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Autore: cola23    16/11/2014    3 recensioni
Rivisitazione delle favole più famose e meno reinterpretate in chiave comica e romantica con i personaggi di One piece ,la mia idea e di scrivere una raccolta con coppie sia Het,Yaoi,e a volte persino Crack praing,ambientate nel mondo delle favole, e oltre a quelle che scriverò io,sarete anche voi a scegliere quali favole o quali coppie vi piacerebbe vedere.
1) RufyxNami,DoframingoxHankok 41) SanjixBaby 5
2) Usop
3) KiddxLaw
4) Rufy x Boa Hankok
5) Capitolo speciale: Kora e Law
6) SanjixNami
7)DoframingoxLaw
8) Sanji, Zoro
9)RufyxRebecca
10)SaboXRufy
11)AcexNami
12)KiddxLaw
13)RufyxRobin
14)LawxBibi
15)Bon Kure & Bibi
16)SanjixZoro
17)Cavendish e Bartolomeo
18) KiddxBonny
19)DoframingoxHankok
20) DoframingoxBaby 5
21) BaghyxAlvida
22)Sanjix Sady-chan
23) SanjixVaiolet
24) Doframingo,Crocodail
25) BibixZoro
26)Doframingo x Hankok
27)Doframingo xBaby 5
28)AlvidaxBaghy
29)SanjixSady chan
30)SanjixVaiolet
31)Doframingo,Crocodail,Mihawh
32)UsoppxKaya
33)LawxBaby 5
34)LawxRobin
35)LawxRobin (2 parte)
36) Nami centrici
37)Lawx sorpresa
38)Usopxkaya
39)Rufy,Zoro, Garp
40)HankokxRufy
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law, Nami/Zoro, Rufy/Nami, Sanji/Nami, Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! questo è il penultimo capitolo e la prossima settimana ci sarà l'ultimo,avverto che da adesso in poi gli aggiornamenti non saranno più così veloci,varieranno da 1 -2 volte a settimana, e le storie da adesso saranno one short.
Precisamente l'ultimo capitolo verrà pubblicato giovedì insieme a una altra oltra one short, poi deciderò cosa pubblicare in base alle richieste che farete.

CAPITOLO 5:

 

Il giorno dopo,Hankok non aveva ancora sbollito la rabbia per il fallimento delle figlie, ma era soprattutto infuriata per non essere più riuscita ad avvicinarsi al suo Rufy, per colpa di quel maledetto maniaco in rosa,e aveva deciso di sfogare su di loro la sua collera.

Così, alle prime luci dell’ alba, la sua isterica e stridula voce riecheggiò potente e fastidiosa come un martello preumatico,in tutta la casa,arrivando anche alle povere orecchie di Namirentola,svegliata di soprassalto dalle urla della matrigna ,unite dai piagnistei delle sorellastre che venivano prese abbondantemente a calci dalle vigorose gambe della donna.

La ragazza ancora semi stordita dal sonno, i capelli arruffati e lo sguardo assente,si svegliò frastornata,prima di realizzare che era tristemente tornata alla solita vita monotona di sempre.

Dopo essere fuggita dal palazzo con il bottino infatti, aveva percorso appena 500 metri,che l'incantesimo del fenicottero, si era dissolto. Si era ritrovata, senza preavviso, priva della carrozza e immersa a mollo nel bel mezzo di una pozzanghera d'acqua stagnante.

Senza più un mezzo di trasporto e senza forza,la poveretta era stata dunque costretta a rifarsi tutta la strada di casa percorrendo tutti i 159 kilometri, tutti a piedi.Bagnandosi ulteriormente sotto una pioggia improvvisa ,per una notte intera, riuscendo a tornare solo alle prime luci del mattino, bagnata fradicia,sporca,e sudata.

Aveva appena appoggiato la testa sul cuscino quando Hankok aveva cominciato a inveire contro quelle imbranate delle sue figliole.

In un giorno normale ,svegliandosi così bruscamente e sentendosi così stanca, sarebbe stata già di pessimo umore e probabilmente nervosa e acida per tutta la giornata.

Ma quello, si ricordò improvvisamente, non era un giorno come gli altri.

Scattando in piedi con un balzo, si inginocchiò di fianco al letto sollevando in fretta la

coperta, vide infatti l'enorme sacco straripante di gioielli,come a confermarle che tutto quello che era successo solo poche ore prima,per quanto fosse incredibile era vero.

Ma stranamente alla vista di tutte quelle ricchezze che normalmente l'avrebbero mandata al settimo celo, in quel momento la lasciarono indifferente.Nel guardali invece, le fecero tornare in mente il suo inaspettato cavaliere della serata:Rufy.Nel ripensare a lui,Namirentola si sentì improvvisamente triste, si sentiva in colpa per il modo frettoloso e sgarbato in cui lo aveva lasciato.Era stato così gentile con lei,e non nel modo in cui lo erano in genere gli altri uomini,perchè era una bella ragazza e volevano conquistarla, per un secondo fine.

No, Rufy non era così ne era sicura.

La sua gentilezza e le attenzioni che le aveva rivolto erano state del tutto spontane e innocenti,lo aveva avvertito chiaramente.

Non c'era nient'altro sotto, se non il puro desiderio di conoscerla e godere della sua compagnia.Rufy era stato il primo uomo che era apparso davvero interessato a sentire cosa aveva da dire,cosa pensava,chi era davvero,non si era fermato solo al suo aspetto fisico come avevano fatto sempre tutti gli altri.L’aveva trattata prima di tutto come una amica e questo le era piaciuto.

E lei invece che aveva fatto? L’ aveva allontanato bruscamente con uno spintone,era scappata senza dargli una spiegazione o uno straccio di saluto,o averlo ringrazziato,mollandolo lì da solo come un idiota.

E per finire, come ciliegina sulla torta, gli aveva pure tirato una scarpa in faccia!

Di sicuro ora la odiava,e provava solo disprezzo e disgusto dopo averla vista rubare e scappare vigliaccamente con la refurtiva come una volgare ladruncola,che alla fine era quello che era in fondo.

Namirentola avrebbe voluto rivederlo, solo un’ ultima volta,almeno per scusarsi e spiegargli...no quelle erano solo scuse,in realtà stava cercando di giustificarsi con se stessa, per non ammettere che moriva semplicemente dal desiderio di rivedere quei suoi dolci occhi color cioccolato ed il suo sorriso luminoso come il sole.

Si, Namirentola si era presa una cotta per un nobile,per quanto le sembrasse incredibile.

Ma sapeva anche che era inutile farsi illusioni.

Purtroppo Rufy era un nobile,e lei solo un’ umile sguattera.

La sua posizione non le avrebbe mai permesso di ambire alla mano di un aristocratico,certo lui l'aveva vista al ballo quindi credeva che lo fosse anche lei, ma se si fossero rivisti prima o poi l'avrebbe scoperto,anche se non le era sembrato particolarmente arguto. Non poteva nasconderglielo per sempre,e neanche avrebbe voluto,Rufy non meritava di essere preso in giro.E anche tralasciando le loro differenze sociali, nel remoto caso a cui Rufy non importassero le sue origini, di certo non le avrebbe perdonato la bugia.

Senza contare che mentre davanti alle altre persone si era sempre trattenuta nascondendo la sua vera natura,davanti a lui aveva mostrato il lato peggiore del suo carattere.

Dopo averla vista com'era veramente non l'avrebbe voluta nemmeno se fosse stata una regina.

Doveva rassegnarsi e accettare che il suo era solo un sogno impossibile; l'incantesimo del suo padrino gli aveva consentito di vivere una bellissima favola, ora l'incanto era finito e il suo sogno era destinato a rimanere tale...Questa era la realtà!

Ma non aveva intenzione di rimanere li a piangere e a disperarsi,innamorata o no, un

comportamento simile non sarebbe stato da lei.

Aveva comunque un buon motivo per essere felice.Ce l'aveva fatta,i gioielli della corona ora erano suoi,e con quelli nelle sue mani presto tutti i suoi guai sarebbero finiti.

Poteva finalmente dire addio alla sua vita umile da serva,niente più stracci per vestiti,niente più lavori massacranti,e sopratutto mai più matrigna e sorellastre schiaviste.

Quella mattina sarebbe scesa e avrebbe fatto tutte le faccende come sempre, per non farle insospettire,ma quello sarebbe stato l'ultimo giorno che trascorreva in quella casa.

Appena scesa la notte sarebbe sgattaiolata fuori dalla sua stanza,fuori da quella casa,con la sua refurtiva ovviamente.

Appena raggiunto un posto abbastanza lontano, avrebbe rivenduto i gioielli e con il ricavato avrebbe aperto un grande negozio di frutta,come aveva sempre desiderato, che grazie alle sue grandi capacita negli affari,avrebbe realizzato il suo sogno di diventare ricca vivendo nel lusso per il resto della sua vita.

Non aveva dunque motivo di sentirsi triste,i suoi sogni presto si sarebbero avverati,innamorarsi di un nobile non era previsto,ma era stato solo un incidente di percorso.

L’amore in fondo era come un raffreddore,con il tempo passa e l'unica cosa che rimane sono un bel pò di fazzolettini usati.

Si, era così, si ripetè più volte fino a risultare convincente a se stessa.

-Namirentola!- la voce stridula e isterica della matrigna la risvegliò del tutto,risistemò le coperte nascondendo la sacca e indossando il suo vecchio vestito si accinse a recitare.

In casa, apparentemente, la vita era ricominciata a scorrere come al solito:

Hankok era sempre la solita strega,e Caterina e Alvida avevano ricominciato a comportarsi come le galline che erano.Con un’ occhiata più attenta si potevano notare dei piccoli

cambiamenti dalla normale routine.

Le due sorellastre quel giorno erano meno lagnose del solito,poichè coi i loro sederini ancora doloranti grazie alla loro «amorevole mammina»,facevano molto meno chiasso del solito temendo di contrariarla ulteriormente.

La madre invece sembrava anche più cattiva e esigente del solito,urlava sbraitando ordini qua e la ma poi, d'un tratto, sembrava isolarsi e immergersi in un mondo tutto suo borbottando frasi incomprensibili a proposito di matrimonio,bambini,e abiti da sposa con lo sguardo sognante e la faccia tutta rossa,gli occhi luccicanti e un aria timida, sognante e a tratti addirittura innocente.

Un’ espressione che su di lei ben poco le si addiceva visto il suo carattere.

Era inquietante.

E Namirentola…

Beh,lei sembrava essere stata colpita dalla stessa strana malattia che aveva colpito Hankok, a dispetto di quello che si era detta non riusciva a rassegnarsi del tutto.Era praticamente "divisa" tra le dolci illusioni dei suoi sogni che le suggeriva il cuore e la triste consapevolezza della realtà dei fatti che la ragione le ricordava.Non si riconosceva più.

Anche mentre lavorava non riusciva a distrarsi o a concentrarsi su altro,era così distratta che a differenza del suo solito lavoro impeccabile, quel giorno combinò un guaio dopo l'altro.Prima, aveva messo il sale al posto dello zucchero nel caffè, aveva carbonizzato la colazione provocando quasi un incendio, poi aveva lasciato l'impronta del ferro da stiro su tutti gli abiti e così via.Le sorellastre ovviamente si erano infuriate e messe a urlare come delle pazze,ma neanche allora Namirentola reagì ,persa com'era in chissà quali dolci sogni d'amore,e non fece una piega neppure quando le sorellastre per cercare di svegliarla le diedero una sonora martellata in testa,facendole spuntare un grosso bernoccolo in mezzo alla testa.La ragazza non se ne accorse nemmeno,avendo appena la sensazione che qualcuno avesse"bussato dolcemente"alla porta.-Avanti - aveva distrattamente risposto con voce assente,mantenendo un’ espressione ebete e le labbra perennemente piegate in un sorriso trasognato.Le sorellastre erano rimaste talmente sbalordite, da dimenticare persino la loro rabbia, decidendo di lasciarla in pace.Se non reagiva non c'era nemmeno gusto a tormentarla.

Namirentola era letteralmente "partita" per il bel sorriso di Rufy.

Continuò a svolgere con indolente passività tutte le tonnellate di faccende,combinando disastri sempre più grossi.Per esempio lavò il pavimento immergendo ripetutamente lo strofinaccio nel secchio senza strizzarlo per un tempo infinito, sospirando sognante o triste.

Dopo due ore l'ingresso era diventato una specie di acquitrino.Hankok ebbe modo di accorgersene dolorosamente.Il tempo di entrare e mettere un piede sul pavimento fradicio, che scivolò per circa un paio di metri,battendo dolorosamente il fondoschiena.E anche stavolta Namirentola sembrò non essersi accorta assolutamente di nulla,neppure quando la donna si rialzò furibonda minacciando di incenerirla solo con lo sguardo.

-Razza di sciagurata- urlò.-Si può sapere che ti salta in mente in quella testaccia vuota ?!?

-Il pavimento è bagnato -rispose la rossa con noncuranza, continuando a passare tranquillamente lo straccio.

Hankok sbarrò gli occhi perplessa, cercando di stabilire se la ragazza avesse sbattuto la testa e si fosse rimbecillita, o più semplicemente la stesse prendendo in giro.

Alla fine però, data la sua scarsa pazienza, non poté trattenersi dal mollargli un sonoro calcione nel didietro mandandola a sbattere violentemente contro il muro.

- Adesso siamo pari - commentò acida la matrigna,una vena sulla fronte ancora pulsante di rabbia,la gamba sollevata davanti a sé. -E vedi di asciugare tutto questo macello, piccola buona a nulla che non sei altro!-

Così dicendo Hankok se ne andò sbattendo rumorosamente la porta, lasciando Namirentola scivolare lentamente sul pavimento ,con la testa avvolta da miriade di stelline luccicanti che le vorticavano intorno.

-Fuffufu,quella donna ha veramente una fortissima personalità!- commentò con una risata una voce, fischiando in modo sarcastico.

Namirentola alzò gli occhi e nel riconoscere il volto sorridente del suo padrino Doflamigno,non poté fare a meno di emettere un grido di stupore.

Lo Stregone dei Fenicotteri si chinò sulle ginocchia la guardò quasi affettuoso offrendole galantemente una mano per aiutarla a rialzarsi.Namirentola ,troppo sorpresa dal suo comportamento insolitamente gentile,non riuscì a ribattere e accettò meccanicamente il suo aiuto.

-Scusami tanto,piccola Nami chan-esclamò Doflamingo con aria apparentemente costernata, facendole un perfetto baciamano-Avrei dovuto aggiungere qualche altro dettaglio circa la Magia del Fenicottero ma sai, con l'età che avanza e tutto il resto,la mia memoria non è più quella di una volta...Per questo mi chiamano Smemorino! fufufu!-

-Lascia perdere ormai non importa più- sospirò Namirentola.-Volevo andare al ballo per rubare i gioielli e l’ho fatto,ho ottenuto quello che volevo non mi posso lamentare.E' stato bello conoscere l'amore,finché è durato, ma penso che mi convenga rassegnarmi...-

-Fufufu oh no piccola sciocchina,è esattamente il contrario!-

-Come?-chise la ragazza confusa .

-Vedi, Namirentola-cominciò Doflamingo,cambiando tono assumendo per la prima volta

un'espressione serissima in volto.

-Sì?-domandò l'altra subito in ansia per quell’ atteggiamento così insolito per lui. Che cosa doveva dirle di tanto grave per avere quell’ espressione così seria?

-Ecco, io...-

-Allora?-

Doflamigo si guardò intorno con circospezione, dopodichè fece cenno alla ragazza di avvicinarsi e assicurandosi che nessun altro all'infuori di lei potesse sentire, le sussurrò qualcosa all'orecchio.

-Toglimi una curiosità.-mormorò.-Per caso la tua matrigna è ancora single?-

Namirentola sbarrò gli occhi e spalancò la bocca, il suo volto diventò pallido come un fantasma.Tuttavia, seppure parecchio irritata,lo schok per quella assurda

domanda sembrò farle tornare del tutto le sue capacità mentali.

-Ma che razza di domande idiote fai !-sbraitò mollandogli un cazzotto in testa.

-Chi sarebbe tanto pazzo da sposarsi con quella megera?!?-

-Fufufu,perfetto,proprio come pensavo.-ghignò Doflamingo, fregandosi le mani con soddisfazione.-Magnifico,ne parlerò con i miei assistenti perchè organizzino subito un matrimonio, non si sà mai...-

-Mi stavi dicendo qualcosa dell'incantesimo -fece Namirentola ringhiando, cercando di trattenersi.

-Ah sì,scusa -aggiunse subito Doflamingo,dandosi una pacca sulla fronte.-Intendevo dire che, nel momento in cui Rufy ha "toccato" la scarpetta di cristallo, parte della mia magia è rimasta ancora attiva!-

-In altre parole?-chiese ancora la rossa alzando un sopracciglio, sempre più interdetta e confusa,non capendo dove lo strano uomo volesse arrivare.

In breve Doflamingo la mise al corrente degli ultimi avvenimenti.

La sera prima, la misteriosa dama dal vestito d'orato,che non era altri che lei, aveva attirato l'attenzione e destato la curiosità di tutti gli invitati.Ognuno si chiedeva chi fosse,sopratutto il principe.Anche lui l'aveva vista,e a quanto pareva era rimasto talmente colpito da lei da dichiarare di volerla sposare.Ma nessuno sapeva chi fosse ne come rintracciarla.

Così utilizzando la scarpetta che «aveva perso»,da quella mattina aveva inviato i suoi servitori di casa in casa facendola provare a tutte le giovani ragazze di buona famiglia del regno, nella speranza di ritrovarla.Ma la scarpetta non poteva essere indossata da altri che dal suo legittimo proprietario:la Magia del Fenicottero lo aveva creato espressamente per lei,perciò nessun’ altra a parte Namirentola poteva calzarla.Namirentola sbiancò di colpo assumendo un espressione sbigottita, non riuscendo a credere a quello che aveva appena sentito.

In pratica il principe, senza nemmeno sapere chi era, voleva sposarla!Troppo schokata per reagire subito ,rimase all’inizio a fissare il vuoto imbambolata.

-Namirentola? Nami-chan mi hai sentito?-

«N-non è-è p-possib-il-e....» balbettò la ragazza,con gli occhi pieni di lacrime, piangendo al solo pensiero.-Questo è un incubo...-

-Fufufù!Ma come Nami-chan? Non desideravi diventare ricca? Ora che sposi il principe diventerai regina ,il tuo sogno si realizzerà!non sei contenta?-

-NO CHE NON LO SONO! IDIOTA! NON HO MAI DETTO DI VOLERMI SPOSARE!TANTO MENO CON UNO SCONOSCIUTO! COME TI VIENE IN MENTE CHE

POSSA ESSERE FELICE? TI SEI RINCRETINITO RAZZA DI IMBECILLE!-

urlò isterica,come una pazza colpendolo con uno dei suoi pugni.

Doflamingò sobbalzò,barcollando all’indietro,per un momento intontito sia dal colpo che dalle parole praticamente urlate a un centimetro dal suo orecchio.

-E-Ehi calma, bambina, calma -si affrettò a tentare di calmarla Doflamingo alzando le mani in segno di pace.

Ma l'unica cosa che ottenne fù uno sguardo assassino in risposta.

-Calma lo dici a tua nonna!Ma non ci arrivi?Se il principe mi trova scoprirà che sono stata io a rubare i gioielli!Altro che regina,finirò a Impel Down nelle prigioni!E anche se non mi scoprissero, non voglio sposare un uomo che non ho nemmeno mai visto e non amo solo per i soldi!Un conto è rubarli,un altro sposarmi.Amo il denaro ma non a questo prezzo!- continuò a urlare senza più alcun freno.Quando la ragazza ebbe finito di sfogarsi, Doflamingo la fissò attentamente come se stesse riflettendo sulle sue parole,poi la guardò serio...scoppiando a riderle fragorosamente in faccia!

-Fufufu! ma senti come fai la difficile,vuoi essere ricca senza fatica, ma non sposare un uomo ricco che sarebbe la soluzione più facile di tutte,non provi vergogna nel rubare ma trovi inaccettabile sposarti senza amore,fufufu,Sei un tantino contraddittoria ragazzina!Non ti sembra di avere un pò troppe pretese, dolcezza? fufufu,non fare tanti capricci,ti lamenti tanto ma a quanto pare sei più viziata delle tue sorellastre! fufufufu!-

Sentendosi paragonata a quelle oche starnazzanti, Namirentola perse anche l'ultimo briciolo di autocontrollo :

-Come osi ridere di me?! Tutta questa situazione è colpa tua!-

Il padrino sembrò sul punto di continuare ma, prima che potesse dire qualcosa , Namirentola lo anticipò:-Ma vaffanculo và!- gli urlò lei dandogli una spinta,una spinta così forte da stupire anche lei. Doflamingo volò all’indietro per mezzo metrò atterrò dentro il secchio,con tanto di acqua sporca del pavimento.Lo sguardo di Namirentola lanciava saette, sembrava sul punto di volergliene di voler continuare a infierire,ma in quel momento sentì le sorellastre Caterina e Alvida urlare come galline.Infastidita andò a vedere la causa di tanto trambusto.

Doflamingo si grattò la fronte con l'indice ghignando fra sé, nonostante il colpo appena ricevuto.

"Ah che bello sguardo,che bello sguardo che aveva! Se si potesse uccidere qualcuno con un'occhiata sarei già morto, fufufufu~' "pensava continuando a sorridere.

Poi però scosse il capo sconsolato, sospirando- Dannazione - commentò Doflamingo, mordendosi l'unghia del pollice.

-Sapevo che avrebbe reagito così,ma non ho resistito alla tentazione di provocarla

un po’.E’ stato più forte di me, ho sempre avuto un debole per le donne forti, sopratutto se aggressive...sono le più focose a letto!fufufufu~' Ah, se non avessi già messo da tempo gli occhi sulla sua matrigna ci farei un pensierino...fufufufu~'-

Poi tornò di colpo serio-Comunque,era così arrabbiata che non mi ha lasciato il tempo di dirle chi è il principe. Come faccio ora a spiegarle che deve assolutamente incontrarlo?-riflettè fra sè per un secondo. Poi spostò lo sguardo sulla sua palla di vetro magica per predire il futuro... ma che fungeva principalmente come orologio:- Purtroppo il fato mi è avverso, non mi è consentito rimanere oltre - ammise con fare esageratamente drammatico.

-Ho alcuni versamenti da fare prima che la banca chiuda, beh pazienza! Quella rossa è una ragazza in gamba,lo scoprirà da sola...-

Così dicendo il padrino tracciò un gesto nell'aria e scomparve in una magica polverina rosa luccicante.

 

  
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