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Autore: Betty    23/06/2003    2 recensioni
In vista dei mondiali Benji ritroverà i suoi amici e forse anche l'amore..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15

CAPITOLO 15

Dov'è Isa?

Benji non riusciva a dormire e guardava il mare cercando di non pensare a niente, ma non poteva, gli veniva in mente la scena del ristorante e in quel momento si pentì di aver tirato un solo pugno a quello stronzo.

Fu distolto dai sui pensieri da Isa che gli si era avvicinata preoccupata.

"Benji, vieni a dormire."

"Non ce la faccio, ho troppi pensieri per la testa."

"E' colpa mia, vero?" chiese Isa triste.

"No, tu sei adorabile, però non so cosa ha in mente Jack e questo mi preoccupa un po’."

"Mi dispiace, ti sto creando un sacco di problemi."

"Non sei tu, è Jack il problema. Penso che se te ne andassi lui ti lascerebbe stare." Benji si interruppe di colpo poi disse: "Sposami Isa, dopo i mondiali verrai a vivere con me in Germania! Jack non sarà più un problema."

"Mi vuoi sposare per salvarmi da Jack?"

"No! Io ti amo e voglio stare con te!" disse deciso il ragazzo.

"Ci conosciamo da troppo poco tempo, io….io non me la sento di sposarti, anche se ti amo."

Benji si girò verso il mare, non pensava in una risposta negativa.

"Ti prego non prendertela, ho bisogno di più tempo. Se facciamo tutto di fretta potremo pentircene, te lo assicuro"

"Forse hai ragione tu, ma stai tranquilla che prima o poi mi sposerai." Le disse Benji sicuro.

"Chi vivrà, vedrà! Adesso torna a letto, ricordati che ha gli allenamenti."

"Già domani sera ci sarà la prima amichevole"

Sembrava che il tempo avesse velocizzato il suo corso, le partite amichevoli erano finite, vinte sempre dalla nazionale giapponese ed ora mancava un giorno all'inizio dei mondiali.

Isa e Benji si vedevano poco, lui era sempre stanco per via degli allenamenti che si erano intensificati, lei dal canto suo quando non era al lavoro era circondata o dalle altre ragazze e stava con la madre di Benji. Finalmente quella sera erano riusciti a stare da soli, Isa aveva organizzato una cenetta romantica in un piccolo ristorante in riva al mare, Benji era entusiasta dell'idea di poter stare un po’ da solo con Isa.

Era tutto perfetto, però verso la fine della cena Benji decise di parlare ad Isa di un'idea che gli passava per la testa già da un po’.

"Ascolta Isa, quando saranno finiti i mondiali io dovrò rientrare in Germania e vorrei che tu venissi con me. Non fa niente se non vuoi sposarmi vivremo lo stesso insieme."

Isa rimase in silenzio per un po’ poi disse: "La mia vita è sempre stata qui, i miei amici, il lavoro, i ricordi, non so accettare la tua proposta. Sarà un cambiamento così radicale.."

"Pensaci, se vorrai raggiungermi anche dopo che sarò partito, per me va bene. Promettimi solo di pensarci."

"Va bene, lo farò"

"Sono così emozionata, i mondiali. I nostri ragazzi partecipano ai mondiali!" Evelyn era eccitatissima, stavano assistendo alla prima partita che giocava la nazionale giapponese, erano presenti tutte sulle tribune mancava solo Isa che purtroppo era al lavoro.

"Peccato che Isa non sia presente!" disse Patty

"Hai ragione, però ha detto che deve lavorare. Perché in questi giorni e con questo caldo c'è una vera e propria emergenza." disse Maki.

"Ragazze stanno entrando!" disse Amy

Isa dal canto suo si era equipaggiata con una radiolina portatile così avrebbe ascoltato la partita, Marcos la guardava scuotendo la testa.

"Credi che vinceranno?"

"Sicuro con Benji in porta non entrerà neanche un pallone!" rispose sicura Isa

"Staremo a vedere"

"Vorresti dire che il mio Benji non è bravo?" domando Isa con sguardo assassino

"No, no è bravissimo!" disse Marcos

"Così va meglio"

"Ma lui tornerà in Germania dopo i mondiali?"

"Sì e mi ha chiesto di andare con lui"

"E tu cos'hai risposto?"

"Che ho bisogno di tempo per pensare" disse Isa

"E a cosa dovresti pensare?" domandò Marcos

"Tutta la mia vita è qui, il lavoro, tu, Janet e Micheal, la mia casa, i miei ricordi.."

"E' vero, ma il tuo amore sarà lontano e tutto quello che mi hai detto non basterà per renderti felice. Anche se te ne vai resteremo in contatto, ormai con internet si può fare tutto!"

"Non so, vedremo." Rispose Isa.

Dall'altra parte della città Jack Porter stava osservando la partita della nazionale giapponese, dopo doveva giocare la sua squadra. Peccato erano i due gironi diversi, ma forse si sarebbero incontrati in semifinale, erano davvero bravi quei giapponesi, soprattutto Benji Price, lo osservò con odio ormai doveva fare presto, Isa sarebbe stata sua. Quella sera finiva il turno alle otto, non sarebbe più tornata a casa.

"Hanno vinto!" esclamò Isa al settimo cielo "Te l'avevo detto che erano bravi" disse poi rivolta a Marcos.

"Devo ammetterlo avevi ragione ma mancano ancora altre partite."

"Vinceranno!" disse sicura Isa.

I due cominciarono a discutere di calcio, Isa si era fatta una cultura in materia da quando stava con Benji, furono interrotti dallo squillo di un cellulare.

"E' lui!" disse Isa

"Ciao, sei stato bravissimo, lo sapevo che avresti vinto" disse Isa tutta d'un fiato

"Grazie, sei sempre troppo buona. Stasera cena a due?" chiese Benji

"Certo che domande, però prepari tu!"

"Ok, in qualche modo mi arrangio. Ti amo!"

"Io di più!" rispose Isa.

"Ci vediamo domani!" disse Isa a Marcos

"Va bene, fai la brava stasera!"

"Io sono sempre brava, salutami tutti!"

Marcos si avviò verso la sua macchina e lasciò Isa che si stava dirigendo verso la sua, mentre apriva la portiera sentì qualcuno alle sue spalle, fece per girarsi ma non fece in tempo perché una mano le chiuse la bocca e un narcotizzante la fece addormentare.

Marcos si era dimenticato il cellulare nella borsa di Isa e stava tornando da lei, quando vide due uomini caricare la ragazza svenuta su un furgone.

"Lasciatela andare" urlò cercando di rincorrere il furgone che ormai era troppo lontano. Marcos era riuscito prendere alcuni numeri di targa, prese il cellulare dalla borsa di Isa e chiamò la polizia.

Benji guardò per l'ennesima volta l'orologio le nove, ma dov'era finita? Il cellulare era spento, si stava veramente preoccupando, il sospetto che Jack le avesse fatto qualcosa lo fece stare male.

Ad un tratto suonò il telefono.

"Isa! Ma dove.."

"Non sono Isa, sono Janet la moglie di Marcos"

"Il collega di Isa? Lei è lì con voi, vero?"

"No, non è qui.."

"E allora dov'è?" urlò Benji

"E' stata rapita!" disse piangendo Janet.

"Rapita? Ma come, cosa.."

Janet spiegò quello che aveva visto suo marito e gli disse di andare alla polizia perché volevano parlare anche con lui.

Benji chiamò subito suo padre, aveva bisogno di lui.

"Papà, ho bisogno di te!"

"E' successo qualcosa? Isa.."

"E' stata rapita, adesso devo andare alla polizia, vieni con me?"

"Che domande! Passami a prendere, io intanto faccio un paio di telefonate." Disse il padre preoccupato.

Quando arrivarono alla polizia, Marcos gli andò in contro e disse: "Ho cercato di rincorrere il furgone, ma non c'è l'ho fatta, io.."

"Non ti preoccupare, ho saputo che sei riuscito a prendere alcuni numeri di targa."

"Sì ma sono qui da un po’ e non mi hanno detto ancora niente. Cosa le accadrà? E' stato quel Porter, sono sicuro!" Marcos era molto scosso.

"Adesso vedrai che sapremo qualcosa, mio padre ha parlato con il comandate sta arrivando anche lui."

I due uomini furono interrotti da una voce: "A quanto pare sapete qualcosa che io non so!"

"Ispettore McClean, se vuole ascoltarmi le spiegherò quello che ho scoperto." Disse Benji.

"Ispettore, sono William Price, ho già parlato con il comandante Logan, fra poco si unirà a noi."

"Signore, deve avere molta influenza per scomodare il comandante." Disse McClean.

"Abbastanza!" rispose William

"Adesso vogliamo cercare di trovare Isa?" disse Benji disperato.

Isa si risveglio in una stanza era buio e non capiva dove fosse, cos'era successo, ricordava solo di aver sentito qualcuno alle sue spalle, che mal di testa! Non riusciva a ricordare e lentamente sveni di nuovo.

"Voi dite che questo Jack Porter potrebbe aver fatto rapire la ragazza." Disse il comandante Logan.

"Esatto Logan, devi fare controllare se un furgone di quel tipo appartiene a qualche società di Little" disse William Price.

"Price, ti rendi conto con chi abbiamo a che fare?" chiese Logan.

"Io so solo che è stata rapita una ragazza e se sarà necessario chiamerò FBI!" disse adirato William.

"OK, non ti arrabbiare. McClean, fai un controllo delle società di Little e dei mezzi intestati a queste società."

"Vado subito."

Dopo mezz'ora non si sapeva ancora niente, Benji non sapeva più cosa pensare. Era riuscito a mandare a casa Marcos con la promessa che se avesse saputo qualcosa lo avrebbe chiamato immediatamente. Aveva anche avvisato Mark dicendogli che non avrebbe giocato nessuna partita fino a quando non avrebbe trovato Isa, Ed doveva quindi impegnarsi negli allenamenti per la prossima partita che ci sarebbe stata tra quattro giorni. Aveva pensato a tutto, se solo avesse saputo dove abitava Porter, era sicuro che Isa era con lui, sperava solo che stesse bene.

"Benji, vieni! Hanno trovato qualcosa" disse William

Il ragazzo corse nell'ufficio di McClean dove il comandante stava osservando dei tabulati.

"Price, dovevi fare il poliziotto. Una società di Little ha un furgone identico al modello e con i numeri di targa che corrispondono con quello visto dal testimone. Mi sa che dovremo disturbare il sig. Little."

"Logan e se andassi io a parlare con lui. Non metterà mai in mano suo nipote alla polizia." Disse William

"Cosa ci ricaveresti?" chiese Logan.

"Ho un piano, magari funzionerà" disse sicura William.

 

 

 

 

 

 

  
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