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Autore: AndreMCPro    16/11/2014    2 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ebbene, un gruppo di ragazzi sta per essere catapultato nel mondo di Minecraft, dove tra mille pericoli, folli scoperte e fantastiche avventure, andranno alla ricerca del portale che li riporterà a casa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Creeper, Nuovo personaggio, Scheletro, Zombie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
A Journey into a Cubic World

Cap.3 Inizia la lotta!
 
"Allora? Vi piace?" Chiese Sam.
"Niente male, lo devo ammenttere!" Rispose Matt.
"Già, vi siete dati da fare! Siete stati davvero veloci!" Annuì Josh.
La casa era a due piani, solaio escluso, fatta di Assi di Quercia e con le fondamenta in Pietrisco. Un ampio cortile delimitato da un Muretto in Pietrisco circondava l’edificio, e lì su un lato una piccola coltivazione di grano era già a buon punto con la maturazione. Un tetto in Scalini di Quercia Scura completavano la casa. Clara aprì la Porta di Quercia Scura e disse: "Per ora non abbiamo molto, ma siamo riusciti a racimolare un po’di pietra e abbiamo una fornace bella e pronta!"
"Beh? Non ci sono mobili in questo dannato mondo?" Chiese Matt guardandosi in giro.
"Già, mi sembra un po’ spoglia come casa!" Lo appoggiò l’amico.
"Scusate, ma avevamo altro di cui preoccuparci" Rispose Sam, tendendo la mano verso Josh: "Lana, prego"
Il ragazzo aprì l’inventario e una strana piattaforma olografica apparve alla sua sinistra. Aveva quaranta slot, di cui quattro contrassegnati con i simboli di pezzi di armatura che riconobbe come elmo, corazza, gambali e stivali. Subito scorse la Lana e provò a toccarla con un dito, ma non accadde nulla. "Come faccio qui?" Chiese allora.
"Trascinali all’esterno dell’inventario. Ah non c’è bisogno di toccarli"
"Mmh ok" Fece con espressione un po’ scettica, e mosse il dito verso l’esterno dell’ologramma, con l’intenzione di gettare a terra i tredici blocchi. Incredibilmente, ci riuscì, e quelli caddero ad un metro e mezzo da lui. Sam li raccolse e si diresse al Banco da Lavoro, ma prima che potesse craftare un solo letto, un forte verso di insetto avvertì della presenza di un Ragno all’esterno della casa.
"Oh, ma dai! Non può essere già così tardi!" Si lamenò Sam, ma si sbagliava: il sole era appena calato oltre l’orizzonte. "Va bene, vorrà dire che faremo pratica con le spade"
Craftò quattro letti, ma non li posizionò, perchè sapeva già che i mostri non avrebbero permesso loro di dormire in pace. Aprì invece la porta e si fiondò fuori, seguito da un coro di “Ma sei pazzo?” da parte dei suoi amici. Ma il ragazzo tornò presto all’interno, con in mano 3 Cordicelle.
"Allora? Mi date una mano si o no?"
"Non credo tu ne abbia bisogno…" Rispose Matt intimidito.
"E invece voi venite con me!" Ordinò, afferrando i tre per le braccia e trascinandoli oltre la soglia.
Intorno al Muretto c’erano mostri di ogni genere: Zombie, Creeper, Ragni, e anche un Enderman con in mano un blocco di Sabbia.
"M… ma quello… io l’ho già visto…" Balbettò Josh indicando un Creeper.
"Ah, questo? Nessun problema!" Rispose Sam, che tagliò di netto la testa della creatura. E con grande disgusto da parte dei suoi amici, la testa stessa finì nell’inventario del ragazzo, subito seguita da 2 mucchietti di Polvere da Sparo.
"Ma che schifo!" Esclamò Josh. "E di quella che dovresti farci?"
"Non si sa mai" Rispose lui. "Però devo ammettere che mi sorprende la realisticità di queste creature…"
In effetti, nessuna entità sembrava davvero uscita dal mondo di Minecraft: Gli Zombie erano effettivamente umanoidi, con la carne putrefatta e l’inconfondibile odore di rancido. I Creeper sembravano davvero maiali malformati, e i Ragni erano relistici come non mai. E gli Enderman… parevano uomini molto alti, completamente neri e avevano sia delle mani dalle dita strette e afflate, sia dei denti che sembravano stalattiti e stalagmiti di una grotta. E il loro urlo era agghiacciante, peggiore di quello del gioco… Un momento! L’urlo? O porca miseria! Pensò, e subito ordinò ai tre amici: "Via, presto! A quello ci penso io!"
Troppo tardi: l’Enderman si era teletrasportato dentro il cortile e aveva ferito Clara. Contrariamente a quanto Sam si aspettava, i danni non la indebolirono solamente, ma i tagli furono reali e sanguinolenti. Il ragazzo allora perse la testa e aggredì con furia indicibile il mostro, infliggendogli quanti più colpi poteva. Ma dopo tre o quattro fendenti, quello scappò, per poi tornare pochi istanti dopo. Sam però aveva visto le particlle spostarsi e lo colpì non appena apparve. E quello svanì di nuovo. Stavolta il ragazzo subì un colpo alla schiena, ma i graffi furono solo superficiali e approfittò dell’erronea esultanza della creatura per infilargli la spada sotto il mento, ucidendola all’istante.
Ucciso l’Enderman, Sam si precipitò da Clara e le chiese: "Tutto ok?"
"Secondo te?" Rispose lei seccata, mentre premeva la mano sulla ferita.
"Non preoccuparti, non è niente di grave. Tieni" E le porse un po’di Pane, che quella mangiò senza dire niente. Le sue ferite svanirono nel giro di una decina di secondi.
"Ma è fantastico!" Commentò Josh. "Magari fosse così anche nella vita reale!"
"Chiedi troppo adesso" Rispose Sam senza nemmeno guardarlo, mentre aiutava Clara ad alzarsi. "In ogni caso dopo una ferita del genere non ha più le forze per restare in piedi. Prendi"
Lanciò i Letti a Matt. "Posali dove preferisci, basta che mi dici quale dev’essere quello di Clara"
"Subito"
Sam sdraiò la sua amica sul Letto vicino alla finestra -o meglio, quella che sarebbe stata la finestra, se avessero già ottenuto il Vetro- e si sdraiò in quello più vicino a lei. I mostri, dopo la morte dell’Enderman, avevano tagliato la corda e così i quattro potevano riposare in pace, almeno per quella notte.
Non ci posso credere… Pensò Sam. Ho sempre immaginato come potesse essere il mondo se Minecraft esistesse davvero… ma mai mi sarei aspettato di provare paura. Paura di perdere le persone che mi stanno a cuore, magari di perdere anche la ragazza che amo. Già, perché finché a ferirci siamo noi stessi, rinasceremo. Ma se è un mostro a farci fuori? Non posso correre questo rischio… No, li devo istruire come meglio posso, e far loro da leader affinchè non si smarriscano in questo mondo… Questo è l’unico modo per essere certi… che torneremo a casa… tutti insieme…
E il sonno lo avvolse, chiudendo finalmente quella disastrosa prima giornata nel mondo di Minecraft.
  
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