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Autore: Fannyy24    15/11/2014    5 recensioni
Ciao a tutti, questa fanfiction, interamente pensata e scritta da me, vi mostrerà una Bella molto simile a quella del romanzo originale, solo con meno insicurezze e con una vita un pò più difficile. Da piccola ha affrontato tante difficoltà soprattutto a causa di una madre irresponsabile e a cui non interessava nulla di lei. Ha sempre e solo contato su stessa anche se in realtà non è stato sempre cosi, Bella infatti nasconde un segreto che non è mai riuscita a raccontare a nessuno, ma non è l'unica. Le cose cambieranno quando incontrerà Edward. Riuscirà il nostro vampiro a svelare il segreto di Bella? Ed Edward invece, cosa nasconde?
Spero di avervi incuriosito almeno un pochino!
A presto
Fannyy24
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 5
Impazzita.
 
Mi risvegliai nella mia stanza, ero sola.
Cosa mi era successo? Era stato solo un sogno?
No, era successo davvero come testimoniavano i lividi sulle mie braccia.
Avevo un mal di testa tremendo, iniziai a tremare al pensiero di quello che mi era accaduto.
Controllai il cellulare, c'erano 15 chiamate perse, erano Alice, mio padre, Angela e Jacob. 
Chiamai Jake per primo.
"Pronto Bella?"
"Ciao Jacob"
"Dov'eri finita?"
"Puoi raggiungermi a casa?" chiesi in lacrime.
"Arrivo" disse attaccando.
Poi mandai un messaggio ad Alice e ad Angela per tranquillizzarle, le dissi che ero andata a fare un giro e mi si era spento il cellulare.
Mentre aspettavo Jacob decisi di farmi un doccia di cui avevo estremamente bisogno! Sciacquai per bene ogni parte del mio corpo, ero tutta indolenzita, i lividi erano più evidenti sulle braccia, ne avevo alcuni anche sulle gambe e uno sulla pancia! Fortunatamente il viso era intatto, mi coprii con cura le braccia per evitare che qualcuno le vedesse e per non far venire un infarto a Jake e scesi in cucina.
Mio padre non era in casa così decisi di chiamarlo.
"Bella?"
"Ciao papà scusa mi sono addormentata"
"Non fa niente volevo dirti che rimanevo a cena da Sue" 
"Va bene non ti preoccupare tanto sta venendo Jake a tenermi compagnia" dissi cercando di non fargli sentire la mia voce che tremava.
"Bella tutto bene?" purtroppo per me è difficile nascondere qualcosa ad un poliziotto.
"Ho mal di testa penso che prenderò qualcosa"
"Cerca di riposare un po' tornerò prima che Jake vada via, a dopo"
"A dopo papà ti voglio bene"
Dissi riattaccando dato che non riuscivo più a trattenere la mia crisi isterica e scoppiai a piangere.
Pochi secondi dopo bussarono alla porta, controllai che fosse Jacob ed aprii. Stavano per cedermi le gambe così Jake mi prese in braccio e mi sedette sulle sue gambe sul divano.
"Calmati adesso Bella ci sono io" disse e mi strinse e sussultai per il dolore sulle braccia.
"Che hai?"
"N-niente" risposi ma non mi credette e mi alzò la maglietta fino ai gomiti vedendo i lividi.
"Bella per favore se ci tieni alla mia sanità mentale dimmi cos'è successo prima che io impazzisca"
Mi sforzai di calmarmi e gli raccontai tutto senza tralasciare nulla, Jake  ascoltò tutto con estrema attenzione e dal suo viso non traspariva alcuna emozione, era sconvolto almeno quanto me.
"Chi lo sa? " chiese alle fine 
"Nessuno...tranne te e l'uomo che mi ha salvata?"
"Lo conoscevi?" Negai con il capo.
"Ma lui conosceva me" dissi
"Come lo sai?"
"Mi ha chiamata per nome ed anche i rapitori l'hanno fatto"
"Bella devi parlarne con tuo padre"
"Assolutamente no,uscirebbe fuori ti testa" dissi ed annuì.
"Hai ragione ma devi parlarne con la polizia"
"No credo che possa fare qualcosa se non farsi uccidere Jake, è vero che  non ho chissà quanta forza ma mi sono ribellata come potevo e quell'uomo non l'ha neanche sentito! Non credo fossero umani!"
"Bella ti giuro che ti credo però sei sconvolta magari...."
"Aveva gli occhi rosso fuoco Jacob!" urlai interrompendolo, dovevo sembrare davvero pazza!
"Okay adesso basta devi riposare, ne riparliamo domani okay?" Disse premuroso ed annuii.
"D'accordo" dissi e mi strinse accarezzandomi la schiena per tranquillizzarmi!
 
***
 
Erano passati tre giorni dal mio rapimento e non ero più uscita di casa, avevo detto a mio padre che ero malata riuscendo a non andare a scuola e non rispondevo ne ad Angela ne ad Alice, non ero pronta per parlarne con loro.
"Bells, tesoro sei sveglia?" chiese mio padre bussando alla porta della mia camera.
"Si papà arrivo" risposi ed aprii la porta.
"Allora come ti senti stamattina?"
"Ancora molto debole" dissi.
"Bella sei sicura che il problema non sia un altro?"
"Papà stai tranquillo davvero, ho solo bisogno di un po' di riposo"
"Va bene allora io vado a lavoro ti chiamo nella pausa pranzo per sapere come stai" disse e stava per andare via, poi si voltò di nuovo verso di me.
"Come mai Alice non è proprio venuta? E non ho visto neanche Angela..."
"Gli ho chiesto io di non venire papà, non vorrei si ammalassero anche loro" cercai di mentire nel miglior modo possibile.
"Se lo dici tu..."disse poco convinto e se ne andò.
Decisi di pulire un po' casa per distrarmi, iniziai dalla mia camera che riordinai e lavai per poi passare al bagno e alla stanza di mio padre. 
Guardai l'orologio ed erano passate solo un paio d'ore così decisi di vedere un film, presi Romeo e Giulietta e mi misi comoda sul divano.
Mentre guardavo il film mi resi conto che mi stavo comportando davvero da stupida, non uscivo ormai da quattro giorni ma se mi conoscevano e volevano rapirmi nuovamente sicuramente sapevano dove abitassi quindi decisi di andare a fare la spesa, così per prendere un po' d'aria.
Presi il giubbino e la borsa ed uscii.
Ero un po' nervosa ma dovevo superare questa cosa una volta per tutte, comprai tutto ciò che mi occorreva per la cena di stasera e poi uscii dal supermercato.
"Ciao Bella" saltai per lo spavento.
"Tranquilla sono io, Edward" certo che era lui, quella voce avrei potuto distinguerla anche tra diecimila persone.
"Ciao Edward" dissi sollevata e contenta di vederlo.
"Come stai?"
"Mai stata meglio" dissi con un pizzico di ironia.
"Ora scusa ma devo andare" dissi voltandomi ma Edward mi prese per un braccio ed urlai.
"Ahia!" ritirò subito la mano e mi fissò con uno sguardo penetrante.
"Che hai?"
"Niente"
"Bella dai, fammi vedere che hai" disse e non potei resistere. Si avvicinò e mi alzò delicatamente la manica del giubbino, i lividi si erano un po' sbiaditi ma erano ancora ben visibili. L'espressione del suo viso cambiò letteralmente, da preoccupato ad arrabbiato e terrorizzato. Ma come facevo a conoscere le sue espressioni se l'avevo visto solo tre volte? Ancora non riuscivo a spiegarmi questa situazione ma non m'interessava in quel momento.
Edward mi sfiorava delicatamente i segni violacei sulla pelle facendomi venire i brividi.
"Edward hai freddo?" chiesi e sorrise.
"No, sto benissimo così" aveva la voce incrinata.
"Hai le mani molto fredde" affermai.
"Ti ci abituerai, posso accompagnarti a casa?"Non capii cosa intendesse ma annuii e lo seguii, non potevo fare diversamente, con lui mi sentivo al sicuro anche se non avrei dovuto.
Salimmo in macchina e mi accorsi che non mi aveva chiesto cosa fosse successo alle mie braccia.
"Non vuoi sapere cosa mi è successo?" chiesi indicando le braccia.
"No!" rispose secco.
"Edward scusa non abito da quella parte" dissi guardando la strada.
"Non stiamo andando a casa tua"
"E dove stiamo andando?" chiesi tranquilla, non mi sentivo in pericolo.
"A casa mia"
"Perché?"
"Mio padre è medico,deve visitarti"disse con un tono che non ammetteva repliche.
"Edward davvero, è solo qualche livido non ce n'è bisogno, tra un po' passeranno del tutto" dissi convinta ma quando si girò a guardarmi vidi il suo viso tormentato e mi ricredetti.
"Va bene, andiamo da tuo padre"capii che non lo faceva per me ma per lui, sembrava distrutto eppure neanche mi conosceva.
Ero letteralmente impazzita, stavo andando a casa di uno sconosciuto, a farmi visitare da un altro sconosciuto ed ero la persona più tranquilla del mondo.
 
 
 
Ciao a tuttiiiii =)
Come state??
Ecco a voi un altro capitolo! Bella supererà questa difficoltà? Sicuramente! I volturi torneranno? E quant'è dolce Edward?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio Paride e Ale Swan che hanno letto e recensito e anche a tutti coloro che ricordano seguono o semplicemente leggono la mia storia!
A presto
Un abbraccioo
Fannyy24
  
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