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Autore: Bbpeki    18/11/2014    1 recensioni
Silenzio. Solo il lieve frusciare delle gonne delle donne e il lieve rumore del respiro della moltitudine di persone radunate in una piazzetta. Davanti a tutti c’era un palchetto con sopra una catasta di legno, alcuni funzionari della chiesa locale e del tribunale.
“Oggi, 5 Novembre 1413, la Corte e la Chiesa di San Benedetto dichiarano colpevole di stregoneria Helena Elizabeth Lee e la condannano al rogo. Che Dio ci liberi dal Demonio, Amen” Il silenzio fu rotto da queste orribili parole.
***
Questa storia ha come protagoniste Helena (la versione del video) e Vays, che ho deciso sarebbe stata la ragazza bionda che piange in primo piano (sempre nel video). Si aggiungeranno anche i membri della band più avanti.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Silenzio. Solo il lieve frusciare delle gonne delle donne e il lieve rumore del respiro della moltitudine di persone radunate in una piazzetta. Davanti a tutti c’era un palchetto con sopra una catasta di legno e alcuni funzionari della chiesa locale e del tribunale.  

“Oggi, 5 Novembre 1413, la Corte e la Chiesa di San Benedetto dichiarano colpevole di stregoneria Helena Elizabeth Lee e la condannano al rogo. Che Dio ci liberi dal Demonio, Amen” Il silenzio fu rotto da queste orribili parole. 

Una ragazza coi neri capelli aggrovigliati e sudici, il vestito a brandelli, lo sguardo confuso e vuoto fu condotta malamente sul palco da un uomo col volto coperto da un cappuccio nero. La ragazza, Helena, si guardò intorno con sguardo perso e trasognato.

“Cos…Dove mi-“ La sua domanda fu interrotta da uno schiaffo dell’uomo dal volto coperto

“Zitta, strega! Non potrai usare i tuoi poteri malefici su noi, uomini di fede!” Disse superbamente l’uomo di prima. Helena lo guardò come sei il pazzo fosse lui

“Io non ca-“ Un altro schiaffo la interruppe, questa volta così forte che le fece voltare la testa e cadere a terra.

“Zitta ho detto!” Le urlò l’uomo. Lei chinò il capo, ubbidiente. L’uomo si ricompose

“Ora brucerai, strega, e tornerai all’Inferno” L’uomo col cappuccio la prese e la legò a un palo di legno. 

Helena non aveva opposto resistenza, non ne aveva la forza e poi a che pro? Il suo Amore non era li a incoraggiarla a lottare, il suo Amore era lontano…

Chiuse gli occhi, decise che il suo ultimo pensiero sarebbe stato suo, della sua Speranza. 

Era bellissimo ripensare ai loro piccoli momenti insieme, a quegli incontri segreti nel boschetto, alle ore fugaci passate insieme. Sì, la morte sarebbe stata più dolce così…

Si abbandonò al ricordo, mentre sentiva il calore dell’Inferno avvicinarsi, sempre di più, finché non tocco la sua pelle. Si sforzò di tenere l’immagine della sua Gioia nella mente, ma il dolore era immenso. Sentiva la pelle morbida, bruciare e bruciare finché non carbonizzava i nervi, allora non faceva più male. Ma le fiamme la corrodevano ovunque, i capelli andavano a fuoco e pian piano si avvicinava sempre di più alla sua testa. Gli occhi si stavano sciogliendo come neve al sole, era cieca ormai. Si stava corrodendo e liquefacendo come ghiaccio.

Ti ho amata, dolce Amor mio… Fu il suo ultimo pensiero logico. 

Lentamente il suo corpo disintegrava e diventava irriconoscibile. Poi, in suo aiuto, arrivò l’Angelo della Morte. La prese dolcemente, come per non svegliare la sua anima gentile, e la condusse verso la Pace Eterna.

 

 

****

Vays correva più veloce che poteva. Non ci voleva credere, non era possibile.

Spalancò il cancello di ferro del cimitero, corse tra le tombe nel silenzio della Notte Eterna di quel luogo misterioso. Passò irriverente tra il letti dei morti.

Non poteva essere vero! Si fermò davanti a una piccola tomba di pietra.

“No…” Disse flebilmente prima di accasciarsi al suolo. Bocconi. 

Si sentiva svuotata di ogni dolce emozione, tutto era rabbia e tristezza in lei. Sentiva il petto sfondato tanto era schiacciato da quel peso impalpabile. Era ferita, amputata di una parte la sua anima. Quella più bella e importante di se stessa.

Non seppe quanto tempo stette lì, difronte a quel pezzo di pietra levigato. Non le importava suo padre, sua madre, chiunque era meno importante di quella magnifica persona sottoterra, fredda e immobile.

Doveva fare qualcosa! Non poteva vivere senza lei…

 
  
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