo il motivo per
cui ti ho fatto
chiamare.
-E quale
sarebbe?
-Ultimamente
girano molte voci, sia sul tuo conto, che su quello di Yomi, e ho paura
che
possa succedere l'irreparabile. Perciò, vorrei che tu
trovassi il colpevole...
-Forse dovrebbe
chiedere al Comitato disciplinare...
-No. È una cosa
che solo uno studente può risolvere. Inoltre, tu sei uno
degli studenti più
amati, chiunque sia stato deve serbare un forte rancore nei tuoi
confronti. E
la lista non è infinita...
-D'accordo, come
vuole...
-Ammetto di
essermi preoccupato quando ho sentito quelle voci… So che
non sei quel genere
di ragazzo, perciò ho pensato che ci dovesse essere
qualcos’altro sotto.
-Se scopro
qualcosa, glielo faccio sapere subito.
Detto questo,
l’Obelisk fece un leggero inchino e si voltò verso
la porta. Era quasi uscito
dalla stanza, quando Sheppard lo richiamò.
-Zane, mi
raccomando… Cerca di non cacciarti nei guai!
-Non si
preoccupi…
Lo studente del
secondo anno uscì dalla stanza.
“Sono sicuro di
sapere chi sia l'artefice di tutto questo. Però non credevo
che fosse disposto
a tanto! Adesso sta esagerando… Non capisco
perché si comporti in questo modo,
ma se fa qualcosa a Yomi me la paga cara! Devo trovare un modo per
risolvere
questa situazione, prima che succeda il finimondo. E prima che qualcuno
le
faccia del male.” pensò il giovane, mentre
attraversava di nuovo il corridoio.
***
-Eh?
-E’ il tuo
turno…-le rispose l’Obelisk, indicandole le carte
sul pavimento.
Yomi guardò
prima l’amico, poi il campo di gioco.
-Scusami…-mormorò
poi, arrossendo leggermente.
-C’è qualcosa
che non va?-chiese Atticus, che stava osservando il duello dal letto
dell’amico.
-No, niente…
Stavo solo pensando…
I tre si trovavano
nella stanza di Yusuke. Era domenica pomeriggio e, nonostante la bella
stagione
invitasse ad uscire e trascorrere un po’ di tempo
all’aria aperta, i due
Obelisk avevano deciso di trascorrere il pomeriggio
all’interno del dormitorio,
per tenere compagnia all’amica. Yomi sembrava non aver
superato ancora la
sconfitta contro Noriko e non sembrava avere molta voglia di uscire. Inoltre, da
quando avevano
iniziato a girare le voci sul conto di Zane, aveva iniziato a subire
minacce.
Quella mattina era persino giunta alle mani con un gruppo di Obelisk
del
secondo anno e, come ricordo, portava un bel livido violaceo sullo
zigomo
destro. L'avevano accusata di essere la respresponsabile di tutte
quelle voci e
le avevano sferrato un pugno, affinchè "imparasse a portare
rispetto alle
altre persone". La matricola non aveva nemmeno cercato di difendersi;
aveva subito il colpo, poi se ne era andata, come se niente fosse.
Yusuke e
Atticus si erano preoccupati ed avevano deciso che era meglio
rimanersene buoni
all'interno del dormitorio dell'elitè.
-Ultimamente ti
comporti in modo strano, sai?-fece il dongiovanni, protendendosi verso
l’amica.
-Davvero? Non me
n’ero accorta…
Yusuke e il
castano si guardarono per qualche secondo, incerti su cosa rispondere.
-E’ per via di
Zane, vero?-fece Yusuke.
-Questa storia
non lo riguardava; non è giusto che sia finita
così!
-Da quando
Noriko l’ha costretto ad essere il suo ragazzo, non riusciamo
nemmeno a
parlarci…-commentò l'Obelisk dai capelli verdi.
-Quella ragazza
è veramente perfida…-gli fece eco Atticus.
-Mi verrebbe
voglia di prenderla a sberle!-esclamò Yomi.
-Cerca di
controllarti…
-Non m’interessa
se vuole fare del male a me, ma non riesco a perdonarla per quello che
sta
facendo a Zane!-fece la ragazza, voltandosi verso l'amico castano.
-Quelle voci che
girano sul suo conto... Sono sicuro che sia stata Noriko a metterle in
giro,
sebbene cerchi di far ricadere la colpa su di te.-commentò
il dongiovanni.
-Io credevo che
a Noriko piacesse Zane… Non capisco perché voglia
distruggere la sua
reputazione…
-Forse non è mai
stata interessata a lui…-fece Yomi, continuando a fissare le
carte che aveva in
mano.
-Ne sei
sicura?-chiese Yusuke.
-Ma non si è
dichiarata?-fece il castano.
-E se avesse
mentito?
I due Obelisk si
guardarono.
-Cosa te lo fa
pensare?-chiese il giovane dai capelli verdi.
-Me l’ha detto
Yuki…
-Yuki? E chi
sarebbe?-chiese l’altro Obelisk, confuso. Era la prima volta
che sentiva quel
nome e non capiva chi potesse essere.
-E’ uno spirito
di Duel Monster…-si affrettò a rispondere
l’amico. Poi, rivolgendosi alla
ragazza, disse:
-Ne sei sicura?
-Yuki di solito
non si sbaglia su queste cose. Quando qualcuno mente, lui è
in grado di
capirlo. Secondo lui, ha mentito per tutto il tempo… Anche
durante il duello.
-E perché
avrebbe dovuto?
-Non lo
so…-rispose Yomi, scuotendo la testa.
Yusuke guardò
prima la ragazza, poi Atticus.
-Posso chiederti
una cosa?-fece poi, rivolgendosi all’amica.
-Una cosa?
-Sinceramente,
cosa provi per Zane?
La Obelisk
rimase a bocca aperta, con le carte in mano e lo sguardo puntato
sull’altro
studente.
-Che domande…
-Ti piace,
vero?-insistette Atticus.
-Perché dovrebbe?
E’ odioso e insopportabile…
-Sei
un’ipocrita, sai?-fece Yusuke, raccogliendo le carte sparse
sul pavimento ed
alzandosi in piedi.
-Non vuoi finire
il duello?-chiese la ragazza, sorpresa.
-Non voglio
duellare con un’egoista…
-Ehi! Si può
sapere cosa ti prende adesso?!-esclamò l’altra,
innervosita dall’atteggiamento
del giovane dai capelli verdi.
-Scusami, ma non
riesco a sopportarti quando fai così! Sei una stupida! Tu
gli vuoi bene, molto
più che a noi, e non vuoi dirglielo…
Perché?!
-Hai frainteso…
-No, non ho
frainteso e lo sai! Inoltre, lui è innamorato di te e tu sai
anche questo!
Perché non gli hai detto niente?
-Perché dovrei
farlo?
-Sei innamorata
di lui, vero?
-Non lo so… So
solo che non sopporto l’idea che stia con quella!
-Che carina! Sei
gelosa!-si intromise Atticus, sogghignando.
-Non è vero!
-Siete più
simili di quanto pensassi…-commentò Yusuke.
-Comunque non ha
importanza! Non posso dirgli nulla… Nessuno dovrebbe avere a
che fare con me o
finirebbe con il farsi del male… Non voglio che gli succeda
qualcosa, perciò è
meglio così…
-Allora perchè
non rompi qualsiasi tipo di legame?
-...
-La verità è che
non riesci più ad allontanarlo da te, vero? Ormai
è diventato così importante,
che non puoi vivere senza... Ed hai paura di tornare ad essere sola.
È per
questo che, nonostante continui a dire che ci faremmo del male standoti
intorno, non vuoi essere la prima a rompere la nostra amicizia, vero?
-È molto egoista
da parte mia...
-Quindi ti sta
bene che Noriko continui a sfruttarlo?-chiese Yusuke, dopo qualche
secondo di
silenzio.
-No, ma non
posso fare niente… Non sono forte, non posso sconfiggerla e
non posso aiutarlo!
-Invece puoi!
-No, non posso…
Non sono forte…
L'Obelisk dai
capelli verdi la guardò, senza dire nulla. Non sapeva cosa
dirle per
convincerla ad avere un po’ più di fiducia in se
stessa.
“Zane avrebbe
saputo cosa dire… Lui la conosce meglio di me e saprebbe
cosa fare, ma adesso
non posso chiedergli nulla! Se solo riuscissero a
parlarsi...” pensò, guardando
l’amica, un po’ preoccupato.
-Perché non vuoi
dichiararti?-fece Atticus, come se niente fosse.
-Non voglio,
punto e basta.
-Non è che per
caso hai paura di avere una relazione con qualcuno?
-No, non è
quello… E’ che-
-Che?
La studentessa
non rispose. Rimase immobile, con la bocca leggermente aperta e lo
sguardo
perso nel vuoto.
-Qual è il
cognome della rappresentante?-fece Yomi, voltandosi di scatto verso
Yusuke.
-Tsukamoto.
Perché me lo chiedi?
-Tsukamoto… Non
sarà…
-Cosa ti prende?-chiese
il castano.
-Devo verificare
una cosa! Posso usare il tuo computer?-fece la Obelisk, fissando
l’amico dai
capelli verdi.
-Sì, ma perché?
-Come ho fatto a
non accorgermene prima…-mormorò la ragazza, tra
sé e sé, mentre si dirigeva
velocemente alla scrivania e prendeva posto davanti al portatile. I due
giovani
la guardarono armeggiare con la tastiera ed entrare nel database
dell’Accademia.
-Eccola…-sussurrò
Yomi, mentre apriva la cartella con i dati della rappresentante di
dormitorio.
-Cosa stai
cercando?-fece Yusuke.
-Voglio vedere
da quale città proviene…
-Non credo che
lo troverai, comunque, se non mi ricordo male, mi sembra che sia
entrata con il
test d’ammisione… Se non sbaglio, ha frequentato
una scuola media pubblica, mi
sembra ad Arakawa...-commentò Atticus, grattandosi la testa.
-Hai ragione, non
ha frequentato le scuole medie dell’Accademia. Non proviene
da una famiglia
ricca, perciò non se lo sarebbe mai potuto
permettere…-confermò Yusuke.
-Infatti non c’è
scritto. Immagino che siano informazioni riservate…-fece la
studentessa, un po’
delusa. Poi, si alzò e si diresse verso la porta della
stanza.
-Dove vai?-le
fece Atticus.
-Vado a prendere
una cosa in camera mia, cioè tua, e torno…
Detto questo,
uscì in fretta e furia, facendo sbattere la porta di legno.
-Tu lo sapevi
che Zane era innamorato di lei, vero?-fece il castano.
-Era palese… Il
modo in cui la guardava era diverso! E anche il modo in cui si
comportava… Non
l'avevi capito?
-Avevo intuito
qualcosa, ma non ne ero sicuro. Piuttosto avevo capito che Yomi era
innamorata
di Zane... Quello sì che era palese!
-…
-Cosa pensi di
fare adesso?-fece il castano.
-In che senso?
-Vuoi fare
qualcosa per risolvere questa situazione? Oppure preferisci che se la
sbrighino
da soli?
-Non possiamo
intrometterci nei loro affari, lo sai… Però,
voglio fare qualcosa per
allontanare Noriko da loro due! In quanto loro amici, è
nostro dovere…-gli
rispose Yusuke.
-Hai sentito le
voci che circolano su Zane, no? Sembra che sia stato coinvolto in
quella brutta
storia di Umiko...
-Sì, ma sono
false! Me l'ha detto lui stesso qualche tempo fa...
-E a me non ha
detto nulla?!
-L'avrebbe detto
anche a te, se ci fossi stato, ma eri impegnato con le tue ricerche sul
colpevole che aveva messo in giro le voci su Yomi.
-Va bene, mi
fido...-commentò l'altro mettendo il broncio.
-Piuttosto pensa
a come sistemare questa-
I due si
interruppero; la loro amica era appena rientrata nella stanza e non
volevano
che sapesse che, durante la sua assenza, avevano parlato di lei.
-Cosa hai
preso?-fece Atticus, non appena la ragazza si sedette di nuovo sulla
sedia.
-Questo…-rispose
la matricola, mostrandogli un dispositivo.
-Cos’è?
-Un dispositivo
per bypassare il sistema di sicurezza del database
dell’Accademia…
-Un cosa?!
-Non puoi
entrare dentro al sistema illegalmente! Se ti beccano, ti cacciano
seduta
stante!-esclamò Yusuke, pallido in volto dalla
preoccupazione.
-E’ impossibile
che mi scoprano…
-Ne sei sicura? La
tecnologia della scuola è di alto livello, esattamente come
quella della Kaiba
Corp… Non puoi entrare come se niente fosse!
-Non ti
preoccupare… Non è la prima volta che lo faccio!
E i codici utilizzati dal
signor Seto “sono-bravo-altro-che-io” Kaiba non
sono poi così complessi…
-Sei sicura che
non ti scopriranno?
-Sì…-gli rispose
la studentessa, collegando il dispositivo al computer e avviando la
procedura.
Trafficò con la tastiera per una ventina di minuti,
inserendo un codice dopo
l’altro. I due amici rimasero con il fiato sospeso per tutto
il tempo,
preoccupati che qualcosa potesse andare storto. Yomi, però,
sembrava che
sapesse cosa stava facendo.
-Ho fatto in
modo che, se anche scoprissero che il sistema è stato
violato, il tuo indirizzo
IP sia irrintracciabile. Non preoccuparti, non capiranno che siamo
stati noi…
-Non ho molta
voglia di essere espulso…-commentò Yusuke.
-Non succederà…
Ecco, finalmente l’ho trovato!
-Quindi?-chiesero
i due amici, in coro.
-Proprio come
pensavo. Viene dalla mia stessa città…
-Quindi?-insistette
Atticus. Non capiva il nesso logico; in fondo, Yomi e Noriko non si
conoscevano
prima che la matricola arrivasse in Accademia.
-Credo di aver
capito il vero motivo per cui ce l’ha tanto con
me…-fece la ragazza, chiudendo
il programma e spegnendo il sistema.
-Credevo che
fosse gelosa delle attenzioni che Zane ti
rivolgeva…-commentò Yusuke.
-Forse, ma penso
che il vero motivo sia un altro…
-Vuoi fare
qualcosa?
Yomi fissò per
diversi minuti l’amico dai capelli castani, incerta su cosa
rispondergli.
-No, non posso
fare niente… E non voglio coinvolgere
nessun’altro!-disse poi.
-Secondo me
dovresti fare qualcosa. Tipo sfidarla di nuovo a duello e
sconfiggerla…-commentò Atticus, un po’
deluso. Sperava che l’amica decidesse di
intervenire e aiutare l’amico in difficoltà.
-No, non me la
sento…
-Hai paura di
perdere di nuovo?
La ragazza fissò
l’amico dai capelli verdi, senza rispondere.
“Paura di
perdere… Chissà, forse ha ragione…
Questa è la prima volta che perdo un duello
in questo modo; Noriko ha giocato con me, non ho potuto fare niente per
impedirlo. Era come se stesse duellando contro un principiante! Credevo
di
poter tenere testa a chiunque, ma mi sono sbagliata… Ho
avuto troppa fiducia
nelle mie capacità, e ne ho pagato le conseguenze! Forse non
sarebbe successo se
fossi stata un po’ più umile… No, che
dico! Non sono mai stata brava come ho
sempre pensato… Sono solo una sciocca! Io non sono brava,
non ho alcun talento…
Sono solo un’illusa!”
-Io sono solo
una sciocca. Non sono io quella che ha talento…
-Non è vero, lo
sai. Sei un’ottima duellante…
-No, non è vero!
Ho sottovalutato Noriko, ho lasciato che mi deridesse e non ho potuto
fare
niente per impedirle di vincere, nonostante fosse un duello importante!
Io non
volevo che vincesse! Perché ho lasciato che
accadesse?!-esclamò la ragazza,
nera dalla rabbia. Ce l’aveva soprattutto con se stessa e con
il fatto che
aveva perso. Quel duello era molto più importante di quello
che voleva far
credere. Ci aveva rimuginato per più di una settimana, aveva
continuato a dare
la colpa a se stessa e adesso aveva raggiunto il colmo e doveva
sfogarsi con
qualcuno.
-Lui continua a
darmi della cretina, si arrabbia sempre per niente e qualsiasi cosa
faccia non
gli va mai bene! Mi prende sempre in giro e a volte è
insopportabile! Crede di
potermi dare ordini e pensa che non sia in grado di cavarmela! Mi
prende a
schiaffi e poi gli fa pure fatica chiedermi scusa! E’ un
egoista! Ed è pure
orgoglioso! Però… Però mi ha
salvata… Ha avuto fiducia in me e cerca sempre di
proteggermi… Io non voglio essere protetta, ma quando lo fa
lui è diverso… Io
mi sento accettata, sento che forse c’è un posto
anche per me in questo mondo…
Lui mi fa sentire in questo modo… Quando mi
abbraccia… Quando mi scompiglia i
capelli… Anche quando mi dice che sono un’idiota!
-Yomi…
-Io non voglio
rinunciare a lui! Io voglio che sia felice e stia bene, ma voglio anche
che sia
tutto per me! Sono proprio un’egoista…
-Hai ragione,
sei egoista… Ma anche lui è come te! Era geloso
del fatto che parlassi con
Makoto ed è geloso del tuo rapporto con Chumley. Gli ho
promesso di non
dirtelo, ma per come si stanno mettendo le cose, non vedo altra
soluzione.
Tutte le volte che si è arrabbiato con te, l’ha
fatto solo perché era
preoccupato. E’ il suo modo di dimostrare affetto…
Io sono sicuro che ti voglia
molto più bene di quanto voglia far credere e sono sicuro
che anche tu in fondo
lo sai! Lui non vuole rinunciare a te… E’ per
questo che si preoccupa!
-Non dovrebbe
affezionarsi a me…
-Perché?
-E’ già
successo… Finirà con il farsi del
male… Non voglio che qualcun altro finisca in
ospedale per colpa mia…
-Cosa vuoi dire?
-Il motivo per
cui Noriko mi odia è che una persona che conosce bene
è in ospedale per colpa
mia…
-Yomi...
-Noriko ha
ragione; è sempre colpa mia...
Detto questo, la
ragazza uscì dalla stanza, lasciando soli i due amici.
“È colpa mia,
solo colpa mia! Zane non c'entra niente; lo sta usando solo per
vendicarsi! Io
vorrei davvero poterlo aiutare, ma cosa posso fare? Io non sono in
grado di
proteggere nessuno, non lo sono mai stata... Non dovevo farmi degli
amici! Se
fossi rimasta da sola, questo non sarebbe successo... Non
può trattare Zane in
quel modo solo per fare un dispetto a me. Qualsiasi cosa voglia, va
bene. Non
m’interessa se vuole picchiarmi, uccidermi o
peggio… Voglio solo che lasci in
pace lui!” pensò Yomi, mentre usciva dal
dormitorio dell'elitè e si dirigeva
verso gli edifici principali del campus. Ormai era quasi giunta di
fronte
all’ingresso della struttura principale, quando
incrociò proprio la
rappresentante che le veniva incontro, come se niente fosse.
-Ne è passato di
tempo, Yomi…
-Cosa vuoi?
-Come siamo
scontrose! Credevo che avresti trascorso tutto l’anno a
piagnucolare per aver
perso…
-Perchè vuoi
coinvolgerlo?-chiese la matricola, cercando di non alzare troppo la
voce. Non
voleva attirare l'attenzione degli altri studenti.
-Perchè voglio
vederti soffrire, no? Esattamente come ho sofferto io...
-E sei disposta
a rovinare la reputazione di un ragazzo che non c'entra niente?
-Non capisco a
cosa ti stai riferendo...
-Non fare la
finta tonta! Sai benissimo di cosa sto parlando!
-Oh, ti
riferisci a quelle cose sul conto del Kaiser, vero? Come puoi pensare
che sia
stata io a metterle in giro? Ti ricordo che adesso sono la sua
ragazza…-commentò l'altra, sorridendo compiaciuta.
-Bugiarda…
-Invece, ho
sentito dire che sei stata tu a diffonderle… Sei gelosa,
ammettilo! Vuoi
vendicarti mettendo sia me che lui in cattiva luce. Sei proprio un
demone!
-Tu… Cosa vuoi
in realtà?!
-Non è ovvio?
Voglio quello che ho già ottenuto, cioè il
Kaiser…
-Non è tuo!
-Non cambierai
mai… Pur di sentirti appagata, faresti qualsiasi
cosa… Che schifo!
-Pensi di essere
diversa da me? Tu sei anche peggiore! Hai avuto ciò che
volevi, ma nonostante
tutto, non fai che infangare il suo nome. Perché?! Zane non
c’entra niente!
Questa storia riguarda solo noi due… Perché
prendersela anche con lui?!
-Vedo che alla
fine ti sei ricordata… Bè, non importa! Io voglio
solo che tu soffra il
quadruplo di quanto ho sofferto io. E non m’interessa se
così facendo coinvolgo
qualche innocente!
-Sei una
bugiarda! Tu non lo ami affatto! Perché lo costringi a fare
quello che vuoi?!
-Perchè così
posso vederti soffrire... E se rovino la sua reputazione e tutto
ciò a cui
tiene, magari inizierà ad odiarti... Così capirai
il dolore che si prova a
perdere qualcuno a cui tenevi molto!
-Tu non puoi
farlo!
-Davvero? Cosa
te lo fa pensare? Non sei stata in grado di sconfiggermi; non sei in
grado di
proteggere nessuno! Tu non sei forte, non lo sei mai stata! Sei brava
solo a
mentire e a farti proteggere! Ma se vuoi dimostrare il contrario, posso
anche
darti la rivincita! Possiamo scommettere Zane, se vuoi…
-Non se ne
parla! Zane non è un oggetto! Non è un premio!
Non ho alcuna intenzione di
duellare a queste condizioni…
-Immaginavo! Sei
solo una codarda… Sei brava solo a parlare e a scappare dai
problemi! Patetica…
Detto questo, la
ragazza del terzo anno, passò oltre, senza nemmeno degnare
di uno sguardo la
rivale.
“Non posso
farcela… Non posso sconfiggerla… Ho troppa paura
di perdere… Yusuke ha ragione;
ho perso la fiducia in me stessa e nelle mie capacità. E
adesso, non riesco ad
affrontarla senza aver paura di perdere di nuovo. In questo modo non
posso
duellare… E poi, Zane non è un oggetto, non si
merita questo trattamento.” pensò
Yomi, mentre osservava Noriko allontanarsi verso il dormitorio
femminile.
"Cosa
faccio? Io... Non so cosa fare! Senza di lui, mi sento persa... Ho
bisogno di
Zane!"