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Autore: Lukeys_Smile    17/11/2014    1 recensioni
Tutte le snob erano cadute ai suoi piedi. Non capivo che ci trovassero di così attraente in lui, così spietato e strafottente. Forse erano affette da qualche grave malattia?
- 'Giorno Vicina! Come ce la spassiamo? - mi disse avvicinandosi con uno sguardo beffardo.
Non adoravo quando aveva quell'atteggiamento.
- Cosa vuoi oggi? - sbuffai.
- Niente! Che ti credi? - continuò continuando a avvicinarsi.
- Stammi lontano, microbo! - dissi infastidita.
- Mhm, si vedrà! Sei così...attraente quando sei tormentata - ammise con tono malizioso.
Mi voltai verso di lui e decisi di accelerare il passo....
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- CAPITOLO 30 -


JUST STAY IN MY ARMS


 

 
La porta di casa si riaprì. Singhiozzi. Lacrime. Una porta sbatté. Mi accasciai contro il muro, il viso tra le mani. Rach entrò e si gettò immediatamente accanto a me. I suoi occhi da cerbiatta rimasero a fissarmi per un po’. Ash comparì sulla soglia della stanza. Mi chiamò. Alzai lievemente lo sguardo. Si abbassò alla mia altezza.

- Ti giuro… Non ho visto bene nemmeno io, ero distratto in quel momento… ma Luke non avrebbe mai fatto nulla del genere. Non a te. – cercò di rassicurarmi. Rachel annuì.

Scossi la testa. Non aveva visto bene, nemmeno Rachel. Non potevano sapere. E poi anche io prima ero di quelle sue convinzioni. Ennesimi singhiozzi. Rachel guardò Ashton.

La porta di casa sbatté per la seconda volta. Ashton si alzò velocemente e chiuse la porta, per imboccare le scale di corsa. Rachel fece che stringermi a sé. Mi racchiuse tra le sue braccia, facendomi sentire il profumo dei suoi capelli biondi. Appoggiò la testa contro la mia.

- Soffro con te – disse.


 
 
Luke
Entrai in casa, sopraffatto dall’ira, nonostante Calum e Michael dietro di me che continuassero a ripetermi di mantenere la calma. Imboccai le scale, ma venni fermato da Ashton. Tentai di passare, ma non mi lasciò andare oltre.

- Non è molto ragionevole andare a parlarle nello stato in cui si trova, sai? – disse calmo.

Sbuffai, passandomi una mano tra i capelli. Scesi le scale, seguito dal riccio. Mi gettai sul divano, puntando i gomiti sulle ginocchia e prendendomi la testa tra le mani. Tentai di tranquillizzarmi.

- Cosa mi consigli di fare? – mi rivolsi a Ash.

- Certamente andare a parlare con una ragazza in crisi per merito tuo non è l’ideale – ammise nuovamente amaro.

Posai gli occhi su Mikey e Cal. – Dovremmo trovare un modo per tranquillizzarla, almeno farla smettere di piangere – consigliò il moro.

Ci voltammo tutti verso Mr Capelli Verdi, che ci rivolse uno sguardo interrogativo. Sì, Michael aveva sperimentato un nuovo colore. Dopotutto, era sempre il meno soggetto a crisi di nervi e, sicuramente, il più bravo di noi a tranquillizzare una ragazza. Ilary lo riteneva uno dei suoi migliori amici, quindi perché non mandare lui a tentare di calmarla? Aveva visto tutto perfettamente, oltretutto!

- No, non se ne parla – scosse la testa, dopo aver capito le nostre intenzioni.

- Dai, per favore!! Non mi ascolterebbe nemmeno sul punto di morte talmente si intestardisce, certe volte! Ho davvero bisogno di te! – lo supplicai.

Sospirò. Si diresse verso le scale. Poco dopo, Rachel ci raggiunse.

Non so per quanto restò di sopra. Del resto, la tensione in me saliva. Rachel e Ash continuavano a scambiarsi occhiate preoccupate. Calum taceva. Silenzio di tomba. Potevamo udire il ticchettio dell’orologio della cucina, le automobili che passavano davanti a casa. Dopo un po’, i passi di Mikey. Rivolgemmo lo sguardo verso di lui.
Sembrava vagamente soddisfatto.

- Si è calmata. – disse. – E’ disposta a scendere, a mangiare, a fare tutto quel che le pare in tua presenza… -

Quelle parole mi sollevarono particolarmente.

– …rivolgendoti la parola il meno possibile – ammise con amarezza.

Sgranai gli occhi.

Mi guardarono tutti. Annuii, per poi alzarmi pensieroso.

- Cosa hai intenzione di fare?  –

Mi voltai verso Rachel. Era terribilmente seria, l’espressione non traspariva alcuna emozione.

- Cercare di chiarire…nel momento più opportuno – fu l’unica cosa che riuscii a dire.

La ragazza mi guardò nuovamente con i suoi occhi da cerbiatta.  – Hai ancora bisogno di noi? –

- Posso farcela – ammisi. Annuì.

Si diressero verso la porta. Feci lo stesso, aprii la porta di casa. Mi salutarono. Rachel si alzò sulle punte e avvicinò la bocca in prossimità del mio orecchio.

 – Non farla soffrire troppo – bisbigliò, per poi riabbassarsi. Uscì per ultima.


 
Li guardai andare via, per poi richiudere la porta alle mie spalle. Ilary scese dalle scale, a piedi nudi, in quel preciso istante. Mi guardò, con gli occhi gonfi e arrossati per il pianto, ma, come Michael aveva sottolineato, non proferì parola e si diresse verso la libreria. Cominciò a scorrere le dita sui tomi, leggendone i titoli. Alla fine, scelse un libro dalla copertina blu e si sedette sul divano, per poi ficcarci il naso dentro.

Il resto della giornata passò allo stesso identico modo. Il silenzio che incombeva per casa era terribilmente straziante. Ilary tentava in tutti i modi di evitare il mio sguardo, di evitarmi fisicamente. Spese l’intera giornata a leggere libri, in silenzio, chiusa nella sua stanza. Era terribile vederla in quello stato, tant’è che quel silenzio sembrava quasi urlare. Non avevo fatto altro che osservare i suoi minimi movimenti, pensando ad una soluzione. Arrivai alla sera che non ce la feci più. Mi alzai dalla sedia della cucina su cui ero seduto e mi diressi verso la porta della sua camera. Aprii la porta all’improvviso, tant’è che la feci sobbalzare.  Mi puntò gli occhi addosso.

- Non ce la faccio più, Ilary – Mi liberai. – Nulla di quello che hai visto era vero, te lo giuro –

Abbassò lo sguardo, cercando di ignorandomi. – Guardami! – gridai.

Ritornò a guardarmi. Le si dipinse in viso la rabbia. Chiuse il libro, per poi alzarsi e ritrovarsi a qualche metro da me. – Non mi mentire di nuovo – sibilò a denti stretti.

- Mi ha preso così all’improvviso e mi ha baciato! E non si staccava da me! Come devo dirtelo! – ribattei.

- Sì, certo! Dillo, lei è meglio di me, con quel seno sempre in vista! Dillo! – gridò.

- Ti ho detto che non volevo che mi baciasse! Tu sarai sempre meglio di lei, sempre il meglio di tutte per me! –

- Smettila di…! –

Non ci vidi più. Avvanzai verso di lei, la presi per le spalle e la spinsi contro il muro. Le guardai gli occhi carichi di stupore. La baciai. Cercò di spingermi via. Sapeva di farmi quasi il solletico. Cominciai a scorrere le mani lungo i suoi fianchi, per poi accarezzarle la pelle della schiena sotto la maglietta. Sentivo i brividi che le percorrevano la schiena ad ogni tocco. Dopo un po’, smise di opporre resistenza e infilò la dita tra i miei capelli. Si lasciò completamente a me, ricambiando con foga. Mi allontanai da lei proprio quando rimasi senza fiato. Le presi il mento.


 
Ilary
- Ti amo. Come cazzo potrei pensare di tradirti? – mi disse, guardandomi intensamente negli occhi. Sapevo bene che non mentiva, era troppo sincero.

Abbassai lo sguardo. Luke avvicinò nuovamente il viso al mio e mi diede un bacio all’angolo della bocca. Sorrisi lievemente. Mi strinse ancora di più. Premette le labbra sulla pelle del collo, fino a cominciare a mordicchiarlo. Le sue braccia scesero fino ai lembi della maglia. Sapevo bene le sue intenzioni, ma in quel momento volevo solamente recuperare il tempo perso. Me la sfilò, e mi baciò di nuovo. Spostai le mani sul suo petto. Gli sfilai la maglia, scoprendogli il petto tonico. Gli baciai le labbra. Arrivò al cavallo dei miei pantaloncini e me li sbottonò, per poi farli scivolare giù. Me ne liberai e gli sbottonai gli skinny jeans.

- Un po’ più stretti? – commentai. Rise appena e se li tolse da solo.

Mi prese in braccio. Mi baciò ancora. Mi lasciò stendere sul letto, lui sopra di me.

Ci spogliammo completamente.

Divenimmo una cosa sola.





 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao!!!
CAPITOLO 30!! Cosa devo dire? Uno dei migliori che abbia scritto in tutta la storia, credo!!
Vi anticipo che nel prossimo capitolo… Torneranno i genitori di Luke e Ilary dall’Inghilterra!!! Che succederà?!!
Bacioni, alla prossima!!

 
  
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