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Autore: Elys9    17/11/2014    2 recensioni
~ abbiamo perso troppe albe e tramonti e, troppe volte abbiamo visto cieli spenti. Eppure bastava guardarci per dipingere insieme tutto ciò che avevamo perso nei nostri sguardi ormai troppo trasparenti. ~
Mentre frequenta la Columbia University, la vita del giovane Michael Clifford viene sconvolta dalla presenza di Luke Hemmings, un compagno di classe dal fascino fanciullesco che lo introduce nell'universo Bohémien presentandogli giovani scrittori col vizio della ribellione, due di loro sono David Green e Andy Morris. La gelosia di David per Luke suscita però nel gruppo un'oscura inquietudine, costringendo ai giovani a confronti diretti. Separati in seguito da un evento traumatico.
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Trailer della storia : https://www.youtube.com/watch?v=OrEf1MwSzpc&feature=youtu.be
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford, Sorpresa
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
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Il giradischi risuonava la canzone ''Snap Out Of It'' Una delle mie canzoni preferite dei Arctic Monkeys. Presi la scopa ed iniziai a spazzare per terra, mio padre si arrabbierebbe molto se scoprisse che non ho pulito lo studio. Potrà essere Scontroso e innapropriato, ma è una persona molto in gamba. è uno scrittore, uno di quelli famosi che girano il mondo per presentare i propri libri. La mia famiglia è composta solo da me e lui. Mia madre è morta quando avevo 4 anni, che dire, a stento ricordo il suo viso.

Il giradischi smise di suonare.

Alzai lo sguardo e vidi mio padre che appoggiava la posta sulla scrivania.

''C'è posta per me?'' Chiesi

''No, perchè?''

''Così...'' Dissi abbassando lo sguardo.

Presi un mucchio di libri e li portai nell'altra stanza. Li poggiai sul divano e, in ordine Alfabetico li misi nella libreria. Forse era un vizio, o un ossessione quello dell'ordine, della perfezione. Non accettavo una libreria disordinata, dei vestiti piegati male, per me doveva essere tutto perfetto, nulla doveva essere fuori posto.

<< Michael >> Sentìì provenire dallo studio

<< Si, dimmi papà >> Dissi entrando nello studio

<< Perchè non mi hai detto della tua domanda alla Columbia University? >>

<< Temevo che non mi avresti mandato >> Dissi abbassando lo sguardo

Lui mi guardò per qualche secondo e, poi ritornò ad analizzare la lettera.

<< Ho scritto libri e poesie, ora tocca a te scrivere >> Disse porgendomi la lettera

La presi e l'apri..

'' Caro Mr. Clifford la informiamo che è stato ammesso alla Columbia University...''

<< Mi hanno preso! >> Esclamai

Corsi ad abbracciare mio padre.

<< Buona fortuna, figliolo. >> Mi sussurrò


 

La mattina seguente arrivato all'Università ricevetti un programma che conteneva lezioni di seminari negli edifici accademici, attività di lezioni fuori dall'aula e gli esami da sostenere. Infine mi fù data la chiave della mia stanza. Mi incamminai verso le grandi scale, arrivato al secondo piano, incominciai a cercare la stanza.

<< è questa, la 125 >> Dissi.


 

Presi un respiro e girai la chiave nella serratura. Mi stupii nel trovarla vuota, perfettamente in ordine, con solo una valigia su uno dei due letti. Non mi meravigliai tanto che la stanza fosse bella, siamo pur sempre in una Università privata.

Di colpo entrò un ragazzo, era alto, Capelli neri ed occhi color oceano.

<< Ciao conquilino! >> Mi disse << Mi chiamo Logan >> Continuò porgendomi la mano

<< Piacere, io sono Michael >>

<< Bene Michael, io vado all'Incontro Studentesco, tu vieni? >>

<< Ti raggiungo >> Dissi sorridendo

<< Va bene, a dopo frocetto >> Disse uscendo dalla stanza

<< Anche per me è stato un piacere >> Dissi mentre uscì dalla stanza

Mi incamminai verso il corridorio per sbirciare le altre stanze. Sentìì una puzza di fumo provenire da una delle stanze, mi avvicinai alla porta e l'aprì. Nella stanza vidì un ragazzo seduto sul letto che fumava.

<< Vuoi fare un tiro? >> Mi chiese

<< Grazie ma, non fumo >>

<< Matricola? >> Mi chiese << Mi sorprendo che non mi hai riconosciuto >>

<< Si, sono una matricola >>

<< Bene >> Disse mentre si alzò e si avvicino a me

<< Tu non vai all'incontro? >>

<< Solo i più anti-sociali devono andare ad un evento addirittura chiamato tale. >> Disse mentre spense la sigaretta. << Come ti chiami? >>

<< Michael >>

<< Io sono Luke >> Disse << Sei un artista? >>

<< Mi piace scrivere, ma non sono un artista >>

<< Beh, non sei ancora niente. >>

Notai sul letto un quaderno aperto, sopra c'erano scritte delle frasi.

<< Alcune cose, una volta che le hai amate, diventano tue per sempre. E, se tenti di lasciarle andare, fanno solo un giro e tornano da te. Diventano parte di te... >> Disse Luke mentre mi guardò

<< O ti distruggono >> Dissi continuando a guardare il quaderno

<< Allen Ginsberg, fottuto geniaccio >> Disse << dobbiamo brindare >> Continuò prendendo due bicchieri per poi versarci del vino.

<< Non bevo >> Dissi in tono Amareggiato

<< Allora sarà la tua prima volta >> Disse porgendomi il bicchiere

Presi il bicchiere, rivolsi lo sguardo verso Luke che, nel frattempo appoggiò la bottiglia sul comodino.

<< Brindiamo a Ginsberg, quel brutto figlio di puttana >> Disse sghignazzando per poi bere.

<< A Ginsberg >> Dissi

Guardai l'orologio, tra poco dovevo andare alla mia prima lezione.

<< Luke, adesso devo andare a lezione >> Dissi appoggiando il bicchiere sul tavolino.

<< Va bene, Mikey >> Disse Accennando un sorriso << Stasera usciamo insieme, ti farò conoscere delle persone che forse ti interesseranno. >>

<< Va bene >> Dissi accennando un sorriso per poi uscire dalla stanza << A stasera >> Continuai. 

  
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