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Autore: alhena18    18/11/2014    3 recensioni
Le decisioni di Wade dopo il matrimonio di Brando e Sylvie. E' davvero finita tra Zoe e Wade?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Wade Kinsella, Zoe Hart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“ Ehi amico, hai visto Doc in questi giorni?” chiese Wade a Lavon mentre mangiava la sua solita tazza di cereali.
Da qualche giorno Zoe aveva diradato la sua presenza al Rammer Jammer, faceva colazione dopo tutti gli altri quando ormai in cucina non c’era più nessuno, e spesso a pranzo ordinava  qualcosa da portare via, così da limitare al minimo la permanenza al bar.
“ L’ho vista pochissimo in questi giorni, pensavo fosse impegnata in qualche emergenza, ma l’altro giorno Brick mi ha detto che era nel suo giorno di riposo, per cui chissà.. magari ha conosciuto qualcuno.. o forse sta facendo un corso di decoupage.. o forse… E’ TUTTA COLPA TUA E SE NE STA ALLA LARGA DA TUTTI NOI!” gli rispose Lavon minacciandolo con un mestolo.
Wade assorto e silenzioso rifletteva sulla situazione.. era piuttosto strano questo suo modo di fare, non era decisamente da lei isolarsi dal mondo.. e poi perché? In fondo potevano sempre restare amici, no? Potevano mantenere un rapporto civile, frequentarsi casualmente come capita di solito con tutti gli abitanti di Bluebell…
No, per loro era impossibile essere “amici casuali”, non potevano neanche essere semplici vicini di casa, o conoscenti… troppa storia tra loro, troppe emozioni, troppo passato, troppe cose non risolte.
“Allora.. che pensi di fare a riguardo?” stava chiedendo Lavon con aria torva “ non credi che l’hai tirata un po’ troppo per le lunghe? L’hai tenuta sulle spine un bel po’, ha capito dove ha sbagliato, tu hai capito i tuoi errori, adesso basta! È ora di andare avanti, no?”
“No Lavon, te l’ho detto, per me è finita, è giusto che lei vada avanti, come farò io” depositò la tazza quasi vuota nel lavello e uscì mestamente dalla cucina.
Il giorno dopo era quasi ora di pranzo e Wade fece preparare a Wanda il sacchetto per Zoe, hamburger al formaggio, patatine e una cola light. Quel giorno aggiunse una fetta di torta di patate dolci che a Zoe piaceva tanto, offerta dalla casa, ovviamente.
Appoggiò il sacchetto in attesa che arrivasse, di solito verso le 14 entrava frettolosamente dalla porta, ordinava senza neanche scambiare uno sguardo con il titolare e usciva rapidamente senza scambiare una parola con nessuno.
Wade continuò a pulire i tavoli, servire i clienti e scambiare qualche chiacchiera con i frequentatori abituali, ma teneva d’occhio l’orologio continuamente e più il tempo passava più si innervosiva non vedendo entrare Zoe dalla porta.
Alle 15.30 pensò che probabilmente era stata chiamata d’urgenza e aveva plausibilmente saltato il pranzo. Si ripromise di prepararle un altro pasto caldo per la sera e di gettare l’hamburger ormai freddo a Burt Reynolds appena tornato a casa.
Verso tardo pomeriggio entrò Brick in compagnia di Dash e ordinarono un aperitivo, Brick stava raccontando un divertente aneddoto su un paziente visitato quel giorno e lamentava il ritmo lento della giornata “Sembra che oggi siano tutti in forma.. neanche un raffreddore.. davvero il tempo non passava mai in ambulatorio!”
“ Aspetta..” intervenne Wade “non avete avuto emergenze di nessun tipo oggi? Nessun incidente?”
“Emergenze? Incidenti ? No!! Che dici?? Una delle mie giornate più tranquille degli ultimi anni!”
“Forse hanno chiamato Doc mentre eri alle prese con un paziente…” suggerì  Wade.. voleva sapere dov’era finita Zoe, ma non poteva chiederlo direttamente.
“No, ti assicuro di no, Zoe non era di turno oggi e io non ho ricevuto alcuna chiamata.. perché? Hai sentito di qualche incidente nei pressi di Bluebell?” chiese dubbioso Brick.
“No, no, mi sembrava che qualcuno qui al bar avesse accennato a qualcosa del genere.. ma forse ho capito male..”
 La sua mente lavorava in fretta.. Zoe non era al lavoro, non era venuta al locale per pranzo e non era neanche a casa, Rose infatti l’aveva cercata qualche ora prima. Cominciò a preoccuparsi.. non era da lei sparire così.. “Magari è andata a Mobile a fare shopping.. Si sicuramente è così.. ma.. da sola? Annabeth e Rose sono qui, Lemon è ancora in crociera.. con chi potrebbe essere andata?.. e se avesse davvero conosciuto qualcuno? E se fosse con George? No, George è un capitolo chiuso.. Lui sta attendendo con ansia il ritorno di Lemon.. Ma allora dov’è?” Troppo preso dai suoi pensieri, Wade continuò ad asciugare lo stesso bicchiere per lungo tempo e non rispose a Brick che gli chiedeva il conto, non fece neanche  caso a Wanda che si sostituiva a lui alla cassa.
Improvvisamente si diresse verso il suo ufficio, chiuse la porta e prese il cellulare “Provo a  chiamarla.. voglio solo vedere se sta bene…  mi inventerò una scusa.. le dirò che.. Rose la cercava. Si farò così”
Mentre si convinceva di doverle telefonare, la chiamata rapida (si, perchè non l’aveva mai cancellata..) partì velocemente e un messaggio registrato segnalò che “l’utente non era raggiungibile”.
Alle 20.00 nessuno aveva avuto ancora notizie da Zoe, non che qualcuno se ne preoccupasse, tutti pensavano fosse impegnata in qualche appuntamento galante e che si sarebbe vista il giorno dopo come sempre, ma Wade oramai era decisamente in ansia.. non gli era molto chiaro se l’ansia dipendesse dalla paura che le fosse accaduto qualcosa o dal timore che fosse uscita con qualcuno.. a dire il vero quest’ultima ipotesi  gli provocava un grosso nodo allo stomaco… in ogni caso non riusciva a non pensare a dove poteva essere.
Fece un salto a casa per una doccia prima del turno serale e approfittò per passare a casa di Zoe.. ma di lei nessuna traccia. Provò a chiamare Crickett, Rose, Annabeth, Lavon ma nessuno sapeva dove fosse.
Mentre era sotto la doccia si rese conto che si stava esponendo un sacco e che questo suo comportamento inquieto confutava tutte le affermazioni fatte finora sulla necessità di andare avanti e proseguire ognuno per la propria strada. Decise che era il caso di darsi una calmata, in fondo sapeva benissimo che le sue angosce dipendevano dalla paura che fosse uscita con qualcuno e solo l’idea che lei cominciasse a interessarsi a qualcun altro lo tramortiva “Sono stato io a dettare le regole e devo accettarne le conseguenze “ si disse, ma le sue sicurezze cominciavano a vacillare..
Uscì dalla doccia e si asciugò energicamente, aveva ancora un po’ di tempo e decise di fare un salto da Earl così da non pensare più a Zoe. Sicuramente la mattina dopo l’avrebbe rivista a colazione e Lavon le avrebbe fatto un interrogatorio degno della Gestapo.
Quando la sua Camaro si avvicinò alla baracca di suo padre, Wade rimase di stucco.. c’era la macchina  di Zoe parcheggiata fuori, forse suo padre aveva avuto una crisi? Era caduto, si era fatto male?
Preoccupato scese velocemente dall’auto e si precipitò verso la porta d’ingresso, quando sentì della musica di sottofondo, le note di John Coltrane si confondevano con voci e risate all’interno della casa.
Guardò dalla finestra e vide Zoe e suo padre affaccendati a sparecchiare il tavolo, sembrava ci fosse stata una cena lì dentro, suo padre sorrideva alle battute di Zoe e sembrava perfettamente sobrio.
Qualche minuto dopo si sedettero sul divano e Earl aprì un album di foto, cominciò a raccontare indicando una o l’altra foto, Zoe rideva ed era bellissima.
I muri che Wade aveva costruito si sbriciolarono all’istante.. quale ragazza avrebbe potuto anche solo passare qualche minuto in compagnia di suo padre? Chi pensava che il “pazzo Earl” potesse ancora offrire qualcosa?
Entrò con veemenza senza bussare e fu accolto da Earl che gli disse allegramente “ Ciao figliolo! Sei venuto a prendere la tua ragazza?”
Zoe guardò Wade con aria sorpresa  e lanciò uno sguardo duro a Earl zittendolo “ Che ci fai qui…? Non sei di turno stasera?”
“Si, ma sono venuto a cercare te..” le rispose Wade incerto.. se ne stava ancora appoggiato allo stipite della porta, come se non si decidesse ad entrare.
“Perché?”
“Perché non ti avevo visto per tutto il giorno.. e non sapevo dove fossi..”
“Dove vuoi che sia… Lei è qui con me, come tutti i giovedì! E’ la serata del pesce alla griglia, mangiamo e giochiamo a scacchi, la tua ragazza è davvero forte sai? Mi batte QUASI ogni volta!” Intervenne Earl.
“ Ti batto OGNI volta, Earl, e non sono più la sua ragazza, quante volte devo dirtelo? Sono il suo medico e il suo vicino di casa” disse pazientemente Zoe.
“La sua ragazza-vicina-medico! Come  ho detto io!”
“No Earl, io e Wade ci siamo lasciati da un sacco di tempo, ora non c’è più nulla tra noi..”
“Allora non verrai più a passare i giovedì con me?” Chiese Earl improvvisamente rattristato.
“Certo che ci vengo!! Fai il pesce alla griglia migliore di tutta l’Alabama! Non mi perderei questa serata per niente al mondo!”
Wade capì in quel momento di aver sbagliato tutto..
Aveva sbagliato a non seguirla a New York,  a non lottare per lei quando tornò con Joel ma soprattutto aveva sbagliato a respingerla quando lei aveva dichiarato il suo amore solo per la paura di soffrire di nuovo.
 “Zoe posso parlarti un momento? Puoi uscire un attimo?”
 
“Ok,  che succede...?”
“ Vieni qui da mio padre ogni giovedì?”
“si, da un bel po’ di tempo ormai.. avevo cominciato a passare per un controllo settimanale e consigliargli una dieta appropriata, poi una sera mi ha invitato a cena e alla fine.. è diventato un appuntamento fisso! È divertente, mi racconta tanti aneddoti sulla tua infanzia e facciamo gossip su Bluebell!!”
Wade la osservava con tenerezza.. tutti  a Bluebell evitavano accuratamente  Pazzo Earl .. chi avrebbe perso del tempo con un vecchio ubriacone che si arrampica sui tetti il primo giorno di ogni mese?
 “Wade… cosa volevi dirmi?” stava chiedendo Zoe perplessa.
“…andiamo a casa?” propose Wade dolcemente prendendola per mano.
Zoe lo seguì docilmente.. era troppo confusa per chiedergli cosa stava succedendo.
“ … Vicino di casa… si..figuriamoci!! “ mormorò Earl osservandoli dalla finestra.
 
 
 
   
 
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