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Autore: nikolorien    15/11/2014    3 recensioni
Siamo agli anni di Liceo di Mario & company. I nostri eroi si ritroveranno accomunati da una passione: la pallavolo. Peach e Daisy cercheranno di dare vita ad una squadra affrontando tutti i problemi propri degli adolescenti - amicizie, studio, relazioni - in una storia piena di colpi di scena.
Genere: Commedia, Generale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Scusate la mia lunghissima assenza, ma avevo perso la vena dell'ispirazione, molto papale papale. Ecco quello che sono riuscito a fare in questo lunghissimo lasso di tempo. Spero di non aver perso la vostra fedeltà... in ogni caso non mi aspetto di riuscire a mantenere un ritmo regolare: mi dispiace! Buona lettura a tutt* :)



CAPITOLO VII
 

Erano le nove del mattino di venerdì, la lezione di Funghese Antico era appena iniziata. Gli studenti e le studentitremavano in attesa dell'interrogazione più tosta del primo quadrimestre: il riepilogo di tutta la grammatica.
«Allora, vediamo...» fece la professoressa Spinotti, altera dalla sua cattedra «oggi per interrogare... lanceremo un bel dadoblocco!» così saltò su un interruttore lì vicino ed apparve accanto alla lavagna un blocco sospeso in aria, le cui facce cambiavano con l'immagine del volto di tutti gli studenti della classe.
«Vieni qui Daisy, ti do l'opportunità di decidere il tuo destino!» rise, malefica
«Così, prof, dà per scontato che io non sappia nulla nulla nulla! Non mi sembra giusto!»
«Non rispondere, vieni adesso stesso o ti butto fuori con un Goomba!»
Daisy, rassegnata, si posizionò sotto il blocco e saltò tre volte, come ordinato: gli interrogati furono Peach, Magnacarta e, naturalmente, Daisy stessa («Il dado è truccato, ci metto la mano sul fuoco!»)
«Bene bene, allora, Daisy, iniziamo proprio da te...» tutti quanti non aspettavano altro che di sentire un altro sfondone di Daisy
«Una domanda facile facile... declinami il plurale di Gumbah!»
Peach apparve preoccupata: era un nome della prima declinazione, facilissimo, ma avevano studiato la flessione in primo ginnasio... forse Daisy non lo avrebbe ricordato alla perfezione
«Allora...» iniziò Daisy, pensierosa «Gumbes... Gumbon... Gumbahi... poi... mmm...» si bloccò, ci pensò un attimo e poi le si illuminò il volto «...e poi è tutta uguale! Gumbes, Gumbes!» la classe applaudì, e Daisy fece un inchino plateale. La professoressa parve stizzita «Mh, un po' insicura eh!» criticò «è roba di quarto ginnasio!»
«Ho sbagliato qualcosa?» chiese Daisy, fingendo di cadere dalle nuvole
«Bhe, no... era giusta»
«E allora! Dovrebbe essere felice!» disse ridendo, e facendo tutti ridere.
L'interrogazione andò avanti. Peach ed il compagno risposero molto esaustivamente alle loro domande. Alle successive, Daisy ne sbagliò una, ne azzeccò a metà un'altra e ne rispose a due: un punteggio molto buono per la sua media, tutti non vedevano l'ora di sapere come avrebbe risposto all'ultima domanda. Peach e Magnacarta risposero bene a tutto, e presero Stella.
«Allora, molto bravi tutti e due, potete andare» fece la professoressa «ora, Daisy, prendiamo la versione di Tod il giovane di lunedì scorso» brusio generale: non chiedeva mai la versioni che avevano già corretto in classe! Daisy, rassegnata, prese il libro e lo aprì «Allora... Daisy carissima...» disse con un ghigno in volto «questo verbo... gegèlasen... dimmi da dove viene, il modo, il tempo, la persona e la diatesi!» Tutti rimasero agghiacciati. Peach non avrebbe saputo rispondere, ed era la più brava della classe in Funghese Antico!
«Gegelasen: viene da gelao, modo indicativo, tempo passato puntuale, terza persona singolare, diatesi attiva, e più precisamente è un verbo intransitivo!»
Silenzio di tomba: alla professoressa caddero gli occhiali dal naso per lo shock, Peach scoppiò a piangere dalla gioia e Magnacartà si rose le mani per non aver saputo una domanda alla quale Daisy sapevaa la risposta. Poi la classe scoppiò in un fragoroso battimani, tutti corsero ad abbracciare Daisy, ma non finì qui.

Ricreazione.

«Luigi!» urlò Daisy dal corridoio, abbracciandolo al collo «ho preso Fiore a Funghese Antico! Mi ha chiesto la versione di Tod il Giovane che abbiamo fatto insieme!»
Luigi ci mise un po' a capire quel che era appena successo, ma non appena lo capì, ricambiò l'affettuoso abbraccio e si mise a piangere.

Successivamente, appresero che la professoressa Spinotti aveva avuto un collasso, e che sarebbe rimasta a casa per la prossima settimana.
Daisy era la nuova eroina della scuola.

Seduti al Vivian stavano Peach, Daisy, Toadrico, Luigi, Mario, Bowser e Toadogilla, che prendevano qualcosa da bere prima della partita. «Ohohoh» fece Mister T, con la sua grassa risata «dovrò prendervi un tavolo più grande, se continuate a crescere in numero!»
«Alcuni non sono i benvenuti» fece Mario, tirando un'occhiataccia a Bowser
«Alludi a me?» chiese Bowser «peccato che sia l'unico opposto della squadra, gnè gnè!» e gli fece la linguaccia, facendo ridere Peach
«Daisy, ho sentito le tue prodezze!» disse Mister T dando una pacca sulla spalla alla ragazza «Complimenti!»
«Tsk, questo è niente signor T: all'interrogazione di Storia avremo un altro collasso se Luigi mi aiuta di nuovo!» tutti risero «Piuttosto, come la vedete la partita di oggi?» chiese il proprietario del bar
«Se qualcuno alzerà bene la palla, molto soddisfacente» fece Bowser, fulminando Mario con  lo sguardo, il quale sbuffò e si girò dall'altra parte
«Bowser, non iniziare pure tu!» fece Peach «non pensavo fossi anche te un'attaccabrighe!»
«Hai ragione Peach, scusa» fece il koopa. Mario divenne rosso di rabbia e di vergogna. Avrebbero visto alla partita chi sarebbe stato il migliore in campo!

L'arbitro fischiò, le squadre si misero ai loro posti. L'MH Volley iniziò con Luigi in panchina, sostituito in seconda linea da Toadrico.
L'altra squadra sembrava abbastanza agguerrita: non sarebbe stata una partita facilissima.
Gli avversari avevano il servizio. Battè la palla il centrale, che fece un servizio forte e deciso, che però Toadrico ricevette senza problemi.
Mario alzò un primo tempo a Toadogilla che mise la palla a terra, conquistando il primo punto. L'alzata di Mario era stata stupenda, e Toadogilla precisa come un robot. Il primo set andò avanti senza problemi: persero il servizio solo tre volte, toadogilla a muro era incontenibile. La ripresa finì infatti per venticinque a tre.

Il secondo set andò meno liscio del secondo: con Toadogilla fuori la squadra perdeva in tecnica, e Mario non stava alzando neanche una palla a Bowser. Il gioco si stava facendo monotono. Il set finì con venticinque a venti per l'MH Volley.
«Ragazzi, state giocando molto bene» fece Roberto «ma non basta, dovete variare il gioco!» poi si rivolse a Mario «questo è il tuo compito! stai alzando solo palle in prima linea! E' ovvio che se continui collo stesso gioco prima o poi gli avversari prenderanno le contromisure no? Alza qualche palla all'opposto!»
Il gioco riprese con Luigi al servizio: fece un ace. Il punto successivo andò però agli avversari, perché Peach non oppose un muro efficace, e la palla dopo aver toccato le sue mani andò fuori.
Quando ripresero il servizio il punteggio era di quattordici a sette per gli avversari: ormai Toadogilla ed il suo primo tempo erano diventati prevedibili, e Peach in prima linea non era efficace quanto Daisy, che per la rotazione stava in seconda. «Mario, alzami una palla o perdiamo il set!» disse Bowser, supplichevole
«Stai buono lì tu» disse Mario «stai facendo un ottimo lavoro in difesa, perché sprecare energie attaccando?»
«Ma che stai dicendo?» intervenne Peach
«Mario, aripijate!» urlò Luigi «vedi che poi fà!» aveva cominciato a parlare in romano, era davvero arrabbiato.
Il punteggio si portò a ventiquattro a venti per gli avversari. Peach ricevette la palla. Mario vide che l'unica opzione era far attaccare Bowser, perché Peach era fuori posizione e che gli avversari stavano preparando un muro a tre su Toadogilla. Ma non poteva alzarla a Bowser, mai!
Alzò una mezza palla a Cilla, che schiacciò un ottimo primo tempo, ma il muro a tre era troppo: la palla cadde a terra, e gli avversari vinsero il terzo set.
«Mario!» gridò Roberto «Hai visto che succede quando l'alzatore non collabora?»
«Toadogilla è più brava di Bowser, pensavo che...» «Pensavi un cazzo!» gridò ancora Roberto, facendo gelare il sangue a tutti i presenti «ti avevo avvertito, che dovevi alzare la palla a Bowser. Se avessi un altro alzatore ti avrei sostituito immediatamente!»
Mario a queste parole andò in bagno, irato. Come si era permesso?! Aprì l'acqua del lavandino e si sciacquò la faccia: più che per rinfrescarsi era per mascherare delle lacrime che gli stavano rigando la guancia.
Sull'uscio apperve Toadogilla
«Ciao» fece
«Ciao» fece Mario, tirando su col naso
«Stai così per quello che ti ha detto il mister, o per Bowser?» chiese. Mario non rispose
«Bhe... ti posso dire che quel che traspare... è solo che tu sei troppo infantile per giocare in una squadra» sentenziò. Mario la fissò «Come ti permetti?!» fece «ci conosciamo scusa?»
«Senti» disse pacatamente la toad «no, non ti conosco; però ci siamo ritrovati a giocare insieme in questa squadra, e dobbiamo fare di tutto per vincere. Non devi pensare solo a te stesso, ricordatelo. Non vuoi alzare a Bowser? Bene, ma sappi che così ci trascini giù tutti quanti. Compresa Peach, che si era data tanto da fare per mettere su questa squadra. Lo sai che se non torniamo con un risultato soddisfacente dal torneo la squadra verrà sciolta? Vogliamo perdere per questa stronzata una semplice partita di allenamento? Vuoi vanificare tutti gli sforzi di Peach e Daisy? Pensaci bene!» ed uscì.

Mario era solo, la partita sarebbe ripresa tra cinque minuti.

 
  
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