Arrivati in
questo posto dal terreno grigio e dal cielo buio, Destro si trasforma
in un ragazzo
dai capelli neri e gli occhi di un color verde smeraldo, alto e
longilineo.
Persino
più
bello di Sinistro.
Per merito
della sua canotta, riesco a notare che sul braccio destro ha tatuato un
tribale
con al centro la luna piena.
“Destro,
non
capisco, questo è il tuo vero aspetto? E…dove
siamo? Cosa sta succedendo?”
“Sì,
non mi
sono mostrato prima per come sono davvero perché non volevo
che il mio aspetto
influenzasse la tua scelta, hai fatto bene a scegliere me e non lo dico
per
presunzione, ma solo perché scegliendo
l’intelligenza ti sei trovata a fare la
scelta più intelligente…non ti sei fatta
ingannare dalla bellezza di Sinistro…egli
aveva le fattezze del principe azzurro ed io invece mi sono mostrato
come un
signore anziano e panciuto, dai baffi ottocenteschi, con una grande
dialettica
ma pur sempre un vecchio, antitesi del modello attrattivo per
eccellenza agli
occhi di una fanciulla di ventun anni.
Però,
non
tutto è come sembra, e tu l’hai capito bene, per
ogni occasione la scelta va
fatta con criterio…vuoi sapere dove saresti andata a finire
con Sinistro? E
qual è il suo vero aspetto?”
“Sì”
Affermo,
confusa da tutto ciò che di assurdo mi sta accadendo
“Nella
Dimensione del Sole, terra di frivolezza e svago…ma lui, beh
non è esattamente
come l’hai visto, deve rappresentare bene la sua dimensione e
quindi crea
un’illusione ottica per attirare le anime in cerca di un loro
posto,
mostrandosi “bello come il Sole”. Ma questo
è un detto popolare assurdo e
falso.
Di bello
Sinistro non ha nulla: non ha pelle, ma solo ossa nere come la pece e
due occhi
rosso fuoco…andando con lui avresti vissuto con
l’illusione della felicità,
perché Sinistro mangia i cervelli e se ne
nutre…in cambio di una mera vita
frivola e vuota”.
“Ah…wow…per
una volta sono stata fortunata…”
“No,
non sei
stata fortunata. Era destino tu venissi qui, perché meriti
un posto come
questo, meriti un posto più elevato della
Terra…tu non appartieni a quel
luogo!”
“Cosa
mi
stai cercando di dire? Che io provengo da questa dimensione?”
“Sì
Jamie,
tu provieni dalla dimensione Lunare ed il tuo nome è
diverso, ma forse troppe
cose in una volta ti stanno destabilizzando…queste
informazioni deve dartele
qualcun altro, che è molto più legato a te.
Dobbiamo arrivarci però…e la strada
non è per niente facile”.
Guardo D. e
a questo punto gli chiedo
“Ma,
il tuo
nome vero qual è? Non penso proprio sia Destro a questo
punto”
“Ottima
osservazione, io sono Daneal…piacere”
Mi sorride.
Daneal, che
bel nome, eh sì è proprio lunare.
Chissà
se mi
sveglierò da questo sogno, ritrovandomi malauguratamente di
nuovo al collegio.
“Tranquilla
Jamie, non è un sogno questo”
Sorride di nuovo
D.
“Io…io…non
l’ho detto ad alta voce, come hai fatto?”
“A
leggerti
nel pensiero? Facile, è un potere che possiedo da quando ero
bambino,
tanti…tantissimi anni fa”
“Ma
cosa
dici? Al limite avrai 25 anni…”
“Mi fa
piacere che dimostro quest’età, d’altro
canto forse sono questi gli anni che
corrispondono alla mia reale età lunare, sulla
Terra”.