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Autore: ineedofthem    18/11/2014    4 recensioni
Scarlett ha 24 anni è una ragazza normale e ama il suo lavoro da giornalista. Preferisce restare nel suo appartamento, che da quando Jennifer la sua migliore amica si è trasferita, le sembra vuoto mangiando magari cibo d'asporto sul divano in salotto, con il computer sulle gambe mentre scrive un articolo.
Una telefonata sconvolge la sua quotidianità. Jennifer le annuncia il suo matrimonio e Scarlett dovrà raggiungerla a New York.
Ma lei non immagina affatto cosa porterà tutto questo con sé, nuove amicizie, litigi, amore ma soprattutto Scarlett non pensa di rincontrare lui, Harry.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 8

Capitolo 8



Alcuni giorni dopo

Scarlett si chiuse la porta alle spalle con la massima cautela, era appena rientrata da un'uscita con Harry ed era rientrata più tardi del solito, quindi temeva una reazione da parte dei suoi genitori se l'avessero scoperta.
Sospirò di sollievo notando la casa, illuminata solo dalla luci di emergenza che si trovavano all'ingresso e dalla luce, probabilmente lasciata accesa in cuicina,la ragazza ci diede poco conto. Camminò in punta di piedi cercando di fare meno rumore possibile fino alle scale che portavano al piano superiore.
"Ferma lì signorina", Scarlett sobbalzò riconoscendo la voce severa di suo padre. Pensò che quando era rientrata non doveva essere lì perchè altrimenti si sarebbe accorto della sua presenza. Rimase di spalle mentre sentì i passi di suo padre avvicinarsi. Le luci si accesero rivelando sua madre,stretta nel sua vestaglia da notte, sulla soglia della porta che separava la cucina dal salotto.
"Dobbiamo parlarti tesoro", intervenne sua madre avvicinandosi poi a suo padre e Scarlett si voltò, pronta a sobirsi le loro ramanzine, ma probabilmente dal tono con cui sua madre le aveva parlato non erano arrabbiati e l'argomento di cui avrebbero voluto parlare non era il suo ritardo. Scarlett sembrò rilassarsi e prese posto sulla poltrona difronte ai suoi genitori.
"Del tuo ritardo avremo poi modo di parlare un'altra volta, ora abbiamo questioni più importanti di cui discutere", puntualizzò suo padre come se le avesse letto nel pensiero, poi prese una mano di sua moglie, seduta accanto a lui, tra le sue.
Scarlett roteò gli occhi al cielo, diventando curiosa di conoscere queste importanti questioni come suo padre le aveva definite.
"Bene", cominciò l'uomo facendo poi una pausa per lanciare uno sguardo veloce a sua moglie.
"Come ben sai il mio lavoro mi porta a trasferirmi spesso", le disse e Scarlett storse le labbra, quando si cominciava a parlare del lavoro di suo padre, le cose cominciavano a farsi serie, ripensò a tutti i trasferimenti, e iniziò a torturarsi le mani visibilmente preoccupata.
"Dovremo cambiare città", arrivò dritto al punto suo padre e lei sentì il mondo caderle addosso. Non le importava sapere dove sarebbero andati questa volta,al solo pensiero di dover andare via da lì si sentì morire.
Non potevano andarsene così da un momento all'altro, ora che aveva trovato stabilità, e Harry...
Appoggiò le mani sui braccioli della poltrona per aiutarsi ad alzarsi. I suoi genitori la guardarono preoccupati, e lei si convinse che stessero fingendo perchè se si fossero davvero interessati a lei,avrebbero considerato la sua opinione prima di decidere già tutto.
Le lacrime cominciarono a scendere copiose dai suoi occhi.
"No..no anche q-questa volta", singhiozzò, sua madre si alzò dal divano per poggiarle una mano sulla spalla. Scarlett si divincolò frettolosamente dalla sua presa e corse su per le scale fino alla sua camera.
Si lasciò scivolare appoggiata alla porta della sua stanza, portandosi una mano alla bocca trattenendo i suoi singhiozzi che ancora la scuotevano.
Sentì delle voci avvicinarsi e riconobbe la voce di sua madre, "lasciale del tempo per rifletterci", e quella di suo padre,"capricci solo capricci", e Scarlett si lasciò sfuggire un urlo frustrata, non riusciva davvero a credere che potesse pensare che i suoi fossero solo dei capricci, come se fosse ancora una bambina.

Scarlett si svegliò di sopprassalto, in preda al panico. Erano già alcune notte che i ricordi la tormentavano e non nè poteva più. Riprese a respirare regolarmente e si passò una mano sulla fronte madida di sudore.
Diede uno sguardo veloce a Daicy alla sua destra, che dormiva ancora tranquilla stringendo il cuscino a sè. Scarlett sospirò sollevata scostandosi le lenzuola dal corpo e si sedette sul letto rabbrividendo non appena i suoi piedi scalzi toccarono il pavimento freddo. Indossò le ciabbatte e sgattaiolò in bagno cercando di fare meno rumore possibile.
Non appena fu in bagno, si appoggiò al lavandino aprendo poi il rubinetto da cui cominciò a sgorgare l'acqua. Scarlett la lasciò scorrere per un pò prima di bagnarsi la faccia eliminando le tracce di sudore.
Il sogno che aveva fatto l'aveva scossa parecchio. Ricordare quella sera le faceva così male. Quella sera era venuto a conoscenza di dover abbondare tutto per l'ennesima volta, la scuola, gli amici, Harry...e nonostante avesse sperato di continuare la loro relazione, aveva capito di averlo perso per sempre nel momento in cui lui aveva fatto svanire tutte le sue speranze.
Da quella sera il rapporto nei confronti di suo padre era cambiato, si era sempre dimostrata fredda e distaccata ed erano cominciati i litigi tra i suoi genitori. Suo padre era rimasto dell'idea che si stesse comportando da capricciosa e che presto le sarebbe passato e si sarebbe abituata all'idea, mentre sua madre cercava di fargli cambiare opinione sostenendo che fosse stato un duro colpo trasferirsi. Nonostante non andasse molto d'accordo con suo padre gli voleva bene e si era sentita spesso in colpa per la separazione dei suoi. Sua madre aveva spesso cercato di dissuaderla dai suoi pensieri e Scarlett era sempre rimasta scettica fino a quando non aveva scoperto la verità: suo padre aveva tradito sua madre. Non l'aveva mai perdonato davvero, aveva solo cercato di accettare la situazione.
Scosse la testa cercando di non pensare a quello che era il suo passato. Si tamponò un'asciugamano sul viso e uscì dal bagno. Si distese di nuovo sul letto a pancia all'aria e cominciò a salirle l'ansia al solo pensiero di poter fare un altro sogno non appena avrebbe chiuso gli occhi. Considerò allora l'idea di scendere in cucina a prepararsi una camomilla.

La cucina fu illuminata da una luce fioca non appena premette sull'interruttore e ricercò nei vari casetti uno scatolo di camomilla.
Si alzò sulle punte controllando anche nei ripiani puoi alti e il suo volto si illuminò non appena la trovò. Afferrò lo scatolo prendendo poi una bustina di camomilla.
Mise una pentola sul fuoco riempiendola d'acqua e la lasciò bollire immergendo poi la bustina e attese alcuni minuti. Nel frattempo sistemò una tazza sulla penisola della cucina e ci versò la bevanda non appena fu pronta.
Prese la tazza fra le sue mani soffiando per riscaldare la camomilla e andò in salotto sedendosi sul divano. Accese l'abajour posta sul tavolino accanto al divano e cercò di distrarsi guardando la televisione. Fece zapping tra i canali non trovando niente di interessante e sbuffò sonoramente.
Bevette un sorso di camomilla e si sentì subito meglio. Si rilassò sdraiandosi sul divano, e sorseggiando ancora dalla sua tazza. Le palpebre cominciarono a farsi pesanti e sentì  il bisogno di chiudere gli occhi.
"Non credo sia il caso di continuare la nostra relazione,sappiamo entrambi come andrebbero a finire le cose una volta che tu sarai lontana piccola, finiremo per soffrire e penso sia meglio finirla qui", le parole che Harry pronunciò la lasciarono spiazzata. Pensava che lui avesse torto, perchè il loro amore sarebbe stato più forte anche della distanza e avrebbe dovuto dirglielo ma non lo fece, ormai scoraggiata.
"E' meglio così", si limitò a dire capendo di aver appena fatto l'errore più grande della sua vita. Una lacrima sfuggì dai suoi occhi non appena vide Harry allontanarsi.
Scarlett aprì gli occhi tastandosi la guancia bagnata e l'asciugò in fretta, poi notò Harry seduto accanto a lei che distrattamente guardava la televisione.
"Haaarry", sussurrò e il ragazzo si voltò a guardarla. Il suo sguardo non lasciava trapelare nessuna emozione e "scusami non volevo svegliarti",le disse solo prima di distogliere nuovamente lo sguardo.
"Tranquillo non sei stato tu a svegliarmi", lo rassicurando Scarlett. Poi calò il silenzio e la tensione era palpabile nell'aria. Era stano che Harry fosse così silenzioso, da ragazzino non smetteva un attimo di parlare, Scarlett scosse la testa al pensiero, non si vedevano da tanti anni e L'Harry che lei conosceva era solo un adolescente.
"Uhm da quanto tempo sei qui?", domandò curiosa la ragazza. Harry si portò una mano alla nuca e assunse un'espressione pensierosa "da non molto", le rispose poco dopo mantenendo lo sguardo fisso al televisore. Scarlett annuì abbassando lo sguardo e intrecciò le mani cominciando a giocare con i pollici.
"Non devo essere stata proprio di buona compagnia", diede voce ai suoi pensieri lasciandosi scappare una risatina. Il ragazzo fece una smorfia scuotendo la testa. A Scarlett sembrò quasi che volesse rimanere sulle sue per evitarla.
"Harry c'è qualcosa che non va?", azzardò pentendosi subito dopo considerando la sua domanda inappropriata. Il riccio si voltò a guardarla alzando un sopracciglio e arricciò le labbra in una smorfia.
"No non c'è niente che non vada, è meglio che io adesso vada a dormire!", Harry si alzò dal divano stringendo le mani in un pugno e a Scarlett non fuggì il tono di fastidio nella sua voce.
Lo guardò confusa e delusa, perchè proprio non pensava di meritarsi di essere trattata in quel modo. Lo raggiunse non appena lo vide avvicinarsi alla rampa delle scale.
"Avanti Harry ti conosco e so benissimo che c'è qualcosa che non va", gli fece notare spalancando le braccia la castana e poi lasciandole cadere lungo i fianchi. Harry la guardò di traverso e storse la bocca superandola di qualche metro "tu non mi conosci, almeno non più".Harry si chiuse in camera lasciandola sola in corridoio.
Scarlett si rese conto di quanto fosse vera quell'affermazione. Eppure lui non le dava modo di conoscerlo a fondo come una volta e la consapevolezza di non poter tornare quelli di una volta si fece spazio nella sua mente.

La mattina seguente
Jennifer ci aveva riflettuto abbastanza sulla questione ed era pronta a parlarne con i suoi amici. La reazione di Liam la spaventava un pò, il fatto che lui potesse sentirsi escluso la fece sentire in colpa. Tentò di non pensarci, Liam sarebbe stato comprensivo d'altronde si trattava di qualche giorno in più.
Era per discutere della data del matrimonio che li aveva riuniti tutti in salotto.
"Volevo parlarvi di una questione importante", parlò destando la curiosità dei presenti, soprattutto Liam che la guardava dubbioso.
"Ecco sono molto indietro con i preparativi", si lasciò sfuggire una risatina nervosa poi continuò  a parlare "e quindi è deciso, il matrimonio è rimandato di una settimana".
Nella sala tutti si guardarono molto confusi tra loro e cominciarono a lamentarsi, "non posso restare un'altra settimana", "devo tornare al lavoro".
Jennifer guardò Liam sperando di avere almeno il suo parere positivo ma si preoccupò non appena lo notò assotigliare gli occhi.
Dopo il ragazzo si alzò di scatto avvicinandosi,e la bionda istintivamente indietreggiò, attirando l'attenzione di tutti che si zittirono prestando la loro attenzione ai due.
"Dobbiamo parlare", Liam l'afferrò per un braccio guardandola serio e il suo tono non ammetteva repliche.
Poi rivolse uno sguardo agli altri e "scusateci" disse solo.
"Perchè non me ne hai parlato?", il ragazzo le puntò un dito contro non appena furono nella loro stanza, Jennifer abbassò lo sguardo colpevole.
"Pensavo tu fossi d'accordo", si giustificò mantenendo lo sguardo basso.
Liam si lasciò sfuggire una risatina nervosa e camminò avanti e indietro per la stanza.
"Pensavo, pensavo, sembra che io per te non abbia voce in capitolo!", sbottò offeso facendola sobbalzare.
"Li... ti prego calmati", cercò di farlo ragionare Jennifer, consapevole del fatto che Liam avesse ragione.
"Calmarmi?Sei tu che dovresti calmarti! Non fai altro che commiserarti quando in realtà sembra che non ti importi nulla di questo matrimonio", l'accusò il ragazzo.
"Non è vero!", puntualizzò la bionda,era vero che durante quei giorni aveva passato parte del tempo ad autocompiangersi ma Liam non poteva accusarla di essere disinteressata. "Adesso stai esagerando",  gli disse portandosi le mani ai fianchi.
"Mi importa e come di questo matrimonio!Del nostro matrimonio!Se tu che ti ostini a non capirlo!",scoppiò Jennifer spingendo Liam che le si era avvicinato. Distolse poi lo sguardo mentre le lacrime le salivano agli occhi.
"Non capisco perchè ti ostini a dare sempre la colpa agli altri!", replicò il castano. Jennifer battè un piede sul pavimento nervosa.
"E' meglio per entrambi che io me ne vada", afferrò la borsa sul letto riempiendola con l'essenziale, sotto lo sguardo attento di Liam e uscì frettolosamente dalla stanza.

....Nel frattempo
Le loro urla si sentivano fino in salotto.
"Forse è meglio che qualcuno vada a vedere che sta succedendo"propose Roxy, Scarlett al suo  fianco annuì d'accordo.
Harry scosse la testa in disappunto "lasciamo che si sfoghino", spiegò poi.
Scarlett arricciò le labbra alzandosi subito dopo. "Vado..", incominciò interrempendosi subito dopo non appena Harry l'afferrò per un braccio. La ragazza lo guardò torva mentre Harry con un cenno del capo le indicò il suo posto per farle capire di tornare a sedersi, Scarlett si divincolò dalla sua presa e fece per aprir bocca, ma la sua attenzione fu attirata da una Jennifer in lacrime.Tutti si lasciarono sfuggire un "ooh" sorpreso capendo che la situazione fosse grave.
Scarlett si avvicinò per abbracciare la sua migliore amica, ma il riccio al suo fianco la trattenne ancora una volta. La castana  gli lanciò un'occhiataccia, perchè proprio non le sopportava le persone che decidevano per lei cosa fosse giusto o sbagliato fare.
"Non ha bisogno di commiserazione ora", le sussurrò all'orecchio il riccio subito dopo e Scarlett deglutì sbarrendo gli occhi per i brividi che aveva provato.
Jennifer avvicinò una mano al viso per asciugarsi alcune lacrime."Ditegli che stanotte dormirò a casa mia", li avvertì afferrando le chiavi dell'auto sul tavolino in vetro prima di uscire.
Scarlett tornò a sedersi al suo posto accanto a Louis che le lanciò uno sguardo confuso guardando Harry.
"La situazione è più grave di quanto pensassi", ammise il riccio e tutti annuirono scossi da quello che era successo.
"Vado a parlare con Liam", decise poi. Louis si alzò fermandolo"vado io, lo conosco da più tempo di te".
Harry alzò un sopracciglio scettico affrettandosi a raggiungere le scale e urtò Louis con una spalla superandolo.
"Vorrà dire che ci andremo insieme", Louis lo raggiunse accennando ad un sorrisetto prima che il riccio sbuffasse.
"Spero proprio che questa situazione si risolvi presto", ammise Niall passandosi una mano tra i capelli spettinandoli. Poco distante da lui Roxy gli sorrise per rassicurarlo.
"Liam e Jennifer sono abbastanza grandi da decidere cosa fare e se  dovessero lasciarsi non sarebbero certo i primi", espresse la sua opinione Zayn.
"Come puoi solo pensare una cosa del genere?", lo accusò Scarlett rifilandogli un'occhiataccia.
Zayn fece spallucce, "è la mia opinione, voi pensatela come volete"spiegò con non chalance.
"Scusatemi ma ora ho altre cose da fare", si passò una mano tra i capelli guardandoli superiori e salì al piano di sopra.
Niall quasi non riconobbe in lui l'amico di una vita e Scarlett pensò che Liam non avesse tutti i torti quando aveva ammesso di non vedere di buon'occhio Zayn.

"Mi ci voleva proprio una boccata d'aria", ammise Roxy sedendosi al tavolo della gelateria che avevano scelto."Tutta questa storia del matrimonio mi stressa" si lasciò scappare una risatina contagiando anche Niall seduto difronte a lei.
"E io che pensavo di godermi la mia vacanza" le diede ragione il biondo.
"Oh beh allora siamo in due", constatò la ragazza accennando ad un  sorriso.
"Già"sospirò Niall "vado a prendere i gelati, che gusto?" le chiese.
"Nocciola", rispose velocemente la castana, il ragazzo annuì prima di allontanarsi.
Quello di cui poco prima aveva parlato con Niall la stressava realmente.
Quando giorni prima era arrivata a New York in anticipo per poter passare del tempo in più con gli zii e Liam, non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in una situazione così particolare. Aveva tantissimi pensieri per la testa ed era preoccupata perchè non sentiva Christine da giorni. Aveva seguito il consiglio di Niall lasciandole del tempo, ma la voglia di mandarle un messaggio la stava attanagliando e come se non riuscisse a rispondere dei suoi comandi le sue mani erano già alla ricerca del cellulare nella borsa.
Aprì la casella dei messaggi scorrendo tra i contatti alla ricerca di quello che cercava. Christine.
Digitò un semplice hei e pensò a lungo prima di inviarlo. Nella peggiore delle ipotesi Christine avrebbe ignorato il messaggio o le avrebbe risposto in malo modo. Premette il tasto invio prima di riporre il cellulare nella borsa.
Poi c'era anche il litigio tra Jennifer e Liam, che l'aveva scossa parecchio, quando era arrivata sembravano così innamorati che non si sarebbe mai aspettata che litigassero prima del loro matrimonio. Liam sembrava essere davvero felice con Jennifer quindi sicuramente sarebbe andato tutto per il meglio e Roxy voleva solo che suo cugino fosse felice.
"Ecco a te", Niall le passò il suo cono alla nocciola distogliendola dai suoi pensieri. Roxy gli sorrise grata cominciando a gustare il suo gelato mentre il ragazzo fece il giro del tavolo ritornando al suo posto.
Passarono minuti interminabili ed imbarazzanti e ogni tanto i due si scambiavano sguardi e sorrisini. Roxy si guardò attorno abbassando poi lo sguardo alle sue mani pensando a qualcosa per conversare. Lo stridere della sedia le fece alzare lo sguardo di scatto.
Niall spostò la sedia e si alzò avvicinandosi alla ragazza.
"Allora ti va di fare una passeggiata?Così avremo modo di parlare"le tese una mano che Roxy afferrò annuendo.
Niall portò le mani nelle tasche dei jeans calciando un sassolino del sentiero, attorno a loro il prato e alberi. Poi si voltò a guardare la ragazza con un sorriso.
"Beh parlami di te, cosa fai nella vita?"
Roxy si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e s'inumidì poi le labbra
"Insegno in un asilo non molto lontano da casa mia"spiegò sorridendo al pensiero.
"Da come nei parli, penso che ti piaccia il tuo lavoro"le sorrise il biondo, Roxy abbassò lo sguardo alle converse bianche che indossava, "si adoro i bambini"spiegò.
"E invece tu che mi dici?"domandò al ragazzo "ho finito gli studi da poco, al momento sto lavorando in un ristorante voglio pagarmi le spese per fare una sorpresa a Jennifer"Roxy lo guardò incuriosita chiedendosi quale fosse questa sorpresa.
"Hei!E' una sorpresa!"rise Niall notando la sua espressione poi la colpì scherzosamente sul braccio, Roxy si finse offesa mettendo il broncio.
"Comunque sto pensando di trasferirmi qui a New York, Jennifer non è a conoscenza però"le spiegò e Roxy gli sorrise.
"Wow!"esclamò "penso che Jen ne rimarrà felice"
"Penso sia anche un buon modo per recuperare il nostro rapporto"cominciò a parlare il biondo,"eravamo molti uniti prima che lei si trasferisse a Londra, certo abbiamo continuato a sentirci spesso, ma sai non è più la stessa cosa e ora abita dall'altra parte dell'oceano ed è ancora più difficile".
Roxy gli appoggiò una mano sul braccio regalandogli un sorriso dolce"sei un ottimo fratello Niall"gli disse. Poi Niall alzò lo sguardo al cielo notando il sole calare piano, strinse una mano della ragazza tra le sue e cominciò ad affrettare il passo mentre Roxy lo seguiva, cercando di stare al suo passo, confusa.
"Voglio portarti in un posto e poi è quasi ora del tramonto e da lì è uno spettacolo"le confidò.
Roxy notò un palazzo imponente di circa sei piani, dai colori tenui e le finestre quadrate che davano sulla strada trafficata e i clacson delle automobili la infastidirono. La porta d'ingresso era aperta e Niall la condusse su per le scale.
Dopo poco si ritrovarono su un pianerottolo e Roxy osservò il biondo aprire una porta che dava su una terrazza.
Roxy si avvicinò alla ringhiera di ferro battutto sporgendosi e notò quanto fossero in alto. Sorrise notando quanto tutto apparisse minuscolo da quell'altezza. Niall era al suo fianco e la scrutava silenzioso. Roxy alzò lo sguardo osservando il sole tramontare ai suoi occhi e rimase affascinata dalle diverse sfumature del cielo.
"E' così bello qui"ammise voltandosi a guardare il biondo. Niall si appoggiò alla ringhiera incrociando le braccia al petto e sorrise. "E' la stessa cosa che ho pensato anche io la prima volta che sono venuto qui" ammise poi.
"Ma ora dimmi come lo hai scoperto questo posto?"chiese curiosa la ragazza. Il biondo si voltò di spalle ammirando il panorama e un sorrisetto gli increspò le labbra.
"Ti ho parlato della mia idea/ sorpresa di trasferirmi qui a New York, beh l'appartamento che ho già affittato si trova in questo palazzo. Quando sono venuto a vedere l'appartamento è che al piano sotto ho notato altre scale e ho chiesto cosa ci fosse di sopra e l'agente immobiliare mi ha mostrato questo terrazzo che è in comune con le altre persone che vivono in questo palazzo"le spiegò.
"Non ti facevo un tipo così curioso"lo prese in giro Roxy e Niall rise "non mi conosci bene allora...uhm quando mi hai visto come mi avevi immaginato?"le domandò.
La ragazza arrossì imbarazzata pensando a cosa poter dire. Voleva trovare le parole giuste che potessero descrivere l'idea che si era fatta di lui e temeva di dire qualcosa di sbagliato.
"Beh"cominciò abbassando lo sguardo,"il primo giorno che ti ho visto ho pensavo fossi un tipo molto riservato e si forse anche timido, ho notato un certo imbarazzo nel tuo saluto", e a quell'affermazione Niall arrossì.
"E niente ora che sto imparando a conoscerti penso che tu sia un ragazzo affidabile su cui poter contare sempre"finì con un sorriso.
Niall ripensò al primo giorno che l'aveva incontrata, era sembrata subito bella ai suoi occhi. La castana notò la sua espressione e "ho detto qualcosa di sbagliato?"quasi sussurrò.
Il ragazzo si riscosse  dai suoi pensieri e accennò ad un sorriso "no tranquilla"la rassicurò.
"E invece tu che idea ti sei fatto di me ?"chiese Roxy. Niall arricciò le labbra voltandosi a guardarla. Non avrebbe certo potuto dirle che l'aveva colpito fin da subito, e non riusciva a trovare le parole giuste.
"Mi sei sembrata bellissima e simpatica"si limitò a rispondere pentendosi poi di quello che aveva detto. Borbottò qualcosa confuso alla domanda "bellissima?" di Roxy.
"Si beh...ecco sei una bella ragazza" parlò imbarazzato e Roxy soffocò una risatina, le sembrava tenero, poi le guance assunsero un colorito rosa per quel complimento.
Poco dopo un leggero venticello le scompigliò i capelli che le coprirono poco il viso e rabbrividì maledicendosi mentalmente di aver indossato abiti leggeri.
"Vuoi tornare a casa?"domandò Niall spezzando l'imbarazzo che si era creato, maledicendosi ancora una volta per le sue parole. Roxy si voltò a guardare ancora una volta il cielo notandolo imbrunirsi all'orizzonte e annuì prima di seguire il biondo. Il viaggio fino a casa fu silenzioso, e Roxy notò la preoccupazione negli occhi del ragazzo, ma decise di non chiedergli il perchè di quel suo cambiamento di umore.
Non appena furono a casa Nora li accolse in casa con un sorriso in volto. "Siete andati a fare una passeggiata?"domandò spostandosi di lato per permettere loro di entrare, entrambi i ragazzi annuirono e Roxy pensò che non fosse a conoscenza di nulla data la sua tranquillità.
Nora si passò le mani sul grembiule che ancora indossava mantenendo il sorriso e nel frattempo Zayn li raggiunse all'ingresso, Roxy sorrise notandolo e Niall lo fissò allarmato e "dove vai?"gli domandò. Il moro non rispose e si infilò la giacca avvicinandosi alla porta di casa.
"Torni per cena Zayn?"domandò la signora Payne al ragazzo voltato di spalle. Zayn si voltò a guardarla e scosse la testa prima di uscire di casa.
Niall senza dire una parola lo raggiunse fuori in giardino. Nora e Roxy si guardarono confuse.
"C'è qualcosa che non va tesoro?"domandò Nora alla nipote. Roxy fece una smorfia "ti aiuto a preparare la cena, devo parlarti"le disse prima di seguirla in cucina.

"Zayn!"lo richiamò Niall prima che potesse uscire. Il moro alzò gli occhi al cielo infastidito.
"Che c'è?"chiese voltandosi a guardarlo annoiato. Niall infilò le mani nelle tasche e fece una smorfia.
"Hai intenzione di andare da Jen vero?"domandò aspettando una sua risposta ansioso. "Che ti importa!"replicò il moro e a Niall non sfuggì il suo tono brusco.
"Lasciala stare Zayn"cercò di dissuaderlo l'amico ma l'altro scosse la testa serrando le labbra. Prima che Niall potesse dire altro, il moro si chiuse il cancelletto alle spalle. Niall sbuffò sonoramente prima di rientrare in casa. Doveva risolvere quella situazione.

...Nel frattempo.
Scarlett aspettò qualche minuto prima che la ragazza rispondesse e "Ciao Melissa" la salutò. Attese in silenzio una sua risposta, che non tardò arrivare."Ciao Scarlett, aspettavo proprio una tua chiamata" e Scarlett aggrottò la fronte non riuscendo a capire cosa volesse dire.
"Sono sicurissima che ora tu ti stia chiedendo il perchè" riprese a parlare Melissa come se le avesse letto nel pensiero e Scarlett annuì come se l'altra fosse accanto a lei.
"Che stai combinando Scar?" le domandò e il suo tono non era per niente amichevole. La castana assunse un'espressione preoccupata e "non capisco", disse solo.
"Ho avuto modo di conoscerti bene e se pensavi che io avessi creduto alla tua bugia, beh ti sbagliavi, non hai nessuna nonna dall'altra parte dell'oceano", l'ammonì Melissa. Scarlett prese a torturarsi il labbro inferiore ritenendosi sciocca. Dal primo momento che aveva ottenuto il lavoro come giornalista lei e Melissa avevano legato molto, quindi avrebbe dovuto sapere che sarebbe stata scoperta.
"Posso spiegarti...", tentò. "Hai idea di quello che potrebbe succedere se Jade lo venisse a sapere?", la informò la ragazza dall'altro capo del telefono e Scarlett si irrigidì pensando alla reazione che Jade il suo capo, avrebbe potuto avere. Non poteva permettersi di perdere quel lavoro.
"Mel l'ho fatto solo perchè sapevo che Jade non mi avrebbe mai concesso delle settimane di ferie", cercò di spiegarle.
"Avresti dovuto dirle la verità, Scar", il tono di Melissa si addolcì.
"Lo so ma non potevo permettermi una sua risposta negativa, Jennifer la mia migliore amica mi ha chiesto di farle da damigella d'onore e non potevo di certo mancare al suo matrimonio", Scarlett sospirò  passandosi una mano tra i capelli, poi si lasciò cadere sul suo letto.
"Mmh", sentì Melissa mormorare."Comunque perchè mi hai chiamato?",le domandò subito dopo curiosa.
"Sei proprio sicura di volerlo sapere?", Scarlett rise nervosa.
"Scar devo preoccuparmi?", e la castana lo avvertì dal suo tono che si stava preoccupando davvero.
"Nono", chiarì subito rassicurandola, "ceh no, forse sì", tentennò. Poi sentì l'amica dall'altro capo del telefono sbuffare e probabilmente stava anche roteando gli occhi al cielo come era solita fare.
"Mel ho bisogno di un'altra settimana", decise di arrivare dritto al punto, allontanando il cellulare dall'orecchio aspettandosi che Melissa si mettesse ad urlare e non si sbagliava.
Dopo pochi secondi di silenziò "Cosaaaa?", le chiese alzando il tono di due ottave."Dopo tutto quello che ti ho detto, mi stai chiedendo un'altra settimana?", la richiamò.
"Mel...ci sono stati problemi con la data del matrimonio ed è stato rinviato di una settimana", le spiegò.
"Scarlett mi metti in difficoltà, Jane si arrabbierà", la informò Melissa. La castana cominciò a camminare avanti e indietro per la stanza torturandosi il labbro inferiore pensando ad una soluzione.
"Continuerò a lavorare da qui, prometto", le propose cercando di convincerla, ma si maledì mentalmente sicura di non poter riuscire a coordinare tu, ma avrebbe dovuto farcela.
"Non riusciresti a coordinare tutto", le rispose Melissa come se le avesse letto nel pensiero. "Vedrò cosa posso fare".
Scarlett sorrise perchè per quanto Melissa volesse fare la dura, era buona come il pane. "Tienimi aggiornata, ok?", le chiese.
"Certo, ora devo lasciarti, ciao Scar", la salutò Melissa prima di staccare la telefonata.
Scarlett sperava che Jane non si arrabbiasse.
Si sedette sul suo letto aprendo il pc e lo poggiò sulle gambe. Dopo alcuni minuti qualcuno cominciò a bussare alla sua porta e la castana svogliatamente si alzò per andare a vedere chi fosse.
"Louis!",esclamò alla vista del ragazzo. "Ciao Scar, posso entrare?"domandò il ragazzo. Scarlett si spostò di lato permettendogli di entrare, poi si chiuse la porta alle spalle.
Il castano si lasciò cadere con non curanza sul suo letto e Scarlett roteò gli occhi cercando di trattenere una risata.
"Come va?",le chiese Louis mettendosi seduto e la castana fece una smorfia raggiungendolo, si sedette difronte a lui a gambe incrociate e strinse uno dei cuscini sul letto al petto.
"Uhm vediamo, rischio di perdere il lavoro, sono molto preoccupata per Jen, ma per il resto tutto bene", si lasciò scappare una risatina, afferrando il cellulare sul comodino per controllare se Jen avesse risposto ai suoi messaggi. Gliene aveva mandati almeno quattro chiedendole come stava, ma Jennifer non aveva mai risposto.
Louis si fece serio,"come stai per perdere il lavoro?"domandò preoccupato.
"Oh beh te lo spiegherò un altro giorno", rispose Scarlett."Comunque hai parlato con Liam?",cercò di cambiare argomento.
Il ragazzo arricciò le labbra annuendo."Pensa di aver esagerato e ha detto di voler chiarire con Jen, ma aspetta che sia lei a fare un primo passo", spiegò.
"E allora quei due non faranno mai pace", ammise la castana.
"Siamo in due a pensarlo", concordò Louis ed entrambi sperarono di sbagliarsi.
Poi Louis assunse un'espressione pensierosa e "stamattina ho notato degli atteggiamenti strani tra te ed Harry, è successo qualcosa?"domadò curioso.
Scarlett sbuffò ripensando alla sera prima.
"Beh si...ieri sera non riuscivo a dormire...", cominciò confidandogli l'accaduto della sera prima.
Un sorrisetto divertito increspò le labbra del ragazzo "secondo me è geloso"dichiarò. Scarlett alzò un sopracciglio e scosse la testa "no secondo me era solo incazzato e cercava qualcuno con cui prendersela".
"Lui ci tiene ancora a te" ammise Louis ricordando poi le parole che il riccio gli aveva detto la sera prima.
"Uhm io non ne sono tanto sicura"replicò la castana.
"Ieri sera mi ha chiesto se avevo intenzioni serie", le confidò il ragazzo e Scarlett sbarrò gli occhi sorpresa "io... non me lo sarei mai aspettata"ammise.
"Mi ha fatto un discorsetto dicendomi di non azzardarmi a farti soffrire e mi sono dovuto trattenere dal ridergli im faccia"raccontò Louis, poi le prese una sua mano tra le sue e "te l'avevo detto", le sorrise.
La castana abbassò lo sguardo e "mi dispiace Lou", si lasciò sfuggire. Louis aggrottò le sopracciglia e le poggiò un dito sotto al mento in modo da guardarla negli occhi.
"Per cosa?" domandò confuso
Scarlett lo guardò imbarazzata "beh tu...provi qualcosa più di un'amicizia per me e invece io...", il ragazzo non le lasciò il tempo di finire che l'abbracciò.
"Stai tranquilla", la rassicurò rendendosi poi conto di quanto quelle parole fossero vere.
"Sicuro?", quasi sussurrò la ragazza contro la sua spalla.
"Mi basta che tu sia felice", le disse Louis cercando di convincere più sè stesso che Scarlett.

Jennifer aveva pensato che affogare i suoi dispiaceri nell'alcool fosse la cosa migliore da fare e nonostante avesse potuto stare davvero male quella sera si era rifugiata in un pub a pochi passi da casa sua, con qualsiasi cosa fosse alcool davanti.
Si era ridotta davvero male, e in quel momento camminava a passo incerto cercando di arrivare al suo appartamento, incespicando nei suoi stessi piedi. Si appoggiò ad un lampione lasciandosi sfuggire una risata.
Zayn aveva pensato fosse una bella idea andare a casa di Jennifer per risollevarle l'umore, ma non l'aveva trovata e stava camminando verso casa quando la vide.
"Jen..."sussurrò accelerando il passo.


ANGOLO AUTRICE:

E' passato quasi un mese dal mio ultimo aggiornamento quindi davvero scusatemi, ma è un periodaccio.
Ma passiamo al capitolo, la storia è in fase di correzione e sto revisionando tutti i capitoli per correggere alcuni errori e modificare alcuni piccoli particolari. Ad esempio il personaggio di Niall, avevo scritto nei primi capitoli che lavorarava in un ristorante e che si sarebbe occupato del catering, ho apportato una piccola modifica come penso avrete avuto modo di leggere in questo capitolo.
Beh che dire penso che abbiate capito che le cose si stanno complicando, Liam e Jennifer hanno avuto un litigio, secondo voi faranno pace o qualcuno/qualcosa ostacolerà ancora i due?
Poi abbiamo scoperto qualcosa del passato di Scarlett, che ha avuto anche un incontro poco carino con Harry. Secondo voi è davvero geloso come sostiene Louis?
Poi Zayn è uscito di casa, e Niall ha cercato di fermarlo, ma il ragazzo è cocciuto e vuole andare da Jen. Cosa pensate accadrà ora?
Bene non ho nient'altro da dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto e aspetto i vostri commenti.
Vi lascio con delle gif delle ragazze:













  
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