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Autore: AndreMCPro    15/11/2014    2 recensioni
Konnor Stevenson, 17 anni, Tiratore Scelto della città di Everground, Equestria. Da sette anni il potere è in mano al tiranno Shadow, che sfrutta i suoi sudditi per appagare la sua sete di ricchezza. Ma la Rivoluzione è imminente e il suo Regno sta per finire. Nel frattempo, però… beh, staremo a vedere ;)
Genere: Fantasy, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Alaysia’s Chronicles
L’alba di un Impero

Cap.7 Ad un passo dalla meta
 
Fiume Pan, nord di Panem, circa le 16. 17/05, anno VII del Regno di Shadow
La barca avanzava placida sulle acque del fiume Pan. La Pozione di Guarigione, con cui Winter aveva quasi strozzato Konnor per costringerlo a bere, aveva concluso il suo effetto e il ragazzo era totalmente guarito. Anche River, svegliatasi già da qualche ora, ne aveva bevuta un po’ ed era di nuovo in perfette condizioni. Nel frattempo, gli uomini dell’equipaggio avevano avvistato alcuni soldati del Re e avevano rioccultato la nave a tempo di record. River si interessò subito all’incantesimo, e Winter le spiegò che era una magia molto semplice e poco dispendiosa di energia, che consisteva nel deviare i raggi solari intorno all’oggetto da occultare. La cosa però era molto destabilizzante, visto che ci si ritrovava a camminare senza vedere sé stessi, gli altri o perfino dove si mettevano i piedi.
In ogni caso, la tecnica aveva permesso alla nave di viaggiare non vista sul fiume per quattro ore buone, ma poi un rumore di freccia su legno attirò l’attenzione dei presenti verso tribordo.
All’inizio nessuno si preoccupò, pensando che la freccia sarebbe subito sparita insieme al resto della barca e sarebbe bastato abbattere i soldati nemici nella zona per evitare di essere scoperti. Invece, il proiettile era intriso di un potente controincantesimo che, al tentativo di occultamento, annullò la precedente formula rendendo la nave di nuovo visibile.
Konnor rivolse lo sguardo in direzione di Panem, e vide le mura della città apparire all’orizzonte, sopra le fronde degli alberi più lontani. Non poteva permettere che, dopo tutta la fatica che aveva fatto per arrivare fin lì, quegli uomini lo catturassero per portarlo a morire sotto gli occhi soddisfatti del Tiranno. Prese una freccia, subito imitato da River, ed entrambi scoccarono verso i nemici, abbattendone due dei dieci presenti sulla sponda del fiume. Altre frecce lanciate dai Licantropi uccisero i superstiti del gruppo. Ma purtroppo, un’intera armata di arcieri era ad aspettarli alla successiva ansa del fiume, l’ultima prima della città.
"Drake! È il tuo momento! Devi intervenire!" Gridò immediatamente Winter.
"Ma…"
"Niente “ma”! Se non fai qualcosa, qui ci rimettiamo la pelle!"
"Sissignore…" Rispose il soldato con aria sottomessa. E davanti agli occhi inorriditi di Konnor e River, le sue unghie delle mani iniziarono a crescere ad un ritmo impressionante, imitate dai capelli e dalla mascella, che assunse una forma a metà tra umana e lupoide. A trasformazione conclusa, la creatura si tuffò in acqua, raggiungendo poi la riva ad una velocità stupefacente. Nel frattempo, però, un fitto muro di fiamme si era innalzato dal gruppo di arcieri. Se le frecce fossero giunte sulla nave, l’avrebbero affondata all’istante. Ma a sorpresa, River estrasse da sotto la sua giubba di cuoio uno strano bastone con una lama ad ogni estremità. La ragazza iniziò a roteare l’arma ad una velocità tale che quella sembrò divenire un cerchio completo e sprigionò un forte vento che spense le fiamme delle frecce. Quelle poche che tentarono di passare tra le lame di quella strana spada divennero quasi polvere.
Gli arcieri nemici erano rimasti inebetiti a quella visione, come anche i soldati sulla nave. Ma dopo qualche secondo di esitazione, entrambi i gruppi misero mano alle frecce e si prepararono a scoccare. Tuttavia, in un turbinìo di artigli, ben due file nemiche furono eliminate da una sola carica di Drake. I restanti furono uccisi uno ad uno con dei colpi rapidi e precisi al cuore o ai polmoni.
Concluso quel terribile compito, il Licantropo si tuffò di nuovo in acqua, lasciandosi alle spalle una collinetta rossa di sangue, e tornò sulla nave, dove riprese il suo aspetto umano e chiese di potersi congedare.
"Vai, ragazzo. Sarà meglio che ti riposi per un po’" Concesse comprensivo il Comandante.
"Grazie signore" Rispose Drake, per poi dirigersi sottocoperta.
Konnor, nel frattempo, teneva ancora lo sguardo inchiodato sulla terribile arma di River, che lei stava ancora brandendo, pronta nel caso di un nuovo attacco. Fu solo quando si rilassò che la ragazza si accorse dello sguardo incredulo del suo amico e gli chiese: "Beh? Che hai da guardare?"
"Quella… cosa… che cos’è?"
"Oh, questa?" Rispose lei con noncuranza, roteando pericolosamente l’arma. "È una fedele riproduzione della leggendaria Aer, meglio conosciuta come “Lama del Vento”"
"Wow… E perché non l’ho mai sentita nominare?"
"Semplicemente perché l’originale è in possesso nientemeno del Cacciatore Capo, che risiede a Sistri. Non mi stupisce sapere che ad una tale distanza non si conosca il nome di quest’arma. A quanto ho sentito, comunque, la Aer è in grado di dominare l’aria e conferisce al suo possessore una incredibile velocità"
"Fantastico… se lo avessi saputo sarei venuto anche io alla Gilda dei Cacciatori!"
"Oh, non è così facile ottenerla: sembra che sia la spada stessa a decidere il suo proprietario. È così che vengono scelti i Cacciatori Capo da quasi cento generazioni. Questa…" Passò l’arma a Konnor, che cercò di usarla ma finì per conficcarla tra le assi del ponte. "…ha più o meno gli stessi poteri dell’originale, solo è molto più debole e fragile"
"Fragile?"
"Sì. Questa è fatta di semplice acciaio" Spiegò estraendo l’arma dal legno come se niente fosse "L’originale… beh, non lo sappiamo ancora"
"Come sarebbe a dire?"
"È così. Nonostante i recenti progressi scientifici, non abbiamo ancora scoperto di che materiale sia composta. Incredibile, vero?"
"Decisamente! Possibile che nel passato fossero tecnologicamente più avanzati di noi?"
"Tutto è possibile, a questo mondo" Intervenne Winter. "Tuttavia, non è il momento di dilungarci in questi discorsi. Guardate: abbiamo raggiunto la nostra meta!"
I due guardarono verso sud, e si accorsero solo allora che erano quasi alle porte della città.
"Ragazzi… benvenuti a Panem, la Città della Luce!"
  
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