Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Astoria McCartney    15/11/2014    1 recensioni
"All my loving, I will send to you, all my loving darling I'll be true." Disse Paul tutto d'un fiato.
"Cosa sarebbe?" Chiese Jane.
"Quello che provo per te."
Amori, bugie, tradimenti, colpi di scena...questi sono gli elementi principali della long. Nei capitoli vivremo la storia dei Beatles dal punto di vista di Jane Asher....MA..ATTENZIONE: Nel corso della storia ci saranno modifiche agli avvenimenti in modo da adattarli al finale!
Buona lettura!
Kiss.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NOTA DELL'AUTRICE: Scusate il madornale ritardo! Purtroppo tra scuola e il resto non ho più tempo da dedicare alla scrittura e, per quanto riguarda questa fan fiction, nonostante abbia ispirazione per le vicende in generale, spesso sto molto tempo a fissare la tastiera invece di buttare giù qualcosa di sensato!
Chiedo Venia! Spero il capitolo vi piaccia e non vi abbia deluso..
Sto lavorando ad un'altra storia da quest'estate ed è molto impegnativa, spero di poterla pubblicare per gennaio sempre se riesca a finire questa..! Aspetto recensioni anche perché avrei bisogno (forse) di una bella 'svegliata'!!!
Buona Lettura!
Astoria.





                                                                               


                                               "Natale 1964"








Jane fissò la figura dormiente di Paul respirare a ritmo lento sotto il piumone soffice del suo letto, il suo profumo di vestiti puliti aveva riempito la camera della ragazza rendendola impregnata della presenza del beatle. 
Jane era rilassata, era come se riuscisse a percepire al massimo la sua vicinanza con Paul, la loro intimità e la loro affinità recuperata. La Rossa pensò un attimo al tempo passato senza il bassista, si chiese come avesse fatto a trascorrere tanto tempo sola e soprattutto tra casa Lennon e torte  destinate allo stomaco del vecchio Peter.
Peter.
 Era grazie a lui se era riuscita finalmente a trascorrere del tempo con Paul e a mettere le cose in chiaro. Per una volta Jane dovette ammettere di aver apprezzato la sua 'sorpresa' inaspettata.
Recuperò gli indumenti rimasti sul pavimento e si vestì velocemente assumendo l'aspetto di una fanciulla fresca di riposo. Si mosse con cautela per evitare di svegliare Paul il quale era ancora nel mondo dei sogni. Jane chiuse leggermente gli occhi non appena sentì il cigolare dei cardini della porta della sua camera.
Non fece in tempo a chiudersi la porta dietro che fu catapultata al muro da un Peter raggiante come non mai. 
"Buon Natale sorellina!"
Jane respirò con affanno, "Accidenti a te! La devi smettere con questi scherzi idioti!"
Peter assunse un'espressione da cane bastonato prima di prendere per mano Jane e portarla di sotto dove Wendy e il resto della famiglia sembravano già aver scartato i loro regali. "Ma Jane, non sarei più io!"
"Non vorrai mica diventi noioso come Paul?" Intervenne Clare con un biscotto in bocca.
Jane si fermò un attimo, "Ehi! Paul non è affatto noioso!"
Peter rise ed andò verso la sua fidanzata Wendy per farle gli auguri. Nel frattempo Jane si avvicinò a Clare e le diede un bacio sulla fronte.
"Grazie per il regalo Jane, mi è piaciuto tantissimo!"
"Cos'è successo alla vera Clare? Cos'è tutta quest'innata gratitudine?" Commentò Jane ridendo.
"Dai, è Natale.. per una volta sarò più buona"
Jane le sorrise e si diresse in cucina con la speranza di trovare qualcosa da mangiare e da portare di sopra a Paul. Fortunatamente era rimasta un'abbondante fetta di torta al cacao che probabilmente era sopravvissuta alla furia di Peter e Clare. Jane prese una forchetta e cominciò a mangiarla nello stesso momento in cui il telefono cominciò a squillare.
"Vado io!" Esclamò Peter dal salotto mentre Jane lasciò che qualche briciola le cadesse sulla gonna color crema.
Dopo un po' il ragazzo entrò nella cucina. "Jane, è per te"
"Chi è?" 
"Muoviti a rispondere, ho lasciato la cornetta del telefono aperta"
Peter finì in quattro morsi la torta che aveva incominciato a mangiare la sorella e, dopo qualche minuto, scese Paul che guardò Jane rispondere al telefono dalle scale.

"Buongiorno Jane, buon Natale!"
"Gerald! Anche a te, grazie mille!"
"Come stai?"
"Tutto bene, grazie. Tu invece?" 
"Bene se sento la tua voce. Mi chiedevo..questa sera hai da fare?"
Jane si torturò una ciocca di capelli rossi, "Ehm, dovrei andare a Liverpool con Paul."
"Paul, il tuo ragazzo?"
"Proprio lui..ci vediamo al lavoro no?"
"Assolutamente! A dopo le vacanze di Natale allora!"
"Oh, si!"
"E' stato bellissimo sentirti.."
"Grazie Gerald, a presto!"
"A presto Miss Asher."

Jane riagganciò la cornetta e fece per tornare di nuovo in cucina pronta a sbraitare contro il fratello per aver finito l'ultima fetta di torta rimasta.
"Peter! Adesso cosa porto a Paul?"
Una dolce voce interruppe le intenzioni bellicose della Rossa. "Buon Natale angelo"
Jane si girò verso le scale ed andò incontro al ragazzo per baciarlo sulle labbra, "Giorno..auguri anche a te!"
Paul le mise una mano sui fianchi e le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio com'era solito. "Chi era al telefono?"
Jane si irrigidì leggermente, "Oh, nessuno.. un mio collega. Gerald Scarfe. Disegna le scenografie in teatro"
Paul sorrise, "Devo ingelosirmi?"
"Che? Sei pazzo?"
"Si lo so, sono Paul McCartney" Fece Paul facendo finta di pavoneggiarsi.
"Oh smettila, sei il solito scemo!" Esclamò Jane scendendo le scale, "Comincia a portare le valige qui mentre io ti preparo qualcosa"
"Va bene!"

Jane tornò in cucina sperando di trovare qualcos'altro da mangiare. 
"Sei contento Peter? Non è rimasto nulla!"
Peter si sedette di fronte la sorella e sospirò pesantemente, "Ah l'amour.."
"Non cambiare discorso!"
"Insomma, con Paul tutto bene si?"
Jane si rilassò un attimo e si sedette accavallando le gambe, ammise a se stessa di essere davvero felice in quel momento. Pensare che con Paul andasse tutto bene era davvero fantastico, indescrivibile..
"Beh si è notato no?"
"Dai rumorini che ho sentito stanotte deduco di si,giusto?"
Jane arrossì violentemente e voltò immediatamente il viso verso la finestra la quale dava spettacolo mostrando una meravigliosa Londra imbiancata. "Non so di cosa tu stia parlando.."
"Andiamo, persino Clare se ne accorta che tu e McCartney vi siete divertiti stanotte"
Jane si alzò di scatto rossa dalla rabbia e dalla vergogna. "Smettila, ora devo andare con Paul a Liverpool."
Peter sorrise e abbassò di più gli spessi occhiali neri sul naso. "Non cambierai mai sorellina.."
La Rossa volle per un attimo ribattere dicendo 'Da che pulpito'  ma cambiò subito idea. Aspettò Paul per un po' e, quando furono entrambi pronti, dopo aver salutato la famiglia Asher e Wendy Worth montarono entrambi sulla Aston Martin (Ormai messa a nuovo) di Paul.


Le campagne inglesi sfrecciavano dal finestrino e il cielo andava rischiarandosi man mano che l'Aston Martin viaggiava verso il nord dell'Inghilterra, il freddo era pungente come non mai tanto che il climatizzatore non fu sufficiente a riscaldare bene tutto il veicolo. Jane era seduta davanti alla sinistra di Paul e sfregava le mani sulle cosce cercando di sentire meno freddo. 
"Solo una sigaretta dai.."
"Così entrerà altro freddo!"
Paul guardò la ragazza, "Per favore, faccio subito subito".
Purtroppo era così, Paul era incredibilmente persuasivo con la sua dolce espressione innocente caratterizzante il suo volto e con quel tono di voce estremamente caldo e sensuale. Non c'era via di scampo e Jane lo sapeva fin troppo bene. Acconsentì dopo qualche secondo di apparente riflessione. 
Quando l'aria gelida entrò nella macchina Jane rabbrividì tanto da finire addosso a Paul. 
"Accidenti, mi è caduta la sigaretta!"
"Scusami..!" Esclamò Jane ridendo e soddisfatta dal 'dispetto'.
Paul ghignò, "Certo, vinci sempre tu!"
Jane gli fece la linguaccia e per un attimo quella le sembro lo stereotipo di conversazione tipico di lei e Peter. Il viaggio proseguì tranquillo fino all'arrivo a Liverpool che avvenne dopo circa quattro ore dalla partenza da Londra. 
Paul amava tornare a Liverpool e l'ultima volta che c'era stato fu quando suonò al Cavern quel lontano giorno del 1963. Ritornare a casa gli serviva per ricaricare le batterie e, inoltre, non vedeva sua fratello Mike dal matrimonio di John e Cynthia. 
Parcheggiò la macchina in Forthlin Road e scese in compagnia della sua ragazza al numero 20. La via era tranquilla e non c'era nessun fan impazzito in giro perciò la coppia poté procedere indisturbata verso la  porta laterale della casa. Paul si ricordo quante volte varcò quel cancello o scavalcò quel recinto di nascosto per andare a suonare con i Quarrymen contro la volontà del padre Jim il quale considerava l'amicizia con John Lennon assolutamente deleteria per il figlio. Nossignore, il giovane Lennon avrebbe fatto prendere una brutta via al giovane McCartney.
Il giradischi faceva echeggiare in giardino una melodia natalizia e l'interno della casa era illuminato tanto da proiettare la luce sul prato perfettamente verde e curato. 
Paul bussò.
Micheal aprì la porta in compagnia di una graziosa ragazza dai capelli biondi.
"Dio mio, fratellone!"
Paul gli buttò le braccia al collo, "Micheal McCartney, quale onore!"
Jane fu riconosciuta subito da Micheal e fu accolta calorosamente nella casa d'infanzia di Paul. Dentro era molto ordinata ed era incredibile quanto rispecchiasse quella perfezione troneggiante nell'appartamento di Montagu Square. La Rossa entrò nel salotto osservando interessata un bellissimo pianoforte verticale di legno chiaro. 
"Oh si, quello lo comprai a Paul quand'era ancora un bambino!"
Jane si girò di scatto trovandosi davanti un Jim McCartney composto ed elegante, la ragazza gli sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori finché l'uomo non le tese la mano per salutarla. "Signor McCartney"
"Incantato Jane" Rispose lui. Jim McCartney era davvero somigliante a Paul ed era palese il fatto che quest'ultimo avesse preso dal padre mentre invece il fratello Mike dalla madre. 

Il resto della serata trascorse tranquillo, casa McCartney infondeva in Jane un senso di unione famigliare. Jim sembrò sempre cordiale e non mise in difficoltà la ragazza come invece aveva fatto suo padre con Paul. Jane ancora ricordava amaramente e, osservando Paul tra un boccone e l'altro, ancora si dispiaceva al solo lontanamente immedesimarsi in lui in una situazione del genere. Probabilmente lei avrebbe trovato un modo per uscirne fuori, dopo tutto era un'attrice, qualcosa se la sarebbe potuta inventare. 
La fidanzata di Mike si chiamava Angela Fishwick ed era una ragazza tutto pepe e molto attenta all'estetica, da quando Jane l'aveva vista la prima volta, non faceva altro che sistemarsi i boccoli biondi per evitare che fossero fuori posto. 


Amore.
Pace.
Serenità.
Questa sarebbe stata la prospettiva per il nuovo anno, il 1965. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Astoria McCartney