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Autore: cola23    15/11/2014    3 recensioni
Rivisitazione delle favole più famose e meno reinterpretate in chiave comica e romantica con i personaggi di One piece ,la mia idea e di scrivere una raccolta con coppie sia Het,Yaoi,e a volte persino Crack praing,ambientate nel mondo delle favole, e oltre a quelle che scriverò io,sarete anche voi a scegliere quali favole o quali coppie vi piacerebbe vedere.
1) RufyxNami,DoframingoxHankok 41) SanjixBaby 5
2) Usop
3) KiddxLaw
4) Rufy x Boa Hankok
5) Capitolo speciale: Kora e Law
6) SanjixNami
7)DoframingoxLaw
8) Sanji, Zoro
9)RufyxRebecca
10)SaboXRufy
11)AcexNami
12)KiddxLaw
13)RufyxRobin
14)LawxBibi
15)Bon Kure & Bibi
16)SanjixZoro
17)Cavendish e Bartolomeo
18) KiddxBonny
19)DoframingoxHankok
20) DoframingoxBaby 5
21) BaghyxAlvida
22)Sanjix Sady-chan
23) SanjixVaiolet
24) Doframingo,Crocodail
25) BibixZoro
26)Doframingo x Hankok
27)Doframingo xBaby 5
28)AlvidaxBaghy
29)SanjixSady chan
30)SanjixVaiolet
31)Doframingo,Crocodail,Mihawh
32)UsoppxKaya
33)LawxBaby 5
34)LawxRobin
35)LawxRobin (2 parte)
36) Nami centrici
37)Lawx sorpresa
38)Usopxkaya
39)Rufy,Zoro, Garp
40)HankokxRufy
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law, Nami/Zoro, Rufy/Nami, Sanji/Nami, Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora so che avevo detto che avrei postato solo due volte a settimana,ma sto diventando impaziente almeno quanto chi la segue di leggerla! e poi siccome è una long almeno questa vorrei finirla subito,così altri a cui non piace la coppia RufyxNami ,o comunque preferiscono un altra coppia potranno finalmente richeidere e leggere delle loro coppie preferite,in effetti,non è molto paritario che questa sia l'unica coppia con una storia così lunga.
E ora passiamo al capitolo decisivo,è di ben 6 pagine il capitolo più lungo fin ora, dove finalmente entra in scena Rufy!
E' il primo eseprimento di RufyxNami che faccio,alla fine di tutta la storia spero che i fan della coppia non rimangano delusi.

CAPITOLO 4:

 

Quando in un batter d'occhio arrivarono al castello,il ballo era già iniziato.

Namirentola scese dalla carrozza in tutta fretta sperando che i gioielli delle corona fossero stati espostinella sala da ballo,o avrebbe dovuto perdere altro tempo a cercarli.

Nessuno vide arrivare la silenziosa e misteriosa principessa dal vestito d'oro.

Si intrufolò furtiva e con l'agilità e l'eleganza di un gatto nei cortili del palazzo e, facendo rifulgere il suo vestito d'oro alla luce della luna piena, entrò nel corridoio principale con passo deciso e sicuro.

Le guardie di palazzo si accorsero dunque della sua presenza, ma videro solo di sfuggita il movimento rapido di un’ ombra e prima che potessero inquadrarla o fermarla, si liberò di loro con pochi colpi ben assestati.

Come l'ultima guardia cadde ai suoi piedi tramortito, sorrise soddisfatta facendo una linguaccia ,si spolverò il vestito e scostò la tenda che conduceva nel salone.

Là dentro riconobbe alcune persone di sua conoscenza,comprese due certe racchie di sua conoscenza che sembravano darsi da fare per corteggiare un giovane, alto ed elegante. Un nobile che aveva accompagnato una delle altre dame o un parente della famiglia reale chissà.Poco lontano c’era persino una certa matrigna mora di sua conoscenza che, incredibilmente, sembrava essere altrettanto impegnata a fare la gatta morta con quello che doveva essere un altro giovane nobile,anche se era per metà coperto da una colonna e non riusciva a vederlo bene in volto.Incredibile che alla sua età continuasse ancora a flirtare come una ragazzina,pensò trattenendo una risata.

Non appena fece il suo ingresso nella sala da ballo però, trattenne il fiato credendo di essere sul punto di svenire,quando tutti gli invitati si voltarono guardando nella sua direzione. Ovviamente era lei la bella del ballo, non potè a far a meno di pensare con una punta d'orgoglio,solo per un attimo però,perchè poi realizzando che nessuno le staccava gli occhi di dosso, comprese la sua matrigna e le sue sorellastre si ricordò che sarebbe stato meglio passare inosservata.

Per un momento temette che l’avessero riconosciuta, o che qualcuno degli invitati avesse compreso che non era una vera principessa.Mantenendo un apparente calma esterna cominciò interiormente ad agitarsi maledicendosi mentalmente per non aver pensato di indossare una maschera, visto che al ballo ci sarebbero state ben tre persone che avrebbero potuto riconoscerla.

Che stupida come aveva fatto a dimenticarsi un dettaglio così importante?

Quando però, alcuni degli ospiti iniziarono a inchinarsi,si tranquillizzò.Nessuno l'aveva scoperta.

Espirò lentamente, muovendo un passo all’interno del salone in mezzo alle due file di nobili che si erano formate al suo ingresso, sorridendo appena. Istintivamente avrebbe voluto rispondere agli inchini con una riverenza, ma si ricordò in tempo che non sarebbe stato un comportamento da principessa.

Dopo poco,la musica ricominciò a suonare e gli invitati a ballare.

Inaspettatamente,prima che potesse individuare dov'erano i gioielli della corona, Namirentola si vide tendere una mano da uno dei nobili presenti, un ballerino di mezza età elegantemente vestito che si esibì in un profondo inchino.

Schiuse le labbra, trasalendo un poco.

Non aveva previsto nulla del genere -il suo obiettivo era un altro e non lo aveva dimenticato-tuttavia replicò con un sorriso e accettò la mano.

Non ebbe il coraggio di rispondere di no per paura che il suo cavaliere insistesse facendole perdere ulteriore tempo, finendo per attirare maggiormente l'attenzione su di sé.

Secondo il suo piano avrebbe dovuto passare inosservata ma visto che, suo malgrado, le cose erano andate diversamente, forse era meglio mescolarsi un pò nella folla aspettando che l'attenzione su di lei scemasse del tutto prima di agire.

L’uomo -comprese dallo stemma cucito sulla sua casacca -che era un duca, la condusse poco più in là, quasi al centro del salone, e le posò una mano in vita, dando avvio alla danza.Si lasciò trasportare, trovando molto semplice compiere quei passi sinuosi al ritmo della musica.

Era brava a ballare, anche se non aveva preso delle vere e proprie lezioni come le sue sorellastre.Quando era piccola e la sua famiglia viveva ancora nell’agiatezza, Bellmer le aveva insegnato qualche passo personalmente.

Posò una mano sulla spalla del suo cavaliere e intrecciò le proprie dita nella destra di lui, e ben presto fu lei a condurre il ballo.Il duca fece una piccola battuta su questo punto, che lei non udì ma alla quale rispose con un sorriso di cortesia,senza smettere di ballare ma,soprattutto, di sfruttare ogni giravolta e cambio di coppie per cercare con lo sguardo l’unica cosa che le interessava veramente in mezzo a tutta quella calca: i gioielli della corona.Il primo ballo terminò e subito i musicisti attaccarono con una nuova melodia. Il duca s’inchinò e le baciò la mano in segno di commiato.Namirentola tentò di guardarsi di nuovo intorno , ma subito un altro ballerino biondo s’inchinò di fronte a lei,

domandandole il prossimo ballo.

Il secondo ballerino,-o meglio lo scocciatore- la guardava con una tale espressione da maniaco,con occhi a cuore e persino del sangue dal naso mentre le fissava con aperta insistenza la scollatura, senza nemmeno sforzarsi di nasconderlo. Namirentola, già nervosa per queste continue interruzioni dal suo obbiettivo,sentì il fortissimo impulso di sferrargli un calcio in faccia con la punta delle scarpette. Spaccargli i denti e togliergli quel disgustoso ghigno lascivo dalla faccia.

Cosa che per il suo carattere impulsivo e schietto, avrebbe fatto senza alcuna esitazione in qualsiasi altro momento.Ma in quel momento non era lei, stava recitando la parte di una principessa,e quello che aveva in mente temeva non sarebbe stato un gesto molto principesco.Così strinse i denti,mise su un falsissimo sorriso di cortesia, e controvoglia si costrinse ad accettare,dando avvio alla prossima danza,senza smettere di cercare il suo obiettivo, guardando in ogni angolo della sala,reprimendo un ringhio di frustrazione ogni volta che faceva un buco nell’ acqua.

Perse definitivamente le staffe quando il suo"cavaliere", dopo averla stretta così forte che quasi non riusciva a respirare, durante il ballo spostò le sue mani in basso palpandole il sedere e contemporaneamente si avvicinò cercando di baciarla.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

 

Sbam!

 

«TOCCA IL TUO DI CULO PERVERTITO» urlò furiosa fregandosene di attirare l'attenzione mollandogli un potentissimo ceffone in faccia.

Tutti si voltano a guardarla, chi spaventato, chi disgustato dal suo comportamento violento.

Ma lei era talmente furiosa che nemmeno ci fece caso.

Il pervertito invece, pur iniziando a perdere sangue dal naso, continuava a guardarla con un espressione ancora più ebete.

-Oh mia deliziosa crostatina, come sei bella quando ti arrabbi!!!!-esclamò con gli occhi improvvisamente a forma di cuore.

Namirentola lo fissò a bocca aperta.

Non ebbe il tempo di chiedersi se l'avesse colpito così forte da causargli danni celebrali, che il biondino cambiò di nuovo espressione facendosi serio.

La guardò fisso negli occhi per qualche secondo e poi si abbassò in ginocchio.

Le prese la mano e le chiese in tono solenne :

-Mi vuoi sposare?-

"Oh, mio Dio.Ma perchè capitano tutte a me?"

Namirentola gli tirò un calcio dritto nelle parti basse e si allontanò furibonda.

"Fosse addirittura il principe o l'uomo più ricco del mondo non mi sposerò mai con un maniaco simile . Ma scherziamo? Ho appena 16 anni! E quello mi ha visto per 5 minuti e non sa neanche il mio nome! Quello dei ricchi è un mondo di pazzi".

Mentre camminava Namirentola era talmente nervosa,da non vedere nemmeno dove metteva i piedi, finchè all’ improvviso sbatté contro qualcuno vicino al tavolo del buffet.

Si affrettò ad inchinarsi educatamente:

«Mi scusi,non l’ho vista, mi dispiace tanto!»

Sentì la persona che aveva urtato scoppiare inaspettatamente a ridere.

Alzò gli occhi e si ritrovò davanti un ragazzo dai capelli scuri, con gli occhi marroni e un

cappello di paglia in testa.

Teneva diversi cosciotti di carne in entrambe le mani,ed altri ne fuoriuscivano dalle tasche dello smoking.

Aveva un aspetto davvero strano, anche con quell’ abito elegante appariva sciatto e rozzo,e aveva un espressione spontanea e un pò sempliciotta.

Non assomigliava a nessuno degli uomini eleganti e snob presenti in sala.

Ma la cosa non le dispiaceva affatto.

«Schiiii! non fa niente!»

«Uhm, senti non è che sapresti dirmi dove sono esposti i gioielli della famiglia reale,e la cassaforte del palazzo?» chiese Namirentola, cercando di mantenere un tono casuale e un espressione tranquilla.

Il ragazzo all’ inizio la guardò confuso, prima di puntare un cosciotto di carne in un angolo della sala da ballo.

Mucchi e montagne di oro e gioielli erano esposti su un lungo tavolo circondati da una sottile teca. I suoi occhi assunsero istantaneamente la forma dei soldi e a quella dolce visione,che fissò quasi con la bava alla bocca.Voleva prendere tutto.

Si riscosse tornando alla realtà quando sentì il ragazzo ridere di nuovo.

«Shishishi.Se li vuoi li puoi prendere. Basta che non ti fai vedere.» disse, mangiando un altro pezzo di carne.

«Davvero?»chiese stupita Namirentola voltandosi di scatto a guardarlo cercando di capire se stesse dicendo sul serio.

Non sapeva se essere più stupita che il ragazzo era stato l'unico ad aver capito così facilmente cosa voleva fare, pur non avendo un’ aria molto intelligente, o che nonostante questo non volesse fermarla.

«Scusa, non credo di aver capito, stai dicendo che se provassi a rubare quei gioielli non cercheresti di fermarmi? »si accertò titubante e ora sospettosa.

Forse voleva una parte del bottino, o forse voleva ricattarla.

«Shishi,certo che no,perchè dovrei? Ce ne sono così tanti che qualcuno in meno non farà differenza». spiegò tranquillo come se stesse parlando di caramelle.

«Dici davvero? Allora posso prenderli?» esclamò Namirentola con gioia,non riuscendo a

credere alla sua fortuna.L'altro annuì ridendo di nuovo ma poi la musica cambiò ancora, stavolta con un ritmo più veloce e allegro suonato da un violinista coi capelli afro così magro e bianco da sembrare uno scheletro.

La gente riprese a ballare, rendendo impossibile i suoi propositi. Inaspettatamente il ragazzo l'afferrò per un polso e tirandola per la mano la condusse al centro del salone,o meglio se la trascinò dietro,vista la forza e la poca delicatezza che ci mise

In un primo momento si arrabbiò per essere stata praticamente costretta a ballare senza nemmeno venire interpellata, e fece per opporsi e dirgliene quattro per il suo comportamento villano e prepotente,ma quando il ragazzo si voltò verso di lei e le sorrise in modo così spensierato e sincero, non seppe nemmeno lei il perché, ma le parole le morirono in bocca e si lasciò docilmente guidare da lui.

 

Nel frattempo, a pochi metri di distanza...

 

Boa Hankok aveva guardato sconsolata il suo adorato Rufy,-l'affascinante cavaliere che aveva incontrato e che le aveva da subito rubato il cuore.-mollarla lì da sola e allontanarsi di punto in bianco.Era passata ad essere prima scioccata a essere indispettita quando aveva visto quella misteriosa ragazzina sbucata dal nulla, avvicinarglisi fingendo di non vederlo per poi urtarlo apposta per avere una scusa per attaccare bottone e mettersi a civettare sfacciatamente, con il suo Rufy!

Ma quello che la stava facendo andare davvero su tutte le furie, era il fatto che,Rufy non

sembrava affatto infastidito dalla sua corte sfacciata !

Aveva inarcato un sopracciglio, indispettita.Improvvisamente innervosita, gelosa del fatto

che quella sciocca sciacquetta- a cui ora stava rivolgendo tutte le maledizioni possibili-fosse riuscita a conquistare un ragazzo talmente bello,mentre lei, intimidita dalla sua bellezza, era riuscita a malapena a rivolgergli qualche parola balbettando imbarazzata.

Sentimenti come gelosia e invidia non erano sentimenti adatti a una donna come lei a cui bastava uno sguardo per avere qualsiasi uomo ai suoi piedi, le erano stati totalmente estranei fino a quel momento e detestava quella ragazzina che ne era la causa.

Quando poi la vide farsi invitare a ballare, non ci vide più, il fazzoletto che aveva stretto nervosamente fra le mani per tutto il tempo, finì in mille pezzi.

Se quell’ ochetta credeva che le avrebbe lasciato prendere il suo uomo, si sbagliava di grosso!

Stava per dirigersi a passo spedito verso di loro quando...

-MAMMINA!-fecero Laura e Alvida sbarrandole la strada,piagnucolando disperate.

La donna inarcò il sopracciglio severa, fulminandole entrambe con lo sguardo,tuttavia si trattenne dallo sfogare la propria collera su di loro.

-Che cosa avete da frignare, voi due? -sbraitò Hankok.

-Mamma, devi fare qualcosa! -rispose Alvida, con gli occhi lucidi di lacrime.

-Si tratta di un'emergenza -fece eco Caterina.-Non riusciamo ad avvicinarci al principe! è successo che...-

-Non ho tempo per queste sciocchezze, toglietevi dai piedi ho cose ben più importanti da fare!- le interruppe liquidandole sgarbata per poi scansarle con uno spintone.

Ormai non le importava più del principe e al motivo per cui erano venute lì, ora solo il suo amore aveva importanza!

Quella ragazza doveva essere di sicuro una strega,era evidente che se il suo adorato sembrava ricambiare i suoi volgari approcci, perchè vittima di un incantesimo!

Era sicuramente così, altrimenti perchè sarebbe stato più interessato a una ragazza insignificante come quella e non a lei, infinitamente volte più bella?

Doveva salvarlo dalle sue grinfie!

Fece per avvicinarsi ma , in quello stesso momento , un leggero colpo di tosse alle sue spalle la fece voltare di scatto.

-Posso avere l'onore,madame?-

Hankok e le figlie rimasero sbalordite alla vista del loro nuovo interlocutore:un uomo con un enorme ghigno sorridente,dai corti capelli biondi, con un paio di occhiali viola,vestito con uno smoking rosa con sopra uno sgargiante cappotto di piume rosa.

Costui rivolse un rispettoso inchino alla mora matrigna e ripeté il suo invito.

Prima che Hankok potesse mollargli un calcio e mandarlo a quel paese, l'uomo mosse elegantemente le dita e, come per magia, sia la matrigna che le figlie non riuscirono più a muoversi liberamente.

Dopodiché fece schioccare le dita e due enormi uomini brutti e grassi travestiti da fenicotteri comparvero dal nulla per invitare le due sorellastre a ballare con loro.

-Señor Pink, Machvise- esclamò l'uomo ghignante,rivolgendosi ai due uomini-uccelli

-Mentre danzo con questa affascinante creatura occupatevi delle signorine,mi raccomando!-

-Con molto piacere - risposero i fenicotteri,cingendo galantemente le due fanciulle semi paralizzate dal senso di repulsione e disgusto.

Subito il salone si riempì completamente di fenicotteri e altri uccelli di varie dimensioni, tutti vestiti elegantemente,con tanto di smoking su misura e cravattino a farfalla e si sostituirono all'orchestra per suonare un bellissimo valzer.

Tanto Hankok, quanto le sue figlie rimasero completamente spiazzate e,quasi senza accorgersene, i loro corpi si mossero da soli, ritrovandosi a ballare al ritmo di quel cinguettante concerto.

 

***

 

Mentre Doflamingo e i suoi fedeli fenicotteri tenevano occupate la matrigna e le sorellastre, Namirentola si era lasciata condurre dal ragazzo di nome Rufy, sulla pista da ballo e avevano iniziato a ballare.

Parlando con lui, era rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire quanto fosse simpatico e allegro il suo strano«cavaliere». A differenza di tutti i nobili che aveva conosciuto non era affatto altezzoso o snob, ma estroverso e molto semplice, come un qualsiasi ragazzo normale.Era così buffò e divertente che era riuscito perfino a farla ridere,facendola sentire subito a suo agio.Lei in genere era diffidente con gli estranei e non si fidava facilmente delle persone ma con Rufy che era così allegro e gentile per la prima volta aveva provato una immediata fiducia ,le pareva di conoscerlo da sempre.

Si irrigidì per un attimo quando le disse che il suo sogno era di prendere il mare e diventare un pirata.

Ma poi ascoltò con interesse quando le spiegò la sua idea di un pirata, che era ben diversa da quella che lei conosceva.Per Rufy essere un pirata voleva dire essere libero di lottare e rischiare la propria vita per i propri sogni,gli amici, e in quello in cui si crede.

Ballarono fino a notte fonda, ridendo continuamente e divertendosi entrambi.

Tuttavia,quando l'orologio suonò la mezzanotte,Namirentola ricordò improvvisamente le parole del suo padrino:"Torna prima della mezzanotte o tutto svanirà".

Si rese conto che la compagnia di Rufy era stata così piacevole da non farle accorgere del tempo.Quelle ore erano volate in un attimo.

Tornata in sé spinse via il ragazzo e borbottò un frettoloso saluto, prima di precipitarsi sul denaro.Arraffò tutto quello che riuscì a prendere,abbastanza per riempire un enorme sacco che aveva nascosto sotto il vestito, e corse rapidamente fuori dalla porta.

Mentre correva giù per la lunga scalinata, la porta d'ingresso si spalancò,e voltandosi vide che Rufy era lì

Credendo che volesse inseguirla, presa dal panico agì d'impulso e si sfilò una delle sue scarpette di cristallo,gettandogliela contro,colpendolo dritto in fronte. Per la botta lui cadde all’ indietro, ma riuscì a prendere la scarpa e sul suo viso comparve un sorriso, cogliendola ancora di sorpresa.Lei ricambiò con un cenno, prima di saltare in carrozza. Incitando Chopper a correre più veloce che poteva e a spronare Usopp.

Se uno non voleva finire cucinato arrosto e l'altro voleva tenersi le gambe.

 

***

 

Purtroppo anche Doflamingo si ritrovò in netta difficoltà.

Già ai primi rintocchi, i fenicotteri concertisti cominciarono a sparire uno dopo l'altro.I suoi aiutanti ancora impegnati a far ballare Laura e Alvida scomparirono proprio mentre

le stavano facendo volteggiare,facendo così che le due fanciulle andarono inevitabilmente a sbattere l'una contro l'altra.

Il rumore fu sufficiente a ri svegliare anche la matrigna che, vittima di chissà quale magia ipnotica, oltre a perdere il controllo del suo corpo,non si era resa conto quasi di niente.

-Che peccato proprio ora che cominciavamo a divertirci.- rise melodrammaticamente Doflamingo afferrando Hankok per i fianchi avvicinandola a sé.

-Tranquilla dolcezza so che ti mancherò, ma ci rivedremo presto-

Prima di scomparire anche lui assieme ai fenicotteri, afferrò il volto della donna con entrambe le mani e la baciò appassionatamente sulle labbra.

Hankok spalancò gli occhi per la sorpresa e non reagì subito ma, appena Doflamingo spostò una mano palpandole il seno, Hankok reagì violentemente, pronta a stampargli addosso uno poderoso schiaffo.

Ma Doflamingo era già svanito nel nulla.

-Razza di pervertito-imprecò la donna furibonda.-Se solo mi capita nuovamente a tiro, io lo...-

-Mamma,mammina-gemettero Caterina e Alvida, rialzandosi in piedi a fatica.-Che cosa è successo?-

-Siete due incapaci,ecco cos'è successo-rispose Hankok.-Tanta fatica per nulla, accidenti a

voi...Aspettate che torniamo a casa e vi darò la punizione che meritate!-

Così dicendo afferrò le due ragazze per le orecchie e,dopo averle sollevate energicamente da terra, lasciò il palazzo tra le loro proteste e grida di dolore.







Note Finali: Mi stavo demoralizzando perchè credevo che questa storia non stesse riscuotendo grande successo visto le poche recensioni,ma ho visto che molti l'hanno inserita  fra le ricordate,le preferite,e nelle seguite,quindi ringrazzio tutti quelli che mi seguono silenziosamente che non mi hanno fatto perdere d'animo. 

 

 

  
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