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Autore: Kuroi Namida    16/11/2014    1 recensioni
"Grazie al suo abbigliamento scuro si aggirava nella notte come un fantasma, ed era proprio così che le persone l'avevano soprannominata: "Il Fantasma Del Villaggio Della Foglia" [...]"
"[...]Naruto sorrise e tutti i dubbi sparirono, non era importante il fatto che fosse Il Fantasma, era un ninja come loro ed ora, era anche loro amica, questo contava più di qualsiasi altra cosa."
"[...]La giovane si fermò e si volse, due occhi verdi come boccioli appena nati si ancorarono a quelli di lui.[...]"
Un dolore più profondo dell'oscurità, un segreto più potente della conoscenza, una promessa più grande della vita.
Anche spezzato, un Giglio supererà tutti gli ostacoli.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Appena arrivata sentì i boati, forti e chiari. C'era un combattimento in corso, una battaglia senza esclusioni di colpi, tra ninja potenti.

Velocemente ma senza farsi notare s'avvicinò al luogo dello scontro, ciò che vide le bloccò il respiro: Jiraya, ricoperto di ferite, stava combattendo contro Pain, il capo dell'oraganizazzione Alba!

Era stanco lo capiva dai suoi movimenti e il nemico lo stava battendo, non poteva dire quanto avrebbe resistito, quindi se voleva salvarlo, doveva intervenire subito! Sapeva cosa stava cercando Jir, lo aveva scoperto, quindi doveva portarlo lontano da lì. Sì, poteva scagliarsi su Pain e distruggerlo senza problemi, ma l'Eremita aveva bisogno di urgenti cure.

Attese il momento propizio, quando furono all'aperto. Usò una tecnica per accecare i sei ninja, quindi veloce come un lampo afferrò il Donnaiolo confuso e spalancando le sue ali, volò via, il più lontano possibile.

Si diresse veloce verso il villaggio della Foglia, con l'uomo che le penzolava dalle braccia e i due rospi che la studiavano attenti.

-Avevo sentito dire che Jiraya aveva un Mezzo Demone come pupillo, ma non avrei mai immaginato di incontrarti di persona!

-È un onore conoscervi, se non sbaglio voi siete i suoi Maestri, dico bene?

-Non è affatto facile insegnare agli zucconi come lui, però sì, è nostro allievo.

-Come ti chiami tesoro?

-Yuri, mi chiamo Yuri.

-Davvero un bel nome.....

-Koware.

-Scusa?

-Mi chiamo Yuri Koware.

-Alquanto insolito.

-L'ho scelto io.

-Sono certa che un giorno si aggiusterà.

La ragazza non rispose, lo sguardo fisso davanti a sè, i rospi cambiarono discorso.

-Credo che il nostro ragazzo ora sia in buone mani, perchè non andiamo a riposarci?

-Sì, d'accordo. Prenditi cura di lui, mi raccomando.

-Lo farò, grazie.

-Grazie a te, cara.

Con uno schiocco e una nuvola di fumo, i due Saggi sparirono. Jiraya penzolava senza sensi e.......cavoli quanto pesava!!! Questo la rallentava, tuttavia non si arrese e sforzò le ali più che poteva.

Volò per ore, finchè non scorse finalmente Konoha, sotto le prime luci dell'alba. Era sfinita, oltretutto aveva anche guarito alcune ferite di Jir, quindi aveva consumato del chakra.

Stringendo i denti proseguì e quando arrivò abbastanza vicina, contattò Tsunade e la informò del suo arrivo, dicendole di recarsi immediatamente all'ospedale.

 

 

 

 

 

Quando l'Hokage arrivò in ospedale, la condussero subito nella stanza in cui stava Jiraya. Davanti alla porta era seduta Yuri, con la testa tra le mani, aveva il respiro affannato e tremava tutta.

-Yuri, che succede?!

La ragazza riprese fiato.

-Jir........è ferito........ti prego....io...sono senza forze!

-Chi è stato?

-....Pain.....ti spiegerò....più tardi!....Per favore......lasciami......riprendere fiato....e pensa......a Jir!

-Va bene, tu riposa!

Lei neanche la sentì, si lasciò scivolare sulle sedie e si addormentò di botto.

La donna entrò, il suo amico era coperto di sangue e ferite profonde.

-Accidenti a te! Ti cacci sempre nei guai!

Con un sospiro, tirò le maniche fino ai gomiti e si diede da fare.

 

 

 

 

Doveva ammettere che sebbene fossero sedie, non erano poi così scomode per dormire.

Riposò per tre ore e quando si svegliò, rimase distesa a meditare fino a che non sentì Tsunade uscire dalla stanza, senza aprire gli occhi chiese informazioni.

-Come sta?

-Sta riposando, ma ora non è in pericolo. Tu invece dimmi che è successo.

-Non qui, andiamo nel tuo ufficio.

A fatica si alzò e stiracchiò i muscoli indolenziti, quindi si avviarono fianco a fianco verso la casa rossa.

Arrivate all'ufficio, Yuri disse all'Hokage cosa aveva scoperto.

-Durante le mie ricerche, ho studiato il perchè di quei punzoni di metallo nel corpo dell'unico Pain che avevo visto. Ho scoperto che si tratta di una tecnica di controllo sui morti e che solo coloro in possesso del rinnegan sono in grado di fare. In questo modo ho capito che c'è un solo vero Pain e che questo non è tra i sei che conosciamo.

-Stai dicendo che quelli sono morti?

-Sì, sono cadaveri.

-Allora il vero Pain deve essere molto potente.

La ragazza scosse la testa.

-Tutt'altro, quella è una tecnica che indebolisce parecchio il corpo di chi la esercita, soprattutto se si controllano tanti corpi. Persino io preferisco non tentarla, sarò anche un Mezzo Demone, ma ho i miei limiti.

-Come facciamo a fermarli?

-Basta togliere i punzoni di ferro, in questo modo Pain non può più controllarli.

-E chi è Pain?

-Credo tu lo conosca, Nagato.

-Uno degli allievi di Jiraya?

-Sì.

-Com'è possibile?

-Non conosco tutta la storia.

-Dove lo troviamo?

-Non so nemmeno questo.

-In poche parole non abbiamo assolutamente nulla! Quanto ti ci vorrebbe per trovarlo?

La giovane la guardò, aggrottando le sopracciglia.

-Non ne hai idea.

-Già.

-Mettiti al lavoro, allora. Bisogna trovare quel ninja!

-Lo sai che non prendo ordini da nessuno vero?

La Vecchia la guardò contrariata.

-Che vuoi fare?

-Rimarrò finchè Jir non starà meglio.

-Cioè non farai nulla?

Yuri pensò un attimo prima di rispondere.

-Mmmmh...sì diciamo che è così!

Sorridendo sorniona all'Hokage, si congedò.

 

 

 

 

 

Tornare a casa dopo così tanto tempo era strano, entrando per l'ingresso impolverato si fermò allibita: se lo ricordava più grande, il suo piccolo rifugio.

Lentamente fece il giro delle stanze, immersa nei ricordi, alla fine arrivò in camera da letto e si accoccolò soddisfatta, addormentandosi.

Dormì serena per tutto il giorno e la notte seguenti, il viaggio con Jir l'aveva esausta e nemmeno il pisolino della mattina l'aveva riposata molto.

Quando si svegliò rimase in silenzio ad ascoltare i suoni che provenivano da fuori, il villaggio fremeva di attività e il bosco pulsava di vita. Era rilassante sapere di poter stare a letto quanto le pareva, erano anni che non si permetteva un lusso del genere. Passò i giorni seguenti senza mai muoversi da casa, ignorando tutto, non andò a trovare l'Eremita, nè a salutare gli amici. La notte si concedeva qualche ronda silenziosa e il giorno lo passava a meditare.

Una volta, mentre si esercitava nel bosco, vicino al corso di un fiume, osservò la sua immagine riflessa nell'acqua, non riusciva a capire cosa trovavano di speciale in lei gli uomini: ogni volta che camminava per strada, loro si voltavano a guardarla. Eppure Yuri non trovava nulla di particolare nel suo corpo, ma probabilmente era perchè vedeva una figura diversa da loro: la ragazza non vedeva una giovane donna dai brillanti occhi verdi come boccioli appena nati, una normale fronte coperta da un ciuffo e delle semplici spalle. La Bionda vedeva un essere con due occhi di colori diversi, tre bulbi speciali e delle immense ali bianche che riflettevano tutti i colori dell'arcobaleno, ecco ciò che era realmente. In quel momento però, vide qualcosa di diverso, era un dettaglio minuscolo, eppure lo notò e questo le mise un dubbio.

 

 

 

 

 

 

Lo avvertì, stava per accadere qualcosa di brutto al villaggio. Veloce andò sul tetto dell'edificio principale di Konoha e attivò una tecnica di difesa sull'intero perimetro della Foglia, appena in tempo: una potente esplosione centrò in pieno la barriera appena creata, era un colpo molto potente, ma lei lo era di più. Con determinazione mantenne la concentrazione al massimo e respinse l'attacco, intanto il villaggio entrò nel caos.

Tsunade la raggiunse sul tetto.

-Yuri!

-Pain è qui! Organizza i ninja e chiama Naruto! Sbrigati! Appena sei pronta dimmelo, annullerò la barriera per poter combattere!

-Non puoi continuare a difendere?

-Sì certo, ma poi come pensi di distruggere il capo dell'Alba se loro sono fuori e noi dentro? Sbrigati!

L'Hokage iniziò a dare ordini e a organizzare i guerrieri, quando finalmente fu stabilito l'ordine diede l'okay.

-Quando vuoi!

Il Mezzo Demone si concentrò, nel dissolvere la tecnica voleva attivarne un'altra, che le avrebbe permesso di trovare le posizioni dei Pain e scagliarsi sul più vicino, appena fu pronta aprì gli occhi.

-Ora!

Disattivò la tecnica e attaccò il primo Pain, lo sorprese con la velocità e gli tolse tutti i tubi, mentre tutti gli altri ninja tentavano di fare la stessa cosa agli altri. Durante i combattimenti arrivò la Giovane Volpe, con Gamabunta e altri due rospi, Occhi Verdi lo intercettò.

-Trova il vero Pain, non dovrebbe essere molto lontano.

-Come diamine faccio a trovarlo?

Lei sbuffò, il ragazzo sapeva essere davvero lento.

-Coprimi!

Poi si inginocchiò e attivò i suoi occhi, rimase ferma un po' di minuti, ma alla fine lo individuò.

-Ottimo travestimento! Vedi quell'enorme albero? È finto, Nagato è lì dentro con un altro ninja!

In quell'istante uno dei Pain, distrusse buona parte del villaggio, Yuri balzò in direzione del falso.

-Muoviti! Fermalo prima che sia tardi!

Sulla strada vide diverse vittime, il suo cuore si strinse e quando vide il nemico lo attaccò senza esitare. Dato che non riuscì a coglierlo di sorpresa, il loro duello durò qualche minuto in più e la ragazza dovette usare delle tecniche che le consumarono diverso chakra.

Quando fianlmente si fu liberata di lui, controllò la situazione: tutti i Pain erano sconfitti, ma c'erano vittime, e Tsunade aveva attivato la sua tecnica più potente per proteggere tutti con le lumache, consumandola.

La giovane iniziò subito a occuparsi dei feriti gravi e di alcuni molto gravi, di tanto in tanto lanciava un occhio all'albero finto, Naruto ci stava mettendo troppo. Quando però cominciò a scalpitare, l'albero si dissolse e si attivò una tecnica molto potente: quella della trasmigrazione. Anche Yuri poteva usarla, tuttavia era pericolosa e il costo era molto alto.

Le anime dei morti tornarono ai loro corpi e i ninja morti si svegliarono.

Anche questa volta la morte è tornata sui suoi passi.”

Si guardò attorno, ora il lavoro più grande era solo ricostruire ciò che era distrutto e doveva anche occuparsi di Tsunade e dei feriti.

Addio vacanza!”

Si rimboccò le maniche e si mise al lavoro.

 

 

 

 

 

 

Angolino

Eccomiiiii!!!! Spero vi piaccia, sennò scrivete e criticate! ;)

-Criticate!

Ebbene sì, oggi qui con me c'è il mio nuovo amico!

-Amico!

Se non l'avete ancora capito,....beh, è un pappagallo!

-Gallo!

No, non sei un gallo! Sei un pappagallo!

-Oca!

Scusa?

-Scusa!

Ecco bravo, almeno sai chiaedere scusa, stupido! :P

-Stupida!

Come?!

-Come!

Mi prendi in giro?

-Sì!

Lo ammetti pure?

-Pure!

Supercalifragilistichespiralidoso!

-EH?????

3:D Messo viaaaaa!!!!!!!!!!!!!! ^3^

(il povero pappagallo, al suo primo giorno, comincia a spaccarle tutto per ripicca!!)

Non anche tu!

-TUTU!

Un uomo al telefono: chi è il più bello del mondo?

-TUTUTU.....!

Che affinità! Forse riusciremo ad andare d'accordo!

-Accordo!

Bene, dato che ho di nuovo la camera distrutta, vi lascio per aggiustarla!

-Aggiustarla!

Miraccomando non perdetevi il prossimo cappy!

-Cappy-to?

*-*

Baci

   
 
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