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Autore: milly92    28/10/2008    4 recensioni
Debora è una normalissima ragazza di quasi sedici anni che purtroppo non esita a sentirsi “Sfigata” in ogni occasione, così decide di partecipare ai provini per diventare la “Life coach” del suo aspirante cantante preferito di un programma musicale, Music’s Planet, che si chiama Niko. Con suo grande stupore ce la fà, ma purtroppo per lei quell’evento non è un arrivo, bensì un inizio: ce la farà a vivere nel frenetico mondo della tv, dove contano solo l’aspetto esteriore, i soldi e il potere? Resisterà alle varie offese, orari stancanti e un certo aspirante cantante che la manda in tilt? E se poi all'affetto per Niko si aggiungesse anche quello per Andrea, basato più sul sentimento che sull'aspetto esteriore?? Dedicata a tutti coloro che amano sognare un (bel) po’ e che sanno che essere adolescenti e crescere NON è assolutamente semplice… Baci, milly92 ^^
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just Believe In Yourself- Debora's Confessions'
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Che Ci Fai Tu Qui?!

Hola a todos!

Innanzitutto volevo ringraziarvi per le recensioni ricevute nello scorso cap, è la prima volta che lasciate 6 recensioni per un solo cap da quando sto pubblicando questa fic quindi non potevo non festeggiare aggiornando prima! ^^

Volevo avvisarvi che questo capitolo segna l’inizio di una nuova parte del racconto: quella dei “Casini”, dei litigi, delle dispute… Del caos, in poche parole! Quindi preparatevi ad entrare nel vivo della storia a partire dal cap 18!

Detto ciò, grazie a coloro che hanno recensito:

Giulietta_Cullen: Innanzitutto grazie per aver esaudito la mia richiesta ^^ Riguardo Debora, beh, ho cercato di costruirla con un carattere “Umano”, nel senso che commette errori come tutti noi, quindi fare un po’ la “pettegola” andando a dire al suo amato ciò che le è stato riferito fa parte di questo piano prestabilito, sarebbe noioso se fosse perfetta, non credi? ^^ E riguardo Niko e Deb insieme, come dico sempre… Chi vivrà vedrà! xD  Grazie mille,spero di continuare a leggere le tue recensioni!

Vero15Star: Concordo perfettamente con te, Niko è stato un vero idiota, ma dopotutto è come tutti i suoi colleghi maschietti , anzi, forse il fatto di essere un artista lo rende ancora più idiota visto che si preoccupa delle telecamere, del pubblico e bla, bla, bla… Grazie mille, spero che questo cap ti sia piaciuto come avevi intuito!

Giulls: Cara fedele amica di Mean Girls! Continuo a ribadire che le tue recensioni sono un vero toccasana per me, quando le leggo resto con lo sguardo intrappolato al pc e rido per minimo dieci minuti…! “Daniele come personaggio non è che abbia fatto una bella entrata nella storia, ma non temere, Deb sa cosa fare” intendo che visto che Daniele non ha fatto una bella impressione, manterrà il suo carattere ma Debora saprà come comportarsi nei suoi riguardi. “Si, spero ti siano piaciute!” ... ti prego....ti supplico...ti scongiuro oh mia fedele amica di mean girls...nn dirmi che è stato DANIELE...ti prego!!” ehm, tesoro, voglio lasciarti la sorpresa leggendo il cap… Il bacio tra Deb e Max?! O_O Penso che volevi scrivere Deb e Niko, giusto? Comunque, come ho detto a giulietta_cullen… chi vivrà vedrà! xD Spero che il cap e le anticipazioni ti piacciano!

Sweet_Baby_Love: Grazie mille! Eh si, i prossimi capitoli saranno capitoli di vera  e propria guerra, hai inteso perfettamente! Niko e Deb intesi male? Vedremo,  anche perché quei due non si capiscono mai… xD

_New_Moon_: Grazie! Tranquilla, sono la prima ad ammettere che Niko è un’idiota , non farti questo tipo di problema, ihih, cara fedele lettrice! ^^

Giunigiu95: Grazie, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Spero continuerai a farmi sapere cosa ne pensi!

Penso che aggiornerò giovedì o al massimo sabato, ok?

Bacioni,

la vostra milly92.

Capitolo 17

Che Ci Fai Tu Qui?!

Il giorno seguente fu uno dei più intensi di quell’esperienza, ma non tanto per il contenuto quanto per le emozioni e gli sbalzi d’umore vissuti.

“… Ma sai, noi Gold Boyz siamo tutti single” mi stava dicendo Giuseppe a colazione, mentre metà dei coinquilini dormivano ancora. Io mi ero svegliata molto presto, ansiosa del compito che mi era stato affidato circa Claudio, e cercavo di trovare una soluzione su come fare per farlo socializzare.

“Chissà perché…!” ironizzai, mentre mangiavo una vaschetta di yogurt alla fragola.

“Cosa vorresti dire?!” chiese, stando al gioco.

Scrollai le spalle, e poi in quel momento mi ricordai che non era vero: Andrea non era single grazie a Rossella… Lui sapeva o lo ignorava per davvero?

“No, ora mi dici!”

“Bah, io penso che almeno tu ce l’avresti la ragazza se andassi dal barbiere ogni tanto, ihih” risposi, accennando ai suoi capelli ricci, abbastanza voluminosi.

“Spiritosa!”

“Dai, scherzo! Anzi in realtà ti invidio, magari ce l’avessi anche io quei ricci!” feci, indicando i miei capelli mossi.

Giuseppe era il componente dei Gold  Boyz con cui riuscivo a parlare liberamente, era socievole,spiritoso, un po’ come Francesco ma meno “Clown”, così trascorremmo la colazione ad insultarci, finché non arrivò Claudio in cucina, con indosso una maglia con il simbolo di superman e i pantaloni del pigiama.

“Ciao” lo salutai fin troppo cordialmente.

“Ehi, superman!” fece Giuseppe.

Claudio lo guardò storto, prendendo dei cereali dalla scatola e iniziando a mangiarne una manciata.

“Scherzavo, amico!” si scusò l’altro, sbuffando quasi. Aveva ragione dopotutto!

“Hai dormito bene?” chiesi, con la voce simile a quella di mia nonna quando mi chiede se mi sono piaciute le sue polpette.

“No, il cuscino era troppo scomodo e le lenzuola non erano perfettamente stirate, oltre al fatto che sono abituato a dormire in lenzuola di seta…” fu la sua risposta, come se stesse dicendo qualcosa di ovvio.

Ma chi era, il principe William?!

Scambiai un’occhiata con Giuseppe, prima di rispondere: “Ah, ma certo” e rituffarmi nel mio vasetto di yogurt.

“No che non è certo, voi credete che io sia pazzo, viziato e spocchioso, vero?”

“Forse solo un po’ la seconda ipotesi” esclamò Giuseppe. “Scusa, ma qui non siamo in un hotel a cinque stelle…”

Per tutta risposta, Claudio si alzò, senza degnarci di uno sguardo, e uscì dalla cucina.

“Ehi, ma che ho detto?” chiese il ragazzo. “Qui non si può nemmeno essere sinceri…”

“’Giorno a tutti!” disse la voce di Niko, il che mi fece sobbalzare e mi spinse a passarmi una mano tra i capelli e sedermi più composta, mentre cercavo di non ripensare alle parole che mi aveva detto il giorno prima, “Ma che gli è venuto a quel Claudio? Per un pelo non mi è venuto addosso!”

“Niente, la sindrome degli ultimi arrivati che si credevano di venire in un hotel a sei stelle” rispose Giuseppe, mentre io annuivo.

“Ah, life coach, ci sei anche tu!” fece Niko, dopo aver annuito, sorridendomi.

“Si per tua sfortuna” risposi facendo una smorfia.

“Scherzavo! Dormito bene?” mi chiese, prendendo posto e dandomi un pizzicotto sulla guancia destra dopo avermela accarezzata.

“Più o meno” risposi, fingendomi indifferente.

“Uh, hai avuto anche tu problemi con il cuscino scomodo e le lenzuola, perché non erano di seta?” enfatizzò Giuseppe, strappandomi un sorriso.

“Si, ahah!” risposi.

“Cos’è questa storia?” chiese Niko.

Gli spiegammo tutto, facendolo rimanere di sasso. “Quello sta male” concluse, per poi avvicinarsi al frigo e prendere la confezione di latte.

“Se vuoi posso farti io il latte” mi offrii, senza sapere da quale parte del mio subconscio proveniva quella mia offerta.

Si voltò, osservandomi. “Davvero? Grazie!”

“Figurati” sorrisi, avvicinandomi a lui e prendendo la confezione per poi prendere il pentolino e accendere il gas.

“Cavoli, c’hai proprio la cameriera, eh?” dichiarò Giuseppe, stiracchiandosi.

“Eh, si, e pensa che lo fa gratis…”

“Guarda che potrei anche metterci del veleno, lì dentro…!” sogghignai.

La nostra discussione intelligente fu interrotta dal cinguettio di Rossella ed Andrea, che entrarono abbracciati in cucina. Appena ci videro si staccarono, arrossiti.

Io e Niko, che sapevamo, ci scambiammo un’occhiata, mentre Giuseppe fece finta di nulla, ma alla fine, mentre prendevano posto, chiese: “Sicuri che voi due non avete nulla da dirci , piccioncini?”

Rossella divenne scarlatta, ma la conversazione fu deviata grazie a Samanta, che entrò tutta pimpante. “’Giorno!” esclamò, “A mezzogiorno verrà il life coach dei Locos Sounds, hanno lasciato l’annuncio nella sala prove!”

“E tu sei andata in sala prove?!” chiese Andrea curioso.

“No, me lo ha detto Annah, stanno provando…”

“A quest’ora? E poi non sono nemmeno stati assegnati i brani…” obiettai, spegnendo il gas e prendendo un bicchiere.

“Ma che ne so, si sa che quelli so’ strani!” rispose lei prendendo posto e scrollando le spalle.

Che i Locos Sounds fossero davvero strani ce ne accorgemmo qualche ora dopo, mentre Giulia si lamentava del brano assegnato solo perché non avrebbe potuto vestirsi elegantemente, Richard fu scovato a fare delle strane mosse davanti lo specchio dell’ingresso,dicendo: “Ma quanto sei bono! Quanto! E’ solo questione di tempo prima che tutte le ragazze ti saltino addosso!”,  Amedeo balbettava da solo tra sé e sé, Annah si ingozzava di Nutella poco prima di pranzo e, ciliegina sulla torta, Claudio scriveva una richiesta alla produzione, mentre Salvatore dei “Dj” cercava di metterlo sulla buona strada.

Chissà cosa stava richiedendo… Coinquilini più “normali” rispetto a lui?!

Poco dopo l’assegnazione dei brani, in cui a Niko fu affidato “Feel” di Robbie Williams, me ne stavo nella mia stanza, a ripensare al pasticcio in cui mi ero messa. Come avrei fatto a far socializzare Claudio con gli altri se la prima ad avere problemi con lui ero io?!

Alzai lo sguardo, e notai le rose che avevo ricevuto, più appassite che mai. Mi avvicinai, rileggendo il biglietto. Parole bellissime, certo, ma che mi riportavano lontano con il pensiero, al mio ex ragazzo, ai nostri momenti più belli trascorsi insieme, al modo brutale in cui ero stata mollata, al periodo di quasi depressione che mi aveva causata…

Quasi assorta in questi pensieri non sentii nemmeno la porta aprirsi e non vidi Niko entrare.

“Ehi, ci sei! Non mi hai risposto mentre bussavo!”

Sobbalzai, scrutandolo e mettendolo a fuoco quasi con una certa difficoltà.

“Scusa, ehm, io…”

“Pensavi all’ammiratore sconosciuto?” mi chiese, indicando le rose, a cui ero vicinissima. 

“Diciamo, più che altro al mio ex” risposi vaga, alzandomi e sedendomi sul letto.

“Beh, capita, anche io a volte penso alla mia ex…”

“Non me ne hai mai parlato, sai? Hai sempre fatto discorsi in generale!” feci, più che altro per distrarlo dalla discussione sul mio ex ragazzo dato che non mi andava di parlarne.

“Vuoi che te ne parli?”

“Se ti va…”

“Ok! Si chiamava, anzi, si chiama, Alexandra, e mi ha lasciato perché è dovuta partire per uno scambio culturale in Francia…”

Quelle parole mi fecero rimanere stupefatta: sapevo chi era!

“Cosa? Alexandra? Francia?” chiesi. “Ma… è una del tuo forum! Bionda, occhi azzurri…”

“Si, è lei! Sta nel mio forum?!” chiese illuminato dalla notizia.

“Si, e sapessi quante ne ha scritte su di me…” dichiarai. Era la famosa xgirlx90 che aveva scritto commenti poco gentili su di me. La conoscevo tramite Internet perché prima di andare a Music’s Planet partecipavo al forum ogni tanto.

“Cosa?”

Gli raccontai del suo commento e di tutto il resto, facendolo rimanere a bocca aperta. Alla fine se ne uscì con uno: “Stronza!” che mi fece compiacere un po’.

“Va beh, chi se ne frega…” obiettai.

“Me ne frega, non devono permettersi di dire cose false su di te, specialmente offendere in quel modo!”

Non potei non sorridere vedendolo così indignato, ad essere onesta. Cosa potevo farci? Mi piaceva sempre di più, e la rivelazione del giorno prima mi aveva fatto rimanere male, anche se sapevo che sarebbe andata a finire così.

“Ragazzi, venite, è arrivato il nuovo life coach!” disse Rita emozionata, irrompendo all’improvviso nella stanza.

“Ok, veniamo” dicemmo insieme, per poi guardarci e scoppiare a ridere.

“Chiunque sia questo, ricorda che tu sei la migliore life coach e non pensare a quello che ti dicono gli altri” mi disse, mentre stavo per uscire dalla porta.

Mi bloccai, presa dalla dolcezza con cui erano state pronunciate quelle parole. Lo guardai, e notai che il suo sguardo era simile a quello di qualche settimana prima, quando stava per baciarmi. Cosa gli prendeva, diamine?! Perché a volte era così dolce per poi subito contraddirsi?!

“Ehm…” risposi, incapace di simulare alcun suono.

“Cosa c’è?” mi chiese, avvicinandosi  e chiudendo la porta.

“Niente, dai, andiamo” cercai di svignarmela, ma lui, più veloce di me, si parò davanti la porta.

“Dimmi, sembri… strana”

“Io? No, ma che”

Ci guardammo per un lungo istante, prima che lui dicesse: “Scusami”

“Per cosa?”

“Per questo che ho detto, so di essere contraddicente a volte, sappi che l’ho detto perché le penso” dichiarò.

“Si, va bene, so cosa intendi, so che non fai così perché ti piaccio o cose così, so che lo dici perché ti va dirlo, però… Che cavolo, mi ci fai rimanere sempre come una scema! Ti prego, non giocare con me” dissi queste parole con voce quasi implorante, non ce la facevo più, era come se una parte di me continuasse ad illudersi di potergli interessare minimamente. Ma, allo stesso tempo, con quelle parole gli avevo quasi rivelato completamente i miei sentimenti.

Però lui non mi chiese nulla, annuii, aprendo la porta e facendomi segno di uscire.

“Chissà chi è questo nuovo life coach!” disse, con voce più allegra.

“Oh, si, chissà” feci, cercando di suonare vivace e spensierata. “Oggi abbiamo le prove, vero?”

“Abbiamo?” rise. “Hai intenzione di fare un duetto?”

“Ma scemo!” lo spinsi lievemente, facendo una smorfia. “In senso… vabbè, meglio che sto zitta!”

“Si, brava, stai zitta!”

“Antipatico!”

“Bisbetica!”

Continuammo a fingere di litigare per tutto il corridoio; era una delle cose più strane: spesso riuscivamo a superare momenti critici comportandoci subito come se non fosse successo nulla.

Una volta nell’ingresso notammo che tutti erano intorno al nuovo arrivato, di cui riuscivo solo a scorgere la chioma bionda.

“… Si, grazie, spero di essere un buon life coach!Oh, guarda chi è arrivata, finalmente, ti fai sempre attendere!”

Udendo queste parole mi voltai, e dalla folla, sorridente e quasi trionfante uscì Daniele, che si stava avvicinando con passo vellutato, sorridendo quasi con soddisfazione.

“Daniele?! Che ci fai tu qui?!” domandai.

Ero sbalordita, con la bocca aperta e l’impressione di aver sbagliato stanza,anzi, casa. Cosa ci faceva lì? Sembrava che tutti potessero essere life coach da un giorno all’altro!

Daniele se ne stava davanti a me, radioso, mentre tutti ci guardavano curiosi. Continuavo a fissarlo incredula.

“Vi conoscete?” chiese Samanta.

“Si, ho avuto l’opportunità di conoscerla quando è ritornata nella nostra città la scorsa settimana” spiegò con nonchalance. “Non mi saluti nemmeno?” aggiunse con un sorriso ironico.

“Oh, si ciao” dichiarai, avvicinandomi e salutandolo con i formali baci sulle guance prima che lui mi abbracciasse. Sentivo lo sguardo di tutti fisso sulla nuca, ed era una sensazione che non mi piaceva affatto, nemmeno durante le prime time mi sentivo così. Per tutta risposta, Daniele disse, in stile recitazione poesia, con perfetto accento inglese: “When you're gone the pieces of my heart are missing you ,when you're gone the face I came to know is missing too, when you're gone the words I need to hear to always get me through the day and make it ok. I miss you. Ma ora avremo tanto tempo per stare insieme…”

“Sei stato tu?” esclamai sbalordita, ricollegando quella canzone alla rose e cercando di fingere di non aver sentito l’ultima affermazione.

“Si, spero ti siano piaciute!” rispose.

“Piacere di conoscerti!”

Stavo per rispondergli,ancora confusa per tutto quello che stava accadendo, ma la voce di Niko ci aveva interrotti.

“Piacere, io sono Daniele!” rispose lui, porgendogli la mano e concentrandosi nell’imitare una faccia sicura.

Lo so, io sono Niko” rispose l’altro, fingendosi ancora più sicuro.

Lo so” ripetette Daniele, imitandolo senza batter ciglio.

Li guardai, e vidi che si stavano scambiando uno sguardo mentre si stringevano la mano, che sembrava proprio di sfida mentre gli altri sussurravano ancora per la questione delle rose. O era solo la mia impressione?

Qualche Anticipazione:

“Certo che lo fa, e ti dirò di più: lui lo fa per avere popolarità davanti le telecamere, io lo faccio perché mi piaci” disse convinto, spostandosi anche lui di un posto.

________

“E di che, anzi, quando litigherete sarò lieta di aiutarti ad inventarti qualche buona scusa” ironizzai.

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“Si, mica c’è una pizzeria qui vicino?” chiese subito Annah, e dovemmo sforzarci per non ridere. La lezione della lampo non le era bastata…

________

Non ebbi il tempo di vedere nient’altro che mi sentii afferrare da lui e voltarmi, faccia a faccia, prima di sentire le sue labbra posarsi sulle mie e sentire la sua presa farsi più forte attorno alla vita.

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“No… Io… Se dovessi scegliere… Sceglierei te…”

  
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